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Covid oggi, cosa fare se si hanno dei sintomi o si risulta positivi

Il virus del Covid circola ancora e i dubbi restano: in caso di sintomi è necessario fare un tampone? È possibile andare al lavoro? Serve ancora la mascherina? Le regole sono cambiate molto dalla pandemia e non ci sono più restrizioni, ma proteggere sé stessi e gli altri resta ancora importante. Ecco cosa bisogna sapere.

Con il contributo esperto di:
20 febbraio 2025
Test positivo Covid

Sebbene la pandemia di SARS-CoV-2 sia per molti un lontano ricordo, il Covid non è affatto scomparso. Il virus continua a circolare tra le persone e, periodicamente, emerge una nuova variante Covid. Il Ministero della Salute, infatti, continua a monitorare l'andamento epidemiologico e pubblica report settimanali aggiornati sul numero di contagi Covid e dei morti. Almeno per il momento la situazione del Covid in Italia è sotto controllo, con un numero di casi e di morti non allarmante.

Il Covid-19 ha portato a lockdown, restrizioni e cambiamenti radicali nella vita quotidiana, generando un forte impatto psicologico e sociale. Per questo molte persone, di fronte a sintomi riconducibili al Covid o a un tampone positivo al covid si chiedono ancora cosa fare: se si può uscire con il covid o è necessario isolarsi; se si può andare al lavoro; se è necessario fare il tampone o come curare il Covid oggi.

Sono domande più che legittime, visto quello che abbiamo vissuto a causa di questo virus. Oggi, però, tutte le restrizioni legate alla pandemia non sono più in vigore, pertanto isolamento e quarantena, tamponi e mascherine non rappresentano più un obbligo. Questo, però, non implica abbandonare del tutto le precauzioni di buon senso che la pandemia di Covid ci ha insegnato, e che sono valide tanto per il Covid quanto per influenza e raffreddore. Quando si sospetta di essere contagiosi, indipendentemente dal virus in questione, è fondamentale proteggere gli altri, soprattutto le persone più fragili, maggiormente esposte al rischio di sviluppare forme severe della malattia. Ecco alcune risposte semplici per orientarsi quando compaiono i sintomi o si è positivi.

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Positivo al Covid, cosa fare

Con l’eliminazione di tutte le restrizioni legate alla pandemia, non c’è più l’obbligo di isolamento in caso di covid o di indossare la mascherina né di sottoporsi a tampone quando si hanno dei sintomi.

Pertanto, le persone che hanno il covid possono comportarsi allo stesso modo di quando hanno l’influenza o i classici malanni di stagione. La tutela della salute pubblica, però, non si limita al semplice rispetto delle normative, ma rappresenta una responsabilità collettiva. Per questo, adottare alcune semplici precauzioni per ridurre la diffusione dei contagi è una scelta che va a beneficio di tutta la comunità.

Se si è positivi o si hanno dei sintomi è meglio evitare luoghi al chiuso, affollati e dove si trascorre più tempo, come scuole e uffici, e quelli che ospitano persone fragili come ospedali o RSA. Anche in casa, è consigliabile mantenere una certa distanza dagli altri familiari e arieggiare frequentemente gli ambienti, aprendo le finestre per favorire un buon ricambio d'aria. Se non è possibile evitare determinati luoghi, è consigliabile indossare la mascherina al chiuso per ridurre il rischio di trasmettere il contagio agli altri.

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Come curarsi

Molte persone quando scoprono di essere positive al virus si chiedono quale farmaco prendere per il covid. Non ci sono indicazioni particolari da seguire. La gestione casalinga del Covid è del tutto sovrapponibile a quella di un’influenza. La maggior parte delle persone necessita semplicemente di riposo, di un’idratazione adeguata e di un antipiretico o antinfiammatorio in caso di febbre, mal di gola e dolori muscolari. 

Nel caso di sintomi lievi o moderati, i farmaci da tenere sul comodino sono i soliti: ibuprofene (un antinfiammatorio della classe dei Fans) o paracetamolo (un analgesico con note proprietà antifebbrili). Entrambi sono ottimi antifebbrili (da usarsi solo in caso di bisogno, perché la febbre in realtà è un alleato in caso di infezione) e ottimi antidolorifici, quindi utili per i dolori muscolo-scheletrici o per il mal di testa, che con i malanni invernali sono ricorrenti. Tornano utili anche per il mal di gola o per la tosse. L’antibiotico, come in molti altri casi, non serve.

Rimane importante monitorare i sintomi e confrontarsi con il proprio medico se si osserva un peggioramento. Per quanto riguarda le persone anziane o che presentano specifiche fragilità è necessario rivolgersi subito al proprio medico.

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Quanto dura l'infezione oggi

La durata del COVID-19 varia a seconda della gravità dei sintomi e delle condizioni della persona colpita. Generalmente la durata media dell'infezione nelle forme lievi è di circa 2-5 giorni, anche se le forme più gravi possono durare anche settimane, in modo particolare se c’è necessità di ricovero.

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Quanti sono i giorni di incubazione per il Covid?

Il periodo di incubazione per Covid-19 (cioè il tempo che intercorre tra l'esposizione al virus e la comparsa dei primi sintomi) va da 2 a 14 giorni, anche se la maggior parte delle persone manifesta i primi sintomi dopo 5-6 giorni.

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Bisogna fare il test?

Oggi la legge non prevede che chi ha sintomi verifichi la propria positività con un tampone covid, in quanto non c’è più alcun obbligo di isolamento o quarantena. Per quanto riguarda il lavoro -dove non c’è più obbligo di notifica - se non si è in grado di lavorare, il medico di famiglia può dare i giorni di malattia sulla base del quadro dei sintomi, come avverrebbe per qualsiasi altra malattia stagionale, senza necessità di avere il tampone.

Anche se non c’è alcun obbligo, capire se si ha il Covid oppure no, facendo un tampone, è importante per avere maggiore consapevolezza rispetto all’opportunità di recarsi al lavoro, in visita presso amici o parenti, specie se malati cronici o fragili, a rischio di Covid grave, magari non vaccinati.

Il tampone può essere fatto nelle farmacie o in autonomia, con un test Covid fai da te. Non essendoci più obblighi di tracciamento, segnalazione o notifica per i cittadini, si può scegliere quale tampone fare per capire se hai il Covid o no. Quelli disponibili in farmacia e che fa il farmacista sono spesso sovrapponibili se non del tutto identici a quelli venduti come casalinghi.

Vale la pena ricordare che un test covid è positivo se dopo una decina di minuti presenta due linee colorate in corrispondenza delle lettere C e T (che stanno rispettivamente per Controllo e Test), mentre è negativo se presenta una sola linea colorata (in corrispondenza della lettera C).

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Prenotazione vaccino: ecco come fare e a chi serve

Sebbene non ci sia più alcun obbligo di vaccinazione, alcune persone si chiedono se oggi sia ancora necessario vaccinarsi contro il Covid e dove ci si vaccina. Gli esperti di salute pubblica consigliano ai fragili e al personale sanitario di proteggersi con il richiamo del vaccino, che prevede una sola dose intramuscolo, come indicato nelle FAQ sul Coronavirus nel sito del Ministero della Salute.

È possibile fare il vaccino Covid nello studio del proprio medico di base oppure recarsi in farmacia; in alcuni casi anche negli ambulatori delle Asl. Per farlo è necessaria la prenotazione, si può fissare un appuntamento con il medico di famiglia o con la farmacia. Alcune Regioni hanno attivato numeri di telefono e siti internet attraverso i quali chiedere informazioni.

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