Speciali

Come smaltire i vecchi elettrodomestici

Un elettrodomestico è un raee (ovvero un rifiuto elettrico ed elettronico) e come tale va smaltito nella maniera corretta. Noi consumatori possiamo scegliere tra numerose strade per un corretto smaltimento, tra le quali c'è anche il ritiro del vecchio apparecchio quando se ne compra uno nuovo. Ma tra la teoria e la pratica c'è una bella differenza e le difficoltà per far valere questo diritto non sono poche. Ecco cosa bisogna sapere e come va richiesto.

Con il contributo esperto di:
05 aprile 2024
ritiro vecchi elettrodomestici

Disfarsi di vecchi apparecchi elettronici ed elettrodomestici può diventare un rompicapo. Devono essere smaltiti correttamente perché contengono componenti diverse, ma a volte anche sostanze pericolose per l'ambiente. Ecco perché i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (indicati con la sigla raee) devono essere portati in specifici impianti di trattamento e non vanno mai buttati nella raccolta indifferenziata né tantomeno abbandonati. Purtroppo però, come dimostra la nostra inchiesta di ottobre 2023 su quale fine fanno i raee, un elettrodomestico su tre viene buttato nella maniera non corretta o finisce in luoghi poco consoni una volta smaltito. 

Tre possibilità per smaltire un elettrodomestico

Il cittadino ha a disposizione diverse strade per avviare un corretto smaltimento: può portare personalmente il raee in un centro di raccolta comunale (la cosiddetta isola ecologica) o, se il Comune effettua il servizio, chiedere il ritiro a domicilio. Ma può anche consegnare il raee al venditore fisico o online dal quale ha acquistato il nuovo apparecchio (cosiddetto "ritiro uno contro uno"). Il tutto senza costi, perché i cittadini pagano già un contributo per lo smaltimento.

Come farsi ritirare il raee dal negozio

Come abbiamo detto, è possibile smaltire il proprio vecchio elettrodomestico anche richiedendo il ritiro al negoziante. Spesso però questo tipo di legittima richiesta da parte dei cittadini si scontra con dubbi sulle modalità e obiezioni dei negozianti stessi. Ma allora come ci si può difendere? Ecco le risposte ai dubbi più frequenti.

Il negoziante è tenuto a ritirare il raee di cui devo disfarmi?

Sì, se ho acquistato un apparecchio simile a quello che devo smaltire, insomma se non pretendo di scambiare un cellulare con un frigorifero. Il servizio è gratuito e deve essere illustrato in modo chiaro e visibile, per esempio attraverso avvisi all'interno del punto vendita oppure sul sito del negozio online. 

Quali sono le modalità del ritiro?

I negozi che effettuano vendite a distanza, come i siti di ecommerce o i canali di televendite, possono ritirare il raee nel luogo di consegna del nuovo apparecchio oppure indicare un luogo di ritiro diverso ma che non arrechi disagio al cliente. Non dovrebbe essere chiesto al consumatore di recarsi presso un luogo troppo lontano o scomodo, altrimenti tanto vale smaltire il raee presso l’isola ecologica del proprio Comune. Tutte le informazioni sul ritiro dei vecchi apparecchi devono essere contenute nel contratto, in caso contrario il consumatore può anche pretendere di annullare l'acquisto e di essere rimborsato integralmente, restituendo il prodotto. Nella pratica, però, non è frequente trovare informative raee chiare e complete. 

Quando devo chiedere il ritiro?

Questo problema si pone principalmente con gli acquisti online. Molti siti, per esigenze organizzative, pretendono che la richiesta di ritiro del raee venga inoltrata contestualmente all’acquisto del nuovo apparecchio. Ma il consumatore non può perdere il diritto al ritiro solo perché, magari, ha dimenticato di fare la richiesta durante l’ordine oppure non ricordava di avere un raee equivalente da smaltire. Riteniamo che debba essergli concesso un arco di tempo ragionevole tra l’acquisto e la consegna (non bastano, ad esempio, 24 ore successive all’acquisto).

Entro quanto tempo devono venire a ritirare il mio elettrodomestico?

Perché il servizio di ritiro 1 contro 1 sia efficace, deve essere contestuale alla consegna del nuovo apparecchio. Se per esigenze organizzative del venditore lo scambio non avviene alla consegna, il ritiro va concordato con consumatore in un arco di tempo ragionevole, come possono essere 7/10 giorni dalla consegna del nuovo apparecchio. Tempi troppo lunghi inducono il cliente a disfarsi del raee per conto proprio.
Sbagliano anche quei siti di ecommerce che concedono il ritiro del raee o comunque il ritiro contestuale alla consegna solo ai clienti che richiedono (e pagano) la consegna al piano, imponendo di fatto il pagamento di un extra per un servizio che invece dovrebbe essere garantito gratuitamente. 

Il negoziante può rifiutarsi di ritirare il vecchio apparecchio?

Per legge il ritiro del raee può essere rifiutato in alcune condizioni particolari, per esempio se l'apparecchio può rappresentare un rischio di salute per il personale incaricato al ritiro. Oppure nel caso in cui manchi di componenti essenziali o contenga rifiuti diversi dai raee. Nel caso in cui invece manchino parti non essenziali o non risulti perfettamente integro, il ritiro non può essere rifiutato, anche se è indicato nelle condizioni generali di vendita di alcuni siti. Del resto, è ovvio che un apparecchio giunto a fine vita potrebbe non essere del tutto integro, quindi la mancanza di un pezzo non può essere un caso di esclusione. Il vecchio apparecchio da restituire può essere rifiutato anche se non è equivalente al nuovo acquisto, ossia se non ha svolto la stessa funzione.

Se ho un ripensamento sul nuovo acquisto ho diritto al ritiro del vecchio raee?

La legge non dà indicazioni specifiche sul ritiro 1 contro 1 in caso di recesso. Tuttavia, per legge, il servizio deve essere offerto gratuitamente, quindi non dovrebbe comportare un costo ulteriore nemmeno in caso di ripensamento sul nuovo acquisto. Se però al momento del recesso non è stato ancora consegnato il vecchio apparecchio al venditore, non si può pretendere il ritiro. 

E se non ho bisogno di un nuovo apparecchio? Come smaltisco il vecchio?  

Abbiamo detto che, in ogni Comune, sono presenti una o più isole ecologiche e che, per i rifiuti ingombranti, alcuni Comuni organizzano il ritiro a domicilio.  Ma esiste anche un’altra possibilità: se un negozio di elettronica ed elettrodomestici ha una superficie di almeno 400 mq (come un supermercato o un mega store), è obbligato a ritirare il raee anche se il consumatore non acquista un prodotto equivalente, a condizione che il vecchio apparecchio sia di piccolissime dimensioni, cioè fino a 25 cm di grandezza come un cellulare o un rasoio. 

Non vuoi smaltirlo? Hai diritto alla riparazione

Esistono regolamenti a livello europeo che impongono ai produttori di prodotti energivori con un alto impatto ambientale, di rispettare, già in fase di fabbricazione, requisiti minimi di riparabilità e riciclabilità. Significa che un prodotto immesso sul mercato deve poter essere facilmente riparabile prima che l'utente decida di sostituirlo. E' quindi tuo diritto poter acquistare ad esempio un elettrodomestico che non si rompa dopo giusto un paio d'anni di utilizzo (ovvero al termine della garanzia di legge) e senza essere costretto quindi ad acquistare garanzie aggiuntive dal produttore.

Si tratta di regolamenti messi in campo per contrastare la cosiddetta obsolescenza precoce (di cui parliamo e in questo articolo e podcast), ovvero la tendenza dei produttori di fabbricare prodotti destinati a rompersi molto prima di quanto dovrebbero, costringendo il consumatore a comprarne completamente di nuovi, con grave danno per l'ambiente e il portafoglio. Proprio per questo, già da tempo raccogliamo le segnalazioni degli utenti sui loro prodotti che hanno manifestato problemi precocemente nonostante un corretto utilizzo.

Leggi anche la nostra news sulle nuove direttive sul diritto alla riparazione.