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Come si produce la birra: tutto il processo fase per fase

La birra ha millenni di storia, risale addirittura alle popolazioni che abitavano la Mesopotamia prima della nascita di Cristo e diventata di uso quotidiano tra gli Egizi. Il processo di produzione è stato perfezionato nei secoli dai mastri birrai fino ad ottenere la bevanda che tutti conosciamo e apprezziamo. Ecco il processo seguito per produrla.

07 giugno 2023
bottiglie con tappo metallico

La birra è una delle bevande più antiche al mondo e il suo processo naturale di produzione affonda le radici in un lontano passato, già 5000 anni fa gli abitanti della Mesopotamia la producevano. Il processo è poi stato perfezionato nei secoli con l'esperienza dei mastri birrai.

Ecco come la combinazione dell'acqua con luppolo, orzo e lievito da vita a una delle bevande più apprezzate.

Le principali fasi di produzione della birra

Maltazione dai cereali, macinatura, trasformazione del malto in mosto, cottura, fermentazione, maturazione, filtrazione, pastorizzazione e imbottigliamento: ecco, nel dettaglio, le 9 fasi per produrre la birra.

1 - Maltazione dei cereali

Per prima cosa, bisogna ottenere il malto. Che cos’è esattamente?

Il malto è il prodotto della maltazione, cioè di una fase fondamentale della lavorazione della birra, che ha lo scopo di rendere idoneo un cereale a essere trasformato in mosto che può essere fermentato dai lieviti. Il cereale più utilizzato è l’orzo, anche se possono esserne impiegati altri (ad esempio mais, frumento, riso, segale).

L’orzo, quindi, è immerso in acqua tiepida a macerare in appositi tini, fino a quando raggiunge l’umidità sufficiente per germinare. La germinazione consiste nella formazione di radichette, cioè piccolissime “radici”, ed è un passaggio fondamentale, poiché quando il cereale germina si attivano gli enzimi che attaccano l’amido dividendolo in zuccheri più semplici (le destrine, e poi queste in maltosio), che possono così essere fermentati dai lieviti.

La germinazione viene bloccata successivamente prelevando l’orzo che altrimenti si trasformerebbe in una piantina. A quel punto i cereali sono trasferiti in una camera di essiccazione. Si ottiene così il malto essiccato, che viene poi sottoposto a tostatura. In funzione del tipo di malto utilizzato e della temperatura utilizzata per la tostatura, si determina il colore della birra (per esempio, un malto chiaro darà origine a una birra chiara).

2 - Macinatura

Il malto viene poi macinato. La macinatura, effettuata a secco o a umido, serve per aumentare la superficie di contatto dei chicchi con l’acqua e favorire così la fase successiva: l’ammostamento (riducendo la granulometria del macinato è favorita l’azione degli enzimi).

3 - Trasformazione del malto in mosto (ammostamento)

Il malto essiccato e macinato viene poi mescolato con acqua calda, ottenendo così il mosto. Anche in questa fase si attivano gli enzimi che provocano la degradazione dell'amido in zuccheri semplici.

4 - Cottura

Il mosto viene filtrato per eliminare i residui solidi del malto dalla parte liquida e portato a ebollizione. In questa fase si introduce il luppolo, una pianta rampicante che produce un’infiorescenza a forma di una piccola pigna verde, che viene essiccata e aggiunta per conferire il sapore amaro ma anche aromi. Sono utilizzati in particolare i fiori femminili, che profumano di più.

Il luppolo, introdotto nella produzione della birra fin dal 1200, non viene inserito tutto in una volta ma è aggiunto a più riprese. Dopo la cottura, si eliminano le sostanze insolubili che potrebbero alterare sapore e limpidezza. La preparazione viene poi raffreddata.

5 - Fermentazione

Durante la fermentazione, che avviene in grandi cisterne, gli zuccheri sono trasformati in alcol e anidride carbonica dai lieviti, che vengono in genere inseriti nella preparazione (in altri casi si può procedere con una fermentazione spontanea). Da questo punto di vista le birre si possono classificare in 3 categorie:

  • bassa fermentazione;
  • alta fermentazione;
  • fermentazione spontanea.

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Quando tutti gli zuccheri sono stati trasformati, il processo si arresta naturalmente.

6 - Maturazione

La birra viene poi lasciata a riposare (per qualche settimana o mese) nei tini a una temperatura compresa in genere tra gli 0 e i 3°C. In questa fase, tutti i suoi componenti acquistano un certo equilibrio tra loro, conferendo i sapori e profumi tipici di questa bevanda. Dopo la maturazione la birra viene raffreddata.

7 - Filtrazione

Non è una fase obbligatoria, tant’è che esistono molte birre non filtrate. Lo scopo è rimuovere il lievito residuo e le proteine precipitate durante la maturazione a freddo, rendendo la birra limpida.

8 - Pastorizzazione

Se la birra è prodotta industrialmente in genere viene sottoposta a pastorizzazione, cosa invece vietata per le birre artigianali (che vengono dette per questo motivo “crude”), allo scopo come abbiamo visto di rendere la birra più stabile e conservabile più a lungo.

La pastorizzazione può essere effettuata prima o dopo il confezionamento, in due modi:

  • immergendo le bottiglie in acqua calda a 60 °C per un tempo che oscilla tra i 15 e 30 minuti (a tunnel)
  • facendo passare la birra attraverso uno scambiatore di calore a piastre per circa 2 minuti prima dell’imbottigliamento (flash).

9 - Imbottigliamento

Rappresenta la fase finale del processo produttivo. La birra è messa in bottiglie, in lattine o in fusti.

Vuoi sapere quali sono le birre migliori? Consulta il nostro comparatore.

Quante calorie in un bicchiere di birra?

Le calorie date dalla birra derivano soprattutto dall’alcol presente: più il grado alcolico è elevato, più le calorie aumentano.
Rispetto al vino, la birra ha molte meno calorie perché meno alcolica. In genere però di birra se ne beve di più (infatti la dose generalmente considerata è quasi il triplo rispetto al bicchiere di vino classico).

Rispetto invece a un uguale dose di bevanda analcolica come la coca cola, le calorie sono praticamente le stesse.

Bevanda Quantità Apporto calorico
 Birra lager (5 gradi alcolici)  1 lattina o bottiglia da 330 ml  145 kcal
 Birra doppio malto (8 gradi)  1 boccale da 400 ml  180 kcal
 Spumante secco (12 gradi)  1 bicchiere da 125 ml  100 kcal
 Vino da pasto (12 gradi)  1 bicchiere da 125 ml  90 kcal
 Amaro (30 gradi)  1 bicchierino da 40 ml  120 kcal
 Coca cola  1 lattina da 330 ml  140 kcal

Bevi con moderazione e prima di metterti al volante fai l'alcoltest per scoprire quanto devi aspettare per metterti alla guida in sicurezza e senza incorrere in sanzioni. Scopri anche quante calorie hanno gli alcolici.