Com’è strutturato il nostro test di laboratorio sulle creme solari

Abbiamo testato 36 creme solari creme solari con fattore di protezione 30 e 50+, concentrandoci sull'analisi dell'efficacia protettiva, dell'impatto ambientale, dell'etichetta e della composizione. Ma non solo: le abbiamo fatte provare a normali consumatori che ne hanno valutato la gradevolezza d'uso. Chi avrà vinto la sfida?
Analisi sull'efficacia proattiva
Lo scopo principale del test è stato quello di valutare l’efficacia protettiva dei prodotti solari nei confronti dei raggi UVB (SPF) e UVA, in base al grado di protezione dichiarato in etichetta per valutarne la conformità, presso un laboratorio specializzato.
I prodotti testati fino al 2022 sono stati analizzati secondo lo standard internazionale ISO 24444:2019 “Sun protection test methods ‐‐ In vivo determination of the sun protection factor (SPF)” per determinare il reale fattore di protezione solare SPF (che si riferisce soltanto ai raggi UVB) e secondo lo standard ISO 24443:2021 “Determination of sunscreen UVA photoprotection in vitro" per misurare la protezione dai raggi UVA.
I nuovi prodotti aggiunti al test nel 2023 sono stati analizzati attraverso una nuova metodica chiamata Hybrid Diffuse Reflectance Spectroscopy (HDRS) che combina le misurazioni ottenute in vivo (eseguite su delle persone reali) e in vitro (attraverso l’applicazione della crema su delle lastre di plastica ruvide). Questa procedura permette di verificare sia il fattore di protezione solare (protezione dai raggi UVB) che il livello di protezione dai raggi UVA, senza indurre alcun eritema sulla pelle dei volontari. Questo metodo più etico del precedente ISO 24444:2019 non è ancora uno standard ISO, ma lo diventerà prossimamente.
Impatto ambientale
Per valutare l’impatto ambientale delle creme solari abbiamo preso in considerazione diversi aspetti considerando molteplici parametri. Per l’analisi ci siamo focalizzati su:
- la composizione per giudicare l’impatto degli ingredienti (filtri solari e non) sull’ambiente, considerando la loro tossicità nei confronti di diversi sistemi viventi (pesci, alghe, dafnia), la degradabilità (facilità e tempo necessari perché la sostanza si degradi), la bioaccumulabilità e il rischio per i coralli;
- il packaging per valutare il tipo di materiale usato, il rapporto tra contenuto/contenitore e la presenza/assenza di confezione secondaria (inutile);
- la perdita di prodotto, ovvero la quantità di prodotto residuo racchiuso nei contenitori al termine dell’utilizzo e che rappresenta inevitabilmente uno scarto.
Prova d’uso
Un laboratorio specializzato in analisi sensoriali ha sottoposto i prodotti del test ad un panel di consumatori abituali di differenti età: ogni prodotto è stato testato su 30 soggetti che, attraverso un questionario, hanno espresso il loro parere nei confronti delle caratteristiche cosmetiche dei prodotti (come ad esempio, odore, spalmabilità, consistenza, untuosità della pelle). Il tutto senza che i prodotti fossero riconoscibili, infatti sono stati resi anonimi attraverso dei rivestimenti ad hoc.
Etichette
Infine, ci siamo occupati dell’analisi approfondita delle informazioni riportate in etichetta in funzione della normativa generale sui prodotti cosmetici, delle raccomandazioni europee sui prodotti solari (come ad esempio la presenza della categoria di protezione, la presenza di consigli di precauzione, la presenza di istruzioni esaustive sull’applicazione) e della presenza di claim utilizzati a scopo di marketing (come ad esempio, “ipoallergenico”, “dermatologicamente testato”, “senza parabeni”, ) che il più delle volte danno al consumatore una falsa percezione di sicurezza.
Ingredienti non raccomandabili
Abbiamo verificato la presenza di ingredienti sconsigliati, quali:
- potenziali interferenti endocrini, gruppo di sostanze così chiamate perché potenzialmente in grado di interferire con il nostro sistema ormonale, con il rischio di alterarne il normale funzionamento. Tra questi figurano soprattutto alcuni filtri solari (ethylhexyl methoxycinnamate, homosalate, benzophenone-3) e conservanti (propylparaben, butylparaben). Penalizziamo la presenza di questi ingredienti nei prodotti cosmetici destinati a rimanere a contatto con la pelle, come le creme. Gli studi sono ancora in corso, dunque per precauzione meglio evitare queste sostanze;
- octocrylene, è stato tra i filtri solari più diffusi fino a pochi anni fa ma la sua popolarità è molto diminuita a causa di alcune criticità legate ad aspetti di salute come reazioni di fotosensibilizzazione se usato insieme a farmaci a base di ketoprofene e conversione in benzophenone (potenziale interferente endocrino) nel tempo, inoltre ha anche l'impatto ambientale è negativo. Per queste ragioni applichiamo una penalizzazione ai prodotti che lo contengono;
- fragranze allergeniche, si tratta ingredienti molto diffusi nei prodotti cosmetici poiché rendono più piacevole il loro utilizzo e che alla maggior parte delle persone non creano problemi di allergia o sensibilizzazione, ma sono sconsigliate nei prodotti per i bambini per evitare di esporli sin da piccoli a possibili reazioni indesiderate. Per queste motivazioni penalizziamo il giudizio di qualità globale dei prodotti per bambini che le contengono.
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Il metodo del test
Data di acquisto e di analisi dei prodotti
Testiamo le creme solari tutti gli anni aggiungendo nuovi prodotti ed eliminando quelli che non sono più sul mercato. I prodotti nuovi sono stati acquistati tra luglio 2022 e aprile 2023 e testati tra ottobre 2022 e maggio 2023. Nel nostro test trovate anche prodotti testati gli anni precedenti a partire dal 2021, ma ancora presenti sul mercato
Per tutti i prodotti abbiamo aggiornato i prezzi. I prezzi sono stati rilevati nel corso del mese di aprile 2023.
La scelta dei prodotti
Il test comparativo sulle creme solari viene aggiornato con l'aggiunta di nuovi prodotti e l'eliminazione di prodotti non più sul mercato. Per selezionare le creme da inserire nel test consideriamo la rilevanza sul mercato nei diversi canali di vendita (grande distribuzione, farmacie, profumerie, grandi superfici specializzate).
Il peso delle prove
Il giudizio globale è stato determinato attribuendo innanzitutto un peso del 65% all’efficacia protettiva dai raggi UVB (SPF) e UVA. La prova d’uso dei consumatori e l’impatto ambientale pesano rispettivamente il 20 e il 10%. La valutazione dell'etichetta incide per il 5%. Infine la presenza di ingredienti sconsigliati nella formulazione è limitante sul giudizio di qualità globale.
Per ulteriori dettagli su scelta prodotti, peso delle prove e, più in generale, sul metodo dei test, vedi qui.