Carte prepagate
Una carta prepagata è uno strumento di inclusione finanziaria. Per averla, non serve un conto corrente, può essere rilasciata anche senza conto e può essere rilasciata anche a chi ha problemi di affidabilità finanziaria e quindi non otterrebbe mai una carta di credito.
Tecnicamente è una carta di debito, visto che gli utilizzi sono addebitati immediatamente sulla carta ma, in questo caso, sono possibili solo nel limite dell’importo precedentemente caricato: per questo motivo è una carta che può essere emessa senza alcun rischio da parte di banche ed istituti di pagamento.
I circuiti di riferimento sono Pagobancomat, Maestro, Visa Pay, Mastercard, Visa. La carta può essere usata in Italia e all’estero per prelevare contanti dagli sportelli automatici (di solito quelli fatti presso atm dell’emittente sono gratuiti), pagare nei negozi in Italia e all’estero (con una commissione aggiuntiva sul tasso di cambio come avviene con le carte di credito) e per pagare online.
É uno strumento che piace tantissimo agli Italiani: in Italia ce ne sono 26 milioni mentre le carte di credito sono meno di 16 milioni. Ma perché piacciono? Sono certamente considerate più sicure per gli acquisti online, visto che possono essere usate solo nei limiti dell’importo caricato, e non sono collegate ad un conto corrente. Sono anche l’unico strumento di pagamento che può essere intestato ad un minore, purché autorizzato da un genitore che ne assume la responsabilità.
Attenzione però: non tutte le prepagate possono essere intestate ai minori ed è bene verificare che appartengano ad un circuito di riferimento sufficientemente diffuso all’estero.
Le carte prepagate possono essere ricaricabili o usa e getta. Le prime hanno una scadenza, in genere, di tre anni dall’emissione (può arrivare fino a 10 a seconda della carta) entro cui si possono usare senza problemi nei limiti dell’importo caricato precedentemente. La ricarica può essere fatta in vari modi diversi a seconda della carta e dell’emittente: può essere una ricarica fisica presso le filiali della banca, in posta (per la carta Postepay) ed in molti casi anche presso le ricevitorie come Sisal o Lottomatica, oppure una ricarica con un bonifico da un qualsiasi conto corrente ma solo se la prepagata ha un codice Iban (il codice che identifica anche i conti correnti). Inoltre, in rari casi, si può anche ricaricare dagli sportelli automatici oppure online dall’home banking, ma solo se è una prepagata emessa ad un correntista della stessa banca.
Le prepagate usa e getta invece, sono delle tessere che hanno le caratteristiche di una prepagata ma che non prevedono la possibilità di essere ricaricate più volte. Al momento dell’acquisto prevedono già un importo caricato entro il quale possono essere usate. Finito quell’importo la tessera è inutilizzabile.
Inoltre, ci sono anche prepagate dotate di un codice Iban (il codice alfanumerico che identifica un conto corrente) e che danno la possibilità non solo di caricare la carta con un bonifico, ma anche di fare operazioni di pagamento tipiche di un conto corrente come bonifici a terzi, domiciliazione bollette, addebiti diretti. In questo caso la carta prepagata diventa un conto semplificato, un primo strumento di accesso al mercato bancario. Queste operazioni di pagamento hanno un costo, ma ci sono prepagate con Iban che in molti casi danno la possibilità di fare bonifici online a costo zero.
Come scegliere la carta prepagata
É importante scegliere un circuito diffuso e che permetta l’utilizzo della carta anche online e all’estero. Gli elementi di costo da tenere in considerazione sono: costo di emissione, canone annuo, costo della ricarica (ovviamente questo costo non c’è in caso di prepagate usa e getta), prelievi di contante dagli sportelli automatici ATM, una commissione aggiuntiva sul tasso di cambio per uso nei paesi in cui non circola l’euro.
Per trovare la carta migliore anche per i minori e anche con codice Iban potete usare il nostro servizio di comparazione online:
COME SCEGLIERE LA PREPAGATA MIGLIORE
Consigli per usarla al meglio
Le carte prepagate restano valide fino alla scadenza riportata sulla tessera. Esistono delle regole precise se non si vuole più usare la carta e sono rimasti dei soldi in carica sulla tessera: in genere il rimborso dell’importo residuato può essere richiesto in qualunque momento entro 12 mesi dalla scadenza della carta.
Le tutele per i titolari di una carta prepagata sono identiche a quelle delle carte di credito; in caso di utilizzo fraudolento da parte di terzi la responsabilità del titolare è limitata a 50 euro prima del blocco e non c’è dopo il blocco.
Attenzione perché non sostituiscono completamente una carta di credito. È il caso, ad esempio, di prenotazione di alberghi o di auto a noleggio: molte società non accettano le carte prepagate perché non sono garanzia di una riserva di denaro da usare in caso di problemi, visto che potrebbero anche essere vuote nel momento in cui la garanzia deve essere esercitata.
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