Legge sulla lobby: la Camera ha approvato il testo. Ora si passa in Senato, ma c'è ancora tanto da migliorare
La Camera ha approvato in prima lettura il disegno di legge sul lobbying, l'attività di chi rappresenta gli interessi di persone o aziende nelle sedi istituzionali. In attesa dell'ok definitivo del Senato e nonostante il primo importante traguardo raggiunto, sono ancora diversi i punti da migliorare. A iniziare dall'includere le associazioni imprenditoriali, i sindacati e le confessioni religiose tra i soggetti che sono obbligati a rendicontare la propria attività. Continua a sostenere le richieste di Altroconsumo e di The Good Lobby per una buona legge che regolamenti il settore delle lobby: firma la petizione.

La Camera ha approvato in prima lettura il disegno di legge che regolamenta il settore delle lobby. Il lobbying non è altro che l’attività di rappresentanza degli interessi nel processo decisionale, un’attività legittima e di per sé neutrale. Il problema è che non tutti i soggetti riescono a farsi ascoltare in egual modo dai politici e dai funzionari pubblici e le decisioni che riguardano milioni di cittadini vengono prese, in molti casi, in totale opacità.
Questo primo traguardo storico arriva dopo 96 progetti di legge falliti, ma aspetta ora l'ok definitivo da parte del Senato. La strada è ancora lunga e i nodi da sciogliere sono ancora tanti: insieme a The Good Lobby abbiamo più volte segnalato diversi punti da migliorare nel corso della discussione in Commissione Affari costituzionali della Camera.
Per esempio l'esclusione delle associazioni imprenditoriali, dei principali sindacati e delle confessioni religiose dall'obbligo di iscriversi al registro della trasparenza. Non possono esistere interessi di serie A e interessi di serie B: mentre società, aziende e consulenti devono segnalare in maniera puntuale tutti gli incontri tenuti con i decisiori, né Confindustria e neanche CIGL, CISL e UIL sono tenuti a rendicontare l'attività di rappresentanza di interessi svolta. Un punto su cui è necessario intervenire.
Una legge sulla "buona" lobby
Una buona legge sul lobbying permetterebbe a molti più soggetti di portare il loro punto di vista sui provvedimenti che li riguardano, mettendo tutti nelle stesse condizioni di essere ascoltati: dagli ambientalisti alle industrie energetiche, dalle principali aziende alle associazioni di consumatori, dai grandi gruppi ai piccoli comitati di quartiere.
Lo chiediamo con la campagna lanciata da The Good Lobby Italia e supportata da dieci organizzazioni della società civile tra cui noi di Altroconsumo.