Carrello tricolore, l'analisi di ottobre: risparmi molto limitati. Diminuiscono le altre promozioni
Il trimestre antinflazione, l’iniziativa del governo che prevede prodotti a prezzi ribassati nei supermercati aderenti, è in corso dal primo ottobre. Come sta andando? Si sta davvero “contrastando la spinta inflazionistica” contenendo i prezzi e “tutelando il potere di acquisto dei consumatori” come annunciato? I cittadini stanno davvero risparmiando?
Per rispondere siamo stati in 15 punti vendita di 8 catene (super, iper e discount) tra Roma e Milano e abbiamo rilevato i prezzi di 125 categorie di prodotto.
Ogni punto vendita può comportarsi in modo diverso - perché si lascia massima libertà a distributori e produttori sul se e come aderire - però questa panoramica ci parla di un’iniziativa dagli effetti piuttosto limitati per le tasche dei cittadini, almeno per il momento (continueremo a monitorarne l'efficacia nel tempo ripetendo questa analisi).
Cosa abbiamo fatto e cosa è emerso in sintesi
Le catene a cui appartengono i 15 punti vendita visitati sono: Conad, Eurospin, Esselunga, Il Gigante, Lidl, Panorama, Penny Market, Supercoop/Ipercoop; abbiamo rilevato il prezzo di tutti i prodotti presenti a scaffale delle 125 categorie di prodotti più rappresentative della spesa delle famiglie italiane (le stesse utilizzate nella nostra annuale inchiesta sui supermercati): dai prodotti alimentari a quelli per la cura della casa e della persona fino al cibo per animali. Abbiamo visto dunque quali prodotti sono stati inseriti nel carrello e qual è l’andamento dei loro prezzi sia rispetto al passato sia rispetto alla media degli altri prodotti della categoria, non coinvolti dall’iniziativa
L’intento del governo era costruire un carrello di prodotti essenziali per fermare gli effetti dell’inflazione ma questo non è ancora realtà: i prezzi dei prodotti nel carrello tricolore, quasi sempre della marca del distributore, sono effettivamente diminuiti rispetto a maggio/giugno di quest’anno (anche se solo nei super e nei discount, non negli iper); il problema, però, è che i tipi di prodotto calmierati sono troppo pochi per poter fare una spesa di prima necessità completa grazie a questa iniziativa e mancano alcuni prodotti molto acquistati dagli italiani come olio (anche molto rincarato negli ultimi mesi), acqua minerale in bottiglia e tutto il fresco (verdura, carne, pesce freschi).
Ma soprattutto, dall’analisi emerge che il carrello tricolore non si è andato a sommare completamente alle promozioni già esistenti, come auspicabile, e quindi non ha generato sufficienti occasioni di risparmio in più rispetto rispetto a prima: le normali offerte della grande distribuzione infatti, nel frattempo, sono diminuite di numero di ben il 36% in media (ma le promozioni "prezzo basso sempre" sono diminuite addirittura del 60%). Nel 78% casi, infine, il prodotto del carrello tricolore non era il più economico dello scaffale.
Il numero di prodotti in offerta è aumentato? Di troppo poco
Una prima domanda a cui abbiamo cercato risposta è stata: il paniere tricolore sta portando occasioni di risparmio in più rispetto alle normali offerte e promozioni che la grande distribuzione già faceva e ha sempre fatto?
Abbiamo quindi contato i prodotti in offerta (offerte di ogni tipo: cartà fedeltà, prezzo basso sempre, promozioni a tempo e carrello tricolore) in tutti punti vendita visitati; poi abbiamo confrontato questo numero con il numero di prodotti in offerta presenti negli stessi punti vendita nel periodo maggio-giugno, prima del trimestre tricolore.
I risultati ci dicono che il numero di prodotti in promozione a ottobre rispetto a maggio/giugno è aumentato solo dell’11%: è passato da 1.860 a 2.069, cioè solo 209 prodotti in più, benché i prodotti contrassegnati dal carrello tricolore fossero ben 666. Questo ci dice che questa iniziativa – nel concreto – non è andata a sommarsi totalmente alle altre offerte già normalmente applicate dai supermercati, ma solo in parte e che su 100 prodotti appartenenti al carrello tricolore 70 in realtà erano già in promozione. Ci aspettavamo che il carrello tricolore fosse qualcosa in più e non che diventasse un modo diverso di chiamare le vecchie offerte di sempre.
Come si può notare in tabella, infatti, tutte le altre promozioni – con la comparsa del carrello tricolore – sono diminuite molto di numero (in media del 36%, ma si va anche molto oltre la media).
Tipo di promozione | Numero prodotti in promozione a maggio-giugno 2023 | Numero prodotti in promozione a ottobre 2023 | Differenza N. | Differenza % |
---|---|---|---|---|
Carrello Tricolore | - | 666 | - | - |
Carta fedeltà | 306 | 203 | -103 | -34% |
Prezzo basso sempre | 246 | 98 | -148 | -60% |
Promo di prezzo a tempo | 1.308 | 1.102 | -206 | -16% |
Totale | 1.860 | 2.069 | 209 | 11% |
Quali prodotti nel carrello tricolore?
Per il 96% dei casi i prodotti inseriti nel paniere tricolore sono prodotti a marchio commerciale, cioè del marchio del distributore, quelli su cui le catene hanno maggior guadagno e interesse (e i dati parlano in effetti di un aumento delle vendite delle cosiddette private label). Mancano invece gli sconti sui prodotti di marca, benché le associazioni dell'industria del largo consumo abbiano formalmente aderito all'iniziativa invitando le aziende a valutare come contribuire.
Quanto ai prodotti nello specifico, ce ne sono alcuni che non abbiamo mai trovato nel carrello e altri un po' più presenti.
Ad esempio, tra tutti i 213 oli extravergine di oliva da un litro trovati sugli scaffali dei 15 punti vendita, nessuno aveva mai il prezzo ribassato per effetto del carrello tricolore. Eppure l'olio extravergine è tra i prodotti più consumati dagli italiani, più desiderati nel carrello, come ci hanno detto i cittadini intervistati nella precedente indagine, e più rincarati; stessa cosa per l’olio di oliva non extravergine e per l’acqua minerale, sia naturale che gassata.
Leggi anche la nostra indagine di dicembre 2023 e quella di Gennaio 2024.
Anche gli alcolici come birra, whisky e spumante non erano mai in sconto per via dell’iniziativa (e questo ci pare piuttosto ragionevole). Tra gli altri prodotti mai trovati in questa promozione anche zuppe e minestre pronte, crema mani in barattolo e saponette.
Cosa è successo con gli altri prodotti più rincarati? Per quanto riguarda la pasta, abbiamo trovato nel carrello tricolore il 7% delle penne rigate presenti a scaffale e il 9% degli spaghetti; il 6% dello zucchero bianco e solo il 3% della passata di pomodoro.
Le categorie di prodotto che abbiamo trovato di più nel carrello anti-inflazione sono invece i sacchetti della pattumiera e le uova fresche grandi (il 23% di tutti i sacchetti e le uova trovati sugli scaffali dei 15 punti vendita avevano il prezzo più basso per via del carrello); a seguire il pane bianco e integrale a fette (rispettivamente il 19% e il 18% di questi era nel carrello).
Tra gli altri più “calmierati”: candeggina (14%); riso bianco, rotoli alluminio, cibo umido per cani in scatola, farina 00, detersivo stoviglie a mano, uova fresche medie (13%), latte fresco o microfiltrato o parzialmente scremato (12%). Pochi prodotti calmierati, invece, tra gli assorbenti interni (4%) di cui il governo ha deciso di eliminare le agevolazioni sull’Iva decise in precedenza proprio per abbassare il prezzo di questi prodotti essenziali. Qualcosa in più l’abbiamo trovata, invece, per i pannolini per bambini (11%), anch'essi interessati dalle ultime decisioni sull'Iva.
In questa tabella trovate una selezione delle 125 categorie di prodotto rilevate (con il numero di prodotti trovati nel carrello tricolore e il loro peso rispetto al resto dei prodotti presenti a scaffale).
Categoria di prodotto | N° di prodotti nel carrello tricolore | Altri prodotti a scaffale | % di prodotti nel carrello tricolore rispetto totale |
---|---|---|---|
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 1LT | 0 | 213 | 0% |
OLIO D OLIVA 1LT | 0 | 44 | 0% |
PASSATA DI POMODORO IN VETRO | 7 | 233 | 3% |
POLPA PRONTA DI POMODORO IN SCATOLA | 10 | 111 | 8% |
POMODORI PELATI IN LATTINA | 9 | 95 | 9% |
MOZZARELLE CLASSICHE | 16 | 206 | 7% |
RICOTTA VACCINA CONFEZIONATA | 14 | 130 | 10% |
HAMBURGER DI CARNE SURGELATI | 0 | 20 | 0% |
ZUCCHERO BIANCO | 2 | 32 | 6% |
ACQUA MINERALE GAS | 0 | 116 | 0% |
ACQUA MINERALE NATURALE 0.5 LT | 0 | 67 | 0% |
ACQUA MINERALE NATURALE | 1 | 128 | 1% |
GRUVIERA O EMMENTHAL CONFEZIONATO | 5 | 57 | 8% |
BISCOTTI FROLLINI SEMPLICI | 33 | 304 | 10% |
RISO BIANCO ARBORIO E PARBOILED | 9 | 61 | 13% |
PROSCIUTTO COTTO IN VASCHETTA | 4 | 159 | 2% |
ROTOLI ALLUMINIO 20_30 METRI | 3 | 21 | 13% |
SACCHETTI PATTUMIERA 50X70CM | 16 | 54 | 23% |
CIBO UMIDO PER CANI IN BARATTOLO SOLO MANZO | 3 | 21 | 13% |
CIBO UMIDO PER GATTI IN BARATTOLO SOLO MANZO | 1 | 31 | 3% |
CONFETTURA E MARMELLATA ALBICOCCA | 1 | 127 | 1% |
TONNO SOTTOLIO IN LATTINA | 8 | 314 | 2% |
CORN FLAKES | 7 | 57 | 11% |
FARINA TIPO OO | 8 | 56 | 13% |
CAFFE IN CAPSULE E CIALDE | 73 | 939 | 7% |
CRACKERS SALATI IN SUPERFICIE | 7 | 50 | 12% |
YOGURT MAGRO BIANCO | 8 | 105 | 7% |
LATTE UHT PARZIALMENTE SCREMATO | 12 | 167 | 7% |
FILETTI DI MERLUZZO | 4 | 48 | 8% |
ZUPPE E MINESTRE PRONTE | 0 | 206 | 0% |
UOVA FRESCHE GRANDI | 7 | 24 | 23% |
UOVA FRESCHE MEDIE | 5 | 35 | 13% |
LATTE FRESCO O MICROFILTR PARZIALMENTE SCREMATO | 18 | 128 | 12% |
PASTA ALL UOVO A NIDI | 5 | 211 | 2% |
PASTA DI SEMOLA PENNE RIGATE | 12 | 166 | 7% |
PASTA DI SEMOLA SPAGHETTI | 28 | 297 | 9% |
PANE BIANCO A FETTE | 15 | 66 | 19% |
PANE INTEGRALE A FETTE | 8 | 36 | 18% |
CANDEGGINA CLASSICA NO PROFUMATA | 8 | 49 | 14% |
DETERSIVI PER LAVATRICE LIQUIDO | 29 | 473 | 6% |
DETERSIVI PER PAVIMENTI | 13 | 376 | 3% |
DETERSIVO PER LAVASTOVIGLIE IN GEL | 10 | 178 | 5% |
ASSORBENTI INTERNO | 4 | 92 | 4% |
CREMA MANI IN BARATTOLINO | 0 | 71 | 0% |
DENTIFRICIO 75_100ML | 16 | 773 | 2% |
DEODORANTE ROLL ON | 10 | 318 | 3% |
DOCCIASCHIUMA 200_300 ML | 13 | 402 | 3% |
PANNOLINI BAMBINI MISURA 3 | 7 | 57 | 11% |
SAPONETTE | 1 | 203 | 0% |
SHAMPOO 200_300 ML | 24 | 862 | 3% |
Quanti prodotti calmierati? Erano i meno cari?
Le catene, ma anche i punti vendita della stessa catena hanno aderito in modo disomogeneo, come si nota dalla tabella in basso sulle categorie di prodotto con promozione carrello tricolore.
Per categoria di prodotto intendiamo olio, acqua, spaghetti ecc.; per ogni punto vendita visitato, indichiamo quante di queste avevano almeno una promozione del carrello tricolore (nella colonna “Categorie di prodotto con carrello tricolore”).
Alcuni punti vendita non ne avevano nessuna oppure 8-10, altri quasi 60; in media c’erano 24 tipi di prodotto con carrello tricolore sulle 125 che abbiamo rilevato. Troppo poche per permettere una spesa di beni essenziali a prezzi calmierati tramite questa iniziativa.
Insegna | Comune | Categorie di prodotto con carrello tricolore | Categorie in cui il prodotto nel carrello tricolore ha il prezzo minimo dello scaffale (numero e percentuale) |
---|---|---|---|
ESSELUNGA | Milano | 14 | 4 (29%) |
ESSELUNGA SUPERSTORE | Roma | 10 | 4 (40%) |
EUROSPIN | Milano | 1 | 0 |
Roma | 27 | 9 (33%) | |
IL GIGANTE | Cinisello Balsamo | 58 | 15 (26%) |
IPERCOOP | Peschiera Borromeo | 47 | 0 |
LIDL | Milano | 22 | 7 (32%) |
Roma | 23 | 5 (22%) | |
PANORAMA | Roma | 0 | 0 |
PENNY MARKET | Milano | 10 | 2 (20%) |
Roma | 8 | 2 (25%) | |
SPAZIO CONAD | Roma | 44 | 18 (41%) |
Vimodrone | 24 | 7 (29%) | |
SUPERCOOP | Milano | 52 | 2 (4%) |
Roma | 23 | 3 (13%) |
Per verificare l’effettiva convenienza della promozione, abbiamo anche contato quante volte i prodotti del carrello tricolore erano i meno cari della categoria (la seconda colonna “Categorie in cui il prodotto nel carrello tricolore ha il prezzo minimo dello scaffale (numero e percentuale)”).
Mediamente solo il 22% dei prodotti sono i meno cari dello scaffale, questo vuol dire che per il 78% delle volte avremmo trovato un prodotto più economico con cui risparmiare di più che scegliendo il carrello.
Quindi, sono diversi i tipi di problemi che limitano l’efficacia di questa iniziativa e che non permettono di fare una spesa completa con questi prezzi calmierati: il tipo di prodotti (sono esclusi prodotti importanti come olio, acqua, freschi), il numero delle categorie di prodotto (troppo poche) e il fatto che molto spesso non si tratta dei prodotti più economici a scaffale. E questo, nonostante il fatto che, almeno in super e discount, i prezzi dei prodotti nel carrello sono davvero scesi.
Leggi anche il nostro speciale sul boom dei prodotti "high protein".
Di quanto si sono abbassati i prezzi?
Rispetto a maggio-giugno i prezzi dei prodotti inseriti nel carrello tricolore si sono abbassati nei super e nei discount del 6% e del 3% (una buona riduzione se pensiamo che i dati Istat sul carrello della spesa ci parlano di prezzi stabili negli ultimi mesi)
Negli iper visitati, invece, c’è stato addirittura un aumento, del 2%.
In generale, però, i prezzi di tutti i prodotti rilevati sullo scaffale (tra promozioni e non) sono aumentati rispetto a maggio-giugno: rispettivamente del 4% e del 5% nei super e negli iper, dell’1% nei discount.
Variazione media di prezzo tra maggio/giugno e ottobre | ||
---|---|---|
Tipologia | Prodotti carrello tricolore | Tutti i prodotti |
SUPER | -6% | 4% |
IPER | 2% | 5% |
DISCOUNT | -3% | 1% |
Cosa ci dicono questi dati? Da un lato, è un bene che ci sia stata una diminuzione di prezzo dei prodotti presenti nel carrello tricolore - era anche questo l'intento del governo - ma il calo c'è stato solo per quei pochissimi prodotti inseriti nell'iniziativa (che sicuramente non riescono a costruire un carrello di beni essenziali come pure ci si proponeva). Queste poche riduzioni di prezzo non hanno avuto un'influenza su tutto lo scaffale che, anzi, nei 15 punti vendita visitati è aumentato (e questo nonostante i dati Istat sui prezzi del carrello della spesa ci parlino di prezzi stabili negli ultimi mesi). In pratica, lo sconto che i negozi visitati hanno fatto sui prodotti nel carrello (quasi solo del loro marchio) è stato bilanciato dall'aumento degli altri prodotti.
Il parere di Altroconsumo
“Parte sbiadito il carrello tricolore. Nonostante le intenzioni del Governo e l’attesa mediatica suscitata, dati alla mano, sembra essere questa la sintesi dopo le prime due settimane della misura – dichiara Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo – Al momento, infatti, le nostre rilevazioni sul campo mostrano ancora una scarsa possibilità di risparmio per le famiglie italiane: se una lieve diminuzione di prezzo c’è stata, il calo ha riguardato solo i pochi prodotti inseriti nel “carrello”; inoltre, quest’ultimo non è andato a sommarsi alle promozioni già in essere e, contestualmente, vi è stato un paradossale decremento delle altre offerte. Troppo poco, quindi, per costituire un reale supporto alla spesa degli italiani e certamente non sufficiente per determinare effetti miracolistici di abbattimento dell’inflazione generale, come recentemente affermato dal ministro Urso".
"Gli indici ISTAT, pur in calo grazie principalmente agli energetici – prosegue Cavallo – restano ancora alti ad ottobre e le famiglie rischiano di non vedere effetti positivi ancora per settimane. Abbiamo poi voluto sondare anche l'esperienza reale dei consumatori e la loro opinione rispetto a questa iniziativa governativa: ebbene, i cittadini stessi segnalano molte criticità, quali poca pubblicità nei punti vendita o l’esclusione di molti prodotti. Vista l’importanza della questione e il rilievo dato all’iniziativa, come Altroconsumo abbiamo deciso di aprire un osservatorio con cui continueremo a monitorarne la situazione per tutta la durata del Trimestre, per verificarne l’evoluzione e poterne valutare alla fine l’effettiva efficacia per le famiglie italiane”.