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Farmaci e rimedi per le afte: cosa funziona e cosa no

Piccole ferite biancastre nella bocca che fanno male quando si mangia, si beve o si parla: le afte sono un disturbo comune e molto seccante. In farmacia abbondano gel, spray e collutori che promettono sollievo e guarigione rapida. Ma funzionano davvero? Nella maggior parte dei casi, danno un piccolo conforto temporaneo e nulla più. Le afte tendono a guarire da sole, con un po’ di pazienza e qualche accorgimento.

Con il contributo esperto di:
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27 maggio 2025
Afte in bocca

Le afte sono un disturbo molto comune: capita a tanti, magari nei periodi più stressanti, di averle sulla lingua, oppure sulle gengive o sulla parte interna delle guance e delle labbra. A guardarle allo specchio, sono piccole ferite tondeggianti o ovali, con il centro biancastro, giallo o grigio, e un bordo rosso infiammato, a volte leggermente gonfio. La buona notizia è che non sono contagiose. Però sì, possono essere davvero fastidiose: mangiare, bere o anche solo parlare può diventare un’impresa. In quei momenti si cerca qualcosa che possa togliere il dolore e magari velocizzare la guarigione. In farmacia, al supermercato o online si trovano tanti prodotti: dai gel ai collutori, passando per spray e cerotti. Ma la verità è che molti di questi rimedi sono costosi, spesso poco pratici da usare e, nella maggior parte dei casi, danno solo un piccolo sollievo temporaneo.
Per fortuna, quasi sempre le afte guariscono da sole nel giro di una settimana o poco più. Ecco quali sono i principali rimedi disponibili e cosa si può fare per alleviare il fastidio delle afte. Torna all'inizio

Prodotti e medicinali per le afte: cosa contengono e a cosa servono

Quando cerchiamo in farmacia o online una soluzione per le afte, troviamo una vasta scelta di prodotti. Le formulazioni sono varie: cerotti per afte, gel per afte, spray per afte, soluzioni per risciacqui orali come i collutori per afte, ma anche liquidi da mettere sulle afte con pennellini o cotton fioc. Promettono di: formare una barriera protettiva, idratare i tessuti, ridurre dolore e bruciore, favorire la cicatrizzazione, rigenerare la mucosa e, in alcuni casi, agire anche contro batteri, ossidazione o infiammazione. Le formulazioni cercano di coprire ogni esigenza, ma, come vedremo dopo, molte delle promesse fatte dai diversi marchi si basano più su strategie di marketing che su prove scientifiche solide.

Disinfettanti, lenitivi e dispositivi barriera

Si tratta di dispositivi medici o parafarmaci, che combinano ingredienti con funzioni diverse: disinfettante, lenitiva, idratante o di barriera protettiva. Tra i nomi più pubblicizzati: Aftamed, Alovex protezione attiva, Aminogam, Buccagel, Curasept Afte Rapid, Dermovitamina Aftaclin, Emoform Aftagel, Euclorina Afte, Gum Aftaclear, Ialozon, Oroben, Tantum Verde SOS Afte e Urgo Afte. Ecco uno schema per capire meglio per cosa si propone ogni prodotto.

 

Tipo di prodotto Funzione Esempi di prodotto
Collutori, spray, gel con disinfettanti Limitano la proliferazione di batteri e altri microrganismi Buccagel con esetidina; Aftamed con diclorobenzil alcol; Alovex con benzalconio cloruro 
Collutori, spray, gel con lenitivi/idratanti  Riducono l’irritazione e idratano la mucosa orale Aftamed, Curasept Afte Rapid, Gum Aftaclear con acido ialuronico; Oroben con aloe, Tantum Verde SOS Afte con pantenoloAlovex, Tantum Verde SOS Afte, Oroben con glicerina 
Collutori, spray, gel che formano una barriera protettiva Formano una barriera protettiva sull’afta, isolandola da agenti esterni Aminogam, Urgo Afte con cellulosa e suoi derivati; Euclorina Afte, Aftamed, Urgo Afte con polivinilpirrolidone; Oroben gel, Alovex cerotti con alginati; Aftamed, Curasept Afte Rapid, Gum Aftaclear con acido ialuronico

Farmaci antidolorifici e antinfiammatori per le afte

Ci sono poi veri e propri farmaci con funzione antinfiammatoria, antibatterica o anestetica. Nella tabella sono riportati alcuni esempi.

 

Tipo di prodotto Funzione Esempi di prodotto
Collutori, spray o liquidi antinfiammatori  Riducono l’infiammazione  Tantum Verde Gengivite e Stomatite con benzidamina; Froben Gola con flurbiprofene; Pyralvex con estratto glucosidico di rabarbaro e acido salicilico 
Gel o creme con anestetici locali Anestetizzano la zona dell’afta Dynexan con lidocaina
Liquidi con cortisone   Riducono l’infiammazione  Cortifluoral con diflucortolone valerato
 
Se non basta l’azione a livello locale con prodotti da usare direttamente sull’afta si può pensare di prendere un antidolorifico da banco in pastiglia come Tachipirina o Moment. Può aiutare a ridurre il dolore e rendere più semplice mangiare o parlare.  Torna all'inizio

Quali prodotti funzionano davvero? Poche prove e risultati incerti

Come abbiamo visto in commercio esistono tanti rimedi contro le afte, da applicare direttamente sulla lesione o da assumere per bocca. Alcuni sono stati testati ma la verità è che i risultati sono piuttosto variabili, e gli studi davvero solidi sul miglior prodotto per afte in bocca non sono molti. Le indicazioni attuali, come quelle dell’associazione dei medici di famiglia statunitensi, si basano più sull’esperienza di singoli medici e su piccoli studi che su prove scientifiche certe. Vediamo allora cosa ci dice la scienza finora e se esiste il miglior prodotto per afte in bocca.

Cortifluoral e altri cortisonici: spesso prima scelta ma mancano prove solide

I cortisonici da applicare direttamente sulle afte agiscono calmando l’infiammazione. Sembrano la cura che più funziona: aiutano a ridurre un po’ il dolore, la grandezza della ferita e a far passare l’afta qualche giorno prima, soprattutto se usati da subito. Gli studi che li hanno valutati sono però pochi e hanno usato metodi e molecole diverse. In commercio c’è il Cortifluoral, che contiene un cortisonico (diflucortolone) e un antibiotico (josamicina). È importante non usarlo per troppo tempo, perché potrebbe favorire infezioni fungine in bocca. 

Antidolorifici come Tantum Verde o disinfettanti come Buccagel: sollievo rapido ma solo per poche ore

Tantum verde 

Buccagel

Molti prodotti da banco promettono sollievo dalle afte, ma il loro effetto è spesso limitato nel tempo. Ecco quali sono:

  • Collutori, gel e spray con antisettici (vale a dire disinfettanti) funzionano limitando i microrganismi in bocca che potrebbero peggiorare l’infiammazione dell’afta. Però il beneficio è minimo (riducono un po’ il sintomo del dolore e la durata delle afte di qualche ora). Inoltre gli studi che lo dimostrano sono datati e svolti su poche persone. Tra i prodotti più noti ci sono Buccagel con esetidina e quelli con clorexidina come Curasept, Corsodyl e Dentosan. Attenzione però che un uso prolungato di questi ultimi può dare effetti spiacevoli come alterazioni del gusto, macchie su denti e lingua.
  • Gel con anestetici locali, come la lidocaina (in Dynexan o Ortodermina) o la benzocaina, anestetizzando la zona dolorante possono dare un sollievo temporaneo. Ma l'effetto dura al massimo qualche ora e, in alcuni casi, possono causare alterazioni del gusto o un temporaneo intorpidimento della gola.
  • Collutori, gel, spray con antinfiammatori come la benzidamina (ad es Tantum Verde “classico”), grazie alla loro azione antidolorifica e leggermente anestetica, possono alleviare temporaneamente il dolore delle afte (anche in questi casi di un paio d’ore circa). Tuttavia, le prove scientifiche sulla loro efficacia sono poche e non ci dicono se questi prodotti riescono o meno a favorire la guarigione delle lesioni.
  • Altro antiinfiammatorio è il farmaco da banco Pyralvex (secondo il foglietto illustrativo l’estratto di rabarbaro ha proprietà antiinfiammatorie e antibatteriche e l’acido salicilico proprietà antibatteriche). Non si hanno però prove di qualità che dicano che insieme i due principi attivi funzionino per le afte. C’è da dire inoltre che l’acido salicilico è anche un esfoliante quindi non propriamente un toccasana per delle ferite. Infatti, la rivista medica indipendente Prescrire sconsiglia l’uso di salicilati in bocca perché sono irritanti e possono dare ulteriori ferite.

Alovex, Euclorina afte e altri prodotti con effetto barriera: un aiuto che svanisce in fretta

Afte Rapid

Alovex

L’effetto barriera esercitato da molti dei collutori, spray e gel (es. Euclorina Afte, Dermovitamina Aftaclin o Aftamed) creando una sorta di pellicola protettiva sull’afta, aiuta a dare sollievo, perché isola la zona da tutto ciò che potrebbe irritarla. Il problema è che questa barriera tende a durare poco e, a oggi, non è del tutto chiaro quanto siano davvero efficaci gli ingredienti usati per formarla. Per i collutori, gel e spray con acido ialuronico o i suoi sali (come Curasept Afte Rapid, Euclorina Afte, Aftamed, Alovex), alcuni studi indicano un certo beneficio nell’alleviare il dolore e favorire la guarigione delle afte, ma nel complesso l’effetto è simile a quello di altri prodotti o anche a non fare nulla e aspettare che passino da sole.  

Per far sì che l’effetto di questi prodotti sia più duraturo, bisognerebbe usarli lontano dai momenti in cui si mangia o si beve, per permettere al prodotto di aderire meglio alla mucosa della bocca e agire più a lungo. Va detto, inoltre, che tra le varie forme, gel e cerotti sono quelli che riescono meglio a creare una vera barriera protettiva e stare attaccati all’afta per più tempo. Possono però essere più scomodi se l’afta si trova in un punto difficile da raggiungere con il dito o con l’applicatore presente nei prodotti in gel. In questi casi, oppure quando le afte sono numerose, collutori e spray possono essere più pratici.

 
 
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Integratori alimentari e prodotti naturali: nulla che faccia la differenza

Visto che, come abbiamo detto, i prodotti che davvero funzionano per le afte sono pochi, molte persone si chiedono come curare le afte in bocca con rimedi naturali o casalinghi. Vediamo alcuni esempi.  

Alcune carenze nutrizionali – in particolare di vitamina B, vitamina D, ferro, zinco e folati – sembrano favorire la comparsa delle afte. In certi casi, quindi, il medico può consigliare integratori alimentari che contengono queste sostanze, con l’idea di ridurre la frequenza delle afte o farle guarire più in fretta. Ma la verità è che la scienza non ci ha ancora dato risposte certe: non sappiamo quanto funzionino davvero, quali nutrienti siano più utili, in che dosi, e se possano aiutare solo chi ha carenze oppure anche chi ha valori normali. Un altro integratore di cui si parla spesso è la lisina, un amminoacido che si dice possa aiutare a prevenire o a far guarire le afte. Anche qui, però, le prove sono deboli e non bastano per dire se funzioni o meno. 

Ci sono poi prodotti con fermenti lattici, pensati per favorire l’equilibrio del microbiota orale ed il benessere della bocca. Alcuni vengono pubblicizzati anche per le afte, ma gli studi fatti finora usano microrganismi diversi e metodi poco confrontabili. Insomma: l’idea è interessante, ma al momento non ci sono abbastanza prove per consigliarli con convinzione.  

Infine, molti ingredienti naturali vengono usati per dare sollievo: aloe, liquirizia e salvia si trovano spesso in gel o collutori grazie alle loro proprietà lenitive e cicatrizzanti. Anche miele e bicarbonato, applicati direttamente sull’afta, sono rimedi molto usati. Tuttavia, le prove scientifiche che li supportano sono poche e poco convincenti. Non vuol dire che non possano aiutare, ma servirebbero studi migliori per capire se funzionano davvero.

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Cosa si può fare nella vita di tutti i giorni? Qualche consiglio utile

Adottare alcune buone abitudini può ridurre la probabilità di sviluppare afte, soprattutto nelle persone predisposte. È importante mantenere una buona igiene orale, seguire una dieta sana ed equilibrata, scegliere prodotti delicati per la cura della bocca (come dentifrici senza sodio lauril solfato, spazzolini a setole morbide, filo interdentale cerato e collutori senza alcol).

Quando le afte sono già presenti, è consigliabile adottare ulteriori precauzioni per ridurre il fastidio e favorire la guarigione. Meglio quindi scegliere cibi morbidi e facili da masticare; evitare cibi piccanti, salati, acidi o troppo croccanti (come patatine o toast); evitare bevande troppo calde o acide, come alcuni succhi di frutta. Anche piccole abitudini, come mordersi le labbra o continuare a mangiare cibi che sappiamo irritarci la bocca, possono peggiorare la situazione.

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Afte: quando preoccuparsi e andare dal medico?

Se le afte vengono spesso, durano a lungo e sono dolorose, è meglio farsi vedere dal medico. Vediamo le cause a cui fare attenzione, come si evolve normalmente un’afta e quando è meglio farsi visitare.

Le cause delle afte: non del tutto conosciute        

Non si sa con certezza cosa provochi le afte. Forse c’entra una reazione del sistema immunitario nella bocca, ma il meccanismo non è ancora chiaro. Ci sono però alcuni fattori che sembrano favorire la loro comparsa, tra cui: 

  • periodi di stress sia fisico che mentale;
  • piccoli traumi in bocca, dovuti ad esempio a morsi involontari, uso di spazzolini troppo duri o cure dal dentista; 
  • alcuni cibi acidi, salati o piccanti, che irritano la bocca oppure alimenti a cui si è allergici (come frutta secca) che possono scatenare la comparsa di afte; 
  • carenze di alcune sostanze importanti come ferro, zinco e vitamina D e B;
  • certi dentifrici con ingredienti irritanti come il laurilsolfato di sodio;
  • cambiamenti ormonali, come il ciclo mestruale, la gravidanza o l’uso della pillola; 
  • predisposizione familiare, cioè se anche altri in famiglia ne soffrono.

Anche alcuni farmaci, come antinfiammatori, immunosoppressori e la già citata pillola, sembrano essere legati alla comparsa di afte. In certi casi, invece, le afte possono avere a che fare con malattie come la celiachia o alcune infiammazioni croniche dell’intestino, come il morbo di Crohn o la rettocolite ulcerosa. Una cosa un po’ curiosa: anche smettere di fumare è stato indicato come possibile causa, anche se non tutti gli studi sono d’accordo.

Il loro decorso naturale: passano da sole in 1 o 2 settimane

Le afte non sono pericolose e di solito guariscono da sole, anche se possono tornare ogni tanto (dopo 1-4 mesi), soprattutto nei più giovani. Dopo l’adolescenza, in genere compaiono meno spesso. Il decorso delle afte può variare a seconda del tipo:

  • afte minori: sono le più comuni, spariscono da sole in una o due settimane e non lasciano segni;
  • afte maggiori: sono più grandi e profonde, ci mettono di più a guarire e a volte lasciano cicatrici;
  • afte erpetiformi: sembrano tanti piccoli puntini che possono unirsi, guariscono in un paio di settimane ma, a volte, lasciano segni.

Quando andare dal medico?

Quando le afte sono molto frequenti, particolarmente dolorose o di grandi dimensioni, è bene rivolgersi al medico che potrà valutare una cura specifica con farmaci da assumere per bocca, come i cortisonici (per esempio il prednisone). Se questi non bastano, possono esserne prescritti altri come quelli usati per alcune malattie infiammatorie e autoimmuni (ed es. la colchicina, l’apremilast o l’azatioprina). Un’altra alternativa è la terapia laser, che viene eseguita direttamente sulla ferita: può aiutare a ridurre il dolore, diminuire la dimensione delle afte e velocizzare la guarigione, anche se si tratta di una tecnica non ancora del tutto studiata soprattutto per quanto riguarda il tipo di laser migliore da usare.

 
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IL CONSIGLIO DELL'ESPERTA
Irene Pignata - Farmacista
Quando si ha un’afta in bocca, il primo impulso è cercare subito il prodotto miracoloso che la faccia sparire in un lampo. In realtà, guarisce da sola in pochi giorni. Gel, spray e collutori danno sollievo temporaneo, ma la vera soluzione è la pazienza, insieme a qualche accortezza: no ai cibi irritanti, igiene orale e protezione della zona. E niente paura: le afte non sono contagiose.