Com’è strutturato il nostro test di laboratorio sugli antizanzare

Per valutare i repellenti antizanzare ci siamo concentrati sull'efficacia, il rischio, ma non solo. Scopri le analisi che abbiamo fatto in laboratorio e i risultati del test.
i repellenti migliori del test
Antizanzare: efficacia
Per testare l'efficacia dei repellenti per zanzare, ci siamo fatti pungere. Guarda il video con le nostre prove in laboratorio.
Altroconsumo ha incaricato un laboratorio esperto di valutare repellenti con diversa composizione, sia per principio attivo che per concentrazione e diversi tipi di formulazione. Le prove di efficacia sono state svolte in accordo con quanto previsto dalle linee guida dell’OMS-WHOPES/2009
I repellenti, resi anonimi, sono stati applicati sulle braccia di un gruppo di volontari. Prima di mettere il prodotto (un'unica dose applicata secondo le indicazioni in etichetta), il braccio dei volontari è stato lavato con sapone neutro, risciacquato con acqua e soluzione di etanolo al 70% e infine asciugato. Ciascun volontario ha infilato il braccio trattato in una gabbia di plexiglas con dentro 100 femmine di zanzare della specie più diffusa. Le prove sono state ripetute per 3 minuti ogni mezz’ora fino alla prima puntura. La durata di protezione completa è stata calcolata come tempo che intercorre tra l’applicazione del repellente e la prima puntura ricevuta.
Abbiamo utilizzato zanzare della specie Ae. Albopictus, cioè la zanzara tigre, una specie originaria dell’area tropicale e del sud-est asiatico, attualmente la più nociva presente nel nostro Paese perché trasmette virus responsabili di patologie quali Chikungunya, Febbre gialla, Dengue e Zika. In ogni caso i dati ottenuti dai test condotti su questa specie possono essere ritenuti sufficientemente rappresentativi anche per le altre specie nocive di zanzara europee.
Abbiamo messo alla prova repellenti con diversa composizione, sia per principio attivo che per concentrazione e diversi tipi di formulazione. I dati ottenuti sono stati analizzati ed estrapolati in modo da assegnare a prodotti con le stesse caratteristiche un’identica valutazione di efficacia (bassa, media, alta).
Oltre all’efficacia repellente, che è la caratteristica più importante valutiamo praticità d’uso, chiarezza e completezza delle etichette per evitare usi impropri.
Antizanzare: rischio
Non è possibile escludere a priori qualuqnue reazione per chiunque, essendo dei biocidi non sono esenti da tossicità, ma usati con le opportune precauzioni sono sicuri.
I repellenti per zanzare hanno 2 tipi di rischi diversi:
- il primo è legato al formato perché i prodotti che si spruzzano hanno un maggiore rischio di essere inalati o ingeriti o irritare gli occhi, mentre quelli che si spalmano come le salviettine, gli stick, i roll on, i gel e latti sono più sicuri. Inoltre, alcuni sono più pericolosi perché infiammabili per la presenza di propellenti (gli ingredienti che fanno spruzzare le bombolette) o alcol (utilizzato come base per inserire il principio attivo);
- il secondo aspetto riguarda invece il principio attivo: il DEET secondo la classificazione dell’ECHA (agenzia europea per la sicurezza chimica) è nocivo per ingestione, provoca grave irritazione oculare e provoca irritazione cutanea; l’icaridina provoca irritazione oculare, citrepel e citrodiol possono provocare reazione allergica in soggetti sensibili, ma sono in genere quelli più sicuri.
Età consigliata
Non esistono indicazioni ufficiali e la maggior parte dei produttori non riporta nessuna indicazione in etichetta. per la valutazione abbiamo tenuto la linea più cautelativa. In generale sarebbe meglio non usare repellenti fino ai 2 anni. Sotto i 6 mesi assolutamente non vanno usati mai, tra i 6 mesi e i 2 anni, solo se necessario, si può usare un repellente a base di Citrodiol o Citrepelinferiore al 10%, e spruzzarlo sui vestiti del bambino facendo attenzione ad occhi e bocca. Dai 2 anni vanno bene sia Icaridina che Citrodiol o Citrepel. Consigliamo di usare prodotti che si spalmano come gel, latti, salviettine e stick piuttosto che spray e lozioni spray che si spruzzano e potrebbero essere inalate, ingerite o irritare gli occhi dei più piccoli.i bambini sotto i 6 anni non dovrebbero applicarsi il repellente da soli, ma un adulto dovrebbe spalmarglielo evitando il viso e le mani. Quando non è più necessario, al rientro a casa, è importante risciacquare la pelle dei bambini con abbondante acqua per rimuovere residui.