Malattie trasmesse dalle zanzare: quali sono le più diffuse e come difendersi
Dengue, West Nile e Chikungunya sono fra le malattie trasmesse da zanzare che, secondo l’OMS, hanno registrato l’aumento maggiore negli ultimi decenni. Decine di casi legati a viaggi internazionali sono registrate ogni anno anche in Italia, dove emergono sempre di più focolai a livello locale. Anche se spesso lievi o asintomatiche, in alcuni casi queste malettie possono avere decorsi gravi. Capiamo perché queste infezioni non riguardano più solo i paesi tropicali, qual è la situazione in Italia e come proteggersi.

In questo articolo
- Le malattie trasmesse dalle zanzare in Italia
- Quali zanzare in Italia sono potenziale veicolo di malattie
- Come trasmettono malattie le zanzare e gli altri insetti?
- Come si forma un focolaio locale
- Perché le zanzare pungono alcune persone più di altre?
- Cosa fanno Italia ed Europa contro la diffusione delle zanzare
Febbre del Nilo Occidentale, dengue, chikungunya: sono solo alcune delle malattie virali trasmesse dalle zanzare che negli ultimi decenni hanno mostrato una diffusione crescente a livello globale. Un fenomeno legato in parte all’aumento degli scambi di persone e merci, in parte al cambiamento climatico, che favorisce la sopravvivenza e la diffusione degli insetti vettori.
Le zanzare, insomma, sono oggi molto più di un fastidio estivo: rappresentano un veicolo di infezione e un crescente problema per la salute pubblica, anche nei Paesi europei. Queste malattie sono spesso asintomatiche o lievi, ma in alcuni casi possono evolvere in forme severe. In alcune aree si registrano casi autoctoni, ovvero contratti sul territorio, non più soltanto importati da zone tropicali o subtropicali.
Vediamo quali sono le principali malattie trasmesse da zanzare In Italia, come riconoscerle e come difendersi, ma soprattutto perché c’è stato un incremento a livello globale e qual è la situazione nel nostro paese.
Torna all'inizioLe malattie trasmesse dalle zanzare in Italia
In Italia sono presenti soprattutto tre malattie:
- Dengue. Nota anche come “febbre spaccaossa, è tipica delle zone tropicali e subtropicali, soprattutto dell’Africa, ma si è ormai si è diffusa anche in altri continenti. In Italia si registrano sia casi importati, legati a viaggi internazionali, sia episodi di trasmissione locale in alcune aree del Paese, soprattutto nei mesi estivi. È trasmessa dalle zanzare del genere Aedes, come la zanzara tigre. Non si trasmette da persona a persona, ma solo tramite la puntura di zanzara. Provoca febbre alta, forti dolori muscolari e articolari, nausea e vomito. La malattia guarisce spontaneamente, ma in rari casi può evolvere in una forma emorragica più grave, soprattutto se c’è stata una precedente infezione. Non esistono cure specifiche, ma è disponibile un vaccino che offre una protezione parziale.
- Chikungunya. Anche questa malattia virale è trasmessa dalle zanzare Aedes. Causa sintomi simil-influenzali e forti dolori articolari. Descritta per la prima volta in Tanzania, è oggi presente in oltre 100 Paesi. In Italia è trasmessa dalla zanzara tigre e ha già causato piccoli focolai. Non si trasmette da persona a persona. L’infezione guarisce spontaneamente, ma nei soggetti fragili può avere un decorso severo.
- West Nile (Febbre del Nilo Occidentale). Prende il nome da una regione dell’Uganda dove è stata isolata per la prima volta. Da allora si è diffusa su più continenti, Europa compresa. In Italia è endemica: ogni estate causa focolai di diversa intensità. Il virus infetta soprattutto uccelli selvatici, migratori e stanziali, ma può colpire anche cavalli, cani, gatti e conigli. Si trasmette all’uomo tramite la zanzara comune (Culex). L’uomo non è in grado di trasmettere il virus, né ad altre persone, né alla zanzara: rappresenta un ospite terminale. Nella maggior parte dei casi è asintomatica o lieve, ma in una piccola percentuale può provocare complicanze neurologiche gravi e, in rari casi, decesso. Non esistono cure né vaccini specifici.
Altri virus trasmessi da zanzare in Italia
In Italia circolano altre due infezioni trasmesse da zanzare, meno note:
- Toscana virus. Isolato per la prima volta in Italia negli anni ’70, è trasmesso dai pappataci (simili alle zanzare, ma più piccoli e silenziosi). Nella maggior parte dei casi causa febbre leggera, ma può evolvere in meningo-encefaliti.
- Usutu virus. Virus simile al West Nile, colpisce principalmente gli uccelli. Nell’uomo provoca per lo più infezioni silenti, ma può occasionalmente determinare forme neurologiche gravi. È trasmesso dalla zanzara Culex. È endemica in africa, ma è ormai presente anche in Europa e in Italia con sporadici casi. Non ha cure specifiche e si risolve di solito da sola.
Nel mondo, invece, le zanzare sono responsabili anche di altre malattie, come febbre gialla e malaria, non sono presenti nel nostro paese. Anche il virus Zika (associato a malformazioni neonatali) è tramesso dalle zanzare, che nel 2015–2016 hanno causato una vasta epidemia in Brasile, che si è poi estesa a molti paesi nel mondo (Italia inclusa).
Quanti casi ci sono in Italia
Le infezioni trasmesse da zanzare sono in aumento anche nel nostro Paese. In Italia si sono sempre registrate decine di casi di importazione, cioè persone che arrivano da una zona endemica tropicale o subtropicale e che manifestano i segni dell’infezione solo all’arrivo in Italia. Negli ultimi anni abbiamo però assistito all’emergere di casi autoctoni, dovuti cioè alla circolazione locale di queste malattie per via della presenza di casi importati o di serbatoi di infezione (animali infetti) e di zanzare vettore competenti. Ad essere colpite sono state soprattutto alcune regioni di Nord e Centro Italia, ma il rischio riguarda anche altre zone del paese, soprattutto le aree costiere e le periferie urbane, che hanno le condizioni più adatte allo sviluppo dei focolai durante il periodo estivo. I dati raccolti dal Sistema di sorveglianza nazionale integrata mostrano questa situazione:
- Dengue. Decine di casi importati ogni anno. Nel 2023, per la prima volta, si sono registrati svariati casi autoctoni nelle aree del Lodigiano e della provincia di Roma, cioè non legati a viaggi, ma trasmessi dalle zanzare locali a partire da uno o più casi di importazione.
- West Nile. Decine o centinaia di casi autoctoni, a seconda dell’anno. Al contrario della Dengue, la febbre West Nile ha un serbatoio animale stabile: gli uccelli selvatici, sia migratori, sia stanziali, che rappresentano la principale fonte dell’infezione, poi trasmessa dalle zanzare tigre. Il virus circola stabilmente sul territorio nazionale, ed è quindi considerato endemico. La circolazione è poco prevedibile e dipende da fattori ambientali, climatici e alla circolazione del virus negli animali e nelle zanzare tigre. Ad esempio, nel 2022 sono stati notificati quasi 600 casi, gravi nella metà dei casi, e 37 decessi. Le regioni più colpite sono state Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia. Considerato che nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica e raramente grave, la reale estensione era sicuramente maggiore.
- Toscana virus. Diverse decine di casi autoctoni ogni anno, con oscillazioni imprevedibili.
- Chikungunya. Solo casi sporadici legati a viaggi all’estero. In passato, però, ci sono stati focolai: nel 2007, in Emilia-Romagna, con decine di casi confermati e nel 2017 in alcuni comuni del Lazio e della Calabria.
- Zika. Solo sporadici casi importati. Nessuna trasmissione locale registrata in Italia
Malattie non sono trasmesse dalle zanzare
Malattie come HIV, epatite B e C, e altre infezioni trasmesse con sangue o rapporti sessuali non sono trasmesse dalle zanzare: il sangue residuo sul pungiglione è insufficiente a infettare un’altra persona.
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Quali zanzare in Italia sono potenziale veicolo di malattie
Nel nostro Paese sono presenti diverse tipologie di zanzare capaci di trasmettere malattie:
- Anofele. Unico genere in grado di trasmettere la malaria, malattia oggi eradicata in Italia. La specie Anopheles labranchaiae è tuttora presente lungo le coste del Centro-Sud e nelle isole, ma il rischio di trasmissione locale è considerato molto basso.
- Culex. La comune zanzara italiana, attiva al tramonto e di notte. Può trasmettere West Nile virus, encefalite giapponese e filariosi linfatica. Si riproduce in acque stagnanti e sverna in ambienti chiusi, come cantine, garage o stalle.
- Aedes. Include specie invasive come Aedes albopictus (zanzara tigre), ormai presente in molte regioni italiane. Attiva anche di giorno, riesce a svilupparsi in quantità minime d’acqua, anche in ambienti urbani. Può trasmettere dengue, chikungunya, zika e febbre gialla.
Oltre alle zanzare, anche i pappataci (simili alle zanzare) sono vettori di malattia: attivi nelle ore crepuscolari nei mesi caldi, possono trasmettere il Toscana virus e la leishmaniosi.
Torna all'inizioCome trasmettono malattie le zanzare e gli altri insetti?
Un insetto può essere:
- Portatore biologico (es. zanzare e zecche): ospitano l’agente infettivo al loro interno (dove può svilupparsi) trasmettendolo attraverso puntura o morso.
- Portatore meccanico (es. mosche l’agente infettivo resta sulla superficie del corpo dell’insetto e viene trasportato per contatto.
Le zanzare fungono da vettore perché si infettano pungendo una persona (o un animale) infetto e trasmettono l’agente patogeno a un altro ospite con una puntura successiva.
Perché si assiste a un aumento globale delle malattie da zanzara?
Negli ultimi anni si è registrato un aumento globale delle arbovirosi. Secondo l’OMS, i casi di dengue sono cresciuti di oltre 30 volte negli ultimi decenni. Anche chikungunya, febbre gialla e West Nile mostrano una diffusione crescente. Cosa sta causando questo aumento? Le cause principali sono:
- Aumento dei viaggi e del commercio internazionale. Il trasporto in container favorisce il diffondersi dei vettori di infezione, mentre il turismo e i viaggi internazionali favoriscono il diffondersi delle infezioni in aree non endemiche.
- Deforestazione, desertificazione e urbanizzazione. Hanno sovvertito gli equilibri ecologici di varie specie animali, prima lontane dagli insediamenti umani. Nei paesi in via di sviluppo, la rapida urbanizzazione con l’affollarsi di molte persone, spesso povere, in abitazioni strutturalmente carenti, ha facilitato il contagio. In particolare, urbanizzazione e desertificazione sono state correlate con il cambiamento del comportamento delle zanzare anofele, vettori della malaria.
- Espansione di agricoltura e allevamenti. L’impiego di sempre più vasti territori per l’agricoltura e l’allevamento di bestiame su vasta scala, hanno creano grandi serbatoi animali di malattie a contatto con l’uomo. L’irrigazione di zone precedentemente aride ha facilitato il moltiplicarsi delle aree di riproduzione delle zanzare, estendendo la durata dei periodi in cui le zanzare possono infettare l’uomo.
- Cambiamento climatico. Il riscaldamento globale e le situazioni climatiche estreme (siccità e inondazioni) stanno già modificando le specie di zanzare prevalenti nelle diverse aree geografiche. Le temperature e le condizioni di riproduzione ideali per le zanzare Anofele (che trasmettono la malaria) e per le Aedes (responsabili di altre malattie virali, in espansione anche in Europa) sono infatti diverse: le prime preferiscono temperature intorno ai 25°C e si riproducono di più in raccolte di acqua naturali, tipiche delle campagne; le seconde si trovano meglio a 29°C, temperature raggiunte sempre più spesso nelle città. Le Anofele “malariche” pungono di sera e di notte, mentre le Aedes anche di giorno.
Come si forma un focolaio locale
È sufficiente che una persona infetta, di ritorno da un’area endemica, venga punta da una zanzara competente perché si attivi un focolaio locale. Se le condizioni climatiche e ambientali lo permettono, la trasmissione può avvenire anche in aree dove il virus non era presente.
È ciò che sembra essere accaduto in Francia, dove la dengue è diventata endemica. Anche in Italia, negli ultimi anni, si sono verificati focolai autoctoni di dengue, a partire da casi importati.
Una zanzara particolarmente adatta può favorire la diffusione. In Italia e Francia, ad esempio, la trasmissione è sostenuta da Aedes albopictus (la zanzara tigre), anche se la specie più efficiente è Aedes aegypti, non presente nel nostro Paese ma in espansione in altre aree del mondo.
Torna all'inizioPerché le zanzare pungono alcune persone più di altre?
Le zanzare sono principalmente attirate da:
- anidride carbonica (quindi, dal respiro)
- sudore
- temperatura corporea
Insomma, chi fa attività fisica è particolarmente “appetibile”. Anche i colori scuri degli abiti (nero, rosso, grigio, blu) attraggono di più rispetto a colori chiari come bianco, giallo, verde o kaki.
Cosa difendermi dalle zanzare?
Proteggersi dalle punture di zanzare è fondamentale, soprattutto in viaggio in aree endemiche. Serve:
- Limitare il soggiorno all’aperto al tramonto e dopo (attenzione però alle zanzare Aedes, attive anche di giorno)
- Indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo e di colore chiaro
- Usare repellenti sulla pelle scoperta, sui vestiti e sulle zanzariere
- Soggiornare in ambienti climatizzati o con zanzariere a porte e finestre o dotarsi di un antizanzare elettrico
- Eliminare anche piccole quantità di acqua stagnante in casa o sul balcone
- Vestire di bianco, kaki, verde o giallo per attirare meno le zanzare
Cosa fanno Italia ed Europa contro la diffusione delle zanzare
Ci sono piani di sorveglianza e contrasto che riguardano i casi umani, quelli animali, la sorveglianza dei donatori di sangue e delle zanzare. La lotta alle zanzare, oltre alle tecniche “classiche”, ha ora la possibilità di interessanti tecniche genetiche, che però devono essere ben ponderate nelle ricadute ambientali, non sempre prevedibili. Nelle nostre città sarebbe importante la costante cura del verde e l’eliminazione dei rifiuti, per contenere le zanzare.
L’app gratuita Mosquito Alert
Mosquito Alert è un’applicazione gratuita sviluppata per coinvolgere cittadini e ricercatori nel monitoraggio delle zanzare in Italia ed Europa. Fa parte di un progetto finanziato da diversi centri di ricerca pubblici (Sapienza Università di Roma, Istituto Superiore di Sanità, MUSE di Trento, Istituto Zooprofilattico delle Venezie e Università di Bologna). Le segnalazioni contribuiscono a rilevare e mappare le specie di zanzare autoctone e invasive e a supportare interventi mirati di disinfestazione da parte delle autorità locali.
Con l’app è possibile:
- segnalare e fotografare la zanzara (o anche le punture) e inviare foto, perché sia analizzata dai ricercatori;
- fotografare e segnalare punti critici di riproduzione come raccolte di acqua stagnante etc;
- consultare una mappa pubblica interattiva delle segnalazioni validate in Italia e Europa.