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Condizioni non visibili
Siamo stati regolarmente al supermercato si con te di Falconara in data 26 maggio ma all ingresso non sono segnalati eventuali divieti di parcheggio oltre orari consentiti e sicuramente non abbiamo notato che si accettavano condizioni di contratto accedendo al parcheggio , condizioni che non ho avuto la possibilità di valutare . Nel caso in cui le avessi notate avrei sicuramente rispettato quelle condizioni , e siccome abbiamo avuto un problema con lo smarrimento delle chiavi avrei almeno segnalato il supermercato del ritardo . Comunque le condizioni , gli orari e varie penali non sono state chiare. Ne per me ne per il mio passeggero . Oltretutto la sanzione mi sembra decisamente fuori luogo rispetto anche alle pari sanzioni del codice della strada . Assolutamente poco chiaro anche l accesso a dari personali .
Violazione cds da parte della società
La società P&C contesta al sottoscritto la violazione delle condizioni di parcheggio applicate nell’area antistante il centro commerciale CARREFOUR sito in via Stradella 192 Torino e chiede il pagamento della somma pari a euro 25,00 a titolo di penale contrattuale n. 5848824. L’ importo sarebbe da versare entro 45 giorni pena successive azioni legali. La società scrivente accuserebbe dunque il sottoscritto di aver violato il contratto accettato con il semplice accesso al parcheggio in questione. Tali condizioni contrattuali sarebbero, a detta della P&C chiaramente esposte all’ingresso, tuttavia, dal sopralluogo da me effettuato avvalendomi della competenza del consulente in materia ing. Blasco Giacomo, non si trova tale riscontro in quanto l’unico cartello esposto (come visibile in allegato alla presente) è tutt’altro che di facile lettura e comprensione. Trattasi di un cartello composto da 12115 caratteri, 1825 parole e 75 frasi, con un tempo di lettura stimato in 8,30 minuti. Se ne conviene senza dubbio che l’accesso al parcheggio sarebbe impossibile leggendo le condizioni contrattuali per intero e, il risultato di tale operazione, sarebbe la congestione delle intere vie adiacenti. Le condizioni contrattuali, le tariffe e le principali informazioni in caso di accesso ad un parcheggio, devono essere chiaramente indicate e leggibili in tempi adeguati. Inutile sarebbe inoltre esporre il medesimo cartello all’interno del parcheggio in quanto, a detta della società P&C, le condizioni sarebbero accettate semplicemente oltrepassando il varco d’ingresso. Tuttavia quanto fino a qui esposto ha poca rilevanza in quanto, l’aƫtività svolta dalla P&C nel parcheggio in questione, può avere carattere meramente dissuasorio e non normativo o sanzionatorio in quanto, se ciò accadesse, la società violerebbe la legge vigente come già sancito dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 7671 del 29 settembre 1983 “Le norme sulla disciplina della circolazione stradale devono trovare piena applicazione anche su strada o spiazzo privato frequentati da un numero indistinto e più o meno rilevante di persone, concretandosi in tal caso una situazione di fatto del tutto corrispondente all’uso pubblico che diventa preminente rispetto alla natura privata dello spiazzo” e di seguito con sentenza 646 del 13 gennaio 1979 “L’applicabilità delle norme sulla circolazione stradale sussiste sia che questa si svolga su area pubblica sia che si svolga su area privata. Si può ritenere quindi che se la strada privata ha comunque un utilizzo pubblico i veicoli ivi circolanti e nella “circolazione” va ricompresa in questo caso anche la sosta devono rispettare le norme del codice della strada”. La competenza normativa nella faƫtispecie è dunque del codice della strada. Il C.d.S. in vigore stabilisce, alla disposizione 12, le modalità di espletamento dei servizi di polizia stradale previsti dal codice e ne delega la competenza a: Sezione Polizia Stradale della Polizia di Stato, alla Polizia di Stato, all'Arma dei carabinieri, al Corpo della guardia di finanza, ai Corpi e ai servizi di polizia provinciale, nell'ambito del territorio di competenza, ai Corpi e ai servizi di polizia municipale, nell'ambito del territorio di competenza, ai funzionari del Ministero dell'interno addeƫto al servizio di polizia stradale, al Corpo di polizia penitenziaria e al Corpo forestale dello Stato, in relazione ai compiti di istituto. In nessun caso una società privata può elevare sanzioni su suolo pubblico e, come precedentemente espletato dalla Suprema Corte, questa tipologia di parcheggio rientra nella categoria “parcheggio privato ad USO PUBBLICO con competenza del C.d.S. in materia legislativa” Come tale, si applicano le normative del C.d.S. e di conseguenza le relative sanzioni. Qualora il centro commerciale CARREFOUR in questione avesse voluto tutelare la disponibilità dei parcheggi antistanti, avrebbe dovuto chiedere relativa autorizzazione per l’attuazione della sosta prevista con il dispositivo “Disco Orario”, apporre i relativi cartelli e, in caso di superamento della sosta consentita, dovrebbe informare le predette autorità per l’elevazione della relativa sanzione. In alternativa, l’attività commerciale in questione avrebbe dovuto chiedere la relativa autorizzazione per regolamentare la sosta tramite accesso con ticket e provvedere all’installazione delle relative barriere mobili al fine di impedire accessi non graditi. L’accordo con società private come P&G, allo stato attuale, non può essere stipulato ai fini sanzionatori in questa tipologia di parcheggio. Si fa inoltre presente che la società P&G invia, tramite lettera semplice, alcune pagine dall’aspetto del tutto simile a quello di una sanzione amministrativa del C.d.S. e questo può indurre ignari cittadini a confondere le due cose. La società asserisce che un “sistema di rilevamento targhe” avrebbe controllato la sosta (e quindi acquisito i relativi dati del veicolo) e successivamente avrebbe inviato la “violazione” a domicilio dell’intestatario del veicolo, con lettera semplice e quindi, eventualmente, apribile anche da altri conviventi del nucleo famigliare o, peggio ancora, da eventuali persone che potrebbero sottrarre la posta dall’apposita cassetta delle lettere esponendo la persona ad una grave violazione della privacy, essendo contenuti nella comunicazione dati personali relativi agli spostamenti. Inoltre la società non comunica alcuna certificazione e omologazione del sistema di rilevamento targhe, non comunica l’organo competente per l’eventuale ricorso (ma semplicemente un numero di telefono), non produce prova fotografica e non indica il codice caratteristico identificativo del relatore o dell’accertatore della violazione. In sostanza, la società P&G induce a far pensare di trovarsi di fronte ad una sanzione amministrativa che la stessa società non potrebbe comminare e che soprattutto è priva di qualunque elemento costitutivo, come pubblicato in gazzetta ufficiale il 15 dicembre 2016 – serie 292 - “Contenuti minimi del verbale di accertamento, contestazione e notificazione relativo ai procedimenti per violazione amministrativa” Per questi motivi, Il sottoscriƩo richiede l’annullamento formale (da notificare via PEC all’indirizzo gabrielevivas@pec.it) di ogni procedimento a me iscritto entro 7 giorni dalla data odierna. Inoltre il sottoscritto comunica alla società P&G che qualora dovessero pervenire successive comunicazioni scritte di carattere identico all’attuale oggetto di contestazione, si rivolgerà al proprio studio legale al fine di valutare eventuali azioni con spese a carico della vostra società. Si desidera inoltre informare la società P&G che tutta la documentazione è stata trasmessa all’ill.mo Prefetto di Torino, alle associazioni consumatori ADUSBEF e ALTROCONSUMO e, in ultimo, al gent.mo Comandante della Polizia Locale di Torino al fine di valutarne la legittimità nelle forme e nei modi utilizzati.
Multa parcheggio Parkdepot Cassia Roma
Buongiorno ho richiesto un consulto legale relativo ad una 'multa' ricevuta per avere parcheggiato la mia macchina in un parcheggio annesso a supermercato Carrefour in Via Cassia 764 a Roma.
Park Depot richiesta penale illegittima
Il 4/6/2024 ho trovato in cassetta una lettera (posta ordinaria) proveniente da ParkDepot via Dr J. Streiter 32 Bolzano, che contestava una sosta della mia auto il 24/3/2024 superiore al tempo contrattualmente stabilito all'interno del parcheggio in via Fratelli Recchi (ang.Via Rosselli) 18 COMO. Mi chiedono 45eu di penali contrattuali come da contratto che avrei sottoscritto semplicemente entrando nel parcheggio. Premetto che io vivo a Firenze, in quel parcheggio non sono mai entrato e la mia auto viene spesso utilizzata da familiari e loro conviventi. Tecnicamente, quindi, io non ho sottoscritto alcun contratto e la richiesta da parte di Parkdepot mi pare illegittima e vessatoria. Inoltre affermano di avermi inviato altre comunicazioni in precedenza che io invece non ho mai ricevuto. Infine l'importo della penale 45 euro per 49 minuti di parcheggio oltre la prima ora gratuita che il conducente avrebbe accettato semplicemente entrando nel parcheggio: si tratta di una evidente clausola vessatoria che nè io nè nessuno altro ha mai espressamente accettato. E' evidente che non basta apporre un cartello in un parcheggio a entrata libera per formalizzare l'accettazione di determinate regole con tanto di penale spropositata. Mi sembra una evidente pratica commerciale scorretta, non trasparente e vessatoria, sulla quale anche le pubbliche autorità dovrebbero intervenire. Chiedo pertanto che ParkDepot cessi di inviarmi richieste prive di fondamento giuridico e vessatorie.
Contratto non sottoscritto con ParkDepot srl
Nei giorni scorsi ho ricevuto una lettera dall'azienda ParkDepot Srl che mi contesta la violazione delle condizioni contrattuali del parcheggio del Carrefour di San Silverstro, Pescara. La lettera afferma che entrando nel parcheggio del supermercato ho sottoscritto un contratto con la suddetta azienda ParkDepot srl, e che tale contratto prevede una penale nel caso in cui la sosta superi un tempo limite. Per quanto il principio di tale approccio sia condivisibile (far si che il parcheggio venga usato dai fruitori del supermercato), contesto la modalità di sottoscrizione con la suddetta azienda ParkDepot srl. A quanto detto da loro basta entrare nel parcheggio per sottoscrivere il contratto in quanto i cartelli che esplicano i termini di tale contratto sono esposti e visibili. Di contro, io non ho letto tali cartelli e mi sono ritrovato 'a sorpresa' tale multa a casa. Non è ammissibile stipulare un contratto all'insaputa di uno dei due contraenti, bisogna essere certi al 100% che entrambi i contraenti abbiano letto e accettino i termini del contratto che si sta andando a sottoscrivere, cosa che manca nella condotta di Park Depot. Leggo da un articolo del quotidiano L'Arena che è anche presente un esposto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato che contesta, tra le altre cose, proprio questa pratica di stipula del contratto. Alla luce di quanto riportato, ritengo che la richiesta economica nei miei confronti sia illegittima in quanto non ho sottoscritto nessun contratto con l'azienda Park Depot
Richiesto pagamento multiplo di 40 euro per tre parcheggi oltre i 90 minuti di durata
Spett. [] In data [DATA] ho sottoscritto il contratto per [DESCRIZIONE DEL SERVIZIO] concordando un corrispettivo pari a [€]. [DESCRIZIONE DEL PROBLEMA] In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
Vessazioni di pagamento
Buongiorrno volevo segnalare che la Ditta Gestore dei parcheggi del Supermercato Conad in via Francesco d'Ovidio 94 a Roma non rispetta i termini di legge previsti per i pagamenti , come definito al nr. di pratica (003-255-00-022) mi è arrivata una lettera postale datata 02.05.2024 con termine di pagamento il 23.05.2024 , ricevuta dal postino il 24.05.2024 l'ho pagata con bonifico bancario stesso giorno, il 27.05.2024 mi è arrivato un sollecito di pagamento con scadenza il 17.06.2024 , ho mandato una mail, che tra l'altro su entrambi le lettere non hanno come punto di contatto, con allegato il bonifico effettuato chiedendo l'archiviazione immediata , ma ad oggi non mi hanno ancora risposto. Ricordo alla Ditta Park Depot Srl che i termini di pagamento previsti per legge in Italia di queste violazioni sono 60 giorni e non 20.
penale contrattuale
Buongiorno ,ho ricevuto una lettera dall'azienda Parkdepot Srl (pratica 003-158-000-187)che mi contesta una violazione delle condizioni di parcheggio.La lettera afferma che il giorno 09.3.2024 ho sostato 28 minuti in piu' rispetto ai 120 consentiti dalle condizioni affisse.Il parcheggio in questione è situato in via Italia, 47 di Villa Raspa ed è parcheggio di un centro commerciale.Mi richiedono una penale di euro 40 per superamento delle condizioni di parcheggio.Premetto che entrando nel parcheggio, se non esistono barriere ,è ipotizzabile, come nel mio caso , non notare affisse le condizioni e le penali per violazione dei termini della sosta. Nonostante la società ipotizzi ben visibili le condizioni affisse e senza nessun titolo comprovante l'accettazione del sedicente contratto, solo un accesso condizionato da una barriera a sbarre comandata del conducente previo lettura delle condizioni esposte in modo chiaro e visibile sulla barriera stessa ,escluderebbe la mancata visione delle condizioni della sosta. Inoltre considero che, in un'area privata di un centro commerciale, il superamento del tempo di sosta consentito debba essere valutato con discrezionalià e non certo assimilato alle sanzioni di un ente pubblico.Esprimo il mio totale disappunto ritenendo illegittima la richiesta economica.
MULTA INGIUSTA
Buonasera, ho ricevuto oggi questa multa da parte di Parkdepot presso via Italia 47 , Villa Raspa. Dove viene contestato il mio parcheggio in una fascia oraria serale tra le 21.49 e le 00.54 del 04.05.2024 Sono arrivata alle ore 21.45 più o meno per cenare nel ristorante di fronte, dove ho avuto accesso al parcheggio, visto che è un parcheggio con LIBERO ACCESSO, dove non si segnala la presenza né di telecamere, né di video sorveglianza, né di parcheggio a pagamento o che vieti l’accesso nelle ore notturne. Allego la foto della multa Rimando attesa di risposta al mio indirizzo e-mail martinalisio23@gmail.com
contestazione penali contrattuali
Buongiorno, in merito ai due reclami allegati alla presente per violazione delle condizioni di utilizzo del parcheggio di via Degola 54r a Genova chiedo cortesemente di esentarmi dal pagamento dei costi di gestione di entrambi in quanto da Regolamento non è previsto che mi venga addebitato alcun costo relativo alle spese di identificazione del contravventore ed altre spese che non siano per targhe di paesi stranieri. Altrimenti chiedo di inviarmi le fatture delle spese amministrative da voi sostenute
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