Dal 1° settembre addio al superticket sanitario
Dal 1° settembre arriva lo stop al superticket sanitario in tutta Italia. Viene così abolita la quota variabile applicata alle prestazioni del Sistema Sanitario Nazionale, secondo quanto previsto dall'ultima finanziaria. Quasi ovunque per ogni ricetta si spenderà al massimo 36.15€ e, in alcune regioni, i cittadini arriveranno a risparmiare fino a 30€ a ricetta.
- Con il contributo esperto di
- Laura Filippucci
- articolo di
- Roberto Usai
L'ultima manovra finanziaria ha introdotto, tra le altre, anche l'abolizione del superticket sanitario. Nel corso del 2020 molte regioni hanno iniziato a ridurre l’importo e/o aumentare le fasce degli esenti ma solo dal 1° settembre viene definitivamente eliminato per tutti i cittadini. Viene così a cancellarsi un doloroso balzello per le tasche degli italiani che accentuava le differenze regionali. Ecco qualche esempio di come cambieranno i costi di alcune prestazioni a partire dal 1° settembre in regioni come Piemonte e Lazio:
| Prestazione | Costo della prestazione nelle regioni in cui il superticket è proporzionale al valore della ricetta (es. Piemonte) | Costo della prestazione nelle regioni in cui c'è il superticket di 10 euro a ricetta (es. Lazio) | Costo dal 1° senttembre (senza superticket) |
|---|---|---|---|
| Gastroscopia | 51,15 € | 46,25 € | 36,15 € |
| Prima visita specialistica | 26,70 € | 30,66 € | 20,70 € |
| Elettrocardiogramma | 14,60 € | 21,60 € | 11,60 |
Cos'è il ticket sanitario
Ogni volta che un cittadino, in possesso di una ricetta del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), usufruisce di una prestazione paga un ticket. Il ticket varia a seconda del valore della prestazione (quasi ovunque è pari a 36.15€, al massimo è di 45 euro) ed è diverso da regione a regione. Non tutti sono tenuti al pagamento, infatti alcuni cittadini sono esenti dal ticket.
Cos'è il superticket sanitario
Il superticket sanitario, introdotto nel 2011, era un'aggiunta al ticket già pagato: 10 euro (definiti a livello forfettario) in più su ogni ricetta per le prestazioni ambulatoriali (visite ed esami specialistici). Ogni regione poi ha avuto la facoltà di applicarlo in modo differente. Alcune, come Abruzzo, Lazio, Liguria, Puglia, avevano applicato direttamente i 10 euro sulla ricetta. In Toscana il superticket era invece proporzionale al reddito e poteva arrivare a 30 euro per redditi superiori a 100 mila euro. In altre come Lombardia e Piemonte era proporzionale al valore della ricetta. L’importo massimo era 15 euro. Durante il 2020 tutte le regioni hanno introdotto misure importanti per ridurre l’impatto del superticket, diminuendo il suo importo, o addirittura eliminandolo del tutto.
Eliminare il superticket, un vantaggio per tutti
L’introduzione del superticket ha portato nel 2012 a un calo del 17,2% delle prestazioni erogate dal Sistema Sanitario Nazionale. Una parte di queste prestazioni è stata assorbita dal settore privato (che negli anni è diventato sempre più competitivo), ma una parte invece corrisponde alla rinuncia dei cittadini. A livello nazionale nel 2018 è stato stanziato un fondo pari a 60 miliardi che insieme agli sforzi delle singole regioni ha permesso via via di ridurre l'importo. Ora, grazie all'ultima manovra finanziaria, è stato eliminato completamente e per tutti, appianando così anche le forti disparità regionali.
