Speciali

Spray decongestionanti nasali: attenzione a come li si usa

La congestione nasale, comunemente nota come naso chiuso, è un sintomo frequente di raffreddore e influenza ma anche di alcune allergie. Per alleviarla, molte persone ricorrono ai decongestionanti nasali, spray che offrono un sollievo rapido ma che devono essere usati con cautela. Ecco come funzionano questi farmaci e quali precauzioni adottare per un uso corretto.

Con il contributo esperto di:
11 marzo 2025
ragazza che usa uno spray nasale

La mucosa nasale è un tessuto complesso e riccamente vascolarizzato, fondamentale per il corretto funzionamento delle vie respiratorie. Quando si infiamma e aumenta la produzione di muco, si manifesta la congestione nasale, un disturbo comune che provoca una sensazione di naso chiuso, spesso accompagnata da rinorrea (naso che cola) e difficoltà respiratorie. Questo avviene a causa della dilatazione dei vasi sanguigni nelle mucose, che porta a gonfiore e un'eccessiva produzione di muco. Le cause possono essere diverse, tra cui raffreddori, allergie, sinusiti o l'esposizione a irritanti come fumo e inquinamento.

Come decongestionare velocemente il naso? Per alleviare questi sintomi si possono utilizzare spray nasali che agiscono principalmente a livello locale, offrendo un rapido sollievo. Tuttavia, non rappresentano una cura definitiva, ma solo un modo per attenuare il fastidio temporaneamente, poiché l’ostruzione nasale tenderà a ripresentarsi fino alla risoluzione di solito spontanea della causa sottostante.

In particolare, i decongestionanti nasali funzionano restringendo i vasi sanguigni della mucosa, riducendo il gonfiore e liberando il passaggio dell’aria. Sebbene siano facilmente reperibili senza ricetta, è importante usarli con attenzione: un uso scorretto o prolungato può provocare effetti indesiderati. Vediamo come agiscono e quali precauzioni adottare.

Torna all'inizio

Come funzionano gli spray decongestionanti nasali?

Gli spray nasali decongestionanti di uso molto comune contengono principi attivi vasocostrittori come xilometazolina (in Actifed e Narhimed), oximetazolina (in Froben raffreddore e Vicks sinex aloe), nafazolina (in Rinazina e Tantum verde naso chiuso), tramazolina (in Rinogutt), efedrina (con nafazolina in Deltarinolo), tuaminoeptano (con il mucolitico acetilcisteina in Rinofluimucil). Si possono trovare anche sotto forma di gocce nasali come, ad esempio, nafazolina (in Rinazina gocce), fenilefrina (in Nasomix) o efedrina (in Argotone).

Agiscono andando a provocare una costrizione dei piccoli vasi sanguigni che ci sono nella mucosa nasale determinando una riduzione dell’arrivo di sangue e del gonfiore che provocano la sensazione di naso chiuso. Hanno un’azione molto rapida e quindi non appena spruzzati (se si tratta di formulazioni spray) o applicati (se si tratta di gocce) danno una sensazione di sollievo in pochi minuti. Durano qualche ora (tra le 6 e le 12 ore a seconda del principio attivo) e quindi possono essere usati 2 o 3 volte al giorno. Gli spray nasali sono generalmente più sicuri ed efficaci delle gocce, poiché nebulizzano il farmaco in minuscole particelle, permettendone una distribuzione più uniforme ed estesa sulla superficie della mucosa nasale.  

Gli spray decongestionanti sono davvero efficaci nel liberare il naso? Gli studi ci dicono che sono moderatamente efficaci nel dare sollievo nella comune congestione nasale. Tuttavia, il loro utilizzo non è privo di rischi, soprattutto per chi soffre di alcune patologie (anche comuni, come l’ipertensione) o assume determinati farmaci. Anche chi è in perfetta salute, però, può incorrere in effetti indesiderati se li usa per più di 4-5 giorni consecutivi. Prima di ricorrere ai decongestionanti, è quindi importante valutare il rapporto tra benefici e rischi, considerando che la congestione nasale tende in genere a risolversi spontaneamente nel giro di pochi giorni.       

Torna all'inizio

Gli spray decongestionanti nasali fanno male?

Gli spray decongestionanti nasali sono generalmente ben tollerati, ma, pur essendo disponibili senza ricetta medica, non sono esenti da rischi. Vediamo quali effetti collaterali possono causare e come evitarli.

Decongestionante nasale: perché non abusarne

L’uso prolungato di un decongestionante nasale può causare diversi problemi, tra cui il cosiddetto effetto rebound (o effetto rimbalzo). Quando si interrompe il trattamento, la mucosa nasale tende a gonfiarsi nuovamente, spesso in modo più marcato rispetto a prima. È come se il naso perdesse la sua naturale capacità di regolazione, portando rapidamente al ritorno della sensazione di naso tappato. Questo spinge a continuare l’utilizzo del farmaco, ma a lungo andare si sviluppa un altro fenomeno noto come tachifilassi o tolleranza: il farmaco diventa progressivamente meno efficace, rendendo necessario aumentare la frequenza e la dose per ottenere lo stesso sollievo. Nel tempo, la mucosa nasale subisce delle alterazioni: diventa più gonfia, pallida e fragile, possono formarsi croste e paradossalmente aumenta la produzione di muco. Questo quadro clinico è noto come rinite medicamentosa, una condizione causata dall’uso eccessivo del farmaco stesso, che trasforma la congestione temporanea in un problema cronico. Inoltre questi spray spesso contengono anche come conservante il benzalconio cloruro che se usato a lungo può provocare irritazione con ulteriore gonfiore della mucosa nasale.  

Per questi motivi, i decongestionanti nasali spray non dovrebbero essere utilizzati per più di 4-5 giorni consecutivi. È sempre importante controllare le indicazioni sul foglietto illustrativo, poiché la durata consigliata può variare leggermente a seconda del principio attivo. In generale, però, è preferibile limitarne l’uso al minimo necessario: un impiego prolungato può causare più problemi che benefici.

Altri effetti collaterali

I foglietti illustrativi riportano altri possibili effetti indesiderati, che variano in base al principio attivo e si manifestano generalmente di rado. Oltre ai disturbi locali, questi spray possono essere in parte assorbiti nell’organismo, causando anche effetti collaterali sistemici importanti.

  • Locali: pizzicore e bruciore di naso e gola; secchezza della mucosa nasale, della bocca e della gola; sanguinamento del naso.
  • A carico del sistema cardiovascolare: ipertensione arteriosa; bradicardia riflessa; tachicardia; palpitazioni; aritmie cardiache. 
  • A carico del sistema nervoso centrale: cefalea, vertigini; nervosismo, insonnia; irrequietezza; ansia; agitazione; irritabilità, tremore; allucinazioni; sonnolenza; sedazione; disturbi dell'attenzione.
  • Altri effetti: nausea; disturbi della minzione; disturbi visivi transitori; fatica; sudorazione; pallore; reazioni allergiche con rash cutaneo, prurito, edema della cute e delle mucose.
Torna all'inizio

Quando è meglio non usarli?

Anche se si tratta di farmaci da banco, che non richiedono una prescrizione medica e possono essere acquistati anche online, è fondamentale consultare il foglietto illustrativo o chiedere consiglio al farmacista o al medico prima di utilizzarli, soprattutto in presenza di patologie o di altre terapie in corso, per verificare eventuali controindicazioni o interazioni. 

Questi spray o gocce non sono adatti a tutti. L’uso è controindicato in caso di:

  • ipersensibilità (vale a dire allergia) al principio attivo o a uno degli eccipienti;
  • patologie cardiovascolari gravi, incluse malattie cardiache e ipertensione arteriosa grave;
  • disturbi oculari come glaucoma (soprattutto ad angolo chiuso) e pressione intraoculare elevata;
  • alcune patologie endocrine come ipertiroidismo, feocromocitoma (un tumore delle ghiandole surrenali) e diabete mellito;
  • prostata ingrossata;
  • disturbi a livello nasale (come alcune riniti croniche chiamate atrofiche o vasomotorie) e alcuni tipi di chirurgia cranica;
  • trattamenti farmacologici, inclusi inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO) e altri antidepressivi, durante e nelle due settimane successive alla loro assunzione o altri farmaci che potrebbero avere un effetto di aumento della pressione;
  • precedenti ictus;
  • gravidanza e allattamento (se non diversamente indicato dal medico).

Altre avvertenze da tenere a mente prima di usare i decongestionanti nasali spray:

  • devono essere usati con cautela o solo dopo parere medico in: pazienti anziani (poiché aumentano il rischio di ritenzione urinaria cioè l’incapacità di svuotare completamente la vescica), pazienti ipertesi (perché possono aumentare la pressione), pazienti diabetici (perché possono aumentare la glicemia), pazienti con malattie cardiovascolari (perché possono provocare effetti cardiovascolari come aumento della pressione arteriosa, aritmie, palpitazioni), pazienti che reagiscono in maniera marcata a questo tipo di sostanze (simpaticomimetiche) ad esempio con tremori, insonnia e aritmie;
  • l’uso prolungato può causare fenomeni di sensibilizzazione (cioè reattività/allergia al farmaco) oltre alla congestione di rimbalzo di cui abbiamo parlato sopra;
    si possono verificare rischi neurologici rari: sono stati segnalati casi di encefalopatia posteriore reversibile e sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (condizioni che interessano i vasi sanguigni cerebrali e possono ridurre il flusso di sangue -ischemia- mettendo a rischio la salute e la vita dei pazienti). I primi sintomi di questi gravi effetti indesiderati sono mal di testa acuto improvviso, nausea, vomito e disturbi visivi: in presenza di questi bisogna interrompere immediatamente l’uso del farmaco;
  • interagiscono con alcuni farmaci e quindi non dovrebbero essere assunti con: antidepressivi (in particolare gli inibitori delle monoaminossidasi -IMAO-, quelli triciclici o tetraciclici) poiché aumenta il rischio di crisi di pressione alta e aritmie; farmaci antiipertensivi poiché ne possono ridurre l’efficacia; farmaci antiparkinsoniani poiché possono aumentare la tossicità cardiovascolare. L’efedrina dà interazioni anche con altri principi attivi come gli antiinfiammatori non steroidei, i corticosteroidi e altri indicati nel foglietto illustrativo.
Torna all'inizio

Decongestionanti nasali nei bambini: vietati sotto i 12 anni

I decongestionanti nasali ad azione locale simpaticomimetica non devono essere usati nei bambini al di sotto dei 12 anni. Stiamo parlando di tutte quelle sostanze con un’attività vasocostrittrice come efedrina, tuaminoeptano, fenilefrina, nafazolina, oximetazolina, xilometazolina, tetrizolina, tramazolina contenute ad esempio in Rinazina, Narhimed, Deltarinolo, Actifed spray, Rinogutt, Vick Sinex Aloe. Lo ha stabilito nel 2007 l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) in seguito ad alcune segnalazioni di reazioni avverse gravi (principalmente a carico della cute, del sistema nervoso centrale, dell’apparato cardiovascolare e dell’apparato respiratorio) in bambini anche al di sotto di un anno sottolineando che i dati a supporto dell’efficacia di questi farmaci nei bambini sono molto scarsi e il rischio di reazioni avverse gravi, pur molto ridotto, ne controindica l’impiego. Da quel momento, è diventato obbligatorio indicare questa controindicazione sia sull'etichetta che sul foglietto illustrativo di questi farmaci.

Due anni dopo AIFA ha esteso la controindicazione per i bambini sotto i 12 anni anche per quanto riguarda i decongestionanti che si prendono per bocca sotto forma di compresse, polveri da sciogliere in acqua o sciroppi come Tachifludec, Actifed, Actigrip, Actifed composto.

Cosa fare dunque quando sono i bambini ad avere il naso chiuso? Esistono spray nasali per bambini? Fondamentalmente l’unica cosa che si può fare è detergere le cavità nasali per eliminare le secrezioni nasali ed eventuali sostanze irritanti e diminuire in parte il fastidio del “naso chiuso”. Lo si può fare con lavaggi nasali con siringa e acqua isotonica o ipertonica o con dispositivi spray che contengono al loro interno soluzioni acquose a varie concentrazioni come, ad esempio, Isomar, Ialuresp, Physiomer Express, Physiomer, Rinazina Acqua Marina, Tonimer, Clenny, Sterimar o altri tipi di formulazione come Acqua di Sirmione (con acqua termale sulfurea) o Argotone 0-12 (con argento colloidale e da non confondere con Argotone classico per adulti). È quindi essenziale prestare attenzione allo spray nasale che stiamo somministrando ai bambini sotto i 12 anni. Prima dell’acquisto e dell’uso, è importante verificare sulla confezione o sul foglietto illustrativo che sia adatto ai più piccoli e controllare eventuali limitazioni di età: alcuni sono indicati solo dai 6 o 12 mesi in su, altri dai 6 anni. Physiomer e Tonimer, ad esempio, sono presenti in commercio in versioni diverse a seconda dell’età a cui sono destinanti (bambini molto piccoli o persone dai 6/10 anni) in cui la differenza principale è la potenza con cui viene spruzzata l’acqua attraverso l’erogatore. 

Altre accortezze utili includono una buona idratazione per fluidificare il muco e un frequente ricambio d’aria per limitare la presenza di sostanze irritanti e microbi. È inoltre importante mantenere una temperatura e un’umidità adeguate in casa e proteggere i bambini dall’esposizione al fumo, che può aggravare l’irritazione delle vie respiratorie. Se la situazione si aggrava o persiste è necessario contattare il pediatra. 

Torna all'inizio

Le differenze con altri prodotti per il “naso chiuso”

Negli scaffali delle farmacie (o nei cassetti, se è necessaria la prescrizione) possiamo trovare anche altri spray o prodotti per il “naso chiuso”, lo stesso può succedere nell'armadietto di casa. Tuttavia, è importante fare attenzione, perché solo alcuni di questi prodotti sono adatti per alleviare la congestione nasale causata dai comuni malanni di stagione. Vediamo brevemente quali sono questi prodotti e per cosa vengono usati.

  • Oltre alla forma spray, i decongestionanti possono essere assunti anche sotto forma di compresse, sciroppi o polveri da sciogliere in acqua. Prodotti come Actifed, Nurofen Influenza e Raffreddore, Vicks Flu Action e Aspirina Influenza e Naso Chiuso contengono pseudoefedrina, combinata con antinfiammatori (acido acetilsalicilico, ibuprofene), antipiretici (paracetamolo) o antistaminici (triprolidina), offrendo così un’azione su più fronti. Anche Tachifludec contiene un decongestionante, la fenilefrina combinata con paracetamolo e acido ascorbico. Attenzione che questi farmaci possono dare effetti collaterali seri come quelli a livello cardiaco e cerebrale per quanto riguarda la pseudoefedrina. 
  • Gli spray nasali salini sono presenti in diverse formulazioni e composizioni: soluzioni isotoniche (vale a dire quelle fisiologiche) o ipertoniche (cioè più “salate”), acqua di mare, acqua sulfurea. Ci sono anche dispositivi che contengono, oltre alla soluzione, un gas propellente per permettere un getto di volume maggiore e più potente per effettuare i cosiddetti lavaggi nasali. I marchi disponibili in commercio sono molti: alcuni esempi includono Isomar, Physiomer, Tonimer, Acqua di Sirmione, Rinazina Acquamarina, Ialuresp, Eumill, Clenny. In certi casi sono arricchite di sostanze come acido ialuronico o aloe che promettono di idratare e aiutare la riparazione della mucosa. In generale puliscono il naso, eliminando le secrezioni nasali in eccesso ed eventuali sostanze irritanti. Sono un’opzione interessante per alleviare l’ostruzione nasale sia negli adulti che nei bambini, poiché presentano effetti collaterali minimi (solo rari casi di irritazione della mucosa). Tuttavia, le prove sulla loro reale efficacia nella congestione nasale sono limitate e di qualità variabile.   
  • Gli spray nasali con antistaminici, come Levoreact (con levocabastina), Fexallegra Nasale (con clorfenamina ed il decongestionante tramazolina), Rinazina Antiallergica, Allespray e Vividrin (con azelastina) aiutano a ridurre i sintomi della rinite allergica (in particolare gonfiore e produzione eccessiva di muco) bloccando l’azione dell’istamina. In alternativa, si possono assumere antistaminici per bocca, che però possono avere più effetti collaterali. 
  • Gli spray nasali con cortisone, come Rinoclenil e Becotide (con beclometasone), Lunis e Syntaris (con flunisolide), Nasacort (con triamcinolone), Aircort (con budesonide), Avamys e Flixonase (con fluticasone), Nasonex, Momil, Rinoff, Brusonex, Zhekort (con mometasone) sono prescritti per il trattamento dell’ostruzione nasale, in particolare nelle riniti allergiche, sia per alleviare i sintomi che in alcuni casi per prevenirli. I cortisonici per bocca invece sono usati raramente in questi casi perché non offrono vantaggi rispetto agli spray ma hanno più effetti indesiderati. Sono tutti soggetti a prescrizione medica, tranne il Rinoclenil.
  • Spray che contengono più di un principio attivo come Biorinil (che contiene sia un cortisonico che un decongestionate), Rinazina doppia azione (che contiene un decongestionante e l’ipratropio che riduce la secrezione nasale), Rinofluimucil (che contiene un mucolitico e un decongestionate), Dymista e Ryaltris (che contengono sia un cortisonico che un antistaminico). È importante, però, considerare che, oltre a un teorico aumento dei benefici, si sommano anche i rischi di effetti avversi. 
  • Gocce che contengono sostanze naturali come cineolo, mentolo, canfora, timolo promettono un’azione decongestionante, fluidificante e antisettica. L’efficacia di queste sostanze, chiamate derivate dei terpeni, è limitata e bisogna fare attenzione perché possono dare convulsioni nei bambini e confusione e agitazione negli anziani. 
 
Torna all'inizio

Attenzione ai nomi simili: i casi di Rinazina e Argotone

Al momento dell'acquisto, soprattutto se effettuato in autonomia senza il consiglio di un professionista della salute, ad esempio quando si compra online, è fondamentale prestare attenzione per evitare confusioni. Infatti, alcuni prodotti hanno nomi simili ma composizioni e azioni differenti. Un esempio è il marchio Rinazina che sotto il suo cappello nasconde alcune differenze:

  • Rinazina “classica” (sotto forma di spray o gocce) che contiene nafazolina con azione vasocostrittrice e quindi decongestionante.
  • Rinazina doppia azione che contiene xilometazolina, della stessa famiglia della nafazolina e con azione decongestionante grazie alla vasocostrizione locale, e ipratropio bromuro che riduce la secrezione nasale.
  • Rinazina antiallergica che invece ha al suo interno l’azelastina un antistaminico utile in caso di rinite allergica.
  • Rinazina acquamarina invece fa riferimento a dispositivi medici con acqua isotonica o ipertonica che possono dare sollievo e favorire la pulizia delle cavità nasali.

Se Rinazina classica e quella a doppia azione possono essere utilizzate nei casi di naso chiuso dovuto a cause di diversa natura come ad esempio il raffreddore, quella antiallergica è indicata per le riniti allergiche. Infine, Rinazina Acquamarina può essere utilizzata regolarmente per pulire le cavità nasali e contribuire a ridurre la congestione.

Altro caso a cui prestare attenzione è quello dell’Argotone:

  • Argotone 0-12 in spray o gocce nasali è un dispositivo medico a base di argento colloidale e carbossimetil beta glucano commercializzato con l’indicazione di favorire la fluidificazione e la detersione delle secrezioni nasali nei bambini.
  • Argotone gocce nasali invece è un farmaco che contiene argento vitellinato e efedrina (vasocostrittore vietato sotto i 12 anni) con azione decongestionante da usarsi però solo negli adulti.  
Torna all'inizio