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Come scegliere il repellente per zanzare

Trova il repellente per zanzare che più si adatta alle tue necessità

La guida passo passo

Con la bella stagione arrivano anche le antipaticissime zanzare che, oltre a procurarci dolorose e fastidiose punture, emettono anche un noioso ronzio capace di disturbare il nostro sonno e possono trasmettere alcune malattie.  Come fare per tenerle lontane? In commercio esiste una gran varietà di repellenti - in formato spray, salviette, vapo, lozioni, latti e gel -che vanno scelti con cura perché siano efficaci e sicuri.

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Come funziona un repellente per zanzare

I repellenti sono prodotti da applicare sul corpo per tenere lontano le zanzare, sono formulati a base di sostanze specifiche che disorientano le zanzare o le respingono, per cui fanno in modo che questi insetti non siano attratti da noi e di conseguenza non ci pungano.

La differenza tra repellente e insetticida sta proprio nel meccanismo d’azione:

  • i repellenti si applicano sulla pelle e tengono lontane le zanzare
  • gli insetticidi si utilizzano per l’ambiente, interni o esterni e uccidono le zanzare

Questi due tipi diversi di prodotti, per avendo lo stesso scopo di non farci pungere dalle zanzare, utilizzano principi attivi diversi e formulazioni diverse, sono entrambi utili nella lotta alle zanzare, la scelta dipende più dalle nostre abitudini e dal luogo in cui abitiamo o se vogliamo andare in vacanza in un paese a rischio di malattie trasmesse dalle zanzare.

Le zanzare femmina necessitano di proteine contenute nel sangue per la maturazione delle uova. Durante il pasto di sangue, introducono una piccola quantità di saliva nel corpo dell’ospite la quale può causare, in base alla sensibilità individuale, dal semplice prurito a forti reazioni allergiche. Se la zanzara trasporta dei patogeni, questi possono essere introdotti, sempre attraverso la saliva, all’interno del corpo dell’ospite infettandolo. Una delle modalità per ridurre i rischi legati alle punture è attraverso l’uso di sostanze repellenti.

I repellenti contengono principi attivi che non uccidono le zanzare (come invece fanno gli insetticidi), ma si applicano sulla pelle o sui vestiti per tenerle lontane perché queste sostanze agiscono con diversi meccanismi: disorientano le zanzare che non riescono a localizzarci, rendono i nostri odori meno attraenti o addirittura repulsivi per le zanzare

Un prodotto repellente deve essere registrato e approvato per efficacia e sicurezza dal ministero della Salute e in etichetta riporta l’indicazione "Presidio medico chirurgico" (PMC) oppure prodotto biocida, con il nome del principio attivo (i più comuni sono DEET, citrodiol e icaridina) e la concentrazione. Solo questi prodotti possono inserire sulle confezioni diciture specifiche, ad esempio “efficace contro la zanzara tigre”, “tiene lontane le zanzare per quattro ore” e simili.

Se invece l'etichetta riporta l’elenco completo degli ingredienti (INCI) come un sapone, non si tratta di un repellente, ma di un cosmetico che per legge non può vantare nessuna efficacia. Le nostre prove, infatti, lo confermano: questi tipi di prodotti a base di olii essenziali come citronella, timo, lavanda o geranio proteggono per poche decine di minuti, in genere meno di mezz'ora.

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I principi attivi

I principi attivi sono le sostanze che rendono un repellente efficace per tenere lontane le zanzare: maggiore efficacia significa protezione più duratura, cioè un tempo più lungo senza essere punti. Vediamo quali sono i più diffusi.

DEET

Il DEET (o N,N-dietiltoluamide) è la sostanza più diffusa ed efficace, ma presenta un maggior profilo di rischio. È autorizzata dal regolamento sui prodotti biocidi (BPR) UE n. 528/2012 come repellente.

È utilizzata nelle formulazioni spray e vapo, raramente nelle salviettine, in concentrazioni dal 7 al 50%, nelle versioni normali e tropical/safari/forte/etc, anche con l’aggiunta di piccole % di altri attivi (generalmente quelli di origine naturale), che però non sono rilevanti ai fini dell’efficacia, visto che il deet è il principio attivo più efficace.

Protegge dalle zanzare anche a basse concentrazioni, tra il 7 e il 15% ha una protezione buona, con l’aumentare della concentrazione diventa sempre di più efficace, al 20% offre una protezione alta, dal 30 al 50% è consigliato solo per vacanze in paesi tropicali o in zone a rischio.

Proprio per la sua efficacia è una sostanza che ha un maggior grado di rischio, secondo la classificazione europea, è nociva se ingerita, provoca grave irritazione oculare e irritazioni cutanee. Va usato con attenzione, seguendo le indicazioni in etichetta e, in via precauzionale, lo sconsigliamo per i bambini sotto i 12 anni e le donne in gravidanza e allattamento.

Icaridina

L’icaridina (o picaridina) è una sostanza diffusa, meno efficace del DEET, ma più tollerabile.

È approvata come repellente dal regolamento sui prodotti biocidi (BPR UE n. 528/2012) europea come sostanza biocida.si trova in diverse formulazioni, spray, vapo, gel, lozioni, salviette; si utilizza da sola, in concentrazioni dal 10 al 20%. E’ spesso presente nelle linee di prodotti “family”, “kids” o "sport”.

È efficace a partire dal 10%, concentrazioni dal 10 al 20% offrono una protezione media per un senza differenze rilevanti tra le %. non sono disponibili % maggiori in commercio. Quando utilizzato nelle salviettine perde un po' di efficacia, la protezione si abbassa. In generale, oltre ad essere meno efficace dal DEET, è anche meno costante come risultati, c'è un po' di variabilità sulla durata, in ogni caso non arriva mai a protezioni alte.

Ha un rischio inferiore al DEET, secondo la classificazione europea provoca grave irritazione oculare. Può essere usata per i bambini a partire dai 2 anni, evitando formulazioni che si spruzzano, applicato da parte di un adulto evitando occhi e bocca e preferendo basse concentrazioni.

Citrodiol/Citrepel

Il Citrodiol (o Eucaplyptus citridora) e il Citrepel (o Cymbopogon winterianus) sono le uniche sostanze di origine vegetale autorizzate come repellenti a livello europeo (BPR UE n. 528/2012) e contengono rispettivamente fino al 66% e fino al 75% del principio attivo PMD (p-menthane-3,8-diol). Sono meno efficaci del DEET, ma più efficaci di icaridina e ir3535.

In commercio sono disponibili prodotti con entrambi i principi attivi, fanno parte delle linee “naturali” eco green o delle linee per famiglie, sono disponibili in diverse versioni, quelle più diffuse sono spray vapo e salviettine, in % dal 10 al 30%

Dal 10 al 20% offre una protezione accettabile, dal 20 al 30% buona, ma anche aumentando le concentrazioni non raggiunge mai giudizi ottimi. Anche utilizzato nelle salviette non perde efficacia.

Hanno un basso profilo di rischio, secondo l’agenzia europea per la sicurezza chimica, per il principio attivo PMD, non sono stati classificati pericoli.

Entrambe le sostanze possono essere usate per i bambini a partire dai 2 anni, va applicato da parte di un adulto, evitando occhi e bocca e preferendo basse concentrazioni.

IR3535

L’IR3535 (o etil butyl acetilamino propionato) è una sostanza poco diffusa e poco efficace, è autorizzato a livello europeo come repellente per insetti, si trova nelle formulazioni vapo, lozione e salviettine in concentrazioni dal 10 al 20%. E’ spesso utilizzato in prodotti junior, soft, sensitive.

Sotto il 10% di concentrazione non è efficace secondo i test degli anni precedenti (quest’anno non ne abbiamo di prodotti con meno di 10%), ma anche aumentando la concentrazione, offre al massimo una protezione accettabile e non ci sono differenze rilevanti tra 10 e 20 %, non sono disponibili in commercio % maggiori, quando utilizzato nelle salviettine perde un po' di efficacia, la protezione è bassa.

Ha un basso profilo di rischio secondo l’agenzia europea per le sostanze chimiche ECHA può causare gravi danni oculari, ma nel 2024 è stato incluso nella lista  delle sostanze da valutare per i possibili effetti interferenti endocrini. In via precauzionale, e in presenza di alternative valide, lo sconsigliamo per i bambini e le donne in gravidanza, finché non sarà conclusa la valutazione.

Oli essenziali e “repellenti naturali”

Gli olii essenziali, come citronella, timo, lavanda o geranio, non sono autorizzati come principi attivi repellenti per le zanzare, dalle nostre prove non offrono protezione adeguata, meno di mezz’ora. La citronella, in particolare, contiene piccole tracce di PMD (lo stesso attivo presente in quantità molto maggiori nelle sostanze attive citrodiol e citrepel), non sufficienti per essere efficace.

I prodotti a base di olii essenziali non sono repellenti ma cosmetici, non possono vantare nessuna efficacia, possono profumare e mantenere la pelle in buono stato, ma non possono vantare alcuna efficacia contro le zanzare.

I prodotti a base di olii essenziali potrebbero anche contenere allergeni che seppur provenendo da ingredienti di origine naturale hanno comunque un rischio elevato di reazioni cutanee, in particolare in prodotti che non si sciacquano e restano a lungo a contatto con la pelle sensibile come quella dei bambini. E’ difficile dare un’indicazione di età minima per i bambini perché non essendo efficaci, non sono consigliati in generale come repellenti.

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Come scegliere il repellente più potente ed efficace

Oltre al principio attivo, in etichetta è presente un’altra informazione utile per scegliere il repellente più efficace: la concentrazione, che in etichetta è indicata come grammi di principio attivo su 100 g di prodotto.

In generale più alte sono le concentrazioni, più persistente risulta l’azione protettiva del prodotto, cioè maggior tempo passerà prima che le zanzare pungano. Questo concetto vale per DEET che offre un’ampia gamma di concentrazioni, quello al 50% protegge sicuramente più a lungo di quello al 7%. Icaridina, citrodiol e citrepel sono meno efficaci del deet e non si evidenziano dai nostri test differenze rilevanti in termini di protezione tra prodotti al 10 o al 20%.

Come abbiamo visto non tutti gli attivi sono ugualmente efficaci; perciò, non è possibile usare la concentrazione per paragonare sostanze diverse, ad esempio un prodotto a base di DEET al 20% è più efficace di uno con icaridina alla stessa percentuale.

I prodotti a base di oli essenziali (come citronella, geranio, eucalipto) non riportano la concentrazione del principio attivo perché non sono autorizzati come repellenti, ma cosmetici e quindi riportano l’elenco completo degli ingredienti in linguaggio INCI.

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Repellenti per esigenze specifiche

I repellenti antizanzare sono disponibili in diversi formati a seconda delle esigenze specifiche:

  • Spray: garantisce un’applicazione veloce e può essere condiviso tra più persone. Di contro c'è il rischio che venga accidentalmente inalato o ingerito o irriti gli occhi quando viene spruzzato, per questo motivo sono meno indicati per i bambini. Sono disponibili due formati, le lozioni spray o vapo (spruzzini in plastica), e gli spray o spray secchi (bombolette in alluminio sottovuoto) che sono infiammabili.
  • Salviette: sono facili da utilizzare, ma una volta aperte di seccano facilmente. Sono più sicure per i bambini perchè evitano il rischio di inalazione ed irritazione degli occhi. Sono utili per rinnovare la copertura dopo che è passato un po’ di tempo dalla prima applicazione oppure quando le parti esposte sono poche (ad esempio, mani e collo) e per i bambini. Sono in genere meno efficaci degli spray
  • Stick e Roll on: sono meno diffusi, vanno bene per le piccole superfici, come caviglie, collo e braccia. Sono comodi da portare con sé, ma meno igienici degli spray se devono essere utilizzati da più persone. Sono indicati per i bambini perchè non c’è rischio di inalazione o spruzzo accidentale negli occhi.
  • Latti e gel: utilizzati nelle versioni per i più piccoli, perché non si spruzzano, sono comodi da spalmare e più sicuri per i bambini perchè evitano il rischio di inalazione.  in genere hanno una consistenza un pò oleosa che potrebbe ungere i tessuti.

Per ambienti interni

Negli ambienti interni le zanzare arrivano solitamente dall’esterno, attraverso le finestre o le porte aperte. Per difendersi dalle zanzare negli ambienti chiusi, il sistema migliore sono le zanzariere fisse o temporanee, applicate su tutte le finestre apribili della casa. Se invece le zanzariere non ci sono, i sistemi più efficaci per evitare la presenza di zanzare all’interno sono gli antizanzare elettrici (o elettroemanatori), che emettono quantità controllate di insetticida, per uccidere o inattivare le zanzare già presenti nella stanza. Poiché questi apparecchi emettono insetticida (sicuro per l’uomo e i mammiferi, nocivo per gli insetti), è sempre bene arieggiare nuovamente i locali dopo avere usato l’antizanzare elettrico. E’ sconsigliabile usare invece gli insetticidi spray: il loro effetto è temporaneo, è difficile dosarli correttamente e l’insetticida si deposita sulle superfici, contaminando gli ambienti chiusi, fino alla successiva pulizia.

Per ambienti esterni e giardini

E’ soprattutto all’aperto che serve un repellente zanzare per proteggere la pelle dalle punture, ma esistono anche altri sistemi che possono integrare l’uso del repellente quando si sta sul terrazzo o in giardino. Quando le zanzare sono molte e aggressive, un efficace repellente zanzare esterno è la spirale o zampirone. Lo zampirone acceso emette fumo e basse quantità di insetticida (piretroidi), disturbando le zanzare presenti e tenendole lontane dalle potenziali vittime di punture. Anche le candele alla citronella possono avere un effetto repellente verso le zanzare all’aperto, ma la loro efficacia nell’evitare le punture è molto bassa e dovuta più all’emissione di fumo, che all’efficacia repellente della citronella: raramente sono sufficienti a tenere alla larga le zanzare dalle persone. L’essenza di citronella, così come altre essenze aromatiche come geranio, eucalipto, lavanda, neem….hanno solo un blando effetto repellente e non bastano a evitare di essere punti.

Per paesi tropicali o ad alto rischio

Nonostante diversi prodotti riportino nel nome o nelle indicazioni “tropical”, “extreme”, “adventure”, “exotic”, etc, non tutti sono indicati.

L’unico principio attivo consigliato per i paesi tropicali, dove c’è un rischio di trasmissione di malattie attraverso le zanzare, è il DEET a elevate concentrazioni, 30% o 50%. Gli altri principi attivi o concentrazioni inferiori non garantiscono una protezione adeguata.

Sono consigliabili applicazioni fatte più volte per proteggersi, anche direttamente sui tessuti e utilizzare barriere fisiche, indossare vestiti chiari che coprano quasi tutto il corpo quando siamo all’aperto e zanzariere e ventilatori all’interno.

Per neonati e bambini

Pochi prodotti riportano le indicazioni di età minima e anche quando presenti spesso sono in contrasto, tra loro, ad esempio due diversi prodotti a base dello stesso attivo sono consigliati a seconda dei produttori per età diverse. Non significa che un prodotto sia più sicuro o più adatto dell’altro, ma che, non essendoci linee guida ufficiali, ogni produttore decide se e cosa riportare.

In generale le linee guida internazionali e nazionali concordano che sotto i 2 anni nessun repellente vada assolutamente usato per il rischio di irritazioni cutanee, ingestione o inalazione: bisogna usare solo barriere fisiche, zanzariere o vestiti.

Dopo i 2 anni, si possono usare repellenti a base di citrodiol, citrepel o icaridina a basse concentrazioni (10%). Vanno applicati da parte di un adulto spalmandoli con la propria mano, evitando contorno occhi e bocca, sconsigliamo le formulazioni spray e vapo, meglio salviettine, creme e gel perché riducono il rischio di inalazione e i prodotti che aggiungono bitrex (o denatoium benzoate) una sostanza amara che previene l’ingestione.

In via precauzionale sconsigliamo l’uso di DEET fino ai 12 anni, pur non esistendo divieti o regolamentazioni ufficiali e i produttori danno indicazioni molto diverse tra loro, consideriamo la situazione più cautelativa per i bambini; in concentrazioni elevate (30-50%) le indicazioni invece concordano di non utilizzare sotto i 18 anni e solo in caso di rischio di malattie trasmissibili dalle zanzare. Da quest’anno sconsigliamo, sempre in via precauzionale i repellenti (sono rari) a base di ir3535 perché è stato inserito nella lista delle sostanze da valutare come interferente endocrino, ci riserviamo di aspettare l’esito della valutazione per modificare la nostra posizione.

Sconsigliati, senza indicazioni di età specifiche, i prodotti a base di oli essenziali che, oltre a non garantire efficacia repellente, possono contenere allergeni.

In gravidanza

Sono disponibili poche informazioni sull’utilizzo dei repellenti in gravidanza, dalle nostre analisi sui prodotti, solo una minima parte delle etichette riporta “non applicare in gravidanza ed allattamento”, “non è indicato per donne incinte o che allattano”, ma non significa che questi prodotti siano meno sicuri, si tratta in generale di un principio di precauzione, per la mancanza di studi e dati a supporto e non essendoci linee guida specifiche, ogni produttore decide se e cosa riportare in etichetta.

Per l’utilizzo in gravidanza consigliamo il più possibile il ricorso a barriere fisiche (zanzariere, abiti) come per i bambini e la scelta di repellenti prodotti a base di icaridina, citrodiol o citrepel a bassa concentrazione (10%), preferendo profumazioni più delicate e meno marcate.

Sconsigliamo in via precauzionale, repellenti a base di DEET pur non esistendo divieti o regolamentazioni ufficiali, anche a basse concentrazioni e quelli a base di ir3535 perché è stato inserito nella lista delle sostanze da valutare come interferente endocrino, ci riserviamo di aspettare l’esito della valutazione per modificare la nostra posizione. Sconsigliati anche i prodotti a base di oli essenziali che, oltre a non garantire efficacia repellente, possono contenere allergeni.

Per cani

I repellenti per le persone non sono adatti ad essere applicati sugli animali, non solo non è garantita l’efficacia ma potrebbero essere nocivi.

Per proteggere gli animali da zanzare, pulci, zecche e insetti è necessario un prodotto specifico, i principi attivi repellenti per zanzare per i cani sono diversi da quelli per umani.

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Come leggere l’etichetta di un antizanzare

Le etichette dei repellenti antizanzare sono difficili da leggere, lo vediamo bene quando ogni anno facciamo le valutazioni dei prodotti, sono scritte in piccolo, a volte in colori chiari, bisogna sollevare la linguetta nascosta per trovarle, sono presenti tante lingue insieme…

Però le informazioni contenute sono molto utili, sia per l’utilizzo che per la scelta, in particolare ne servono 3:

1 - È un prodotto repellente autorizzato?
2 - Quale principio attivo utilizza?
3 - Qual è la concentrazione dell’attivo? 

etichetta

PMC, biocida, cosmetico: cosa cambia

Sul retro della confezione si trova la prima fondamentale informazione in etichetta

I repellenti autorizzati riportano l’indicazione "Presidio medico chirurgico" (PMC) oppure prodotto biocida, con il nome del principio attivo (i più comuni sono DEET, citrodiol e icaridina) e la concentrazione. Solo questi prodotti possono inserire sulle confezioni diciture specifiche, ad esempio “efficace contro la zanzara tigre”, “tiene lontane le zanzare per quattro ore” e simili. Non c’è alcuna differenza tra PMC o biocida, la prima è una vecchia denominazione in uso unicamente in Italia, mentre un prodotto biocida è la denominazione europea, in particolare i repellenti per zanzare appartengono al tipo 19, secondo il Regolamento UE sui Prodotti Biocidi (BPR).

Se invece l'etichetta riporta l’elenco completo degli ingredienti (INCI) come un sapone, non si tratta di un repellente, ma di un cosmetico che per legge non può vantare nessuna efficacia. Le nostre prove, infatti, lo confermano: questi tipi di prodotti a base di olii essenziali come citronella, timo, lavanda o geranio proteggono per poche decine di minuti, in genere meno di mezz'ora.

Ingredienti, concentrazione, durata

Dopo aver verificato che il repellente sia regolarmente autorizzato come Presidio medico chirurgico o prodotto biocida, le altre informazioni utili alla scelta sono l’ingrediente attivo utilizzato e la sua concentrazione che influiscono entrambe sulla durata. Per legge, i repellenti non devono riportare l’elenco completo degli ingredienti, ma solo il nome del principio attivo e la sua concentrazione (g di attivo su 100 g di prodotto).

Se invece trovate in etichetta l’elenco completo degli ingredienti, non si tratta di un repellente, ma di un cosmetico e, come tale, non può vantare alcuna efficacia contro le zanzare, ma può profumare la pelle e mantenerla in buono stato, solitamente dichiarano di creare un ambiente sgradito.

Il principio attivo più efficace è il DEET, protegge già a basse concentrazioni dal 7 al 15% è efficace per diverse ore, più concentrato anche oltre 8 ore; icaridina, ir3535 sono un po' meno efficaci, quelli a base di olii essenziali hanno una protezione molto limitata, pochi minuti secondo i nostri test; icaridina, ir3535, citrodiol e citrepel offrono a seconda delle concentrazioni una protezione dalle 2 alle 6 ore.

I produttori non sono obbligati a riportare informazioni sulla durata, quando lo fanno sono indicative, e generalmente indicate come “fino a”, perché comunque c’è un po' di variabilità a seconda di chi li utilizza perché le zanzare sono attratte da molti stimoli diversi (sudore, odore, temperatura, CO2, etc).
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Alternative e soluzioni complementari

Ci sono anche altre soluzioni contro le zanzare, oltre i repellenti e gli insetticidi, ma non tutte sono efficaci, alcuni metodi funzionano come la disinfestazione, le zanzariere e i ventilatori, altre un po' meno come la pianta di citronella, le lampade o le trappole a CO2 e alcune proprio per nulla, come le app e i braccialetti. 

Disinfestazione

Per tenere a bada le zanzare la strategia migliore è giocare d’anticipo con una disinfestazione che ne limiti in modo importante il numero, agendo sia sulle larve che sugli insetti adulti. Ma come intervenire? Ecco tutte le informazioni utili e i nostri consigli.

Zanzariere

Applicare una zanzariera a finestre e portafinestre è il modo più efficace per proteggersi dalle zanzare perché crea una vera e propria barriera fisica impedendone l’ingresso nelle nostre case. Ma quali sono le tipologie di zanzariere? E come utilizzarle? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle zanzariere.

Ventilatore

Non tutti sanno che: le zanzare sono deboli “volatori” e non possono competere con una brezza forte come quella che si ottiene con un ventilatore. Posizionando il flusso d'aria all'altezza delle gambe (dove le zanzare prediligono pungere) può essere un ottimo ed efficace rimedio antizanzare. Scopri come scegliere il ventilatore più adatto alle tue esigenze

Pianta di citronella

La pianta di citronella è considerata un metodo efficace per tenere lontane le zanzare; infatti, il suo olio essenziale viene utilizzato anche per braccialetti, diffusori e candele. Ma funziona davvero? Scopriamolo in questo articolo.

Trappola CO2 e altri dispositivi

Da diversi anni sono presenti sul mercato trappole antizanzare, tra cui “mosquito magnet”, che attraggono in diversi modi questi insetti e poi li intrappolano o li uccidono. O altri dispositivi come Ecopest che promette di allontanare zanzare, formiche, ragni e altri insetti senza l’uso di pesticidi o sostanze chimiche, sfruttando ultrasuoni o oli essenziali. Tuttavia, le affermazioni sull’efficacia di questi dispositivi sono spesso vaghe e non verificabili.

Lampade

Le lampade antizanzare sono dei dispositivi elettrici che servono ad attrarre e intrappolare o uccidere non solo le zanzare, ma tutti i tipi di insetti, anche quelli impollinatori, per questo sono dannose per l’ambiente. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle lampade antizanzare.

App

Le app antizanzare per smartphone promettono di tenere lontano gli insetti molesti grazie agli ultrasuoni. Ma sono completamente inutili e possono essere fastidiose per altri animali.

Braccialetti

I braccialetti in silicone imbevuto di olii essenziali o tecnologici che emettono ultrasuoni, attenzione a non farsi attrarre da prodotti molto pubblicizzati che promettono di proteggere senza sostanze chimiche.

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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sui repellenti per zanzare

Quante volte al giorno devo spruzzare l’antizanzare?

Un repellente protegge a seconda del principio attivo e della concentrazione dalle 2 alle 8 ore. Nel caso vi accorgeste che non funziona più, potete riapplicarlo. La scelta migliore sarebbe quella di lavare via il precedente, prima di una nuova applicazione, per limitare il rischio di reazioni.

L’informazione sul numero di applicazioni al giorno è raramente presente in etichetta, quando l’abbiamo identificata, riporta massimo 2 applicazioni al giorno, ma spesso è riferito ai bambini, perché non esistono linee guida specifiche a cui attenersi. I prodotti a base di DEET sono molto efficaci, in concentrazioni 15-20%una sola applicazione è sufficiente a proteggere fino a 8 ore, al 30 e 50% non vanno usati abitualmente ma solo in caso di situazioni in cui c’è il rischio della trasmissione di malattie da parte delle zanzare, come ad esempio i viaggi in paesi tropicali.

Quali ingredienti deve contenere uno spray per essere efficace contro le zanzare?

Il principio attivo più efficace contro le zanzare è il DEET, offre una protezione duratura, a seconda delle concentrazioni, dalle 4 alle 8 ore; ma, proprio per la sua efficacia, può essere meno tollerabile e lo sconsigliamo, in via precauzionale, per bambini fino a 12 anni e donne in gravidanza e allattamento. All’opposto gli olii essenziali non garantiscono protezione adeguata, in genere dai nostri test pochi minuti.

Un buon compromesso tra efficacia e rischio sono i repellenti a base di icaridina, citrodiol e citrepel che offrono una protezione, a seconda delle concentrazioni, tra 2 e 6 ore e sono più indicati anche per i soggetti sensibili.

Quanto dura la protezione di uno spray antizanzare?

Un repellente protegge in modo diverso a seconda del principio attivo e della concentrazione, la durata può andare da pochi minuti fino a oltre 8 ore, considerando che c’è anche variabilità perché le zanzare sono attratte da molti stimoli diversi (sudore, odore, temperatura, CO2, etc).

I principi attivi più efficaci come il DEET garantiscono una durata maggiore, anche oltre le 8 ore; quelli a base di olii essenziali hanno una protezione molto limitata, pochi minuti secondo i nostri test; icaridina, ir3535, citrodiol e citrepel offrono a seconda delle concentrazioni una protezione dalle 2 alle 6 ore.

Gli spray antizanzare scadono? Perdono efficacia?

Come tutti i prodotti deperibili, hanno una data di scadenza, che ne garantisce non solo l’efficacia ma anche la sicurezza. Di solito è indicata con il simbolo di una clessidra o come exp date (expiration date cioè scadenza). Dalle nostre analisi, i prodotti durano in media un paio di anni se ben conservati (lontano dalla luce e dalle fonti di calore e ben chiusi), in generale è possibile utilizzare quello dell’anno precedente, ma se vi accorgete che non protegge a sufficienza, va sostituito.

I prodotti che si conservano meglio sono le bombolette spray pressurizzate perché non è possibile la contaminazione dall’esterno, mentre roll on stick gel creme che si spalmano sono in genere quelli più a rischio di deterioramento e scadono prima. Le salviettine pur avendo una scadenza ampia, difficilmente si conservano perché si seccano.

È vero che i repellenti con DEET sono pericolosi per la salute o l’ambiente?

Il DEET è il principio attivo più efficace, stabile e dura a lungo, fino 8 ore; ma, proprio per la sua efficacia, è una sostanza che presenta un maggior grado di rischio.

Secondo la classificazione europea, è nocivo se ingerito, provoca grave irritazione oculare e irritazioni cutanee. Va usato con attenzione, seguendo le indicazioni in etichetta e, in via precauzionale, lo sconsigliamo per i bambini sotto i 12 anni e le donne in gravidanza e allattamento.

Come tutti i biocidi, se disperso nell’ambiente, può interferire con la biodiversità, interferisce coi ricettori e col sistema di localizzazione degli insetti, però l’effetto è limitato nel tempo e si esaurisce nel giro di qualche ora. Il DEET si degrada nell’ambiente dopo l’uso, non è persistente o bioaccumulabile, ma è considerato moderatamente tossico per l’ambiente acquatico, per alcune alghe, organismi e pesci, per l’Environemntal Portection Agency americana mentre in Europa, l’ECHA (agenzia europea per la sicurezza chimica) non prevede l’obbligo di riportare avvertenze ambientali.

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