Treni: con il rimborso istantaneo l’importo è garantito, ma sono pochi spiccioli
Da gennaio è scattato il rimborso istantaneo in caso di ritardo dei treni ad Alta Velocità o Intercity. Una buona notizia, ma gli indennizzi rimangono spiccioli insufficienti, che non ripagano i cittadini di un servizio inadeguato. Inoltre non si tratta di rimborsi automatici, serve ancora attivarsi. Firma la nostra petizione per ottenere rimborsi più giusti.

Mentre da mesi proseguono i cantieri per rinnovare la rete e in contemporanea continuano i tanti, tantissimi, imprevisti per chi viaggia su rotaia, le Ferrovie hanno fatto un primo passo per addolcire la pillola amara dell’inefficienza del trasporto ferroviario. Da quest’anno, infatti, è scattato il rimborso velocizzato se il treno farà ritardo oltre i 60 minuti.
Una modalità di gestione dei disservizi che di certo migliora la situazione per i passeggeri, quando devono chiedere un rimborso per ritardi o cancellazioni. Altroconsumo accoglie con favore la novità, visti i continui ritardi subìti dai passeggeri, peggiorati nel tempo a causa dei lavori di manutenzione dei binari. Resta il fatto, però, che ancora non ci siamo, non si tratta di rimborsi automatici e soprattutto rimangono spiccioli insufficienti, che non ripagano i cittadini di un servizio inadeguato e ormai inaffidabile.
Il rimborso è in molti casi istantaneo ma non “automatico”, devi attivarti
In realtà non c’è niente di automatico, è sempre il passeggero che ha subìto il disservizio che deve attivarsi per ottenere il rimborso. Come chiediamo da mesi, invece, il rimborso dovrebbe essere pagato automaticamente ai passeggeri tutte le volte che un treno fa ritardo o viene cancellato, senza doverne fare richiesta.
Come funziona lo Smartrefund proposto dalle Ferrovie
Innanzitutto, va detto che questa procedura velocizzata vale solo per i treni AV e Intercity. Per prima cosa occorre registrarsi sull’apposita pagina di Trenitalia. Per le Frecce si può anche cliccare sul link contenuto nel messaggio (o email) di Smart Caring inviato al passeggero in caso di ritardo, cancellazione, sciopero. Si inserisce la propria e-mail su cui si riceverà un codice OTP, una volta inserito il codice nell’apposito form, si accede alla schermata in cui inserire il proprio nome e cognome. Quindi occorrerà cliccare su Nuova Richiesta e inserire PNR e data del viaggio del biglietto. Occorre anche indicare se si vuole un Indennizzo per ritardo all’arrivo o Rinunciare al viaggio. In quest’ultimo caso si dovrà poi specificare perché si rinuncia al viaggio (ad esempio per sciopero, soppressione, motivi personali). Si indica quindi il nome del passeggero o dei passeggeri per cui si fa richiesta.
La richiesta viene processata immediatamente
La richiesta viene creata e processata immediatamente. E questa è la grande novità: si potrà vedere l’esito in tempo reale. Però ci potrebbero essere anche dei casi in cui la richiesta ha bisogno di ulteriori informazioni, allora risulterà in sospeso e un operatore invierà un’email di notifica per chiedere altre informazioni. Se la richiesta viene accettata subito, la somma sarà accreditata sullo stesso mezzo di pagamento usato per l’acquisto oppure sarà emesso un bonus. Si riceverà una notifica con i dettagli dell’accredito. Nel caso di acquisto in contanti sarà chiesto di indicare i dati bancari per il rimborso o di selezionare la voce “bonus”.
Rimborso automatico solo per i biglietti elettronici regionali
Per i biglietti elettronici regionali acquistati tramite carta di credito o bancomat, il rimborso in caso di ritardo all’arrivo è automatico e viene accreditato sulla stessa modalità di pagamento utilizzata per l’acquisto entro 30 giorni dal viaggio, senza necessità di richiesta da parte del passeggero. Il rimborso automatico è previsto solo per i biglietti regionali elettronici, pagati con carta. Per i biglietti cartacei, invece, restano in vigore le stesse regole di prima, ovvero bisogna fare richiesta di rimborso allegando il biglietto obliterato alla partenza e all’arrivo. La Direzione Regionale invierà, entro un mese dal ricevimento della richiesta, un documento per il ritiro dell’indennizzo in denaro.
Vantaggi sì, ma i rimborsi non sono automatici e sono ancora troppo bassi
Il servizio SmartRefund offre alcuni benefici per i passeggeri. Lo strumento ha il pregio di velocizzare la verifica e la validazione delle richieste di risarcimento, semplificando nel complesso l’ter di erogazione dell’indennizzo. Non risolve invece il problema dei viaggiatori pigri, distratti o sfiduciati, che continueranno a non attivarsi per ottenere un rimborso, lasciando alle Ferrovie un bel gruzzolo. Non c’è nulla di automatico nel nuovo rimborso, che invece dovrebbe essere riconosciuto in automatico dalle società ferroviarie ai passeggeri che subiscono ritardi o cancellazioni. Resta inoltre il problema di fondo, ovvero l’esiguità di questi rimborsi. Da tempo, Altroconsumo è impegnata perché i passeggeri possano ricevere indennizzi automatici, maggiori e commisurati ai reali disservizi subiti. Vogliamo rimborsi integrali del costo del biglietto, che scattino per ritardi più brevi e idonei a un servizio di Alta Velocità,
Fatti sentire, firma la nostra petizione per rimborsi più giusti
Continuiamo la nostra battaglia arrivata anche in Parlamento nei giorni scorsi. L’ obiettivo è, con una proposta di legge, di cambiare il sistema dei rimborsi che devono diventare davvero automatici, più alti, riconosciuti a partire dai 15 minuti di ritardo per l’Alta Velocità e dai 30 minuti per gli altri treni. Non devono essere i passeggeri a pagare per i tanti cantieri necessari a efficientare le linee e il trasporto ferroviario. Servono misure straordinarie per un momento di grande caos, che ha messo in crisi un servizio fondamentale del sistema dei trasporti italiano. Firma la nostra petizione e unisciti alla nostra battaglia.