Come scegliere gli scarponi da sci più adatti alle tue esigenze? Leggi la nostra guida
Sciare o fare snowboard in sicurezza significa anche avere gli scarponi da sci giusti. Per scegliere il modello ideale, ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione: l’indice Flex sulla rigidità, l’attività fisica che desideri fare sulla neve, la misura del proprio piede.

Gli scarponi da sci sono un tipo di calzatura tecnica che si aggancia agli attacchi degli sci.
Servono per proteggere il piede mentre si scia o si fa snowboard, garantendo isolamento termico, calore e impermeabilità. Non solo, hanno anche la capacità di influenzare come sciamo, perché proprio da loro parte il controllo che puoi esercitare sugli sci.
Come spesso succede con l’abbigliamento tecnico, esistono dei termini e valutazioni specialistiche da conoscere se si vuole acquistare il modello giusto di scarponi da sci. Ad esempio, le varie parti che compongono questo tipo di calzatura, cosa vuol dire “Flex”, come deve stare il piede all’interno, come si sceglie il numero degli scarponi da sci.
Ecco una guida per orientarti nella scelta, con un’occhiata finale sul range di prezzi dei diversi modelli di scarponi da sci.
Com’è fatto uno scarpone da sci
Innanzitutto, andiamo a scoprire le parti che compongono uno scarpone da sci:
- Gambetto: è la parte alta dello scarpone, che avvolge dal polpaccio al malleolo. Solitamente è realizzata in plastica rigida (polimeri ad alta densità o poliuretano).
- Scafo: è la parte bassa dello scarpone, che contiene il piede. Anch’essa si presenta in plastica rigida.
- Scarpetta: è la parte interna dello scarpone, formata da materiali soffici e termoformanti. Termoformante significa che la scarpetta viene modellata dal calore del piede.
- Ganci: detti anche leve di chiusura, sono in metallo o in plastica e hanno una lunghezza regolabile. Generalmente uno scarpone ha dagli uno ai quattro ganci di chiusura.
- Straps: oltre ai ganci, alcuni modelli presentano chiusure in velcro sul gambetto.
Cosa vuol dire Flex negli scarponi da sci
Il suo nome completo è Flex Index e si traduce in “indice di flessibilità”. Si tratta di un parametro numerico che coniuga la rigidità degli scarponi con l’esperienza dello sciatore.
La regola generale è che più gli scarponi da sci sono rigidi, più sono adatti a sciatori professionisti che sceglieranno dunque scarponi con un numero di flex alto. Maggiore è la rigidità, infatti, maggiore è il controllo sugli sci.
Questo indice è da tenere in considerazione anche rispetto alla corporatura di chi va ad indossare lo scarpone: se la corporatura è robusta, meglio puntare su maggiore rigidità.
Come scegliere il Flex dello scarpone secondo l’esperienza
Non esiste un canone standard del flex, ma varia a seconda della marca e della persona che va ad indossare gli scarponi da sci. Possiamo comunque avere un’idea sul numero di flex, secondo il criterio dell’abilità dello sciatore:
- Livello principiante: flex morbido. Uomo: tra 60 e 80. Donna tra 40 e 60. Bambino tra 30 e 50. Sono i più leggeri e morbidi, per chi ha appena iniziato a sciare o scia come hobby.
- Livello intermedio: flex medio. Uomo: tra 80 e 100. Donna: tra 60 e 80. Bambino: tra 40 e 60. Sono ideali per chi scia a un livello più avanzato.
- Livello avanzato: flex medio rigido. Uomo: tra 100 e 120. Donna: tra 80 e 100. Bambino: tra 60 e 70. Solitamente vengono preferiti da sciatori abili e che praticano sport estremi sulla neve, come il freeride dove si scia su percorsi non tracciati.
- Livello esperto: flex rigido. Uomo: tra 120 e 130. Donna: superiore a 100 e 110. Bambino: tra 70 e 90. Sono gli scarponi che indossano gli sciatori esperti.
- Livello professionistico: flex molto rigido. Uomo: superiore a 130. Donna: superiore a 120. Bambino: superiore a 100.
Alcuni modelli di scarpone da sci permettono la regolazione del flex: la rigidità può essere modificata attraverso delle viti e dei ganci posti nella parte posteriore dello scarpone.
Come deve stare il piede nello scarpone da sci
Se è la prima volta che provi degli scarponi da sci, fai attenzione a come senti il piede all’interno. Ecco cosa dovresti provare:
- Il piede è ben avvolto nello scarpone, sia come larghezza che come lunghezza.
- Le dita dei piedi restano libere di muoversi.
- Né troppo stretto, né troppo largo: no alla sensazione di pressione sul piede o su parti come il malleolo. Se lo scarpone dà leggermente fastidio già mentre lo provate, questo fastidio non farà che aumentare durante la sciata. No anche alla sensazione di troppa comodità o addirittura che gli scarponi stiano larghi.
Ricorda inoltre che, se è pur vero che l’imbottitura interna tende a schiacciarsi con il tempo, lo scarpone non è una calzatura che si ammorbidisce particolarmente nel tempo, anzi: le plastiche si irrigidiscono con le basse temperature e dunque la calzata sarà più rigida quando userai gli scarponi sulla pista rispetto a quando li stai provando in negozio.
Quindi, se li senti stretti o ti danno leggermente fastidio, meglio provare un mezzo numero in più o un diverso tipo di modello perché gli scafi non sono tutti uguali.
Come capire se uno scarpone da sci non va bene?
Non avere fretta di provare gli scarponi da sci in negozio, perché è necessario fare tutte le prove del caso per non ritrovarsi insoddisfatti sulle piste.
Porta con te i calzini che indosserai per sciare, che potrebbero essere più voluminosi rispetto a quelli normali. Apri tutti i ganci e infila il piede, poi chiudi i ganci.
A questo punto, dalla posizione in piedi, prova a sentire se le dita sfiorano il guscio davanti: se è così, la misura è giusta. Attenzione: solo sfiorare, se toccano totalmente il guscio significa che non vanno bene e sono stretti, se il guscio è troppo lontano, significa che sono larghi.
Ora piegati sulle ginocchia, tenendo il tallone a terra. Se il tallone si solleva nonostante lo scarpone sia stato chiuso significa che non è della corretta misura. Qui puoi valutare lo scarpone nella zona del polpaccio, che deve restare ben fermo ma non costretto all’interno. Allo stesso tempo, le dita del piede si allontanano leggermente dal guscio e non dovresti più avere la sensazione di sfiorarlo.
Tieni conto che la scarpetta interna perde leggermente il suo volume dopo i primi giorni di utilizzo. Solo leggermente, quindi è sempre meglio prendere uno scarpone un attimo più grande piuttosto che stretto, anche per evitare di trovarsi con i piedi freddi perché il sangue circola male o perché non puoi indossare calze più pesanti.
È fondamentale provare entrambi gli scarponi, sia il destro che il sinistro, con le calze che si indossano per sciare. Se sai che sulla neve metterai due paia di calze per piede, indossale anche in negozio.
Non è così inusuale che un modello dia fastidio anche ad un solo piede, per svariati motivi: dal malleolo, alla conformazione particolare del collo del piede. Anche alle dita può capitare di trovarsi bene o male con lo stesso numero di due marche o modelli diversi, proprio per il disegno specifico delle plastiche dure che poi determinano il confinamento del piede fino allo stinco durante la giornata di sci.
Non tollerare nemmeno il più piccolo fastidio percepito durante la prova in negozio, le plastiche si irrigidiranno di molto in una vera giornata di sci e soprattutto nelle ore più fredde. Questo potrebbe ingigantire il fastidio e rovinarti la sciata. Come detto, questo fenomeno avviene maggiormente per il collo del piede fino a polpaccio in quanto le due parti dello scarpone (scafo del piede e gambetto) vanno a integrarsi e a creare pressione sul piede.
La tabella di misura degli scarponi da sci
Per scegliere il numero giusto dei tuoi scarponi da sci, la base di partenza è il numero di scarpa che indossi normalmente.
Nei negozi specializzati, inoltre, si prende la misura del piede in lunghezza, ma anche quella dell’altezza del collo del piede, così da trovare il modello più confortevole e allo stesso tempo fasciante.
Attraverso i ganci, puoi regolare la chiusura: gli scarponi da sci vanno stretti bene di modo che siano ben saldi sul piede e attorno alla caviglia. La gamba deve sentire lo scarpone appoggiarsi sulla parte anteriore.
Come abbiamo approfondito nel paragrafo precedente, è fondamentale capire già in negozio se ci sono punti in cui lo scarpone provoca fastidio, se non sofferenza. Se fosse così, cambia subito modello. Ogni piede e ogni collo del piede è diverso: perciò potresti trovarti benissimo con un certo numero di scarpone di una data marca e malissimo con lo stesso numero di un’altra marca.
Quando si mettono i doposci
I doposci non vanno confusi con gli scarponi da sci: si tratta di una calzatura tecnica pensata da indossare sulla neve ma non per sciare. I più noti sono i Moon Boot, tanto che il loro nome è praticamente diventato un sinonimo di doposci.
Si possono mettere per una semplice passeggiata o per un’escursione più seria sulla neve, per raggiungere la seggiovia che ti porta sulle piste quando la strada è imbancata, per riposare i piedi alla fine della sciata camminando sulla neve verso il rifugio.
I doposci garantiscono isolamento termico e tengono il piede al caldo anche quando le temperature esterne sono molto basse, solitamente attraverso un’imbottitura in vera piuma o in materiale sintetico. Hanno anche uno strato impermeabile così che il piede non si bagni pur a contatto con neve e acqua.
La suola è pensata per essere il più aderente possibile al terreno, attraverso gomma e ventose. Ma non è fatta per arrampicarsi su sentieri innevati, soprattutto quando questi sono ghiacciati e hanno una forte pendenza: in questo caso, servono scarponi da trekking invernali. Con i classici doposci, si rischierebbe invece di scivolare sia perché la suola non è adatta all’arrampicata su terreni ghiacciati, sia perché la calzata larga non permette una camminata sicura su pendenze importanti.
Quali doposci scegliere?
Come sempre dipende dall’utilizzo: se prevedi di camminare poco sulla neve, puoi puntare su dei doposci più leggeri facendo comunque attenzione che siano confortevoli soprattutto nella zona di appoggio. Se invece vuoi fare trekking sulle montagne innevate, hai bisogno di sostegno alla caviglia con un modello robusto e alto sul polpaccio.
Quanto costa un paio di scarponi da sci
Il prezzo degli scarponi da sci può variare, e di parecchio, a seconda del modello e del valore di Flex.
I modelli per bambini partono da una base di circa 90 euro e arrivano di solito fino a 200 euro.
Gli scarponi da sci per adulti invece partono da un prezzo circa 150 euro per un modello con flex morbido, adatto ai principianti e a chi scia saltuariamente. Il costo aumenta più lo scarpone diventa tecnico e professionale, fino a toccare 800-1000 euro per un modello con flex molto rigido per sciatori davvero esperti.