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Leasing sociale, come dovrebbe funzionare e come potrebbe impattare sull'ambiente

Il Governo sta valutando di assegnare in leasing a prezzi calmierati una serie di vetture elettriche alle famiglie con Isee più basso. Scopo permettere anche alle persone meno abbienti di rottamare le loro vetture inquinanti e passare a veicoli ibridi o elettrici. Ecco come funziona il noleggio a lungo termine e perché è importante per svecchiare il parco auto italiano. Le richieste di Altroconsumo alle maggiori società di leasing.  

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28 novembre 2023
Auto elettriche in ricarica

L'idea, per una volta, è quella copiare i nostri cugini francesi per i quali il noleggio a lungo termine a prezzi calmierati per le persone meno abbienti è già una realtà. Si chiama leasing sociale, ovvero lo stato acquista un parco auto con motorizzazione elettrica (o ibrida dai consumi ridotti) e assegna in leasing a lungo termine alle famiglie più bisognose le vetture, facendo pagare loro un prezzo mensile contenuto (molto lontano da quello di mercato di un normale leasing): lo scopo è quello di permettere anche ai redditi più bassi di passare a un modello di auto più sostenibile per l'ambiente rottamando così la loro vecchia auto. In questo articolo trovi alcuni consigli per decidere se cambiare auto o no.

In Italia dipenderà dall'Isee

In Francia il tutto è già partito il 1° novembre scorso con la raccolta delle richieste: con l'anno nuovo dovrebbero arrivare le prime consegne di auto elettriche alle famiglie selezionate. 95 euro il canone mensile fissato dall'Eliseo per il noleggio a lungo termine. In Italia il modello dovrebbe rimanere lo stesso: per ora siamo solo alla primissima fase delle trattative tra Aci, Ministero dei trasporti, Ministero dell'ambiente e quello delle Imprese e del Made in Italy, ma già trapelano alcuni dettagli. Innanzitutto dovrebbe essere Aci a gestire il nuovo parco auto; in seconda battuta l'assegnazione dei veicoli dovrebbe dipendere dall'Isee (anche se non è ancora stato definito un tetto) e dovrebbe essere contestuale alla rottamazione di un vecchio veicolo (da euro 0 a euro 3); e terzo, il canone mensile dovrebbe variare da un minimo di 75 euro a un massimo di 125 euro in relazione al tipo di veicolo che si rottama e di quello che si riceve in leasing.

L'obiettivo del leasing sociale

Lo scopo dichiarato è quello di rinnovare più di un quarto (27%) del parco auto nel nostro Paese, immettendo sulle strade circa 10 milioni di veicoli a minore impatto ambientale sui 40 milioni al momento circolanti. Una misura che viene ritenuta necessaria proprio per dare una mano a chi non ha i mezzi per acquistare a proprie spese un'auto meno inquinante e continua a circolare con veicoli che hanno più di 20 anni. 

In un'inchiesta dello scorso anno, avevamo messo nero su bianco qual è il reale impatto ambientale dei veicoli elettrici in circolazione e in un'altra inchiesta era emerso quanto il nostro Paese fosse in ritardo nella diffusione dei veicoli elettrici rispetto all'Europa. Tuttavia diventa difficile capire quando è il momento di cambiare il proprio veicolo: in questo articolo trovi alcuni consigli per decidere se cambiare auto oppure no, mentre se sei interessato a un'auto meno inquinante, nella nostra inchiesta puoi scoprire quanto effettivamente ti può costare acquistare e mantenere davvero un'auto elettrica e quanto ti costa la ricarica alle colonnine rispetto a un pieno di diesel o benzina

Come funziona il noleggio a lungo termine

Oltre ai prezzi non sempre accessibili dei nuovi modelli di auto elettriche e ibride, anche la soluzione del noleggio a lungo termine non è certo a buon mercato. Il leasing (o noleggio a lungo termine) ha certamente una serie di vantaggi, ma non sempre a conti fatti è più conveniente dell'acquisto di una vettura nuova: qualche anno fa in una nostra inchiesta sui costi del leasing rispetto all'acquisto era emerso che ad esempio risultava poco conveniente per le auto di piccola cilindrata (che si svalutano di meno nel tempo). Ma come funziona? In pratica il cliente tiene un auto per 4 o 5 anni pagando un canone mensile che comprende manutenzione (ordinaria e straordinaria), assicurazione, bollo e cambio gomme. Il canone in genere, però, non è per nulla alla portata di tutti: molto lontano da quello calmierato che il Governo sta pensando proprio per venire incontro alle famiglie più in difficoltà. 

Le richieste di Altroconsumo alle società di leasing

Ad ogni modo, il settore del leasing ha un’enorme influenza sulle auto che finiscono sulle strade. Alla fine del periodo di leasing di 4-5 anni questi veicoli vengono immessi nel mercato di seconda mano (a questo link puoi confrontare più di 500 modelli di auto usate). Ciò rende le compagnie di leasing attori chiave nella transizione verso una mobilità sostenibile: se si dotassero infatti, sempre più, di un parco auto di tipo elettrico, fra qualche anno potremo avere un mercato dell'usato in prevalenza basato su auto meno inquinanti.

Insieme ad una coalizione di ONG, Altroconsumo ha invitato gli amministratori delegati delle sette maggiori società di leasing dell’UE a fissare una data per l’eliminazione graduale delle auto a combustibili fossili entro il 2028 al più tardi. E' necessario elettrificare il trasporto stradale per ridurre rapidamente le emissioni dei trasporti, garantendo al tempo stesso che la transizione sia alla portata di tutti. Maggiori informazioni e l'appello alle compagnie di Leasing si possono trovare alla pagina dell'iniziativa.

 

Oggi in Italia un’auto su quattro, tra quelle immatricolate annualmente, è in leasing" spiega Federico Cavallo, responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo. "Dopo circa quattro-cinque anni questi veicoli vengono destinati, in larga parte, al mercato di seconda mano. Promuovere una più diffusa elettrificazione del mercato del leasing, quindi, può dare in prospettiva un contributo importante nel rendere l'auto elettrica sempre più diffusa, accessibile e conveniente. Si tratta di aumentare le opzioni di accesso alla mobilità pulita e di garantire la possibilità per i consumatori di acquistare veicoli elettrici relativamente recenti, più economici rispetto al nuovo e “ricondizionati”, ovvero con prestazioni della batteria garantite. In ogni caso" conclude Cavallo "resta indispensabile che si continui a sviluppare, in parallelo, una infrastruttura di ricarica diffusa ed efficiente, su tutto il territorio nazionale"