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Nutella vegana: la nostra prova d'assaggio e il confronto con quella classica

Nutella classica e vegana sono così diverse? Il test di assaggio fatto dai consumatori svela che distinguerle è davvero difficile: solo uno su cinque ci riesce. Eppure la Nutella Plant-Based contiene ceci e sciroppo di riso al posto del latte scremato in polvere. Ha un po' meno zucchero e qualche caloria in meno, ma per il resto è molto simile a quella tradizionale. Non però nel prezzo: costa 3,35 euro in più al chilo rispetto a quella classica.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
11 ottobre 2024
Confezione di Nutella Plant-Based sul tavolo

Da quando la nuova Nutella Plan-Based è uscita sul mercato, sono in molti a chiedersi quali differenze ci siano con quella tradizionale e se il sapore sia tanto diverso da poterla chiaramente distinguere da quella classica. Su quest'ultimo punto la risposta è no, almeno stando alla prova di assaggio "al buio" che abbiamo condotto su un gruppo di consumatori (tutti colleghi del team di Altroconsumo): soltanto 1 su 5 l'ha saputa distinguere da quella normale.

La prova che abbiamo svolto è stata molto semplice: abbiamo servito loro tre campioni anonimi di Nutella (tra classica e vegan), di cui due uguali, secondo un preciso schema di assaggio, e gli abbiamo chiesto di individuare quello diverso e di dirci se era di Nutella classica o vegan. Poco meno della metà ha riconosciuto correttamente quale fosse quello diverso tra i tre assaggi di Nutella serviti, ma solo 1 su 5 ha individuato correttamente quale fosse la tipologia, se classica o vegana. 

Spesso l'assaggio segnalato come "diverso" è stato definito più o meno "dolce" e più o meno "consistente" ma, come abbiamo detto, la maggior parte dei consumatori coinvolti nella prova non ha saputo individuare chiaramente che tipo di Nutella fosse e quindi questi giudizi sul gusto e la consistenza sono stati attribuiti tanto alla Nutella classica quanto a quella vegana. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che, all'assaggio, i due tipi di Nutella sono di fatto difficilmente distinguibili

Cosa contiene la nuova Nutella Plant-Based

Ma allora, cosa contiene davvero la nuova Nutella Pant-Based? E soprattutto quali differenze ci sono a livello di ingredienti e calorie con quella tradizionale? Siamo andati a vedere in etichetta gli ingredienti e i valori nutrizionali e abbiamo fatto un confronto per scoprire quali "vantaggi" ha la novità di casa Ferrero e a chi è destinata.   

Iniziamo col dire che la nuova Nutella Plant-Based è fatta tutta con ingredienti di origine vegetale. La ricetta prevede nocciole (13%, come la Nutella classica), zucchero, olio di palma e cacao magro come quella tradizionale. La novità nell’elenco degli ingredienti è rappresentata dai ceci e dallo sciroppo di riso. Chiudono la lista la lecitina (emulsionante), il sale e gli aromi.  

Nutella vegana e classica: ingredienti a confronto

Il confronto tra il nuovo prodotto vegan e la nutella classica viene spontaneo. Iniziamo dagli ingredienti. I due ingredienti caratterizzanti della “crema spalmabile alle nocciole e cacao”, ovvero nocciole e cacao, sono presenti in entrambe le ricette e nelle stesse quantità, 13% le nocciole e 7,4% il cacao.

La lista degli ingredienti della Nutella classica inizia con zucchero e olio di palma, ossia gli ingredienti presenti in quantità maggiore. Stessa cosa avviene per la Nutella vegan. Il latte scremato in polvere della versione classica è sostituito da ceci e sciroppo di glucosio.

Interessante, infine, è il discorso degli ingredienti aromatizzanti che chiudono la lista. Nella ricetta classica troviamo vanillina, mentre nella nuova versione “vegan” troviamo indicati in maniera più generica “aromi”. Come però abbiamo visto nel test di assaggio, questa differenza evidentemente non si ripercuote sul gusto finale.

Perché la Nutella classica non è "vegan"

In molti allora si chiedono per quale motivo anche la Nutella tradizionale non possa essere considerata "vegana", dato che all'apparenza contiene ingredienti vegetali come nocciole e cacao. In realtà la ricetta tradizionale della crema spalmabile più famosa al mondo prevede come abbiamo visto anche il latte scremato in polvere. La quantità dichiarata in etichetta è pari a 8,7%. Essendo il latte un prodotto di origine animale, il suo utilizzo rende la Nutella classica non “vegan”.

L’assenza di latte nella Nutella vegan è un vantaggio per chi è intollerante al latte. Quanto agli allergici, Ferrero precisa che il prodotto è fabbricato in uno stabilimento che utilizza latte, quindi la Nutella Plant-Based non è adatta alle persone allergiche alle proteine del latte.

Un po' meno zucchero, ma quasi le stesse calorie

Confronto Nutella classica / Nutella Plant.Based
VALORI NUTRIZIONALI Nutella classica Nutella Plant-Based
Energia (kcal) 539 534
Grassi (g) 30,9 31,8
Di cui acidi grassi saturi (g) 10,6 11
Carboidrati (g) 57,5 53,4
Di cui zuccheri (g) 56,3 45,4
Proteine (g) 6,3 6,8
Sale (g) 0,107 0,071

Leggendo la tabella nutrizionale della Nutella vegan, scopriamo che fornisce 534 kcal per 100g, corrispondenti a 80 kcal per una porzione da 15 g. Sono di più rispetto alla Nutella classica? Oltre al confronto sugli ingredienti, è interessante anche un confronto dei valori nutrizionali tra i due prodotti. Scopriamo così che non ci sono differenze significative tra le due versioni. 100 g di Nutella classica forniscono 539 kcal. Anche il contenuto in grassi non è così diverso. L’unica differenza un po’ più accentuata è negli zuccheri, un po’ più bassi nella vegan (45.4 g su 100 g) rispetto alla classica (56.3 g su 100 g).

Nutella Plant-Based: fa meno male di quella classica?

Se per “fare meno male” intendiamo un prodotto migliore dal punto di vista nutrizionale, allora la risposta è no. Il fatto di essere vegana non significa che faccia meno male o che sia più sana di quella classica.

È vero che negli ultimi tempi i consigli nutrizionali ci dicono di aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale e ridurre quelli di origine animale. Questa scelta fa bene a noi a fa bene al pianeta. Fa bene al pianeta perché l’allevamento animale ha un impatto sull’ambiente maggiore rispetto ai prodotti di origine vegetale. Fa bene per noi perché gli alimenti di origine animale hanno più grassi e soprattutto grassi saturi rispetto ai prodotti di origine vegetale.

Detto questo, dal punto di vista nutrizionale, le criticità della Nutella sono legate al contenuto di zuccheri e di grassi. Il contenuto in grassi delle due versioni è molto simile (la fonte principale, infatti, è l’olio di palma), quello dello zucchero è leggermente più basso nella Nutella vegan, ma non per questo possiamo dire che sia più sana.

Molto simili, ma non nel prezzo

Come abbiamo visto le differenze tra i due prodotti, sia all'assaggio sia a livello di valori nutrizionali, sono poca cosa. Ma non nel prezzo: quello della nuova Nutella Plant-Based consigliato al pubblico è di 4,49 euro per il vasetto da 350 g, pari a 12,83 € al chilo. È più alto rispetto alla Nutella classica? Il confronto non è immediato perché la versione tradizionale è presente in più formati, da 220 g a 950 g. Se guardiamo il barattolo da 400 g, quello che si avvicina di più alla Nutella vegan, vediamo che costa circa 3,79 € a vasetto, pari a 9,48 € al chilo.