Fluoro? Nei dentifrici sì, grazie

"Senza fluoro", con questo claim alcuni produttori promuovono i propri dentifrici creando nei consumatori la falsa convinzione che i dentifrici al fluoro siano non solo inutili, ma addirittura pericolosi, soprattutto per i bambini.
Il fluoro è il minerale che aiuta a prevenire la formazione della carie e a rinforzare lo smalto. Come quasi tutte le sostanze chimiche o naturali, non deve essere assunto in dosi eccessive. Il rischio, dunque, non è legato al fluoro e il suo utilizzo consentito e controllato nei dentifrici e la cui utilità è, anzi, ben documentata.
I prodotti che ne vantano l’assenza hanno creato la falsa convinzione nei consumatori che il fluoro nei dentifrici sia inutile e addirittura pericoloso, ma così non è.
Fluoro? Sì e alle giuste dosi
E’ riconosciuta universalmente l’efficacia protettiva e preventiva del fluoro contro la carie dentale, per questo viene aggiunto nella composizione della maggior parte dei dentifrici (lo si trova indicato nella lista degli ingredienti sotto vari nomi come sodium fluoride, sodium monofluorophosphate, bifluoride, stannous fluoride): il ruolo del fluoro nei dentifrici è quello di legarsi agli strati più superficiali dello smalto accelerando il processo di rimineralizzazione e aumentando la resistenza e la tenacità della parete dello smalto dei denti.
Per questo il fluoro è uno degli ingredienti chiave dei dentifrici per una corretta igiene dentale e prevenzione della carie e non dovrebbe mai mancare.
La concentrazione massima di fluoro nei dentifrici fissata dalla normativa europea è 1500 ppm e l’intervallo compreso tra 1000 e 1500 ppm è ritenuto efficace e sicuro per i soggetti adulti.
Non esiste una concentrazione minima indicata dalla normativa, perché seppur noti i benefici del fluoro, questo non è obbligatorio. Infatti, esistono diversi dentifrici sul mercato (soprattutto naturali e biologici, ma non solo) che ne sono privi, purtroppo.
E per i bambini?
Un discorso a parte va fatto per i più piccoli, perché alte dosi di fluoruro di sodio (>1000 ppm) nei dentifrici sono associate ad un aumentato rischio di fluorosi (una pigmentazione scura dei denti che non indebolisce lo smalto, ma ne altera negativamente l’estetica ) per i soggetti sotto i 6 anni anche se tale rischio è, nella realtà dei fatti, remoto. Ad ogni modo per scongiurare anche lo scenario peggiore, i dentifrici nel caso dei bambini dai 6 mesi fino ai 6 anni dovrebbero contenere ugualmente almeno 1000 ppm di fluoro ma andrebbero dosati in una quantità pari alla grandezza di un pisello e usati due volte al giorno. A partire dal 6 anni l’accortezza sulla dose decade e rimangono valide le altre indicazioni (dentifricio con almeno 1000 ppm di fluoro, da usare due volte al giorno). Queste sono le raccomandazioni del Ministero della Salute a conferma dei benedici del fluoro per la prevenzione delle carie anche per i più piccoli.
Inoltre anche l’etichetta dei prodotti viene in aiuto per procedere con il corretto utilizzo: infatti secondo la normativa europea sui prodotti cosmetici per i dentifrici contenenti tra fluoro tra i 1000 e 1500 ppm che non sono chiaramente indicati come non adatti ai bambini vige l’obbligo di indicare in etichetta il seguente avviso: "Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l'ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico".
E' vero che in gravidanza devo integrare il fluoro? Devo darlo anche al bambino?
Come abbiamo visto, il fluoro è fondamentale per la prevenzione della carie nei bambini e negli adulti. L’importanza del fluoro per bocca in gravidanza e durante la prima infanzia, però, è stata ridimensionata, sia per la mancanza di solidi dati scientifici sia per la difficoltà di controllare l’assunzione globale di fluoro. Eccessivi dosaggi durante lo sviluppo dello smalto possono provocare fluorosi, che altera l’estetica dei denti. Per questo se si vuole integrare fluoro per via orale è bene accertarsi che non vi siano altre fonti di fluoro nella dieta. Per chi volesse effettuare la fluoroprofilassi il dosaggio è di 0,25mg al giorno per la mamma fino al temine dell’allattamento e per il bambino fino ai 3 anni. A partire da quest’età, comunque, l’utilizzo di dentifrici idonei (come indicato sopra) permette il giusto apporto di fluoro per i denti e la prevenzione della carie dentale.
Le applicazioni locali con gel o vernici contenenti fluoro, invece, possono essere di aiuto in alcune situazioni, ma con la supervisione del dentista.
Per una corretta igiene orale: il dentifricio è importante, ma non basta
Il dentifricio è un elemento fondamentale di una buona igiene orale. Infatti, è determinante per la pulizia e per la prevenzione dei disturbi del cavo orale. Bisogna precisare, però, che il suo utilizzo rappresenta solo una parte della cura dentale: l’igiene alimentare (riferita alla frequenza dell’assunzione degli zuccheri nell’arco della giornata), lo stile di vita (il fumo rappresenta uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie parodontali) e delle visite regolari dal dentista (una volta all’anno in linea generale, ma la frequenza viene stabilita sulla base del proprio quadro clinico) rappresentano degli altrettanti aspetti fondamentali da tenere in considerazione per preservare la salute dei denti.