Autovelox non omologati: è caos sulla validità delle multe. Facciamo chiarezza
Entrano in vigore le nuove norme sugli autovelox previste nel nuovo Codice della Strada. Ma è ancora caos sugli autovelox non omologati. In attesa che il Ministero approvi un decreto sull’omologazione, resta valida l'indicazione delle Corte Suprema: le multe da autovelox non omologati vanno annullate. Se sei in questa situazione ti aiutiamo a contestare l'infrazione; un'operazione però che fa perdere lo sconto del 30% per il pagamento entro 5 giorni.

Il 12 giugno è entrata in vigore la parte del nuovo Codice della Strada (targato Ministro Salvini) che riguarda specificatamente gli autovelox. Tuttavia le novità in fatto di autovelox entrano in vigore proprio in un momento in cui è grande la confusione legata alle infrazioni rilevate da questi apparecchi, in particolar modo quelli non omologati. Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto le nuove regole sugli autovelox appena entrate in vigore cambiano alcune regole; in primo luogo, sarà obbligatorio per le amministrazioni rispettare distanze minime tra un autovelox e l’altro. I Comuni devono poi ottenere il parere preventivo dei Prefetti per poter installare nuovi dispositivi, limitandoli solo ai tratti stradali dove si verifichino reali e documentati problemi di sicurezza. Il grosso nodo irrisolto rimane però quello dell’omologazione degli apparecchi. Cerchiamo di capire perché.
Che differenza c’è tra approvazione e omologazione?
L’omologazione serve ad accertare che l’apparecchio rispetti tutti i requisiti tecnici previsti dalla normativa e ne consenta la riproduzione in serie. Al contrario, l’approvazione serve solo ad autorizzare il prototipo secondo gli standard previsti. Se il dispositivo usato per rilevare l’eccesso di velocità non è omologato la multa è nulla e quindi può essere contestata.
Cosa hanno detto le sentenze (almeno fino ad ora)
La Corte di Cassazione, in più ordinanze, ha confermato la distinzione tra apparecchi omologati e approvati. Il tutto si può riassumere in una semplice formula: autovelox non omologato multa da annullare, autovelox omologato multa valida.
Nel mese di marzo il Governo però aveva presentato un decreto con lo scopo di “sanare” tutta una serie di apparecchi e mettere fine ai ricorsi degli automobilisti. In teoria il decreto, poi bloccato, avrebbe dovuto fare chiarezza sugli autovelox, considerando "validi", dal prossimo luglio, tutti quelli in funzione dall'agosto del 2017 in poi. Gli apparecchi precedenti al 13 agosto 2017 dovrebbero invece essere disattivati e sottoposti a una procedura di conformità per poter funzionare.
Che cosa succede ora? Regna il caos
La realtà è che si è ancora in attesa del decreto ministeriale che detti modalità e tempi per l'omologazione degli apparecchi non a norma. Il Ministero dei Trasporti dovrebbe urgentemente approvare il decreto sull’omologazione, fornendo così un quadro normativo chiaro e uniforme ai Comuni e agli utenti.
In attesa di questo decreto ministeriale (o di una normativa certa anche se transitoria), gli apparecchi precedenti al 13 agosto 2017 dovrebbero essere disattivati immediatamente. Se rimanessero in funzione, il rischio per le amministrazioni sarebbe quello di una valanga di ricorsi contro le multe comminate con questi apparecchi.
Quindi, al momento, resta in piedi l’ordinanza della Cassazione, con la distinzione tra apparecchi omologati e approvati. Le indicazioni, in attesa del nuovo decreto, restano le stesse. Autovelox non omologato: multa nulla. Autovelox omologato: multa valida.
Qual è il primo passo per contestare una multa con autovelox?
La prima cosa da fare è accertare se l’autovelox è omologato oppure no. Lo si legge nel verbale della multa dove viene indicato il tipo di dispositivo e il numero del decreto poi bisogna cercare all’interno del decreto se si tratta di approvazione o di omologazione. Spesso basta fare una ricerca online inserendo la denominazione del dispositivo. Se non si trova il cittadino può presentare un’istanza di accesso agli atti amministrativi presso l’organo che ha elevato la contravvenzione (quindi la Polizia locale, la Polizia stradale…), che è tenuto a rispondere entro massimo 30 giorni.
Se la multa è di un autovelox non omologato, cosa devo fare?
Se l’Autovelox risulta non omologato, la strada da percorrere è quella di fare ricorso entro 60 giorni al Prefetto o entro 30 giorni al Giudice di Pace e far valere le sentenze della Cassazione. Se la mancata omologazione viene verificata, la sanzione diventa nulla, sulla base delle recenti sentenze della Cassazione.
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Quanto costa fare ricorso per la multa da autovelox?
Bisogna sapere che scegliere di fare ricorso significa perdere la possibilità di pagare la multa ridotta del 30% entro 5 giorni dalla notifica del verbale. Inoltre, ci vuole tempo per arrivare alla soluzione del ricorso. Nel caso di ricorso al prefetto, il ricorso è gratuito, ma se viene respinto la sanzione raddoppia. Nel caso di ricorso al giudice di pace si deve pagare una marca da bollo (costo minimo 43 euro) e aprire un contenzioso con il quale si possono però richiedere accertamenti tecnici che potrebbero dimostrare anche difetti nell’autovelox; inoltre, se si perde il ricorso la sanzione non raddoppia automaticamente.
Cose utili da sapere sul ricorso
Chi intende fare ricorso è bene che tenga a mente alcuni importanti aspetti. Il Giudice di Pace potrebbero non notificare immediatamente l’iscrizione a ruolo del ricorso al Comando che ha rilevato la sanzione; questo comporta la possibilità che il Comando proceda comunque perché non ha notizia del ricorso. Il nostro consiglio è quello di inviare una Pec al Comando per informarlo del ricorso. Inoltre nei verbali in cui è indicato che il pubblico ufficiale “dichiara che l’autovelox è omologato”, chi fa ricorso potrebbe essere chiamato a fare "ricorso incidentale per querela di falso" e questo comporterebbe allungamento dei tempi e dei costi da sostenere per il cittadino.
Serve aiuto? C'è Altroconsumo
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