News

Al mercato 4 volte su 10 rifiutano i pagamenti digitali: metà degli ambulanti senza Pos, a Napoli solo contanti

La nostra inchiesta tra le bancarelle dei mercati di dieci città in tutta Italia mostra che il 37% degli ambulanti non accetta i pagamenti digitali. Di questi la metà dichiara di non avere il Pos. A Napoli si può pagare solo in contanti. Cagliari e Padova le più digitali.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
08 ottobre 2025
Bancarelle mercato

Quattro volte su dieci gli ambulanti dei 100 mercati visitati in dieci città lungo tutto lo Stivale (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Padova, Roma e Torino) non hanno accettato il pagamento elettronico e nella maggioranza dei casi si trattava di cifre inferiori ai 5 euro. Tra le bancarelle c’è chi serenamente dice di non accettare la carta, ma solo contanti o chi addirittura afferma di non avere il Pos e tra questi persino chi invita il cliente ad andare a prelevare i contanti al vicino sportello bancario… C’è anche chi si scusa in buona (o cattiva) fede: “il Pos è scarico” o “non funziona” e infine chi stabilisce un importo minimo di spesa per accettare la carta. Infine, emerge un lamento diffuso per le commissioni alte chieste dalle banche per le transazioni digitali tanto che per importi troppo bassi ci si rimette e per questo in questi casi si accettano solo contanti.

Torna all'inizio

Il metodo dell’inchiesta

L'indagine, svolta tra il 21 luglio e il 2 agosto 2025, ha previsto la visita ad almeno due mercati settimanali di dieci città: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Padova, Roma e Torino. L’obiettivo era di verificare l’accettazione dei pagamenti elettronici (carta di credito, prepagata o bancomat) da parte degli ambulanti per importi dai 2 ai 10 euro circa: siamo andati tra le bancarelle (10 in ogni città) senza contanti in tasca a comprare frutta, verdura, abbigliamento, articoli per la casa.

Torna all'inizio

Inchiesta sui pagamenti digitali nei mercati di 10 città su 100 ambulanti

Torna all'inizio

I motivi del rifiuto

Torna all'inizio

Troppi ambulanti senza Pos

Il 46% di chi ha rifiutato il pagamento digitale ha dichiarato di “non avere il Pos”, quindi di non essere attrezzato per accettare i pagamenti elettronici con carte di credito, debito o prepagate come previsto dalla legge.  Il Pos è obbligatorio per tutti gli esercenti, anche gli ambulanti dal 2014, perché è lo strumento con cui assolvono all’obbligo, stabilito dalla legge, di consentire ai cittadini di pagare con la carta o con il bancomat invece che in contanti e senza alcuna soglia minima di spesa. Dal 2022 per chi rifiuta il pagamento con carta è prevista una multa di 30 euro, cui va aggiunta una percentuale pari al 4% del valore del pagamento rifiutato. I motivi dei no sono sempre gli stessi: importo troppo basso della spesa e commissioni alte che l’ambulante paga alle banche per le transazioni digitali, il Pos che non funziona, un limite minimo di spesa per poter usare la carta (5 o 10 euro), l’assenza del Pos.

Torna all'inizio

I no ai pagamenti digitali città per città

Il nostro giro per mercati senza contanti in tasca ha mostrato che a Napoli non si riesce a fare la spesa (10 no su 10), mentre a Cagliari e Padova si fa senza problemi perché chi non accetta la moneta digitale è un’eccezione (1 no su 10). A Catania (6 no su 10) e Roma (5 no su 10) bisogna impegnarsi per pagare con la carta visto che almeno la metà degli ambulanti l’ha rifiutata. Non è andata bene nemmeno a Genova e Torino: quattro ambulanti su dieci hanno rifiutato il pagamento con carta. Pochi no a Bari, Bologna e Milano (2 su 10), ma molti accettano la carta a malincuore lamentandosi delle commissioni.  

Torna all'inizio

A Napoli solo contanti

Il no è unanime e senza spiegazioni. Nessuna eccezione basata sull’importo della spesa. Sotto al Vesuvio, i 10 ambulanti visitati dei mercati di via Azzi e di via De Bosis che si tratti del rotolone di carta da cucina da 3 euro o della collana da 10 euro dichiarano “non è possibile pagare con carta”. Fine. Un modus operandi che non si discute.

Torna all'inizio

A Catania, 6 ambulanti su 10 non hanno il Pos

Il 46% di chi ha rifiutato il pagamento digitale ha dichiarato di “non avere il Pos” quindi di non essere attrezzato per accettare i pagamenti elettronici con carte di credito, debito o prepagate come previsto dalla legge. Nei mercati di Catania (Piazza Eroi d’Ungheria e Piazza Montessori) ben sei volte su dieci il pagamento con carta prepagata è stato rifiutato per questo motivo. La legge viene ignorata. Avere un terminale Pos è il requisito fondamentale per assolvere a un obbligo di legge in vigore da più di 10 anni, quello di permettere a chiunque lo voglia di pagare con la carta, con il bancomat o la prepagata invece che in contanti e senza alcuna soglia minima di spesa.

Torna all'inizio

Nei mercati di Roma pagare con carta è un’impresa

Nella capitale (mercati di Via dell'Accademia Peloritana, Via Balbo, Via Milazzo e Piazza Alberone) in 5 casi su dieci gli ambulanti hanno detto no al pagamento con bancomat, per lo più serenamente senza dare spiegazioni. C’è anche chi spiega che al di sotto di una spesa minima di 10 euro non accetta la carta (pratica illegale) perché deve pagare le commissioni e ci rimette e chi dichiara sbuffando: “il Pos è spento”, come se accenderlo richiedesse uno sforzo eccessivo. Dall’altro lato anche chi alla fine accetta la carta lo fa “rassegnato” dopo essersi accertato che non abbiamo contanti. 

Torna all'inizio

Mercati poco digitali a Genova

Nel capoluogo ligure (mercati di Piazza Palermo, Piazza Dinegro, Sampierdarena, Via Francesco Anzani, Via Tortosa) quattro ambulanti su dieci hanno rifiutato il pagamento con bancomat per lo più dicendo di non avere il Pos o di avere problemi tecnici con Sum up.  C’è chi si è scusato per la mancata accettazione della carta e chi invece ci ha riso in faccia quando abbiamo chiesto di pagare così. Le resistenze ci sono come dimostrano i quattro rifiuti e una evidente preferenza per il contante, ma in molti casi hanno accettato il pagamento digitale col sorriso.

Torna all'inizio

A Torino: “Per 2 euro di spesa il Pos non conviene"

Sotto la Mole, nei mercati di Via Svizzera e Corso Racconigi, quattro ambulanti su dieci hanno detto no al pagamento con bancomat. Due degli ambulanti hanno motivato il rifiuto con le commissioni troppo alte per un acquisto di 2 euro e due hanno detto di non avere il Pos.

Torna all'inizio

A Bari la carta non piace e il Pos è "un imbroglio dello Stato"

Il nostro giro nei mercati di via Del Turco e di via Salvemini senza contanti in tasca è andato bene se guardiamo solo ai numeri: due rifiuti su dieci tentativi di acquisto con carta prepagata con le motivazioni ricorrenti di questa nostra inchiesta, Pos non funzionante e mancanza del Pos (in entrambi i casi per l’acquisto di un chilo di percoche a 2 euro). Bisogna dire, però, che chi ha accettato la carta non lo ha fatto serenamente. Anzi. Lo ha fatto pesare al cliente mostrandosi contrariato o lamentandosi a lungo del tempo impiegato e del sistema Pos definendolo un "imbroglio dello stato" a causa delle tasse elevate oppure sottolineando che la carta è stata accettata solo perché “era la cifra minima di spesa per cui accetta il pagamento con carta”. Stabilire una soglia di spesa è ovviamente contrario alla legge.

Torna all'inizio

Bologna, paga con carta? Se proprio non può fare altrimenti…

Pos o non Pos? Questo è il dilemma tra le bancarelle dei mercati di Bologna (Via Pieve di Cadore, San Donato, Piazza Spadolini, “La Piazzola”, Piazza VIII Agosto) che accettano otto volte su dieci il bancomat, ma quasi sempre a malincuore lamentandosi delle commissioni, insistendo sui contanti e tirando fuori il Pos nascosto sotto il bancone solo per non perdere la vendita oppure invitando il cliente ad andare a prelevare nella banca vicina. aon ho il Pos”) sia per cifre basse (2 euro) sia più alte (10 euro). Per il resto, gli ambulanti sono stati gentili e hanno accettato il bancomat senza problemi anche per cifre piccole come ad esempio, 1,60 euro dal fruttivendolo per 2 limoni e quattro pomodori.

Torna all'inizio

Sotto la Madonnina sì garbati al Pos, con due eccezioni

Nei mercati di Via Ettore Ponti e di via Vespri Siciliani solo in due casi su dieci hanno rifiutato il pagamento con bancomat (“Il Pos è spento” e “Non ho il Pos”) sia per cifre basse (2 euro) sia più alte (10 euro). Per il resto, gli ambulanti sono stati gentili e hanno accettato il bancomat senza problemi anche per cifre piccole come ad esempio, 1,60 euro dal fruttivendolo per 2 limoni e quattro pomodori.

Torna all'inizio

C'è chi dice sì senza mal di pancia: a Padova e Cagliari

Tra le bancarelle dei mercati di Cagliari (Via Buggerru, piazza dei Centomila) e di Padova (Piazza della Frutta, Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori) i pagamenti digitali sono stati accettati di buon grado, solo in un caso su dieci abbiamo ricevuto un rifiuto. Nel capoluogo sardo, il no è arrivato da un venditore che ha dichiarato di non avere il Pos perché non gli conviene, vendendo solo prodotti stagionali dei suoi alberi (agrumi in inverno, albicocche e pesche in estate). A Padova il tentativo di acquistare in contanti un cutter a 3 euro non è andato a buon fine perché l’ambulante ha detto “Non faccio Pos sotto ai 5 euro" e ha pure suggerito di prelevare al vicino bancomat.

Torna all'inizio

Il nodo delle commissioni

Tra le bancarelle dei mercati i pagamenti digitali sono troppo spesso poco graditi agli ambulanti che in molti casi insistono sui contanti e tirano fuori il Pos nascosto sotto il bancone solo per non perdere la vendita oppure invitano il cliente ad andare a prelevare nella banca vicina. E quando accettano la carta lo fanno a malincuore, soprattutto se la cifra è bassa, lamentandosi delle commissioni alte che devono pagare alla banca. 

Il nostro giro dei mercati di quest'estate senza contanti in tasca ha dimostrato che per rendere i pagamenti digitali realmente convenienti sia per chi paga sia per chi li riceve, le commissioni di incasso devono essere sostenibili anche per le piccole attività. I commercianti sono costretti a sborsare anche sui piccoli importi commissioni di incasso spesso salate. Infatti, la maggior parte dei rifiuti (47%) al pagamento con carta che abbiamo ricevuto ha riguardato acquisti per cifre inferiori a 5 euro. Per darvi un'idea, la commissione che pagano gli ambulanti su 5 euro di spesa va dai 10 ai 50 centesimi. Non solo. L’11% degli ambulanti dell'inchiesta rifiuta la carta al di sotto di una cifra minima di spesa a causa delle commissioni elevate
Sono le commissioni a frenare la propensione all’uso del Pos soprattutto da parte dei piccoli commercianti come gli ambulanti che, contrariamente alla grande distribuzione, non possono fare leva su un elevato volume di transazioni per negoziare con gli operatori commissioni ridotte.

Indietro non si torna

Su questa questione, purtroppo, ormai da due anni siamo a un punto morto. L’accordo tra Abi e le associazioni di categoria firmato al ministero dell’Economia nel 2023 si è tradotto in un protocollo che prevede da parte degli operatori una forte riduzione delle commissioni per i pagamenti digitali fino a 30 euro e il loro azzeramento per i pagamenti fino a 10 euro. Ma è solo un invito a cui evidentemente pochi hanno aderito. Dall’altra parte, un obbligo di legge in tal senso rischierebbe di violare le regole anticoncorrenziali. Indietro, però, non si può tornare e i cittadini devono poter scegliere con quale strumento pagare.

vantaggi della moneta digitale sono chiari: primo fra tutti quello di tracciare le operazioni, far emergere il nero e dunque contrastare l’evasione fiscale. Poi c’è la sicurezza: è più facile bloccare una carta clonata che recuperare un portafoglio rubato pieno di banconote. Infine, c’è un vantaggio anche di spesa pubblica: tutto quello che ruota attorno alla gestione del contante (produzione, trasporto, sicurezza) ha costi molto più elevati rispetto al digitale.

Per i cittadini poi è importante scegliere la carta più conveniente per il proprio profilo per questo ti aiutiamo a individuarla con il nostro  comparatore delle carte di credito e delle prepagate.  

Torna all'inizio