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Sacchetti per l'umido forniti dai Comuni: si rompono facilmente. La nostra indagine.

Circa 1.000 persone di 637 Comuni, sparsi in quasi tutte le regioni, ci hanno raccontato il loro grado di soddisfazione sui sacchetti forniti dai Comuni per l'umido. Il punto critico è la fragilità: spesso si rompono facilmente prima e durante l'uso.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
29 novembre 2024
Sacchetto con umido con mani

In molti Comuni italiani, i sacchetti dell'umido sono forniti al cittadino dal Municipio. Abbiamo chiesto a circa 1.000 persone di esprimere un giudizio sul servizio. Dall’inchiesta emerge una moderata soddisfazione, anche se abbiamo raccolto numerose criticità per la scarsa qualità e poca resistenza dei sacchi forniti, la scomodità di doverli ritirare personalmente e l’inadeguatezza all’uso poiché i sacchi forniti risultano fragili e scomodi da maneggiare.

Le lamentele riguardano in primo luogo la scarsa qualità dei sacchi ricevuti in dotazione e la loro bassa resistenza. Al terzo posto tra le criticità segnalate ci sono le difficoltà nel reperire i sacchi comunali: periodi limitati dell’anno per la distribuzione, sportelli comunali con orari poco flessibili per chi lavora, addirittura file e burocrazia nei giorni di distribuzione dei sacchi comunali. Anche chi usa i distributori automatici talvolta li trova vuoti oppure questi si trovano in luoghi distanti dalla propria abitazione e per le persone anziane risulta difficile raggiungere la piazzola ecologica dove si possono ritirare i sacchi. Anche la dotazione di sacchi insufficiente è un problema segnalato spesso: la scarsa resistenza dei sacchi e il loro invecchiamento tra quando vengono distribuiti e quando vengono usati fanno sì che le persone debbano usare più sacchi sovrapposti nel bidone dell’umido, quindi la quantità distribuita finisce presto.

Il problema maggiore: la fragilità dei sacchi del Comune

La maggior parte del campione ritiene che la raccolta dell’umido sia un’azione necessaria per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti e che sia importante per la separazione e riciclo di tutti i rifiuti. 

Il nostro campione di 1000 persone si divide proprio a metà: 1 cittadino su due tra quelli intervistati ha riscontrato problemi con i sacchi per la raccolta dell’umido distribuiti dal Comune. I problemi più gravi che i cittadini ci hanno segnalato sono tutti legati alla fragilità dei sacchi: 

  • i sacchi si rompono durante l'uso, a causa del contatto con i rifiuti umidi;
  • i sacchi si rompono quando sono pieni, ma sembrano fragili anche prima dell'utilizzo: quando li si strappa dal rotolo lungo il tratteggio, quando si cerca di aprirli e anche quando li si deve fissare al bidoncino dell'umido domestico.

Altri punti critici: distribuzione e pochi sacchetti per nucleo familiare

Tutte queste lamentele sono probabilmente note ai comuni che distribuiscono i sacchi e che sono in contatto con i loro abitanti. In alcuni casi i cittadini ci hanno scritto che la distribuzione dei sacchi porta a porta, magari in occasione proprio del ritiro dei rifiuti umidi, sarebbe la soluzione preferibile.

Inoltre, molti cittadini lamentano il fatto che la fornitura di sacchi non è sufficiente. I cittadini devono spesso arrangiarsi con altri sacchi più robusti per la raccolta dell’umido, acquistandoli al supermercato o riciclando i sacchi in bioplastica compostabile dei reparti ortofrutta dei supermercati.

Tra i problemi segnalati ci sono i sacchi troppo piccoli rispetto al bidoncino di raccolta rifiuti umidi che il Comune stesso ha fornito alla cittadinanza. Sacchi troppo piccoli o senza manici vengono criticati, perché più scomodi da chiudere. I sacchi di carta sono spesso ritenuti meno resistenti di quelli in bioplastica.

Tre persone su quattro ammettono di usare anche i sacchi del reparto ortofrutta del supermercato per la raccolta dell’umido. Alcuni li usano come doppio strato su altri sacchi di raccolta umido, specialmente se in carta. In molti li considerano comodi da riutilizzare, così non si producono rifiuti; alcuni apprezzano il fatto che abbiano i manici, quando i sacchi comunali non li hanno e in molti li trovano più resistenti di quelli comunali.

Difficile scovare differenze comune per Comune, ma i dati ci dicono che al sud e nelle isole la soddisfazione è più bassa, mentre al nord est e nord ovest è un po’ più alta nel complesso. In conclusione, 140 persone su 1000 si sono dichiarate molto soddisfatte del servizio di fornitura dei sacchi comunali, mentre 96 persone su 1000 invece si dichiarano molto insoddisfatte.

Fare bene la raccolta differenziata anche dell'umido

Abbiamo diversi contenuti sul nostro sito che vi aiutano a fare una raccolta differenziata corretta. E a sciogliere alcuni dilemmi: dove vanno gettati gli scontrini? La polvere aspirata dai pavimenti si può mettere nell’umido? I tappi di sughero e i tovaglioli sporchi di cibo? Tanti i dubbi su cosa buttare nei vari bidoni della spazzatura e gli errori da evitare. Ecco come fare bene la raccolta differenziata. Abbiamo di recente anche svolto un test sui sacchetti per l'umido che si comprano nei supermercati

Metodo dell'inchiesta 

In totale 1000 risposte raccolte, suddivise fascia d’età, composizione nucleo familiare e zona geografica. Abbiamo risposte complete da 637 Comuni, in quasi tutte le regioni (manca solo la Valle d’Aosta), con preponderanza dalla Lombardia, seguita da Emilia-Romagna, Puglia, Campania, Piemonte, Veneto, Toscana e Lazio. La maggioranza del campione intervistato fa la raccolta domestica dell’umido da più di 5 anni: possiamo quindi considerarlo un campione “esperto” in questa attività.