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Luce e gas Ecom, pratiche scorrette sui contratti. Multa del Garante da 2,7 milioni di euro

Offerta poco trasparente, attivazione di contratti non richiesti, ostacolo al diritto di ripensamento e richieste di pagamenti arretrati a nuovi clienti. Queste le pratiche scorrette che hanno portato Antitrust a multare (con 2,7 milioni di euro) Ecom S.r.l., società attiva nel mercato libero dell’energia con il brand "energia comune". Se sei vittima di questi e altri comportamenti illeciti, difendi i tuoi diritti con il servizio gratuito di conciliazione di Altroconsumo.

  • contributo tecnico di
  • Anna Vizzari
05 aprile 2023
  • contributo tecnico di
  • Anna Vizzari
Problemi bolletta

Antitrust multa Ecom srl (un provider di luce e gas che opera nel mercato libero con il nome di "energia comune") con una sanzione complessiva di 2,7 milioni di euro. Diverse le pratiche scorrette contestate dalla mancanza di trasparenza dell’offerta, alla richiesta di pagamenti arretrati ai nuovi clienti subentranti, fino all’attivazione di contratti non richiesti e ostacolo a esercitare il diritto di ripensamento per i clienti (come invece previsto dal Codice del Consumo). Vediamo nel dettaglio cosa è emerso dall’istruttoria di Agcm.

Mancanza di trasparenza sul sito e nei contratti

Antitrust ha accertato da parte di Ecom Srl una comunicazione ingannevole e non completa delle condizioni economiche delle offerte commerciali di energia e gas denominate RAINBOW (pratica scorretta presente da luglio 2021 a agosto 2022). Si tratta di una mancanza di trasparenza che ha portato la società a non comunicare ai clienti, neppure nella documentazione contrattuale e sul sito internet www.energiacomune.com, voci di costo rilevanti (oneri di commercializzazione decisi dall’azienda ed oneri amministrativi), le modalità per azzerare le bollette, le modalità per ottenere il buono Amazon come previsto dalla promozione.

In particolare, sul sito con il claim #azzeralabolletta si illudevano i clienti di poter ottenere uno sconto di 7 euro sulla bolletta che in realtà era riconosciuto solo a condizioni molto stringenti ed inoltre non c’era uno sconto di 7 euro a bolletta ma uno sconto annuo complessivo di 30 euro (2,5 euro al mese). Antitrust ha scoperto che solo un numero esiguo di clienti ha veramente potuto azzerare la bolletta. Insomma, tutta questa mancanza di trasparenza ha impedito ai clienti di fare scelte corrette e quindi li ha portati a sottoscrivere dei contratti che non avrebbero in realtà attivato avendo tutte le informazioni corrette.

Per questo motivo la pratica è stata sanzionata con una multa di 1 milione di euro.

Vecchie fatture non pagate chieste ai nuovi clienti

Antitrust ha accertato che Ecom per attivare le forniture ha richiesto il pagamento di morosità pregresse ai nuovi clienti che facevano subentro o voltura su vecchie utenze, anche se erano estranei al precedente intestatario dell’utenza.  Ecom ha volutamente evitato di spiegare che il nuovo cliente che subentra o fa una voltura su precedente utenza non è tenuto al pagamento della morosità pregressa. Anzi è emerso che Ecom fosse solito negare l’attivazione della fornitura al nuovo cliente in presenza di morosità imputabili al vecchio titolare della fornitura, dicendo che la presenza di insoluti imputabili ai precedenti intestatari “impedisce al Sistema di poter evadere qualsivoglia richiesta” di voltura.

Per questa pratica scorretta la sanzione di Antitrust è di 500.000 euro.

Numerosi contratti attivati mai richiesti

Ecom attraverso la propria rete di agenti che operavano via call, ha effettuato moltissime attivazioni non richieste delle quali era pienamente consapevole – dati i numerosi reclami e annullamenti di contratti, ma per i quali non ha mai messo in atto misure di controllo. La pratica scorretta è iniziata a luglio 2021 ed è tuttora in corso. Numerose denunce rilevano che i consumatori sono venuti a conoscenza di avere aderito alle offerte del mercato libero di Ecom solo dopo la ricezione della bolletta, di solleciti di pagamento o addirittura del taglio delle utenze.

I consumatori hanno segnalato anche di essere stati contattati da agenti che, pur operando per conto di Ecom, si sarebbero spacciati per operatori di aziende concorrenti, o anche per dipendenti del proprio fornitore e molto spesso, parlando dell’esistenza di un doppio contratto in vigore sia con il vecchio che con il nuovo fornitore, avrebbero offerto al cliente di risolvere il problema della “doppia fatturazione” attraverso la stipula di un contratto di fornitura con Ecom.

Per queste pratiche scorrette la sanzione dell’Autorità è di 1 milione di euro.

Niente diritto di ripensamento per problemi tecnici

Antitrust ha anche accertato che Ecom ha ostacolato il diritto di ripensamento previsto per i consumatori dal Codice del Consumo. È emerso che il modus operandi di Ecom è stato quello di non dare immediato seguito alla istanza di esercizio del diritto di ripensamento (nei termini previsti di 14 giorni) comunicando, invece, problematiche tecniche (errore tecnico-informatico) con conseguente obbligo, per il consumatore, di corrispondere gli importi fatturati per le varie mensilità.

La sanzione chiesta da Antitrust è di 200.000 euro.

Cosa puoi fare?

Sei stato anche tu oggetto di attivazioni non richieste o applicazione di costi non indicati correttamente nel contratto? Oppure Ecom ti ha chiesto di pagare cifre che non avresti dovuto? Puoi protestare facendo un reclamo a cui la società deve dare risposta entro 30 giorni solari dal suo ricevimento. Se la soluzione non arriva, puoi ottenere il rimborso di ciò che ti spetta attraverso il servizio di conciliazione di Altroconsumo. E' del tutto gratuito e ti permetterà di sederti virtualmente al tavolo con l'operatore, rappresentato dal consulente conciliatore di Altroconsumo che farà valere le tue ragioni con l’azienda. Trovi tutte le informazioni che ti servono nella nostra pagina dedicata alla conciliazione. In questa stessa pagina trovi anche il numero di telefono per attivare subito la procedura di conciliazione.

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