Le insidie dei mutui dal punto di vista assicurativo
La stipula di un mutuo bancario è spesso un procedimento complesso dove occorre prestare attenzione a diversi aspetti: le polizze assicurative associate sono uno di questi.

La recente decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di alzare i suoi tre principali tassi di interesse di 75 punti base porta con sé, tra le altre cose, anche una revisione al rialzo del costo dei mutui bancari. Sia infatti che si abbia un mutuo a tasso variabile (indicizzato a tassi BCE o a tassi di mercato poco cambia data la loro correlazione) o che si decida di passare ad un tasso fisso scommettendo sulla convenienza della surroga, le rate mensili sono destinate ad aumentare, incidendo maggiormente sul portafoglio degli italiani. Considerando poi che la BCE ha ribadito che “prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine” (a settembre era al 9.9%), si può ben immaginare che, per i sottoscrittori, i tempi non siano dei migliori. Per trovare la soluzione più adatta è sempre importante mettere a confronto le offerte di mutuo al momento presenti sul mercato. Per farlo puoi utilizzare il servizio di comparazione online di Altroconsumo.
Ma le “insidie” dietro alla stipula di un mutuo bancario non sono solamente quelle legate all’ammontare dei pagamenti. Un altro aspetto è, infatti, quello relativo alle polizze assicurative associate ad esso che possono riservare sorprese e che, per tale motivo, vanno considerate attentamente.
La situazione del mercato
Secondo l’Osservatorio immobiliare delle Agenzie delle Entrate Nel primo semestre 2022, circa il 67%% delle famiglie che ha acquistato una casa l’ha fatto grazie all’ausilio di un mutuo bancario. Come è noto, la casa è uno dei principali desideri degli italiani e non a caso secondo i dati Ista circa l’80% delle famiglie italiane ne possiede una (contro, ad esempio, il 51% della Germania ed il 65% della Francia). Secondo Banca d’Italia l’importo medio di un mutuo è di 121.000 euro e la durata media di 22 anni. Secondo l’ultimo rapporto disponibile dell’Agenzia delle Entrate (relativo al periodo d’imposta 2016), su circa 25 milioni di persone fisiche proprietarie di abitazione, circa il 6% ha meno di 35 anni, il 56% ha un’età compresa tra i 35 e i 65 anni e il 38% ha sopra i 65 anni. Per tutte le fasce d’età la maggior parte dei proprietari risiede al Nord, seguito da Sud e Centro/Isole.
Le assicurazioni connesse al mutuo
Come detto, oltre ai costi, al momento della stipula del mutuo bisogna fare attenzione anche alle polizze che l’istituto bancario propone. Una banca, infatti, tende a tutelare il più possibile il proprio prestito e non è raro che spinga per la sottoscrizione di diverse coperture assicurative. Ed anche se ciò può essere una scelta logica e benché la copertura assicurativa di un’immobile sia quasi sempre un’azione di buon senso, è bene però sapere che in tal senso non esiste alcun obbligo di legge, anche se spesso si sente dire il contrario. Molte volte si pensa, infatti, che l’assicurazione incendio e scoppio sia obbligatoria quando si sottoscrive un mutuo ma ciò non è vero. O meglio, è abbastanza usuale che la banca la ponga come condizione imprescindibile per la stipula di un mutuo ma essa rimane comunque una decisione di natura commerciale, non un obbligo legale (vi sono stati alcuni tentativi di renderla obbligatoria con il Governo Monti ma i decreti e gli emendamenti non sono mai stati convertiti effettivamente). In più, le banche spesso propongono ulteriori polizze rispetto a quella incendio, le cosiddette polizze CPI (Credit Protection Insurance). Tali polizze nascono per tutelare l’assicurato da una serie di eventi (come invalidità totale o parziale, perdita del posto di lavoro, decesso ecc…) che potrebbero interferire con il regolare pagamento del prestito ma in realtà vanno a vantaggio anche delle banche che hanno tutto l’interesse a farle sottoscrivere. Indagini condotte da Altroconsumo hanno mostrato come diversi istituti finanziari negli anni abbiano adottato pratiche scorrette, subordinando la concessione del prestito alla stipula di una polizza. In realtà, se viene chiesta una copertura assicurativa alla stipula di un finanziamento, l’istituto di credito è obbligato a sottoporre al cliente due preventivi di compagnie con cui non ha accordi di natura commerciale. Il cliente non è comunque obbligato a sottoscrivere una delle polizze proposte ma ha 10 giorni di tempo per cercare un’altra copertura che ritiene più consona alle sue esigenze. Inoltre, il cliente può recedere dalla sottoscrizione entro 60 giorni ed ha sempre diritto alla risoluzione anticipata (in caso di estinzione del prestito) con rimborso del premio eventualmente già versato e non goduto.
Criticità e aree di intervento
Una recente analisi dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (European Insurance and Occupational Pensions Authority – EIOPA) ha indagato proprio sull’efficacia della vendita delle polizze CPI da parte delle banche. I risultati, pur confermando la bontà del prodotto e seppur differenziati a seconda del paese considerato, evidenziano che, all’atto pratico, ai consumatori venga lasciata poca scelta effettiva e che non sia così semplice estinguere anticipatamente polizze di questo tipo o cambiare fornitore. Ma soprattutto, EIOPA rileva che vi sia un alto rischio di conflitto di interesse tra le parti coinvolte, dovuto sia all’alta profittabilità di questi prodotti sia alle interazioni che si generano tra istituti di credito e compagnie assicurative (cosiddetto modello di bankassurance).
In un simile contesto, oltre alla vigilanza che le autorità preposte devono assicurare contro tali comportamenti scorretti (negli ultimi anni l’Antitrust ha condotto indagini in tal senso comminando sanzioni a diversi istituti), rimane più che mai fondamentale incrementare l’educazione assicurativa. Come rilevato da una recente indagine dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), gli italiani considerano le polizze assicurative poco chiare. Secondo l’istituto, infatti, la generale comprensibilità del linguaggio assicurativo è considerata dalla maggior parte degli intervistati (54%) il punto principale da migliorare, seguito da maggiore chiarezza su aspetti specifici e durata contrattuale. Ignorantia iuris non excusat, dicevano i latini. È ora che comincino a dirlo anche gli italiani.
La proposta di Altroconsumo Connect
Come abbiamo visto, non esiste alcun obbligo di legge che vincola chi apre un mutuo a sottoscrivere anche la copertura assicurativa proposta dalla banca. Se nel momento in cui sottoscrivi un mutuo per la tua casa, ti viene richiesto di sottoscrivere una polizza assicurativa, puoi scegliere la polizza mutuo che Altroconsumo Connect (il broker assicurativo di Altroconsumo) ha selezionato per te assieme a Genertel, e che copre incendio, esplosione, implosione, scoppio e fumo.
I servizi relativi ai prodotti assicurativi illustrati in questa pagina sono erogati da Altroconsumo Connect S.r.l., società commerciale di intermediazione assicurativa, e non da Altroconsumo Edizioni S.r.l. e Associazione Altroconsumo. Cliccando sul pulsante “SCOPRI I DETTAGLI” accedi al sito di Altroconsumo Connect S.r.l., il broker assicurativo costituito dalla Fondazione Altroconsumo, iscritto al Registro degli Intermediari Assicurativi (Sez. B n. B000525056) e soggetto al controllo di IVASS. Altroconsumo Connect S.r.l. opera nel mercato e, tenendo conto dei risultati dei test comparativi e delle indagini sui prodotti assicurativi pubblicate da Altroconsumo, negozia per i soci e i fan di Altroconsumo le polizze assicurative, gestisce i passaggi necessari per l’eventuale acquisto della polizza e la raccolta delle adesioni nel caso sia stato costituito un gruppo di acquisto. L’attività svolta da Altroconsumo Connect S.r.l. è a pagamento e remunerata dalle provvigioni ricomprese nel premio delle polizze stipulate. Ogni successiva comunicazione relativa all’acquisto delle polizze avverrà direttamente ed esclusivamente con Altroconsumo Connect S.r.l., sulla base dell’incarico che verrà ad essa rilasciato dall’interessato.