Castagne matte, come distinguerle da quelle vere
Possono essere confuse con le normali castagne, eppure sono tossiche. Parliamo delle cosiddette castagne matte, frutti che è possibile trovare nei parchi urbani e in contesti cittadini e che possono rappresentare un rischio per la salute. Vediamo a cosa stare attenti per non confonderle e come capire se le castagne sono buone o no.

Questo è il periodo delle castagne, protagoniste di tante preparazioni della tradizione culinaria, sia dolci che salate. Se decidiamo di andare a raccoglierle, però, è bene prestare attenzione al momento della scelta. Esistono infatti le cosiddette castagne matte, frutti tossici che possono essere confusi con le comuni castagne commestibili. Vediamo rapidamente cosa è bene sapere per scongiurare rischi per la salute.
Torna all'inizioCastagne matte e castagne buone a confronto
Per evitare di fare confusione, è bene fare attenzione in primis all'involucro che contiene la castagna. Nel caso delle castagne matte, infatti, il frutto è contenuto in una sorta di "capsula" ricoperta da aculei non pungenti che, in genere, contiene una singola castagna. Quelle commestibili, invece, hanno dimensioni più piccole e sono contenute in gruppi da due o tre frutti all'interno di un riccio spinoso e pungente.
Inoltre le castagne matte sono in genere quindi più grosse di quelle commestibili, tendenti al tondo e molto lucide. Quelle commestibili, come abbiamo visto, sono più piccole e con una forma più allungata tipica della castagna. Quelle buone inoltre hanno sulla sommità il caratteristico ciuffo che invece le castagne matte non hanno (quelli evidenziati nell'immagine qui sotto).
Le castagne commestibili sono il frutto dell'albero del castagno e si raccolgono nei boschi, in collina o in montagna tra i 300 e i 1.200 metri di altitudine. Le castagne matte invece sono i semi dell'ippocastano, una pianta molto comune che si trova normalmente nelle strade, nei parchi cittadini e nei giardini pubblici e privati (tanto in pianura quanto in quota) e che viene utilizzata soprattutto a scopo ornamentale o per fare ombra.
Per riassumere
Castagne commestibili
|
Castagne matte
|
Differenze tra castagno e ippocastano
Le differenze sono evidenti non solo sul frutto, ma anche sulle piante. Gli alberi di castagne matte, detti ippocastani, sono piante ornamentali frequenti, come abbiamo visto, nei centri abitati e nei parchi e hanno foglie composte a loro volta da più foglie più piccole di forma ovale che conferiscono all'intera foglia un aspetto palmato. I castagni che producono le castagne comuni e commestibili, invece, si trovano più spesso nei boschi e nelle foreste e hanno foglie più semplici e allungate.
IPPOCASTANO
CASTAGNO
Le castagne matte si possono mangiare?
No, le castagne matte sono castagne tossiche. Trattandosi di castagne ornamentali, è importante non mangiarle. Mangiare castagne matte provoca intossicazione perché le castagne dell'ippocastano contengono saponine, sostanze irritative che causano vomito e diarrea, in base alla quantità che è stata ingerita. Oltre alle castagne, è bene ricordare che anche le altre parti della pianta dell'ippocastano sono tossiche, quindi anche fiori e foglie.
Torna all'inizioCosa succede se mangi castagne matte?
Stando ai documenti del centro antiveleni di Milano, tra i sintomi più comuni dovuti alla loro ingestione troviamo bruciore al cavo orale, nausea, vomito e diarrea. Se si consumano notevoli quantità di castagne matte i sintomi si fanno più acuti e, soprattutto nei bambini, possono comparire anche sintomi neurologici come incoordinazione motoria, tremori, spasmi muscolari, depressione del sistema nervoso centrale e dilatazione delle pupille.
Torna all'inizioChe sapore hanno le castagne matte?
Le castagne matte non vanno in nessun modo consumate. Tuttavia il sapore delle castagne matte è amaro sia che sia che si cuociano sia che si ingeriscano crude. Inoltre l'acqua della bollitura delle castagne matte emana un cattivo odore.
Torna all'inizioCosa fare in caso di intossicazione?
Se sospetti un'intossicazione da castagne matte, mettiti in contatto con il tuo medico oppure con il centro antiveleno della zona. Inoltre sarebbe opportuno fotografare l'albero e i frutti mangiati, in modo che il pronto soccorso o il centro antiveleno abbiano più dati possibile per intervenire nella maniera più corretta.
Torna all'inizio