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Prodotti ricondizionati: 3 italiani su 4 li conosce, ma pochi li comprano. L’indagine di Altroconsumo

Tre quarti degli italiani conosce la differenza tra prodotti ricondizionati e di seconda mano ma solo il 28% ne ha acquistato uno ricondizionato: gli smartphone sono i più gettonati e il 47% si dice soddisfatto dell’acquisto. Il driver principale nella scelta? Il prezzo più conveniente rispetto al nuovo. Tutti i dati nella nostra indagine su oltre mille consumatori e le richieste di Altroconsumo alle Autorità.

  • articolo di
  • Valentina Sorci
04 febbraio 2025
  • articolo di
  • Valentina Sorci
Campagna Euroconsumers sui prodotti ricondizionati

Il mercato dei prodotti ricondizionati sta progressivamente modificando il panorama di consumo lungo lo Stivale, con gli italiani sempre più orientati a fare scelte di acquisto sostenibili e responsabili. Ma qual è la differenza tra un dispositivo ricondizionato e uno di seconda mano? Tre consumatori su quattro si dicono informati e ne conoscono caratteristiche e significato, con una percezione più approfondita tra i giovani. Tra coloro che hanno scelto un prodotto ricondizionato quasi la metà (il 47%) si dice soddisfatto dell’acquisto. 

A scattare un’istantanea della situazione nel Paese è l’indagine di Altroconsumo su un campione di 945 persone, distribuite come la popolazione italiana per quanto riguarda sesso, età (25-79 anni), livello di istruzione e area geografica. La rilevazione è stata svolta nel mese di giugno 2024.

Ricondizionati o usati: quanti sanno che?

Prodotti ricondizionati (refurbished, in inglese) o usati (second hand device): quanto ne sanno davvero gli italiani? Abbiamo indagato le loro conoscenze per scoprire quanta consapevolezza c’è sul tema e avere una panoramica delle esperienze dirette dei consumatori. Vediamo come è andata. 

Il 78% degli italiani sa che i prodotti ricondizionati sono stati riparati prima di essere rimessi in vendita sul mercato e il 56% è consapevole che un prodotto ricondizionato non è comunque equivalente a uno nuovo. Per quanto riguarda, invece, il quadro normativo c’è molta meno conoscenza: solo il 24% del campione sa che le definizioni usate per descrivere i prodotti ricondizionati (“come nuovo” o “in perfette condizioni”) non sono regolamentate a livello legislativo e soltanto il 17% è informato del fatto che per i prodotti ricondizionati e a quelli di seconda mano si applica la stessa garanzia legale. 

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Nuovi o ricondizionati? Le preferenze degli italiani

Quanto va forte il mercato dei ricondizionati in Italia? Tre italiani su quattro (il 73%) non hanno mai acquistato un dispositivo ricondizionato. Il motivo? Il 44% preferisce comprare prodotti nuovi, il 35% non ha mai trovato una buona offerta per un dispositivo ricondizionato o non ha visto una differenza di prezzo così significativa rispetto al nuovo (24%). Il 21% non ne ha mai acquistati perché pensa che siano di qualità inferiore e l’11% perché non so cosa siano.
 

Ricondizionati: il risparmio driver di acquisto

Quali sono i dispositivi ricondizionati che interessano maggiormente agli italiani? L’ultimo acquisto di un prodotto ricondizionato è in sei casi su dieci uno smartphone (59%), seguito da elettrodomestici (17%), computer (8%) e tablet (5%). L’analisi delle preferenze evidenzia come i consumatori stiano facendo scelte di acquisto più sostenibili soprattutto per quanto riguarda dispostivi di uso quotidiano. Luci e ombre per quanto riguarda la soddisfazione, se il 47% si dice soddisfatto dell’esperienza di acquisto di un prodotto ricondizionato, quasi altrettanti (45%) risultano insoddisfatti. In un terzo dei casi (34%) il prodotto ricondizionato ha dato problemi, in particolare batteria poco performante o graffi e imperfezioni già presenti al momento dell’acquisto.

Qual è il driver principale che incoraggia la scelta di un dispositivo ricondizionato? Tra chi ha scelto questo tipo di prodotto, il 78% è stato spinto dal prezzo più conveniente rispetto a un modello nuovo. Oltre alla salvaguardia del portafogli, conta anche il fatto che sia una scelta green e sostenibile: il 12%, infatti, ha scelto un prodotto ricondizionato nell’ottica di un consumo più responsabile. 

 

prodotti ricondizionati ultimo acquisto italiani

Mercato dei ricondizionati: cosa si aspettano gli italiani?

Se da un lato convenienza e sostenibilità mettono in luce una nuova attenzione degli italiani verso il mercato dei ricondizionati, cosa potrebbe convincerli ad acquistare più spesso questo tipo di prodotti? Un italiano su tre vorrebbe migliori condizioni per la restituzione o la sostituzione di prodotti ricondizionati (35%). Segue, poi, l’estensione del periodo di garanzia (34%), più regolamentazione su come questi prodotti vengono presentati al consumatore (31%) e maggiori controlli sulle riparazioni dei prodotti (29%).

 infografica prodotti ricondizionati cosa spinge ad acquistarli

Servono regole europee

Altroconsumo insieme al gruppo Euroconsumers (il network di organizzazioni di consumatori europee di cui fa parte Altrocosumo), ha chiesto alle Autorità europee che il mercato dei prodotti ricondizionati venga regolato per legge.

Nello specifico cosa chiediamo:

  1. una chiara definizione di “ricondizionato” e una garanzia minima di 2 anni, come per i prodotti nuovi, auspicando che i venditori applichino un’estensione con garanzia commerciale gratuita. Chiediamo inoltre l’obbligo del venditore di esplicitare la garanzia sulle funzionalità digitali dei prodotti che contengono software.;
  2. classificazioni standard sui livelli di qualità dei prodotti ricondizionati. Serve chiarire e standardizzare quelle che ad oggi sono le diciture usate in modo discrezionale dei venditori, ad esempio “come nuovo”, “quasi nuovo”;
  3. che ogni prodotto ricondizionato sia venduto con una scheda che descriva le riparazioni condotte.
 

Articolo realizzato o aggiornato nell’ambito del progetto REPper, finanziato dal programma Interreg Euro-MED dell'Unione europea e volto a incentivare la riparazione dei prodotti.

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