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Detersivo per lavastoviglie: il prezzo non è indice di qualità

Abbiamo trovato detersivi per lavastoviglie efficaci e rispettosi dell’ambiente. Ma non utilizzarne più del necessario resta una scelta importante.

14 aprile 2023
detersivo per lavastoviglie in caps

Piatti puliti, risparmiando il più possibile l’ambiente. Tutto quello che usiamo, prima o dopo, fa ritorno nell’ecosistema, e i detersivi per lavastoviglie non fanno eccezione. Da parte nostra, nei test li mettiamo alla prova anche sul fronte della sostenibilità, consigliando non solo i più efficaci e quelli con il prezzo migliore, ma anche quelli maggiormente rispettosi della natura: questa volta sono due i prodotti - Amo essere Eco Dexal (Eurospin) e Esselunga per chi ama la natura Tutto in uno - che hanno meritato il titolo Miglior Scelta Green, il che significa che uniscono a una buona valutazione globale un giudizio ottimo sull’impatto ambientale. Per quanto noi possiamo indicarvi i prodotti più accettabili dal punto di vista del rispetto del Pianeta, parliamo sempre di prodotti inquinanti, da usare con attenzione e soprattutto con moderazione: non esagerare con la dose, insomma, è importante.

Sempre a pieno carico

Abbiamo testato 42 detersivi per lavastoviglie sia in formato monodose (pastiglie o tabs), sia in gel sia (un prodotto solo) in polvere: si tratta in quest’ultimo caso di un prodotto di una linea a basso impatto ambientale, che però non può ottenere il nostro titolo di Miglior Scelta Green per la qualità globale insoddisfacente. I prodotti sono per lo più “tutto-in-uno”, cioè non richiedono l’aggiunta di sale né di brillantante, perché tutte le funzioni sono svolte dal detersivo. Solo sei non lo sono. Pastiglie e tabs sono molto comode da usare, perché pre-dosate: si inserisce la pastiglia nello sportellino della lavastoviglie ed è fatta. A una condizione: utilizzare sempre la lavastoviglie a pieno carico (e avere un apparecchio di dimensioni standard). Dato che azionare la macchina solo quando è completamente piena è la scelta migliore anche dal punto di vista del consumo di acqua ed elettricità, questa è l’opzione consigliabile. Le tavolette in media si sono dimostrate anche molto efficaci e ne abbiamo trovato alcune abbastanza rispettose dell’ambiente: possiamo quindi dire che una prima scelta per limitare l’impatto ambientale dei nostri piatti è usare una tavoletta monodose con la lavastoviglie piena. In questo modo lavare i piatti in macchina diventa ambientalmente più sostenibile che lavare i piatti a mano. Se però si possiede una lavastoviglie di dimensioni ridotte, o se proprio non si può fare a meno qualche volta di azionarla a carico ridotto, allora è conveniente sia dal punto di vista economico sia ambientale ricorrere a un gel, che consente di dosare il prodotto a seconda del bisogno.

Etichette fuorvianti

I prodotti più recenti introdotti nel test sono per lo più formulazioni in gel. Che ci hanno fatto una sorpresa non molto gradita. Abbiamo infatti verificato che l’indicazione del numero di dosi in etichetta spesso è troppo ottimistica: diversi prodotti in gel promettono più lavaggi di quelli che in realtà contengono, perché riferiscono la dose di lavaggio a uno sporco leggero (generalmente 25 ml di prodotto) anziché a un lavaggio medio (generalmente 35 ml di prodotto). Questo avviene grazie al solito espediente dell’asterisco: accanto all’indicazione del numero di dosi (in grande, davanti) c’è una stellina, che rimanda a una nota (in piccolo, sul retro), dove si precisa che il numero di dosi è calcolato su quantità non standard, ma ridotte.

Il prezzo non indica la qualità

Nel complesso, i prodotti sono usciti abbastanza bene dalle nostre prove, anche se nessuno ha meritato un giudizio di qualità globale ottimo. Circa un quarto è risultato di qualità insoddisfacente. Ancora una volta il prezzo non necessariamente è collegato a una qualità migliore: ci sono prodotti di qualità buona, media o bassa un po’ in tutte le fasce di prezzo. Il Migliore del Test, Esselunga Pastiglie - limone, non è il più caro, anzi, costa circa il 30% in meno di alcuni detersivi risultati meno performanti. Come da nostro metodo, molto consolidato e sperimentato nel tempo, abbiamo testato i prodotti con una lavastoviglie di ottima qualità, scegliendo un programma normale a 45 °C, di 80 minuti. Mettiamo alla prova i detersivi su diversi tipi di sporco: ossidabile, ovvero tè su tazze di porcellana; ostinato: latte bruciato su bicchieri; amidi: miscela di amidi (pasta, patate) su piatti; sporco proteico: tuorlo d’uovo su acciaio. Oltre alle stoviglie appositamente sporcate in laboratorio, viene introdotto nella lavapiatti anche il cosiddetto “ballast soil”, un agglomerato di scarti di cucina standard, realizzato secondo una procedura predefinita, che simula la presenza dello sporco generico sulle stoviglie. Per l’impatto ambientale valutiamo la lista completa degli ingredienti, che ciascun prodotto deve rendere disponibile attraverso un indirizzo web riportato in confezione. Anche l’imballaggio è compreso nella valutazione: percentuale di riempimento, tipo, materiale riciclato e quantità di packaging per dose di detersivo sono i parametri con maggior peso su questa parte di giudizio.

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