Test sulle gomme 4 stagioni: un modello è sicuro e di qualità
Abbiamo messo alla prova 16 modelli di penumatici "all season" per vedere se davvero hanno prestazioni all'altezza in tutte le situazioni climatiche. A differenza dei precedenti test, finalmente anche tra le gomme “4 stagioni” spicca un modello sicuro e di qualità, ma oltre la metà delle gomme non passa le nostre prove severe. Buoni i risultati anche nei test di sostenibilità.

Quali pneumatici montare? Questo è il dubbio di molti automobilisti, stretti tra la necessità di gestire (e pagare) il cambio gomme ogni sei mesi, per alternare gli pneumatici estivi a quelli invernali, oppure optare per i cosiddetti quattro stagioni, quelli utilizzabili tutto l’anno, che abbiamo messo alla prova in questo test. In tanti anni di test e con centinaia di modelli sottoposti a prove rigorose, finora Altroconsumo non ha mai considerato le gomme “all seasons” una panacea a tutti i problemi e gli imprevisti che gli automobilisti possono incontrare in strada.
Finalmente, però, possiamo dire che la svolta è arrivata: un modello del test è pluripremiato (anche nelle prove di sostenibilità), e altri due gli tengono testa. Insomma, anche tra i modelli 4 stagioni inizia a esserci una buona possibilità di scegliere un prodotto sicuro e di qualità.
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Il meteo fa la differenza
Ogni tipo di pneumatico è più o meno efficiente e performante in base alle condizioni climatiche, dell’asfalto e alle temperature. La cosa fondamentale da cui poter partire è quindi chiedersi in quali condizioni metereologiche dovrò guidare. Quindi, prima di scegliere un pneumatico di questo test sulle gomme 4 stagioni, dobbiamo farci un paio di domande: viviamo in un luogo in cui le temperature sono rigide (inferiori ai 7 °C)? Oppure guidiamo sulla neve perché frequentiamo una casa in montagna? In estate, invece, ci troviamo in luoghi in cui la colonnina sale sopra i 30 °C?
Se la risposta è “spesso”, allora avere due treni di gomme è sicuramente la scelta migliore perché i nostri test dimostrano che gli estivi e gli invernali hanno migliori performance in condizioni estreme, sia sull’asciutto che sul bagnato. Se invece si utilizza l’auto per brevi percorrenze e anche in condizioni rigide, allora le 4 stagioni del test sono valide, soprattutto i modelli più performanti che in parte eguagliano pneumatici invernali ed estivi.
Prove sull'asfalto in condizioni severe
Il test è stato realizzato in collaborazione con Adac, l’Automobil club tedesco, che effettua i test con trasparenza, competenza e secondo regole rigorose. Questo test è focalizzato su pneumatici di dimensione 205/55R16 poiché è la misura più popolare sul mercato.
Il test sulle quattro stagioni è un ibrido tra le prove previste per valutare i pneumatici estivi e quelli invernali, ciò significa che i 16 modelli del test hanno dovuto affrontare prove su strada bagnata e asciutta, cercando di superare le difficoltà del test anche in condizioni invernali. Un difficile equilibrio, che come abbiamo visto questa volta ha fatto centro, ma non per tutti i modelli, come rivela la tabella del test. Anche perché i requisiti richiesti agli pneumatici per tutte le stagioni sono elevati.
In estate
Con la temperatura dell’asfalto a 50° C, lo pneumatico deve garantire che il veicolo in prova possa essere guidato comodamente e, soprattutto, in sicurezza anche in situazioni critiche. Ci sono grandi differenze nelle prestazioni di frenata su strada asciutta: mentre il veicolo che monta le gomme Michelin (che eccellono nella prova su trada asciutta) si è arrestato, l’auto con pneumatico Uniroyal (marchio più debole in questa prova) sta ancora viaggiando a quasi 40km/h.
In inverno
Con temperature sotto lo zero e strade innevate, il pneumatico deve nuovamente assicurare che il veicolo sia controllabile in sicurezza. Lo stesso deve accadere su strade bagnate, con temperature basse. Un compito arduo, ma è l’unica strada per poter definire il pneumatico adatto a tutte le stagioni, insomma a tutte le possibili condizioni climatiche. Inoltre, il pneumatico deve sopportare un chilometraggio elevato, garantire un’abrasione contenuta, avere un consumo di carburante ridotto e rotolare silenziosamente, ovvero deve superare anche un pacchetto di prove di sostenibilità.
Il test lo dimostra chiaramente: è raro che ci siano pneumatici per tutte le stagioni che abbiano buoni punteggi sia in termini di sicurezza di guida che di prestazioni ambientali, anche se alcuni modelli tengono testa almeno in parte ai pneumatici stagionali (estivi o invernali). Per gli automobilisti c’è però una buona notizia: il test rivela che si può acquistare un pneumatico per tutte le stagioni sicuro e sostenibile, basta scegliere tra i migliori in tabella.
In generale, in quest’ultimo test abbiamo riscontrato un miglioramento diffuso tra i modelli quattro stagioni. Quello pluripremiato nel test, Goodyear Vector 4SeasonGen-3, è l’unico ad aver ottenuto una buona valutazione complessiva, ma ciò non significa che sia impeccabile. Se guardiamo alla sicurezza di guida, vediamo che offre buoni risultati sul bagnato e su strade invernali, ma mostra qualche debolezza su strade asciutte con temperature estive elevate. Tuttavia, grazie all’ottima durata prevista, alla bassa abrasione e alla buona efficienza, svetta in classifica. Anche per questo è la nostra MigliorScelta Green. Se si viaggia spesso in condizioni invernali, questo pneumatico è una buona soluzione, che permette di evitare il costo e l’impegno di alternare gomme estive e invernali. Va considerato però che su strada asciutta il rendimento di Goodyear è inferiore rispetto ai pneumatici specifici per la stagione estiva che abbiamo testato in passato.
Sostenibilità economica
Oltre alle prove di guida tradizionali e al consumo di carburante, il test sugli pneumatici valuta il chilometraggio stimato, in pratica quindi anche la sostenibilità economica del modello. Infatti non basta considerare solo il prezzo di vendita, ma anche la durata: un treno di gomme può costare poco, ma non ci sarà un vero risparmio se poi saremo costretti a cambiarle presto perché già usurate.
Il test prende in considerazione anche la sostenibilità green del pneumatico, quindi aspetti come il peso in base al materiale utilizzato e il rumore prodotto. I pneumatici leggeri non solo richiedono un minor consumo di materiale, ma hanno anche un effetto positivo sul consumo di carburante.
Un altro parametro di sostenibilità è il rilascio di polveri nell’ambiente dovuto all’usura. Quando si parla di automobili si pensa solo all’inquinamento rilasciato dalla marmitta, ma non sono solo i tubi di scappamento a emettere dannose polveri, contribuisce anche l’erosione degli pneumatici dovuto allo sfregamento sull’asfalto. Aspetti che rientrano nelle prove di sostenibilità del test.
Come abbiamo eseguito il test
L’acquisto e l’analisi sono stati effettuati nell’estate 2023. I prezzi sono stati rilevati a giugno 2024. Per il test sono stati scelti gli pneumatici estivi 205/55 R16, ovvero la taglia più diffusa sul mercato europeo. I modelli in tabella rappresentano la quasi totalità di quelli che si possono trovare sul mercato italiano. Ecco i principali veicoli compatibili: Alfa Romeo Giulietta, Audi A3, BMW Serie 1 e Serie 2, CitroenC3, Fiat 500L, Hyundai i30, MG 5, MG 6Mini Clubman, Opel Astra.
Il test è stato effettuato su una Volkswagen Golf VIII. Sul giudizio globale, il test delle prestazioni su strada pesa per il 70%, di cui il 35% per guidabilità e frenata su strada asciutta; 45% per maneggevolezza, frenata e aquaplaning su strada bagnata, 20% per le prove invernali di guidabilità e frenata su strada innevata e ghiaccio. Sul restante 30% del giudizio globale pesa la valutazione ambientale, che include per il 40% la stima della durata del pneumatico; per il 20% l’abrasione, altrettanto l’efficienza, che misura il consumo di carburante; infine rumore e certificazioni ambientali pesano ognuna il 10%.
Per maggiori dettagli su come testiamo gli pneumatici puoi leggere il relativo articolo.