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Grotte di sale contro i mali di stagione? Dubbi sull'efficacia

14 febbraio 2023
grotte di sale

Quella delle grotte di sale è una mania che, in pochissimo tempo, ha conquistato critiche e sostenitori. Ma davvero l'haloterapia è un toccasana per asma, sinusiti, ritenzione idrica e invecchiamento della pelle? La verità è che questa attività non rientra in un quadro normativo preciso, così ognuno dice la sua.

D'inverno pur di scampare ai classici malanni di stagione si farebbe di tutto. C’è chi lo sa e ha sfruttato - dal punto di vista imprenditoriale - anche questo bisogno. E così, nel giro di pochissimo tempo, sono spuntati soprattutto nelle grandi città del Nord Italia, molti centri di haloterapia, meglio conosciuti come “grotte di sale”. Per essere belle - queste grotte - sono belle, e a volte anche suggestive, tra stalattiti, stalagmiti e giochi di luci. Ma funzionano davvero contro le malattie da raffreddamento dell’inverno? O è solo un nuovo business che punta ad accalappiare il consenso di mamme esasperate e sostenitori dell’aria pura?

Cos’è questa terapia

Il principio è semplice: l’haloterapia consiste nell’esporsi e nel respirare particelle di cloruro di sodio (in parole più semplici: sale) per trattare i mali di stagione.

L’origine di questo trattamento risale al passato (qualcuno dice addirittura al medioevo) quando le grotte di sale e le miniere di salgemma venivano usate per la cura delle affezioni dell’apparato respiratorio (speleoterapia). Le stanze di sale che oggi spopolano anche nelle spa e nei centri estetici, non sono nient’altro che una rivisitazione in chiave moderna di questo antico trattamento.

Secondo i sostenitori dell’haloterapia la permanenza all’interno di stanze isolate che simulano l’ambiente di una grotta di sale (con pareti, pavimento e soffitto ricoperti di cloruro di sodio) dovrebbe regalare lo stesso beneficio dell’aerosol marino o delle miniere di salgemma. Perché ciò sia possibile nelle stanze vengono impiegati degli halogeneratori o micronizzatori di sale: apparecchiature che frantumano il sale in piccole particelle, nebulizzandole a secco. 

I (presunti) benefici delle grotte di sale

Il principio che sta alla base di una grotta di sale, dunque, è che al suo interno si cerca di riprodurre l’effetto dell’aerosol marino. Questo concetto è accattivante e fa sicuramente breccia: il pensiero, infatti, che un soggiorno climatico lungo le coste sia di grande beneficio per la salute di adulti e bambini è largamente diffuso.

Ma non lasciamoci trarre in inganno. Quando il pediatra ci consiglia di portare i bambini al mare non lo fa per il sale. Una delle cause delle infezioni ricorrenti nei mesi invernali è la vita sociale che i bambini conducono al chiuso: frequentando la scuola materna o l’asilo nido si aumenta il rischio di incontrare microbi dannosi per le vie aeree e di sviluppare infezioni.

È stato dimostrato che il numero di episodi di malattia da infezione delle viee aeree aumenta in proporzione con il numero di bambini che frequentano l’asilo. Anche abitare in aree urbane con molto inquinamento non aiuta. Il motivo vero, dunque, per cui i bambini al mare stanno meglio è che vivono più tempo all’aria aperta: non a caso la fine del periodo scolastico interrompe i contagi e le malattie.

Sono gli stessi pediatri che sostengono che l’aerosol marino ha un ruolo marginale, se non nullo, nella diminuzione delle malattie respiratorie nei bambini che si spostano dalla città al mare. Se non bastasse il buon senso a sostenere questa tesi, ecco un dato certo: la frequenza di asma, riniti allergiche e infezioni respiratorie nei bimbi che vivono stabilmente al mare non è minore rispetto a quelli che vivono stabilmente in città.

Non esistono evidenze scientifiche

Diciamolo chiaro: non esistono evidenze scientifiche (ovvero studi ampi, rigorosi e riconosciuti) che dimostrino che l’haloterapia ha effetti terapeutici. Tradotto significa che nessuno ha dimostrato in modo convincente che le grotte di sale curino le malattie delle vie respiratorie né funzionino contro i disturbi elencati su alcuni siti che vendono i trattamenti.

In realtà in questo settore c’è molta confusione e molti se ne approfittano, perché le grotte di sale non rientrano ancora in un quadro normativo preciso. Così sull’argomento tutti possono sostenere tutto e il contrario di tutto. A oggi comunque l’attività delle grotte di sale è priva di regolamentazione e non risulta inquadrata né nell’ambito sanitario né in quello estetico. In poche parole: questa attività non è controllata da nessuno. C’è davvero da fidarsi?

I consigli davvero efficaci contro i mali di stagione

Non sono “le solite cose”: si tratta di rimedi semplici, ma dall’efficacia provata. Queste indicazioni, appoggiate da medici e pediatri, sono riconociute dal mondo scientifico come valide e affidabili. E non costano nulla.

  • Aria nuova e pulizia - Spalanca le finestre anche d’inverno e cambia spesso l’aria. Fai fare regolare manutenzione degli impianti di condizionamento. Lava regolarmente i giochi dei bimbi (non è necessario sterilizzarli).
  • Lavati spesso le mani - Studi dimostrano l’efficacia del lavaggio delle mani nella prevenzione della trasmissione delle infezioni virali, a tutte le età. Basta il sapone, non servono sostanze antimicrobiche.
  • Stai a riposo - Contro i malanni di stagione come tosse e raffreddore, mal di gola, influenza - al contrario di quello che consiglia la pubblicità che ci vuole subito operativi- bisogna starsene a riposo, dando al proprio fisico il tempo di riprendersi.
  • Umidifica la stanza - In inverno il riscaldamento può rendere l’aria secca. Rabbocca gli umidificatori dei caloriferi oppure usa un umidificatore elettrico. L’umidità deve essere tra il 40 e il 60 per cento.
  • Lavaggio nasale bambini - Per la tosse e il naso ostruito nei bambini fate frequenti lavaggi nasali. Non sono necessari spray nebulizzanti né fialette monodose: basta la soluzione fisiologica in flacone.
  • Bevi molto - Non importa se preferisci acqua in bottiglia, acqua in caraffa, tisane calde oppure bevande fresche: tutte aiuteranno il processo di guarigione.