Consigli

Guida all'utilizzo della lavastoviglie

La lavastoviglie, se usata nel modo corretto, fa risparmiare tempo, acqua ed energia. Ecco quindi alcuni consigli per usare al meglio tutte le potenzialità di questo elettrodomestico e alcuni falsi miti da sfatare per avere piatti puliti.

Con il contributo esperto di:
14 aprile 2025
lavastoviglie

La lavastoviglie, se usata nel modo corretto, fa risparmiare tempo, acqua ed energia. Se stai cercando un modello davvero performante non ti resta guardare i risultati dei nostri test di laboratorio su decine e decine di modelli di lavastoviglie e scegliere il modello coi giudizi migliori.

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Ma acquistare il modello migliore non basta: bisogna anche saper sfruttare al meglio tutte le potenzialità di questo elettrodomestico, sfatando però alcuni falsi miti e avere sempre piatti puliti e profumati evitando l’acquisto di prodotti inutili e inquinanti. Partiamo subito col chiarire che lavare i piatti a mano non è più efficace che lavarli in lavastoviglie. La lavastoviglie garantisce un'ottima azione disinfettante grazie alle alte temperature raggiunte nelle fasi di lavaggio (50°-65° C) e risciacquo (70° C), più di quanto avviene solitamente lavando i piatti nel lavandino. In tutti i casi la quantità di acqua impiegata nel lavaggio a mano è nettamente superiore anche se il lavaggio a mano avviene velocemente, con un filo d’acqua, la lavastoviglie utilizza tra i 10 e i 16 litri d'acqua a lavaggio e riesce a far brillare 12. Nel lavaggio a mano, infatti, il fattore più importante risulta lo strofinio, nella lavastoviglie invece i differenti fattori (tempo, azione meccanica, temperatura e chimica del detergente) sono più equilibrati.

La lavastoviglie, a parità di piatti da lavare consuma meno detersivo, acqua ed energia rispetto al lavaggio a mano.

Perché il lavaggio e l’asciugatura siano ottimali occorre caricare bene la lavastoviglie per favorire l’azione meccanica dei getti d’acqua, usare un po’ di chimica, scegliere il programma adeguato e mantenere al meglio il proprio elettrodomestico, vediamo come procedere per risultati senza macchie.

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Il corretto caricamento per un lavaggio efficace

Caricare correttamente le stoviglie è la prima regola per avere un buon risultato. Ci vuole ordine, in modo che le stoviglie non si sovrappongano perché i getti d’acqua possano essere efficaci, siano sistemate in modo da non bloccare i bracci irroratori, che siano inclinati per favorire il drenaggio dell'acqua e che non rischino di muoversi mentre la lavastoviglie è in funzione. Posiziona piatti e pentole nelle rastrelliere inferiori, bicchieri e tazze vanno collocati nel cestello superiore, ricordarti di metterli tutti a testa in giù altrimenti si riempiranno di acqua. Stessa regola per pentolini, insalatiere e tegami. Per le posate generalmente c’è un apposito contenitore o un ulteriore ripiano; a questo link trovi tutti i nostri consigli per corretto riempimento della lavastoviglie.

Evita di sovraccaricare la macchina: un eccesso di stoviglie può impedire una pulizia efficace. Inoltre, alcuni utensili, come posate di legno, padelle antiaderenti e bicchieri delicati, non sono adatti al lavaggio in lavastoviglie, poiché l'acqua calda e i detergenti aggressivi possono danneggiarli. Anche certe stoviglie possono rovinarsi a causa delle alte temperature, controlla ed eventualmente lava a mano i recipienti di plastica, piatti dipinti a mano o con decorazioni metalliche, il vetro soffiato, i contenitori di legno, ghisa o latta. In questo articolo ti diciamo quali sono tutti gli utensili da non mettere in lavastoviglie.

Se i piatti sono molto sporchi, togli i residui a mano prima di metterli in lavastoviglie. Dai una passata con i tovaglioli di carta usati a tavola o con la spugnetta dei piatti inumidita per non sprecare acqua inutilmente, ma non pulire troppo i piatti lo sporco serve per il corretto funzionamento del detersivo.

Infine ricorda che una lavastoviglie caricata in modo ottimale è anche più facile da scaricare e ci permette di identificare subito se ci siano stoviglie rovesciate che si sono riempite di acqua, macchie residue, contenitori non asciutti e di correggere eventuali errori.

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Quale detersivo scegliere? Tipologie e consigli

Il lavaggio delle stoviglie oltre all’azione meccanica dei getti d’acqua deve la sua efficacia all’azione chimica del detersivo. Se una volta i prodotti erano in polvere oggi i detersivi lavastoviglie sono prevalentemente in tabs o in gel; in questa guida ti spieghiamo come scegliere bene i detersivi per la lavastoviglie.

C’è chi tiene in casa entrambe le tipologie, da utilizzare nelle diverse situazioni, ma in generale ci si orienta verso una o l’altra spinti da convinzioni non sempre corrette, come la possibilità di dosare meglio il detersivo se si sceglie il gel: in questo contenuto facciamo il punto su quando è meglio usare un detersivo lavastoviglie in tab e quando quello in gel.  

In realtà, le caps sono ben dosate e quando i piatti sono pochi meglio aspettare ed utilizzare sempre la lavastoviglie a pieno carico, se invece sono molto sporchi è bene sapere che non è vero che tanto detersivo in lavastoviglie rende i piatti più puliti. Se le stoviglie sono molto sporche occorre togliete il grosso, ma non serve sciacquare i piatti a mano prima di inserirli in lavastoviglie, non li rende più puliti. I detersivi hanno bisogno di sporco da pulire e, se i piatti si presentano già detersi, gli enzimi del sapone agiscono meno rispetto alle loro potenzialità. Per eliminare i residui di cibo è meglio usare una spugnetta umida o i tovaglioli di carta usati durante il pasto (che comunque verrebbero buttati).

Dai nostri test emerge che le caps, oltre ad essere mediamente più economiche rispetto ai detergenti in gel, sono più efficaci sullo sporco difficile e in fase di asciugatura per trovare la migliore.

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Brillantante e sale per lavastoviglie: come usarli al meglio

La chimica è cruciale per i migliori risultati, gli ingredienti dei detersivi devono agire nel momento giusto e sono più efficaci su un acqua addolcita. Per questo molti detersivi per lavastoviglie “tutto in uno” hanno formulazioni studiate in modo che si sciolgano con tempi diversi e gli ingredienti possano sostituire sia l’azione del brillantante che quella del sale lavastoviglie.

Nei casi in cui il detersivo non sia un “all in one” o quando non si è pienamente soddisfatti dei risultati a fine lavaggio perché si trovano gocce d’acqua o una patina sui piatti (qui i consigli su come evitare la patina bianca) è importante controllare che nella lavastoviglie non manchi il sale che serve a rigenerare le resine dell’addolcitore e regolare l’erogazione del brillantante (in questo articolo trovi tutto quello che c'è da sapere sul brillantante).

Non usare l’aceto al posto del brillantante. L'aceto è un acido e serve contro il calcare, ma nella lavastoviglie c’è l’addolcitore e quindi questa azione non è utile e, sul lungo periodo, non si possono escludere danni alla lavastoviglie e alle stoviglie stesse. La sua azione, inoltre, non è equiparabile a quella del brillantante, perché non lascia la patina sulle stoviglie che fa scivolare via l'acqua. Allo stesso modo neanche l’utilizzo di una soluzione di acido citrico non riesce a rimpiazzare tutte le funzioni del brillantante.

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Simboli e programmi: come interpretarli al meglio

Abbiamo visto che per il lavaggio perfetto serve chimica del detersivo coadiuvata da quella di sale e brillantante, ma perché i prodotti possano agire al meglio devono essere dosati e erogati al meglio sulle stoviglie grazie alla scelta del programma che definisce l’azione meccanica e aggiunge quella termica dell’acqua calda.

Le lavastoviglie offrono un ampia gamma di programmi (qui una spiegazione su come funzionano i programmi della lavastoviglie) districarsi non è sempre semplice, ma basta tenere a mente poche regole.

  • Preferisci il programma eco, è più lungo, ma consente di risparmiare molta acqua ed energia, aziona sempre la lavastoviglie a pieno carico. Scegliendo programmi a bassa temperatura o eco, quando le stoviglie sono poco sporche, puoi risparmiare centinaia di litri d’acqua all’anno.
  • Usa i programmi a bassa temperatura: se imposti un programma a 50 gradi, puoi risparmiare una notevole quantità di energia.
  • Pianifica i lavaggi per evitare di dover utilizzare i programmi rapidi o di far partire l’elettrodomestico quando non è pieno, infatti, benché esistano programmi a mezzo carico questi sono generalmente più energivori.
  • Leggi bene il manuale di istruzioni prima di usare funzioni speciali come le funzioni igienizzanti o “la funzione vapore” potreste scoprire che non ne avete bisogno, risparmiare tempo ed energia.
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Manutenzione e pulizia corretta

Perché il lavaggio sia davvero efficiente e i piatti escano perfetti alla fine del ciclo c’è un ultima regola d’oro, ricordarsi periodicamente di fare la corretta manutenzione della lavastoviglie (qui i nostri consigli su come pulire la lavastoviglie) in particolare alla pulizia del filtro che serve a trattenere le particelle più grosse di cibo, evitare occlusioni degli scarichi e prevenire la formazione di cattivi odori.

Quando il filtro è sporco la lavastoviglie non pulisce bene e spesso a fine lavaggio si sentono dei cattivi odori, non farti tentare da profumatori e deodoranti (qui ti spieghiamo perché), prendilo come segnale che è giunto il momento di fare un po’ di manutenzione.

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