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Stop a Sniffy e Pipps da inalare: quali sono le polveri energizzanti ritirate e i rischi segnalati

Le autorità italiane hanno disposto il ritiro e il richiamo delle polveri energizzanti da inalare come Sniffy, Pipps, Magic Patron e Booster Sniff. Sono pericolose per i rischi e gli effetti indesiderati legati alla modalità di assunzione e per la pericolosa banalizzazione della gestualità e del consumo di cocaina. La comunicazione arriva dopo le nostre numerose segnalazioni: una vittoria soprattutto per la salute dei più giovani.

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12 febbraio 2025
Barattolo di integratore alimentare in polvere

Prima è stata la volta di Sniffy, poi quella di Pipps. Ma ora è arrivato lo stop e finalmente sarà bloccata la vendita delle polveri energizzanti per via inalatoria destinate ai ragazzi. Il ministero della Salute ha dato uno freno alla circolazione di questi prodotti con una comunicazione ufficiale al Rapex, il Sistema di allerta rapido europeo usato per diffondere informazione rapide sui prodotti non conformi e con grave rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Il ritiro riguarda formulazioni ad uso inalatorio, perché non sono conformi all’uso ordinario di un integratore alimentare ed espongono a rischi per la salute.

Qualche giorno fa le autorità italiane infatti hanno ordinato il ritiro e il richiamo di molti lotti di polveri energizzanti da inalare: i prodotti coinvolti sono diversi, da  Sniffy a Pipps, da Magic Patron fino a Booster Sniff. Tutti sono venduti in barattolini da 15 grammi e contengono una polvere (per uso orale, ma che sui social si allude che sia da inalare) che è un mix di caffeina, taurina, creatina, beta alanina L-citrullina e L-arginina, una composizione che ricorda in parte quella degli energy drink.

Nella sua nota il Ministero della Salute sottolinea che il provvedimento riguarda anche tutti i prodotti simili (per caratteristiche di composizione e modalità di assunzione) a Sniffy & co. in vendita online. Un richiamo che per noi è una vittoria, visto che da quando si è iniziato a parlare di Sniffy (e prima ancora che arrivasse in Italia) sosteniamo la necessità di un intervento delle autorità per bloccare la diffusione di questi prodotti (dal momento che si potevano acquistare online su alcuni siti), pericolosi per la salute fisica e mentale dei ragazzi. Infatti, questi prodotti di per se non costituiscono un pericolo se assunti opportunamente per via orale , nei dosaggi consentiti dal ministero e se si evita di indurre usi differenti da quelli previsti per gli integratori alimentari.

Sniffy, Pipps e le altre polveri: quali sono i rischi per il Ministero

Secondo la valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità, le polveri energizzanti, se assunte per via inalatoria, sono pericolose per la salute. L’Iss ha considerato il profilo tossicologico degli ingredienti, la stima dei livelli di esposizione e la via di assunzione inalatoria (consigliata dai produttori e venditori) che darebbe effetti simili a quella della somministrazione per via venosa. In più gli studi scientifici considerati e gli esperti sottolineano il rischio che l’assunzione di queste polveri possa irritare le mucose, provocando effetti indesiderati come epistassi, infezioni e perforazioni del setto nasale.

I nostri dubbi sulle polveri energizzanti

Al di là del nome, questi prodotti sono tutti energy boost e si presentano come una polvere bianca disponibile in vari gusti (menta, caramelle alla fragola, lime e frutto della passione) che si assume o aspirandola dal naso con una cannuccia (era il metodo di assunzione di Sniffy appena uscito sul mercato in Francia) o sciogliendola in bocca (come nel caso di Pipps, la polvere energizzante di produzione italiana). Tutte queste polveri sono vendute in fiale da un grammo o più e si acquistano soprattutto online: sui social, in particolar modo, promettono di fornire una sferzata energetica istantanea per le feste e le nottate dei ragazzi.

In realtà bisogna stare molto attenti: non solo perché queste polveri evocano l’assunzione di cocaina e banalizzano i rischi della droga, ma anche perché gli effetti collaterali derivanti dall'uso frequente e di dosi elevate non sono affatto noti. Già nel mese di novembre 2024 avevamo segnalato i rischi di uno di questi prodotti – Pipps - al ministero della Salute: a seguito della nostra segnalazione il ministero aprì un provvedimento contro il produttore chiedendo la sospensione della pubblicità fuorviante e il cambio del nome al prodotto. Ora arriva l’ordine di ritiro e il divieto di vendita dei flaconi da 15 g di Pipps e di molti altre polveri simili. Una svolta positiva e una vittoria anche nostra.