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Guida alla batteria auto: come sceglierla, quanto dura e come ricaricarla

Quanto dura la batteria dell'auto? Quando cambiarla e quanto costa? Per chi non ha molta dimestichezza con la manutenzione dell’auto è utile avere un'idea di tutto quello che c'è da sapere sulla batteria. Ecco una guida dove ti spieghiamo come scegliere la batteria auto, quanto dura, come ricaricarla, i costi, quando sostituirla e come smaltirla.

Con il contributo esperto di:
22 luglio 2024
Batteria auto

Le batterie per auto, chiamate anche batterie di avviamento per distinguere le batterie di trazione delle auto elettriche, sono degli accumulatori di energia elettrica. Questa energia serve in primo luogo per l’accensione dell’auto, quindi, azionando l’interruttore di accensione, la batteria rilascia parte della sua energia per azionare il motorino di avviamento e permettere alle candele di generare la scarica per fa partire il processo di combustione. In secondo luogo, l’energia immagazzinata nella batteria serve anche per il funzionamento di tutte le utenze elettriche dell’automobile, come le luci, il display, i sensori, la radio e qualunque altro oggetto elettrico. Ma come scegliere la batteria della tua auto? E quanto dura? Ogni quanto va cambiata? Nella nostra guida puoi trovare tutte le informazioni di cui necessiti.
 
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Come scegliere batteria della tua auto

Diverse auto richiedono diversi tipi di batteria. Quindi, prima di acquistarla, è necessario controllare il manuale del veicolo o anche verificare quella attualmente in uso.
In particolar modo bisogna prestare attenzione all’intensità di corrente di avviamento a freddo, detta anche corrente di spunto, indicata con l’unità di misura Ampere [A] che deve essere almeno uguale o superiore al valore indicato dal produttore, generalmente pari a 6-8 volte alla corrente di targa (Ah), e alle dimensioni che devono essere adatte per l’alloggiamento predisposto sull’auto.

Alcuni veicoli, inoltre, richiedono punti di fissaggio speciali sulla batteria di avviamento, altrimenti non è possibile avvitarla correttamente. Anche i morsetti della batteria devono essere nella posizione corretta, poiché i cavi di collegamento di solito non sono abbastanza lunghi se i morsetti sono posizionati in modo diverso. Le specifiche possono essere lette sulla batteria installata dal produttore o ricavate dalle istruzioni per l'uso.

Oltre che per i parametri di funzionamento, le batterie possono differire anche per la tecnologia utilizzata per lo stoccaggio di energia elettrica.

Batterie al piombo classiche

Sono il modello più diffuso. Sono poco costose e hanno proprietà adatte per l’utilizzo quotidiano, motivo per cui nessun altro tipo di batteria è riuscito a prevalere sulle batterie al piombo. Il principio di funzionamento di una batteria al piombo è basato sull’utilizzo di due elettrodi, uno di piombo (polo negativo) e uno di biossido di piombo (polo positivo), che forniscono energia elettrica in una soluzione acquosa di acido solforico. Si ottiene così solfato di piombo e acqua. Il processo è reversibile e durante la ricarica si producono nuovamente biossido di piombo, piombo e acido solforico. A seconda dell'uso previsto, nel veicolo è prescritto un determinato tipo di batteria.

Pro

  • Prezzo di acquisto vantaggioso.
  • Assenza di manutenzione. *

Contro

  • Bassa densità di energia.
  • Rapida autoscarica.
  • Stabilità di ciclo moderata.
  • Durata di conservazione limitata.
  • Sensibile alle vibrazioni.
  • Maggiore resistenza interna.
     

* In realtà, non essendo sigillate, i vapori che si creano durante i processi di carica vengono dispersi riducendo la quantità di elettrolita progressivamente. Da decenni i produttori utilizzo a scopo di marketing la dicitura “senza manutenzione” ma in realtà periodicamente il livello dell’elettrolita andrebbe sempre verificato e rabboccato. E infatti, a dimostrazione di questo, queste batterie hanno ancora i tappini per il rabbocco di ogni piastra.

Batterie EFB (enhanced flooded battery)

Un’altra tipologia di batteria (sempre al piombo) è composta dalle batterie EFB (enhanced flooded battery), queste sono caratterizzate da un materiale di rivestimento in poliestere sulla piastra positiva che permette di allungare la durata della batteria. In genere essendo più performanti, utilizzate su modelli di veicoli start&stop.

Pro

  • Possibilità di un elevato consumo di corrente.
  • Elevata stabilità del ciclo.
  • Minore sensibilità al calore.
  • Adatto per sistemi start-stop.

Contro

  • Prezzo elevato.
  • Durata di conservazione limitata.

Batterie AGM (Absorbent Glass Mat)

Anch’esse facenti parte della famiglia delle batterie al piombo, hanno la caratteristica di avere l’elettrolita assorbito all’interno di una matrice vetrosa permettendo di erogare potenze più elevate e ridurne le dimensioni.

Pro

  • Possibilità di un consumo di corrente molto elevato.
  • Stabilità del ciclo molto elevata.

Contro

  • Prezzo elevato.
  • Durata di conservazione limitata.

Nelle auto senza funzione start-stop, le batterie EFB più potenti possono essere installate come opzione per sostituire la batteria al piombo standard, soprattutto se si effettuano prevalentemente viaggi brevi o se si installano dispositivi elettrici.

Se il vostro veicolo è dotato di un sistema start-stop, la batteria sarà una batteria EFB (Enhanced Flooded Battery) o AGM (Absorbent Glass Mat). Se invece si utilizza una versione tradizionale, può funzionare per un po', ma la funzione start-stop smetterà presto di funzionare come al solito. Anche la durata della batteria sarà più breve.
In generale si può consigliare, qualora una vettura sia dotata di fabbrica di una batteria EFB, di sostituirla con una AGM non appena sia necessario cambiarla. 

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Quanto dura la batteria auto?

In media, la batteria di un’auto dura circa cinque anni. Con una buona manutenzione e cura, oltre a una ricarica regolare, una batteria può durare da sei a otto anni o più.
Sono numerosi i fattori che influenzano la sua durata:

  • gli sbalzi termici stagionali;
  • il gelo e il caldo;
  • il calore del vano motore quando la batteria non sia collocata nel baule o sotto ai sedili dell’abitacolo;
  • la manutenzione in caso di batterie al piombo.

Oltre a questi fattori ambientali ci sono alcuni comportamenti che portano spesso la batteria ad avere livelli di carica molto bassi che la danneggiano, tra questi i principali sono l’utilizzo di utenze elettriche ad auto ferma e l’utilizzo dell’auto solo per brevi distanze che non permette una buona ricarica della batteria.

Stai per partire per le vacanze estive? Ecco cosa controllare prima del viaggio in auto.

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Come ricaricare batteria auto?

La batteria dell'auto viene caricata dall'alternatore durante la guida, senza che il conducente debba preoccuparsene. Tuttavia, se dalla batteria viene prelevata più energia di quella ricaricata per un periodo di tempo lungo, il contenuto di energia diminuisce a tal punto che l'auto non si avvia più. Ciò è particolarmente vero in inverno per le auto con molte utenze elettriche come il riscaldamento dei sedili, l'aria condizionata, gli specchietti retrovisori esterni riscaldati, il riscaldamento del lunotto, ecc. Classico poi il caso in cui la batteria si scarica perché si è lasciato inavvertitamente accesa la luce interna o i fanali dell’auto dopo aver spento il motore (molte auto spengono tutte quando si disinserisce la chiave, ma altre no).

Se all’avvio dell’auto si percepisce fatica nell’accensione del motore, dovendo premere il pulsante o girare la chiave per più tempo, oppure se l’auto non si avvia potrebbe essere necessario ricaricare o sostituire la batteria. Anche nel caso in cui l’auto sia rimasta ferma a lungo potrebbe essere utile ricaricare la batteria.
Un semplice test per verificare la tensione della batteria dell'auto consiste nel parcheggiare davanti a un muro al buio. Quindi spegnere il motore e accendere i fari anabbaglianti. Se le luci si abbassano notevolmente dopo poco tempo significa che la batteria di avviamento è scarica.

Altri segnali che indicano che la batteria ha bisogno di ricarica o è difettosa:

  • il motore si avvia male dopo una carica sufficiente ;
  • il ritardo o la debolezza del riscaldamento ;
  • le cadute dell'autoradio.

Le brevi distanze non sono quindi sempre sufficienti per mantenere il livello di carica. L'unica cosa che aiuta è percorrere distanze più lunghe o caricare la batteria con un caricabatterie.

Per poter caricare la batteria nel garage di casa, sono necessari una presa e un caricabatterie adatto. I caricabatterie universali completamente automatici con protezione contro scintille, cortocircuiti e inversione di polarità sono l'ideale. Ora ci sono anche caricabatterie ottimizzati per auto con funzione start-stop.

E' importante sapere che, in ogni caso, è necessario seguire le istruzioni sul manuale del veicolo nella sezione "Ricarica della batteria" e le istruzioni per il caricabatterie.
Se invece è necessario ricaricare la batteria lontano da una presa elettrica è possibile collegarla a quella di un altro veicolo mediante un opportuno cavo elettrico. In primo luogo, bisogna controllare le tensioni delle due batterie da collegare che devono essere uguali. In seguito è opportuno posizionare le due auto con i vani batteria vicini (cofano contro cofano se entrambe hanno la batteria anteriore) in maniera che il collegamento possa essere fatto in modo comodo e sicuro (anche perché la lunghezza dei cavi è spesso limitata). Poi bisogna individuare il polo positivo su entrambe le auto (a volte direttamente sulla batteria a volte in qualche altro punto del vano motore) e collegarli tramite il cavo (solitamente rosso) prima sull’auto funzionane e poi su quella ferma. Collegare il cavo nero al polo negativo dell’auto funzionante e l’altra estremità a una parte metallica nel vano motore dell’auto ferma. Dopo il collegamento avviare l’auto funzionante e in seguito quello dell’auto ferma e accelerare leggermente per iniziare a far ricaricare la batteria scarica. Solo dopo qualche minuto scollegare tutti i cavi nell’ordine inverso.

Una volta fatta ripartire sarebbe opportuno fare un lungo giro per permettere all’alternatore di effettuare una buona ricarica, verificando prima di partire che la macchina sia in grado di tenere il minimo o rischiereste di trovarvi a piedi lontano dalla batteria che ha fatto ripartire la vostra. Comunque, in seguito a una scarica completa è sempre bene far controllare la batteria.

 
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Come cambiare la batteria auto?

La sostituzione fai-da-te della batteria è quasi sempre possibile nonostante le macchine moderne richiedano una programmazione della nuova batteria in centralina. Quasi tutte le auto moderne hanno una piccola centralina di controllo della tensione della batteria che comunica con la centralina generale dell’auto. Quando si procede alla sostituzione in officina della batteria, il meccanico utilizza uno strumento diagnostico a comunicare alla centralina che la batteria è stata sostituita inserendo un codice che contiene tra le altre informazioni, la capacità in Ampère ora (Ah) della nuova batteria. In questo modo, la centralina sa che la batteria è nuova e quindi in grado di avere una potenza nominale superiore a quella progressivamente deterioratasi della precedente.

In realtà, questo non è quasi mai un ostacolo alla sostituzione fai-da-te: attraverso un continuo processo di auto-apprendimento, le centraline sono in grado di rilevare nel corso di qualche ora che la batteria è stata sostituita. Per chi non ha molta dimestichezza con la manutenzione dell’auto è comunque consigliabile rivolgersi a un esperto per la sostituzione della batteria. 

I passaggi da seguire per la sostituzione una volta spenta l'auto e tolta la chiave dal blocchetto di accensione sono: 

  • rimuovere il coperchio della batteria;
  • scollegare il terminale negativo (nero) e poi quello positivo (rosso);
  • isolare con un apposito cappuccio o del nastro isolante la morsettiera positiva;
  • allentare il supporto della batteria (e se presente il tubo di sfiato);
  • estrarre la batteria;
 Seguendo i passaggi al contrario è possibile inserire la nuova batteria.
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Quanti km servono per ricaricare batteria auto?

Se l’auto è ferma da un po’ di tempo, una volta accesa, è bene percorrere almeno 15 km possibilmente anche su strade a scorrimento veloce, in modo da far lavorare l’alternatore a giri sufficientemente elevati (intorno ai 2000) per avere una ricarica più efficiente.

Se si percorrono pochi km, c’è il rischio di non riuscire a recuperare neanche l’energia utilizzata per l’accensione. In queste situazioni è anche buona regola tenere spenti il climatizzatore e tutti gli elementi che assorbono energia come il sistema multimediale.

Nel caso si stia cercando di ricaricare una batteria scarica fatta ripartire con i cavi o con una ricarica esterna è consigliabile fare giri anche più lunghi e comunque verificare con strumenti professionali la tenuta della batteria.

 
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Quanto costa una batteria auto?

Le batterie al piombo classiche hanno prezzi che partono dai  50-60 € per le batterie di marchi meno noti e dai 70-80 € per i marchi più conosciuti. Ovviamente il prezzo riguarda le capacità più basse (44-50 Ah), e cresce al suo aumentare: una batteria da 80 Ah di un marchio noto può costare anche 110-120 €. Ovviamente questi sono i prezzi che si possono spuntare acquistando le batterie su siti online, se ci si rivolge invece al proprio meccanico o ad un’officina, i prezzi possono salire sensibilmente.

Le batterie adatte per le auto con sistema Start&Stop hanno invece prezzi superiori, in particolar modo le AGM. Vi è da rilevare al contempo che queste ultime hanno una maggior capacità di resistere ai cicli di scarica e scarica e una longevità maggiore in quanto sigillate. 

 
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Dove smaltire la batteria auto?

Le batterie di avviamento, se non smaltite correttamente, sono rifiuti dannosi e pericolosi a causa delle sostanze contenute al loro interno. Quando la sostituzione viene effettuata presso un elettrauto, è quest’ultimo che si prenderà in carico lo smaltimento della batteria esausta.

Nel caso in cui si fosse provveduti a una sostituzione fai-da-te, la soluzione più semplice è quella di recarsi presso l’area ecologica del proprio comune dove è sempre possibile smaltire le batterie esauste. Ma è possibile anche consegnare la batteria esausta al rivenditore da cui si compra quella nuova, che provvederà a smaltirla nella maniera corretta.

 
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