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Prezzo dell’energia elettrica: per i clienti vulnerabili +8,8%. Va meglio per le bollette gas

Il prezzo di energia elettrica e gas continua a rimanere su livelli medio alti. Come saranno le bollette della luce del prossimo mese? Nel mercato tutelato la bolletta mensile è cresciuta di oltre il 25% in sei mesi. Cosa fare se il fornitore aggiorna la nostra offerta.

Con il contributo esperto di:
03 ottobre 2024
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Utenti del mercato tutelato ancora nell'occhio del ciclone: lo scorso 27 settembre l’ARERA ha comunicato il valore del prezzo dell’energia valido nei prossimi tre mesi per le forniture di energia elettrica del mercato tutelato e si registra un +8,8% della spesa totale, rispetto all’aggiornamento precedente di fine giugno.

Sebbene il mercato tutelato sia ormai riservato ai clienti vulnerabili, il momento del suo aggiornamento (ogni tre mesi per la luce, ogni mese, per il gas) continua ad essere importante per fare il punto sui trend del mercato domestico di luce e gas.
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Una variazione attesa

La variazione per l’energia elettrica era attesa: nel corso dell’estate, infatti, le offerte di mercato libero, che si aggiornano molto più rapidamente del mercato tutelato, hanno visto prezzi in salita: sintomo dell’andamento dei mercati all’ingrosso. In questi giorni è arrivata la conferma.

Nella serata di ieri, l’Authority ha anche pubblicato i valori necessari per aggiornare il prezzo del gas, sempre relativamente alle forniture dei clienti vulnerabili, per i consumi del mese di settembre. Si nota una diminuzione, seppur lieve, della componente energia, che cala dell’1,9% rispetto ai valori di agosto. Si tratta di poca cosa: anzitutto il prezzo rimane alto (circa 38 centesimi al metro cubo) e i consumi di settembre sono in genere contenuti.

Cosa conviene fare, a seconda che ci si trovi nel mercato libero, tutelato, oppure nelle tutele graduali?

In queste settimane, infine, molti Soci di Altroconsumo segnalano comunicazioni da parte dei Fornitori rispetto a rinnovi delle condizioni economiche: cosa fare e come valutare questi cambiamenti è importante per mantenere sotto controllo la nostra spesa per le forniture di energia in casa.

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Importo della bolletta elettrica: come è cambiato nel tempo per i clienti vulnerabili

Come cambia la spesa per elettricità con l’aggiornamento di questi giorni? Possiamo fare qualche previsione per le bollette di settembre e ottobre. I consumi non dovrebbero essere troppo diversi tra un mese e l’altro.

Utilizziamo il consumo annuo che l’Authority usa come media nazionale (recentemente è stato rivisto al ribasso: si è passati da 2.700 kWh a 2.000 kWh annui). Immaginando un consumo pari a 120 kWh per i mesi di settembre e ottobre, per un cliente nel servizio di tutela ci si deve aspettare un aumento sostanzialmente contenuto, pari a qualche euro: si passa da 32 a circa 35 euro al mese. Se, però, si allarga l’orizzonte e si guarda cosa è successo nei sei mesi passati, che vanno dall’inizio della primavera (aggiornamento di aprile) fino all’aggiornamento di questi giorni, in chiusura dell’estate, si nota un incremento ben più importante. A parità di consumi, la bolletta (sempre con consumi simili) passa da 27 euro al mese a quasi 35 (+26%!).

Il dato è importante perché ci dà delle indicazioni anche sul comportamento, nello stesso periodo, anche delle offerte di mercato libero: tutte le offerte variabili (quindi anche quelle del mercato tutelato) seguono l’andamento dei prezzi all’ingrosso. Quindi possiamo evidenziare delle variazioni che riguardano buona parte del mercato e non solo i 3,4 milioni di clienti domestici che ancora sono nel mercato tutelato. 

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Prezzi in salita: cosa conviene fare?

Ecco che cosa conviene fare per coloro che sono nel mercato tutelato o su quello libero.

Per chi è nel mercato tutelato o nel servizio a tutele graduali

Sebbene i prezzi siano in salita, per questi clienti è decisivo il confronto con la stima delle altre offerte, soprattutto attraverso la scheda sintetica: si tratta di un documento previsto dall’Authority, che deve essere incluso nella documentazione contrattuale di ogni. Per i vari profili di consumo si può vedere se conviene rimanere dove si è, oppure se c’è qualcosa di più conveniente.

Per chi è sul libero mercato

Per i clienti domestici sul mercato libero, cosa conviene fare, in questa situazione di prezzi in aumento? Anche in questo caso è importante prestare attenzione e verificare il proprio contratto. 

Per chi è nel mercato libero e ha offerte con prezzi variabili

Siamo in una fase di grande attenzione. Guardiamo, ad esempio il prezzo del gas: è ormai stabilmente intorno ai 40 centesimi al metro cubo, per la sola componente energia. Le variazioni al ribasso di questi giorni non fanno la differenza. Si tratta di valori medio alti, che richiedono attenzione nella gestione invernale dei nostri consumi di energia, in particolare il riscaldamento. Un cambiamento potrebbe essere da valutare.

La situazione varia di settimana in settimana, però, ormai dall’inizio di settembre, il libero mercato registra la convenienza del prezzo fisso, soprattutto per i contratti di sola fornitura energia elettrica: le prime posizioni della classifica sono stabilmente occupate da offerte che bloccano la componente energia per almeno 12 mesi. Si tratta di una scelta premiante, per parecchi profili di consumo, non necessariamente elevati.

La situazione è meno omogenea per quanto riguarda le singole forniture di gas o le offerte dual fuel (cioè un unico contratto per gestire sia luce che gas, con lo stesso fornitore). In questo caso le prime posizioni della classifica alterano, a seconda del tipo di consumo annuo analizzato, offerte variabili con offerte fisse: sintomo della maggiore instabilità che ancora regna nei prezzi del mercato del gas.

Per chi è nel mercato libero e ha un’offerta a prezzo fisso

È essenziale controllare la propria documentazione contrattuale, oppure la bolletta. Si riesce, in questo modo, a recuperare il valore della componente energia, per fare dei confronti con le offerte attualmente disponibili. Come anticipato, il fatto che il mercato, in questo momento, stia premiando parecchie offerte a prezzo fisso, potrebbe permetterci di sostituire il nostro vecchio prezzo fisso con uno migliore, per programmare la parte costosa della stagione invernale con bollette più leggere.
Tutte le offerte dei provider più importanti sono disponibili sul nostro comparatore di tariffe di luce e gas. È, infine, ancora disponibile Abbassa la bolletta, con le sole offerte variabili.

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Mercato libero: cosa fare se un fornitore aggiorna le condizioni economiche applicate

In queste settimane, parecchi nostri Soci hanno ricevuto comunicazioni dai loro Fornitori, relative alla variazione delle condizioni economiche applicate alle loro forniture e ci hanno chiesto consigli su cosa fare: rimanere con il proprio Provider, accettando la variazione, oppure cambiare?

 Dobbiamo sempre ricordare che in comunicazioni di questo tipo il Fornitore deve sempre allegare anche la scheda sintetica: un documento previsto dall’ARERA che indica il preventivo di spesa con le nuove condizioni economiche, determinato per alcuni livelli di consumo standard. Quest’informazione è importante perché possiamo verificare tale stima con le offerte disponibili nel nostro servizio di comparazione online, aperto a tutti. Le comunicazioni di rinnovi delle condizioni economiche devono arrivare per tempo. Generalmente entro 90 giorni dall’entrata in vigore.

Cosa fare nel caso delle offerte con un meccanismo di rinnovo automatico? Sono diffuse offerte che prevedono i primi 12 mesi con un prezzo fisso, per poi diventare a prezzo variabile dal 13° mese in poi. Sono offerte che richiedono attenzione, perché in questo caso non riceveremo comunicazioni rispetto al cambio di tariffazione. Se il termine dell‘applicazione del prezzo fisso corrisponde con un periodo di prezzi variabili alti, la spesa può cambiare e di parecchio. Per questo è sempre importante seguire l’andamento delle nostre forniture di luce e gas ed essere pronti a cercare offerte più competitive.

Un ultimo caso è quello della variazione unilaterale. In questo caso, a prescindere dal fatto che le condizioni economiche precedentemente pattuite siano prossime alla scadenza, il nostro Fornitore decide di modificarle. Anche in questo caso la comunicazione dovrà essere inviata con 90 giorni di anticipo e potremo decidere di cambiare, senza aggravio di spesa, qualora l’offerta risultasse in aumento.

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