Gent.mi,
con la presente desidero segnalare la condotta di ita airways in seguito alla sottrazione operata ai miei danni della cifra di 96,75 euro e ai disagi da me subiti per responsabilità di ita in un contesto di lutto.
Il riferimento è ai biglietti numero 055 2104851129 già oggetto di pratica n. n. 01229118 presso ita, e al biglietto n. 055 2106711312 entrambi a mio nome.
Questi i fatti.
Il giorno 9 marzo sarei dovuta partire con un volo ita airways.
Il costo del biglietto è stato di 96,75.
Il giorno 8 marzo mio padre è morto.
Ai sensi del Decreto Legislativo n. 79 del 23/2011, ogni compagnia è tenuta al rimborso, in questo specifico caso di forza maggiore.
Ita non ha accordato un rimborso come avrebbe dovuto, né un voucher, ma una "sospensione" del volo.
Ho rispettato tutte le istruzioni indicate da ita per ottenere questa sospensione, ho rispettato i termini con rigore, ma ho ottenuto realmente questa "sospensione" solo dopo un reclamo tramite Altroconsumo, molte comunicazioni senza risposta, un mese e mezzo di tempo e un notevole dispendio di energie.
Ho potuto così acquistare un "nuovo biglietto" (così ita lo definisce).
Il costo del nuovo biglietto è stato di 167,75.
Ho pagato una differenza tariffaria di 71 euro.
La cifra da me pagata a ita per il nuovo biglietto è stata quindi di 167,75 totali.
Giorni fa, per motivi di salute di un familiare, mi sono trovata nella necessità di cambiare la data di questo nuovo volo, come consentito da ita per i biglietti con cifre iniziali 055.
In questa occasione ho scoperto che:
- Ai fini del cambio, il valore che ita "riconosce" al mio biglietto è di soli 71 euro.
Io l'ho pagato 167,75 euro. Ita ha incassato 167,75.
Nonostante questo, ita si comporta come se il biglietto costasse solo 71 euro, cioè la differenza di tariffa con il biglietto sospeso, nonostante la ricevuta attesti il contrario.
Ita si riserva arbitrariamente il potere di "riconoscere" o meno una cifra pagata e scritta chiaramente. C'è scritto X, ma ita riconosce Y. Il resto dov'è?
- Il resto, cioè il costo del biglietto sospeso pari a 96,75 è stato, ai fini del cambio, semplicemente omesso da ita. Cancellato, evaporato, come se non fosse mai esistito, nonostante ita l'abbia incassato: perché al momento di incassare ita ha "riconosciuto" perfettamente il valore numerico.
I 96,75 dovuti per la morte di mio padre sono insomma scomparsi dal conteggio, in occasione del cambio volo. Come se non li avessi mai pagati.
Dalla ricevuta del biglietto risulta che la cifra è stata effettivamente sottratta, ma l'operazione di sottrazione non è stata scritta, se non nel risultato.
Ho contattato il servizio clienti per chiedere se non ci fosse un errore, e il servizio clienti mi ha confermato esplicitamente e senza margine di equivoco che il costo attribuito al mio biglietto era di 71 euro, esponendo motivazioni inconsistenti.
Chiedo a ita:
- Che conteggi legittimamente ai fini del cambio data l’intera cifra da me realmente pagata e da essa realmente incassata per il biglietto con numero 055 2106711312,
cioè 167,75 euro,
compresa la cifra di 96,75, senza occultare tale cifra e senza trattenerla in alcun modo, ma altresì indicandola correttamente nel documento finale
- Che ita airways mi consenta di cambiare il biglietto come mio diritto conteggiando l’intera cifra da essa incassata, e non semplicemente la differenza di 71 euro
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Sebbene non rientri nel novero della giurisprudenza, segnalo che il corpus delle leggi dello Stato e la tutela dei cittadini precede com'è ovvio di diritto le regole interne di una qualsiasi ditta, ditta i cui posti di lavoro sono stati peraltro più volte salvati dai soldi dei contribuenti come mio padre.
Non mi aspettavo molto da questa compagnia, nemmeno il rispetto della morte. Ma quello della legge sì. Per me e per tutti quelli che domani si troveranno al mio posto.
Per questo rendo pubblico questo reclamo: perché costituisca un precedente, perché sia visibile per altri acquirenti i quali sappiano, grazie alla mia esperienza, a che livello di trattamento ci si espone quando si acquista un biglietto ita.
Infine perché nessuno si trovi più, di fronte a ita, a dover chiedere per favore quello che gli spetta di diritto per poi vedere questo diritto revocato arbitrariamente e senza avviso.
In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, mi riservo di adire le vie legali a tutela dei miei diritti.