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Fondo pensione, come utilizzarlo per rendere più serena la tua vecchiaia

Vale davvero la pena avere un fondo pensione di questi tempi? La risposta non può che essere affermativa, perché è necessario risparmiare fin da subito per evitare una vecchiaia in povertà. Ecco come funzionano i fondi pensione e come gestirli nella maniera corretta. Il video coi consigli del nostro esperto.

11 ottobre 2021
barattolo di vetro con monete

Con la fine del 2021 Quota 100 non sarà più un’opzione esercitabile per andare in pensione anticipata. Quale sarà il sostituto verrà deciso con la manovra che sarà varata nei prossimi mesi (ad oggi, infatti, ci sono molte ipotesi sul tavolo, ma nulla di certo). Di certo c’è da dire che, qualunque essa sia, la nuova formula per andare in pensione anticipata comporterà un taglio dell’assegno pensionistico. Per andare in pensione prima del tempo si deve infatti accettare una pensione più bassa.

Il problema di avere una pensione bassa non riguarda però solo chi decide di lasciare il lavoro prima del tempo, ma tutti. Le pensione future saranno infatti basse, una stima media parla di un assegno pensionistico che sarà il 60% dell’ultimo stipendio percepito. Significa esporsi al rischio di dover vivere una vecchiaia con una capacità di spesa inferiore oppure di non essere in grado di far fronte a spese impreviste.

Come si risolve il problema? Iniziando a risparmiare fin da subito e, soprattutto, il prima possibile. Il tempo è infatti un alleato per gli investimenti. Più tempo si ha a disposizione e minore è lo sforzo richiesto in termini di risparmi da mettere da parte. Messo in conto che è necessario risparmiare e che è meglio farlo il prima possibile, dove devono essere investiti i nostri risparmi per la pensione? In un fondo pensione.

Come funziona un fondo pensione

Come avviene l’investimento in un fondo pensione? Ogni mese viene investito quanto versato (il tuo contributo più, nel caso di un fondo chiuso, l’eventuale TFR e il contributo del datore di lavoro) e questo significa che il mese in cui la quota del fondo è più bassa, perché i mercati sono scesi, il fondo acquisterà per te più quote, mentre quando i mercati salgono, le quote acquistate saranno meno.

Questo modo di investire smussa gli alti e bassi del mercato e rende più lineare, dunque meno rischioso, l’andamento del tuo investimento, rendendolo simile, ma più profittevole, a quello del TFR. Non è solo teoria. Dai uno sguardo all’immagine che ti avevamo mostrato in questo articolo, che riporta l’andamento di un fondo pensione chiuso, del TFR e del valore dell’investimento di un risparmiatore nel fondo stesso tenendo conto dei versamenti periodici.

Lo vedi bene negli anni di grandi crisi, 2001 e 2008: la quota del fondo di per sé ha perso terreno e ha impiegato anni per tornare ai livelli precrisi, ma la posizione complessiva nel fondo ha impiegato meno tempo per tornare in attivo – oltre a perdere molto meno nei periodi di ribasso dei mercati. Tutto questo è avvenuto senza grandi turbamenti. Guarda la linea che rappresenta la posizione del lavoratore nel fondo: è lineare come quella del TFR anche se l’andamento della quota del fondo di per sé sale e scende diverse volte. Questo rende l’investimento in un fondo pensione più tranquillo e riduce in parte le preoccupazioni per i tuoi risparmi.

Come gestire un fondo pensione

Se quanto visto in precedenza avviene in maniera automatica e il fondo pensione si gestisce in autonomia, devi invece essere tu a fare una piccola manutenzione ai tuoi investimenti nel fondo. Una manutenzione necessaria, che ti aiuta a gestire al meglio i tuoi risparmi e a ridurre ulteriormente gli alti e bassi del mercato.

La strategia da seguire è semplice: calibra i tuoi investimenti in base agli anni che ti mancano alla pensione. Più sono, meglio è investire in comparti con tante azioni dentro.

Ma le azioni non sono rischiose? Sì, ci potrebbero essere degli anni in cui i tuoi soldi nel fondo scendono, come sta succedendo ora, ma nel lungo periodo le azioni danno soddisfazioni. Ti ricordi la crisi di Borsa del 2007/2008? le azioni avevano perso anche il 50%, ma poi nel giro di quattro anni hanno recuperato tutto e poi sono arrivati soltanto guadagni. Per quanto concerne gli investimenti azionari il tempo è un tuo alleato. In seguito, quando ti mancano sempre meno anni prima della pensione, devi spostarti su comparti con sempre meno azioni e con sempre più bond – seguendo lo schema che trovi nella tabella qui sotto.

Come scegliere i comparti 
Se alla pensione ti mancano.. ... devi investire in un comparto se alla pensione ti mancano .... devi investire in un comparto
Più di 20 anni Azionario (almeno 80% di azioni) Tra i 5 e i 10 anni Bilanciato obbligazionario (30% di azioni)
Tra i 15 e i 20 anni Bilanciato azionario (75% di azioni) Tra i 3 e i 5 anni Obbligazionario (0% di azioni)
Tra i 10 e i 15 anni Bilanciato (50% di azioni) Meno di 3 anni Monetario (0% di azioni)

Quando ti mancheranno non più di tre anni alla pensione dovrai spostare tutto quello che hai accumulato nei diversi comparti in uno solo: quello monetario. Investendo in liquidità, è come mettere i tuoi soldi in un conto deposito. Se sei a ridosso della pensione non hai più il fattore tempo su cui puntare per recuperare i soldi persi a causa di un crollo dei mercati, quindi è bene tirare i remi in barca e consolidare quanto guadagnato in passato. Inoltre, questi comparti sono anche garantiti, cioè hanno la garanzia di restituirti almeno quanto hai versato – meno i costi del fondo.

Per cui, seguendo questa strategia puoi rispondere alla domanda: cosa devo fare con il mio fondo pensione? Se sei una persona a cui mancano tanti anni alla pensione, come visto, il tempo e il modo in cui investe il fondo sono tuoi alleati. Se ti mancano pochi anni prima della pensione, devi controllare il comparto in cui investi: controlla con la tabella qual è il comparto più adatto a te.