Musica in streaming: come scegliere l'app giusta

Sei appassionato di musica tanto da non poterne fare a meno o l'ascolti sporadicamente? In base alle tue esigenze puoi scegliere tra diverse tipologie di app di musica in streaming che, in cambio di un abbonamento mensile, offrono vasti cataloghi di canzoni. Ne abbiamo confrontate otto per aiutarti nella scelta.
Quale scegliere, dunque? Tutto dipende dalle tue abitudini di consumo: se in genere ascolti e acquisti poca musica, probabilmente è meglio optare per l’acqusito sui negozi online tradizionali. Se invece in un mese spendi molto più di 10 euro per acquistare singoli album o brani, i servizi in streaming possono essere molto convenienti.
Otto servizi a confronto
Per guidarti nella scelta della app più giusta per te, abbiamo testato le otto piattaforme di musica in streaming più popolari e le abbiamo provate su differenti dispositivi: su pc, tramite browser o tramite apposito programma, su iPad e sugli smartphone dei tre sistemi operativi principali: Android, iOS e Windows Phone. Spotify è l’unico servizio ad avere una sua versione su tutte queste piattaforme; gli altri presentano qualche buco qua e là: Apple Music, ad esempio, non ha una versione fruibile tramite browser, mentre sono ben quattro i servizi a non avere un’app per Windows Phone. Consulta le schede qui in basso per sapere caratteristiche principali e costi dei servizi valutati.
Spotify è l’unico servizio a offrire supporto per tutte le piattaforme analizzate, con un'app di buona qualità. La funzione di ricerca è molto buona, e altrettanto vale per le opzioni per scoprire nuovi brani. Nella versione gratuita, con la pubblicità, la musica è codificata a una frequenza più bassa rispetto alla versione Premium, ma la differenza si sente a malapena. Una delle migliori app tra quelle analizzate. (Gratis con pubblicità o 9,99 € al mese)
Deezer è disponibile per tutte le piattaforme e su pc si usa tramite browser. Sono disponibili 30 giorni di prova e viene offerta anche una versione gratuita con la pubblicità. Buona la qualità dello strumento di ricerca, mentre la creazione di una coda di brani non è comoda: è possibile farlo solo con la versione via browser. Negativa e poco reattiva l’app per Windows Phone. Servizio accettabile. (Gratis con pubblicità o 9,99 € al mese)
Napster è disponibile su tutte le piattaforme, anche se non c’è una versione specifica per Windows. La ricerca non è un granché (non corregge gli errori di digitazione). Le playlist a disposizione sono numerose, ma non comodissime da selezionare. Sul browser funziona bene la creazione di una coda di brani da ascoltare. L'app per Windows Phone non è all’altezza delle altre. Servizio più che accettabile. (9,95 € al mese)
Google Play Music è un'app preinstallata su molti telefoni Android e disponibile anche su iPhone, iPad, e sui pc, tramite browser. Oltre al servizio principale, l’utente può caricare fino a 50.000 brani. Le funzioni di ricerca sono molto buone. Sono presenti anche alcune playlist predefinite; le altre bisogna cercarle o affidarsi al tasto “feel lucky” per scoprire qualcosa di nuovo. Uno dei migliori tra quelli analizzati. (9,99 € al mese, versione prova: 60 giorni)
Apple Music, oltre che su iPhone e iPad, è anche disponibile su Android e su Windows (attraverso iTunes). Su computer va utilizzato tramite iTunes, non si può accedere tramite browser. La ricerca è un po’ confusionaria, così come il sistema delle canzoni preferite. Molto ampia la selezione di canali destinati alla scoperta, ma purtroppo è difficile fargli capire i propri gusti. Un servizio più che accettabile. (9,99 al mese, versione prova tre mesi)
Tidal è tra le più recenti app di musica in streaming e offre due servizi, di cui uno a qualità audio massima. Il software è disponibile su tutte le piattaforme tranne Windows Phone. Ottime la ricerca e le playlist predefinite, mentre i canali radio generati dagli utenti non sono allo stesso livello. In breve: è un buon servizio. (9,99 € al mese la versione Premium e 19,99 € quella HiFi)
Groove Music Pass (ex Xbox Music) è un programma per Windows 8, non installabile su Windows 7. Manca l’app per iPad: si può installare quella per iPhone, ma l’interfaccia non si adatta bene alle dimensioni più grandi dello schermo. Buona la ricerca, tranne che su Windows Phone. Scoprire nuova musica è piuttosto scomodo, anche per via dell’assenza di playlist predefinite. Servizio insufficiente. (9,99 € al mese)
Youtube è un noto sito video, utilizzato da milioni di utenti in tutto il mondo anche per ascoltare musica. La qualità dell'audio è estremamente variabile: cambia da brano a brano e dipende da chi lo ha caricato. Su telefono e iPad non è per nulla adatta per ascoltare musica, dato che la riproduzione si ferma appena si visualizza un’altra app. Ricerca e creazione di code non sono un granché. Non è un servizio pensato per ascoltare la musica. (Gratis)

Spotify è l’unico servizio a offrire supporto per tutte le piattaforme analizzate, con un'app di buona qualità. La funzione di ricerca è molto buona, e altrettanto vale per le opzioni per scoprire nuovi brani. Nella versione gratuita, con la pubblicità, la musica è codificata a una frequenza più bassa rispetto alla versione Premium, ma la differenza si sente a malapena. Una delle migliori app tra quelle analizzate. (Gratis con pubblicità o 9,99 € al mese)

Deezer è disponibile per tutte le piattaforme e su pc si usa tramite browser. Sono disponibili 30 giorni di prova e viene offerta anche una versione gratuita con la pubblicità. Buona la qualità dello strumento di ricerca, mentre la creazione di una coda di brani non è comoda: è possibile farlo solo con la versione via browser. Negativa e poco reattiva l’app per Windows Phone. Servizio accettabile. (Gratis con pubblicità o 9,99 € al mese)

Napster è disponibile su tutte le piattaforme, anche se non c’è una versione specifica per Windows. La ricerca non è un granché (non corregge gli errori di digitazione). Le playlist a disposizione sono numerose, ma non comodissime da selezionare. Sul browser funziona bene la creazione di una coda di brani da ascoltare. L'app per Windows Phone non è all’altezza delle altre. Servizio più che accettabile. (9,95 € al mese)

Google Play Music è un'app preinstallata su molti telefoni Android e disponibile anche su iPhone, iPad, e sui pc, tramite browser. Oltre al servizio principale, l’utente può caricare fino a 50.000 brani. Le funzioni di ricerca sono molto buone. Sono presenti anche alcune playlist predefinite; le altre bisogna cercarle o affidarsi al tasto “feel lucky” per scoprire qualcosa di nuovo. Uno dei migliori tra quelli analizzati. (9,99 € al mese, versione prova: 60 giorni)

Apple Music, oltre che su iPhone e iPad, è anche disponibile su Android e su Windows (attraverso iTunes). Su computer va utilizzato tramite iTunes, non si può accedere tramite browser. La ricerca è un po’ confusionaria, così come il sistema delle canzoni preferite. Molto ampia la selezione di canali destinati alla scoperta, ma purtroppo è difficile fargli capire i propri gusti. Un servizio più che accettabile. (9,99 al mese, versione prova tre mesi)

Tidal è tra le più recenti app di musica in streaming e offre due servizi, di cui uno a qualità audio massima. Il software è disponibile su tutte le piattaforme tranne Windows Phone. Ottime la ricerca e le playlist predefinite, mentre i canali radio generati dagli utenti non sono allo stesso livello. In breve: è un buon servizio. (9,99 € al mese la versione Premium e 19,99 € quella HiFi)

Groove Music Pass (ex Xbox Music) è un programma per Windows 8, non installabile su Windows 7. Manca l’app per iPad: si può installare quella per iPhone, ma l’interfaccia non si adatta bene alle dimensioni più grandi dello schermo. Buona la ricerca, tranne che su Windows Phone. Scoprire nuova musica è piuttosto scomodo, anche per via dell’assenza di playlist predefinite. Servizio insufficiente. (9,99 € al mese)
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Youtube è un noto sito video, utilizzato da milioni di utenti in tutto il mondo anche per ascoltare musica. La qualità dell'audio è estremamente variabile: cambia da brano a brano e dipende da chi lo ha caricato. Su telefono e iPad non è per nulla adatta per ascoltare musica, dato che la riproduzione si ferma appena si visualizza un’altra app. Ricerca e creazione di code non sono un granché. Non è un servizio pensato per ascoltare la musica. (Gratis)
Qualità audio: approvata
La qualità della musica di ciascun servizio è stata analizzata sia ricorrendo a esperti del settore sia utilizzando apposite strumentazioni. Sotto la lente quattro brani per ognuno di questi stili: pop, rock, jazz, elettronica. A titolo di confronto, abbiamo analizzato gli stessi brani registrati dal cd a qualità massima e in mp3 a qualità media. Nel complesso, la qualità audio non è mai un problema, a eccezione di YouTube, che risulta parzialmente più bassa.
A cosa fare attenzione
L’uso di queste app da cellulare comporta un considerevole consumo di dati, al punto tale che di fatto sono inutilizzabili per ascoltare musica tramite rete dati cellulare. Per rimediare a questo problema, è possibile scaricare musica sui cellulari mentre si è collegati al wifi, così da poterla ascoltare in giro senza consumare dati. In alternativa, alcuni gestori della rete cellulare (Tim e Tre) propongono offerte speciali che consentono di ascoltare musica senza però intaccare il monte dati del proprio contratto. Si tratta, però, di servizi che quanto a qualità complessiva e catalogo non reggono il confronto con i migliori servizi che abbiamo testato. Wind e Vodafone, invece, hanno alcune offerte, rispettivamente riguardanti i servizi Napster e Spotify, che però non prevedono nulla di particolare per quanto riguarda i dati consumati, ma sono semplicemente sconti rispetto al costo dell'abbonamento normale. In conclusione, se utilizzi questi servizi di musica in streaming con il cellulare quindi assicurati di essere collegato tramite wifi per salvare la tua musica, ma se la ascolti mentre siete in giro, appoggiandoti alla rete cellulare, potresti ritrovare il tuo monte dati mensile esaurito.
Le app gratuite
Prima di sfoderare la carta di credito, tieni conto che alcuni di questi servizi sono gratuiti: Spotify, ad esempio, offre una versione gratis finanziata dall’ascolto di pubblicità (e ha qualche altra limitazione d’uso); o ancora il famosissimo YouTube, conosciuto e usato in tutto il mondo per ascoltare musica gratuitamente.