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Il prezzo della pasta scende, ma solo di pochi centesimi al chilo

Un chilo di pasta secca costa in media 1,62 euro (settembre 2024), 5 centesimi in meno rispetto al 2023. Una riduzione che tuttavia non compensa i rincari degli ultimi tre anni (+23%). Le promozioni delle catene di supermercati ci fanno risparmiare in media il 20%. Leggi qui tutti i dati del nostro monitoraggio.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
23 gennaio 2025
prezzi pasta

Dal 2021 al 2024 il prezzo della pasta è cresciuto del 23%. Una brusca impennata che soltanto adesso sembra rallentare, anche se i costi di questo alimento essenziale per i consumatori italiani non sono ancora tornati quelli di una volta. A dirlo è il monitoraggio dei prezzi dei prodotti alimentari di Altroconsumo. Per un chilo di pasta oggi gli italiani spendono in media 1 euro e 62 centesimi (rilevazione di settembre 2024); nel settembre 2023 1,67 euro. Nello stesso mese del 2021, invece, il prezzo era molto più basso: 1,32 euro.
La buona notizia è che si può risparmiare adottando alcune strategie.

  1. Con le promozioni della grande distribuzione: acquistando la pasta in offerta, infatti, si spende in media il 20% in meno.
  2. Con i prodotti a marchio del supermercato (private label), che costano il 34% in meno rispetto alla pasta di marca.
  3. Con la pasta del discount che costa in media il 37% in meno di quella dei più famosi marchi italiani. 

30 centesimi in più rispetto al 2021

Oggi la pasta costa in media 1,62 euro al chilo (rilevazione di settembre 2024), nel settembre 2023 1,67 euro al chilo, nello stesso mese del 2022 1,66 euro e a settembre 2021 1,32 euro al chilo. Andando ancora più a ritroso ancora meno. Negli ultimi tre anni, dunque, il prezzo di un chilo di pasta è aumentato del 23%. 
Bisogna dire che negli ultimi anni un po’ tutti i prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti in modo esponenziale e quello della pasta non fa eccezione. 
Per fortuna in questo momento stiamo assistendo a una leggera inversione di tendenza: il picco massimo per la pasta è stato toccato ad aprile e agosto 2023 con un prezzo medio al chilo di 1,76 euro. Da allora i prezzi hanno iniziato una lenta discesa non ancora sufficiente a compensare i pesanti rincari subiti negli ultimi anni. 
Il grafico mostra come il livello dei prezzi della pasta nel 2024 sia decisamente più alto dei prezzi medi del 2021 e questo anche se i prezzi si sono leggermente ridotti rispetto al 2023.

La crescita dei prezzi è stata repentina come mostra questa tabella:

Con le promozioni si risparmia il 20%

La pasta è uno dei prodotti che si trova spesso in promozione nella grande distribuzione. Nei primi nove mesi del 2024 il risparmio, acquistando prodotti in promozione, è stato del 20%. Prima della pandemia in media era del 21%. La convenienza delle promozioni sulla pasta è diminuita sensibilmente nel 2020 per poi risalire nel 2021, ma l’aumento generalizzato dei prezzi ha interrotto questo movimento virtuoso. Oggi, la convenienza delle promozioni è di nuovo in aumento.

Con i prodotti a marchio del supermercato (private label), invece, si ottiene un risparmio del 34% rispetto alla pasta di marca.
Buone notizie anche sul fronte dei discount, dove i prezzi continuano a essere competitivi. In media il risparmio nei primi 9 mesi del 2024 è stato del 37% rispetto alla pasta di marca acquistata in ipermercati e supermercati. Un valore compatibile a quello degli scorsi anni. 
Bisogna però fare una precisazione: si risparmia se si compra esclusivamente la pasta a marchio del discount o con nomi di fantasia sempre associati all’insegna. Paradossalmente la pasta di marca, per esempio Barilla o De Cecco, costa di più nei discount che negli ipermercati o nei supermercati anche del 23%, come dimostra la nostra tabella:

Gli aumenti non sono giustificati dai rincari del grano

Gli aumenti del prezzo della pasta non sono del tutto giustificati dai rincari della materia prima e sono durati più a lungo rispetto a quelli del grano. Tra gennaio e dicembre 2022, ad esempio, il prezzo della pasta è aumentato del 18%, mentre quello del grano si riduceva (-6% e -16% per grano italiano ed estero). Nel 2023 il costo della pasta comincia a calare, ma solo dell’1%, mentre quello del grano registra ribassi tra il 20 e il 30%. Tra il 2023 e il 2024  il prezzo medio della pasta è sceso del 3%, mentre quello del grano duro del 15% per il grano italiano e del 19% per quello estero.

Sebbene il prezzo di un prodotto non possa essere spiegato soltanto dall’andamento del costo della materia prima, la flessione attuale del prezzo della pasta non è a nostro avviso coerente con l’andamento del costo del grano, che registra invece un calo più importanti. Se continuerà questa riduzione del prezzo del grano duro ci aspettiamo nei prossimi mesi un ulteriore calo del prezzo della pasta a beneficio dei consumatori.

Abbiamo messo a confronto prezzi e valori nutrizionali delle marche di pasta più diffuse tra gli scaffali per trovare le migliori.

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