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Protezione animali: in quali casi chiamare e numero verde

Hai perso un animale d’affezione o trovato un animale domestico? Ti sei imbattuto in animali feriti per strada? Ecco tutti i nostri consigli per sapere come comportarti e quali sono i casi in cui è bene chiamare la protezione animali al numero verde.

Con il contributo esperto di:
31 luglio 2024
Protezione animali

Sono tanti i casi in cui non si sa come comportarsi se si trova un gatto investito, un cane abbandonato o animali feriti per strada. Oppure se si perde un animale d'affezione o si trova per strada un animale domestico smarrito. Ti spieghiamo come comportarti, chi chiamare e quando è bene mettersi in contatto con la protezione animali.

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Chi chiamare se si perde o si trova un animale domestico?

Se si perde un animale d'affezione, oltre che alle strutture sanitarie delle Asl, ai canili e gattili, è possibile rivolgersi agli organismi speciali che si occupano della tutela degli animali: (es. l’E.n.p.a.), alle associazioni animaliste, o ai veterinari della zona. Questi, infatti, oltre ad essere, di norma, i primi contattati da chi trova un animale, hanno le attrezzature per la lettura dei microchip di riconoscimento.

Scopri quali sono i costi del veterinario, diversi città per città e consulta il nostro calcolatore spese veterinarie.

Se invece si trova un animale domestico, se non possiede una targhetta identificativa che consenta di contattare il proprietario, bisogna chiamare la Polizia Municipale o i Carabinieri, attenzione il numero verde del comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente 800 253 608, che gira nel web invece è un falso. In autostrada, non bisogna fermarsi ma chiamare la Polizia Stradale e segnalare con precisione il tratto di strada in cui si è visto l’animale. 

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Animali feriti per strada: chi chiamare?

I Comuni hanno numeri di pronto soccorso. In mancanza, bisogna chiamare i Carabinieri, la Polizia di stato o municipale o fare una segnalazione ai servizi veterinari delle Asl.

Nel caso di animali selvatici la competenza è della Polizia provinciale o delle unità forestali dei Carabinieri, per animali e uccelli marini si può avvisare la Guardia Costiera Capitaneria di Porto.

In diverse regioni sono attivi i (CRAS) Centri di Recupero Animali Selvatici gestiti da volontari che intervengono gratuitamente in caso di animali selvatici in difficoltà rinvenuti dai cittadini.

Alcuni centri sono chiamati CRFS (Centro Recupero Fauna Selvatica) oppure CRASE (Centro Recupero Fauna Selvatica ed Esotica).

Scopri come comportarti in caso di incidente stradale con animali selvatici.

 
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Gatto investito: cosa fare in caso di ferimento di un animale per strada?

Nel caso si provochi un incidente o si abbia un comportamento da cui derivi danno ad un animale d'affezione, da reddito o protetto, si ha l'obbligo di fermarsi e di fare tutto il possibile per assicurare un tempestivo intervento di soccorso.

Chiunque non ottempera è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 422 ad euro 1.694. L’obbligo vale anche per le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali, pena la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 85 a euro 338.

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Gatti trovati per strada o cani abbandonati: cosa succede agli animali senza padrone?

Gli animali ritrovati o catturati, sono ricoverati presso i canili, gattili o altre strutture d’accoglienza, non possono essere destinati alla sperimentazione e non possono essere soppressi, se non gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità. In tali casi la soppressione deve avvenire in eutanasia ad opera di medici veterinari.

Se regolarmente cippati o tatuati, sono restituiti al proprietario o al detentore, altrimenti devono essere cippati e se non reclamati da nessuno, entro il termine di sessanta giorni, possono essere ceduti a privati che diano garanzie di buon trattamento o ad associazioni protezioniste, previo trattamento profilattico contro la rabbia e altre malattie trasmissibili. Gatti e cani vengono sterilizzati.

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Cane morto chi chiamare?

Un cane morto per strada va segnalato alle autorità di polizia che si occuperanno della messa in sicurezza dei luoghi e dello smaltimento dell’animale.

Se il cane muore in casa, il proprietario o chi lo ha in custodia deve avvertire il veterinario che rilascerà il certificato di morte che andrà depositato al servizio veterinario della Asl di competenza entro 15 giorni dal decesso.

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Quando chiamare la protezione animali?

È comunque possibile rivolgersi ad ENPA chiamando protezione animali, numero verde 800.137.079, nel caso in cui si è testimoni di casi di maltrattamento, smarrimento e abbandono, non solo di cani e gatti ma di ogni altro animale per far sì che l'associazione possa effettuare controlli e intervenire.

Il servizio antiabbandono è attivo 24h su 24 partendo dal 1° luglio fino al 31 Agosto. Oltre a rivolgersi con gli operatori via telefono, è possibile mandare un messaggio diretto presso la pagina ufficiale Facebook ENPA.

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Gli animali liberi di nessuno

Non tutti gli animali domestici che si incontrano per strada sono animali smarriti o randagi; non sempre un gatto trovato per strada è un gatto abbandonato. I gatti possono vivere liberamente nelle nostre città anche senza un padrone e poi esiste anche la romantica figura del cane di quartiere che non è un cane abbandonato e può gironzolare senza padrone nella zona che si è scelto come casa. La presenza di questi animali è da considerarsi del tutto legittima e protetta dalla legge, esattamente come sono protetti e tutelati gli uccelli che fanno parte della fauna cittadina. In ogni caso gli animali d’affezione liberi devono essere sottoposti al controllo delle ASL e dei Comuni. 

 I gatti, per altro, godono di una tutela speciale per la loro importante funzione di contenimento dei topi in ambito urbano. Ogni Comune, in concerto con le aziende sanitarie, è tenuto ad occuparsi della salute e igiene dei gatti che vivono sul suo territorio. Per questo motivo è importante, quando si nota la presenza di due o più gatti stanziali in un certo territorio, rivolgersi alle aziende sanitarie per farli censire e fare riconoscere la presenza di una “Colonia Felina”. Le autorità competenti faranno i necessari controlli sanitari e, se necessario, procederanno a sterilizzare gli animali.

Le Colonie Feline

In molti quartieri e aree ospedaliere, si possono notare piccoli ripari temporanei nei quali trovano rifugio gatti abbandonati nutriti e accuditi da volontari. 
A volte i felini scelgono come habitat abituale un condominio privato: in questi casi non sarebbe legittimo votare una delibera condominiale per allontanarli, a meno non abbiano una malattia grave e incurabile. In tal caso, le autorità sanitarie dovranno accertare l’incompatibilità della permanenza dei gatti con le esigenze di salute e igiene pubblica.

Neanche può essere impedito ad uno o più condomini di accudire un gruppo di gatti randagi. Ovviamente gli animali devono essere accuditi nel rispetto dell’igiene dei luoghi, chi si occupa di ospitare una colonia felina nel cortile di casa, dovrà evitare il degrado del cortile, tenendo pulito il suolo, rimuovendo gli avanzi di cibo e dei relativi contenitori, e adoperarsi per evitare danni alle cose. L’assemblea può invece legittimamente deliberare di mettere in atto provvedimenti innocui per gli animali, ad esempio delle reti, per impedire il danneggiamento delle parti comuni.

Il cane randagio

Riguardo ai cani, ogni Regione ha un suo regolamento. In generale i Comuni devono prevenire il randagismo e i fenomeni di aggressività dei cani attraverso la cattura dei cani vaganti e il controllo dei cani morsicatori. Nel caso di cani abbandonati che non sono in alcun modo aggressivi e che sono abituati a vagare nel quartiere senza problemi, è possibile chiedere lo “status” di cane di quartiere. Un tutore volontario dovrà chiedere al canile la dichiarazione che il cane è clinicamente sano e farlo dotare di microchip e iscrivere all’anagrafe canina a suo nome o a nome del Comune di appartenenza. Dovrà poi impegnarsi a segnalare al Comune se il cane si è allontanato dall’area di stazionamento o è deceduto. Igiene e assistenza sanitaria sono a carico delle strutture Veterinarie dell’A.S.L..

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