In data 7/12/2022 avevo richiesto la portabilità del mio numero a Coopvoce (proveniendo da HO.mobile), avviata tramite procedura apposita online sul loro sito web.Il 12/12 la portabilità fallisce, senza che io ricevessi alcun messaggio o comunicazione dopo esplicita richiesta al servizio clienti Coopvoce, mi è stata addotta come causa una mancata corrispondenza del codice fiscale dell'intestatario presso il gestore di provenienza. Immediatamente provvedo ad effettuare la correzione (subentro dell'intestatario) presso Ho.mobile, operativa dal giorno stesso, dandone subito comunicazione a Coopvoce, sempre per iscritto tramite servizio clienti CHAT da APP e via Whatsapp.Solo in data 13/12 Coopvoce mi fornisce, dietro mia insistenza, un numero Whatsapp apposito dedicato alle portabilità fallite, ove una procedura evidentemente automatica mi chiede di reinviare una seconda volta tutti i documenti ed un videoselfie dell'intestatario con il documenti d'identità in mano: tutta documentazione già inviata in precedenza e già corretta: la discrepanza dei dati ribadisco che era presso il gestore di provenienza, NON CoopVoce che è quello di destinazione per inciso specifico inoltre che da anni ero già cliente CoopVoce con altra SIM (identificata quindi a suo tempo ed i miei dati quindi già completamente in loro possesso), nonchè socia Coop.In data 14/12 mi viene risposto, sempre tramite la chat Whatsapp ma stavolta ad opera di un addetto umano, e vengo anche ricontattata telefonicamente per l'accertamento inequivocabile dell'identità e della richiesta. Al termine mi viene data conferma, sia a voce che per iscritto sulla chat, che tutta la documentazione necessaria è stata correttamente acquisita e pertanto la portabilità verrà riavviata.Mi aspettavo la normale conclusione della procedura entro i 2-3 giorni lavorativi, mentre successivamente nulla è più accaduto nonostante le mie richieste di sollecito a cadenza quasi quotidiana: solo dopo una settimana viene ammesso che la richiesta era in lavorazione ma in ritardo a causa dell'alta mole di pratiche (tutto ciò per iscritto, e che posso dimostrare dagli screenshot conservati).Il giorno 22/12, sempre via Whatsapp, un messaggio mi annuncia che sarei stata contattata per la firma digitale a chiusura della pratica: contatto atteso, ma mai avvenuto. Non è mai stato possibile in alcun modo sapere i tempi previsti di espletamento della pratica: pertanto trascorsi 10 giorni ho dovuto attivare in fretta un'altra SIM di un altro gestore presso un punto vendita per coprire la mia esigenza di connessione e telefonia.All'ennesima richiesta di informazioni in data 27/12, ho appreso che la portabilità era stata appena riavviata in quello stesso giorno (ovvero quasi due settimane dopo la corretta acquisizione dei documenti) portabilità che si è conclusa il 30/12.Premessa l'iniziale incongruenza dei dati dell'intestatario presso il gestore di provenienza, da me corretta immediatamente il giorno stesso in cui mi è stata segnalata, 12/12, e immediatamente riferita a CoopVoce, ritengo che il ritardo di 10 giorni lavorativi nell'avvio della seconda richiesta di portabilità sia imputabile esclusivamente alla lentezza di gestione della pratica da parte di Coopvoce.Nel dettaglio, questo ha comportato un tempo di 2 giorni (13-14/12) soltanto per riacquisire nuovamente documentazione e video-selfie che già erano stati acquisiti corretti in precedenza, costringendomi ad una notevole perdita di tempo tra chat e telefonate ed un ulteriore periodo di oltre 10 giorni solari trascorsi tra richieste di aggiornamento e inutili solleciti, fermo restando che da parte mia non c'era alcuna mancanza o negligenza che possano aver causato questo ritardo.Considerato che questo ritardo nella portabilità, in base alla delibera AGCOM 147/11/CIR Articolo 14, prevede, a prescindere dalla motivazione del ritardo stesso, un indennizzo di un importo pari a minimo 2,50 Euro per ogni giorno lavorativo di ritardo, fino ad un massimo di 50 Euro, ritengo in base a quanto esposto e al disagio arrecatomi di richiedere l'importo massimo erogabile: richiedo quindi l'accredito diretto di tale importo sul credito residuo del numero interessato. Aggiungo che una richiesta di rimborso ai sensi della normativa citata, è già stata formulata presso il servizio clienti CoopVoce tramite il canale ufficiale per i reclami (e-mail) ma è stata respinta con l'assurda motivazione che la pratica di portabilità, inserita in data 27/12, è stata gestita entro i 3 giorni previsti dalla normativa, omettendo completamente di considerare loro il ritardo di due settimane nella gestione dell'inserimento dopo la corretta acquisizione dei dati.