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Bonus condizionatori: a chi spetta, quanto si recupera e come richiederlo

Grazie al bonus condizionatori è possibile portare in detrazione le spese sostenute per un nuovo impianto di climatizzazione. A seconda dell'agevolazione richiesta, è possibile recuperare dal 50 al 110% di quanto pagato. Vediamo chi ha diritto al bonus, quali sono i requisiti necessari, come sfruttare al massimo gli incentivi e tutti i dettagli per farne richiesta.

19 maggio 2022
Bonus condizionatori

Tra i bonus 2022 messi in campo dal Governo, puoi anche contare sul bonus condizionatori. Quanto speso per un nuovo impianto può infatti essere portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi. 

Cos è il bonus condizionatori?

I bonus per portare in detrazione i condizionatori nella dichiarazione dei redditi in realtà sono 3, tra cui è possibile scegliere quello che fa a caso nostro. La detrazione va dal 50% al 65%, fino alla possibilità di inserirlo tra i lavori trainati in caso di intervento sull’immobile che sfrutta il superbonus del 110%.

Chi ha diritto al bonus condizionatori?

A prescindere dal tipo di agevolazione richiesta, il bonus spetta ai proprietari, nudi proprietari, usufruttuari, locatari e comodatari dell’immobile in cui vengono installati i condizionatori. Le agevolazioni possono esser utilizzate anche dai familiari conviventi o dai conviventi di fatto che sostengano la spesa e siano intestatari delle fatture di spesa.

È importante ricordare che chi è in affitto o in comodato d’uso e installa a proprie spese l’impianto di condizionamento (con il benestare del proprietario), al cessare del contratto mantiene il diritto a detrarre le quote residue del bonus. 

Allo stesso modo, in caso di vendita dell’immobile in cui siano presenti i condizionatori non interamente detratti, il vecchio proprietario può accordarsi con il nuovo per mantenere o cedere il diritto a detrarre le restanti quote di bonus. La decisione va riportata nel rogito d’acquisto. Questa opzione non è valida solo per il bonus mobili, che segue sempre chi ha sostenuto la spesa.

Ovviamente se in sede di acquisto si è optato per lo sconto in fattura non si pongono i problemi di trasferimento della detrazione.

Il bonus condizionatori al 50%

Due diversi bonus condizionatori possono sfruttare la detrazione del 50% della spesa sostenuta: il bonus casa e il bonus mobili. Purtroppo, però, solo il primo ha diritto ad ottenere in alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Detrarre i condizionatori con il bonus casa

Questa detrazione prevede il recupero del 50% della spesa sostenuta in 10 anni, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Il bonus casa maggiorato al 50% (normalmente è al 36%) scade a fine 2024.

In questa casistica ricadono i condizionatori che permettono di conseguire un risparmio energetico per l’abitazione, certificato dal produttore o dall’installatore. Non serve che l’impianto sia abilitato al riscaldamento invernale perché siamo nell’ambito della ristrutturazione straordinaria, cioè stiamo usando il bonus casa

Per usufruirne occorre pagare con bonifico parlante, che riporti i codici fiscali di chi usufruisce della detrazione, la partita Iva di chi lo vende e/o lo installa e il riferimento alla fattura d’acquisto oltre che alla normativa (art. 16-bis del TUIR) e occorre inviare via web a Enea apposita comunicazione di avvenuta installazione entro 90 giorni dall’installazione o dal collaudo.

Detrarre i condizionatori con il bonus mobili

Questa detrazione prevede il recupero del 50% della spesa sostenuta in 10 anni, con un limite massimo di spesa di 10.000 euro nel 2022 e di 5.000 euro nel 2023 e nel 2024.

L’acquisto di questo elettrodomestico si può scaricare dal 730, non è ammesso lo sconto in fattura o la cessione del credito, se avviene nell’ambito di una ristrutturazione straordinaria dell’immobile. In pratica, se stiamo ristrutturando ad esempio l’impianto elettrico di casa o quello idraulico rifacendo il bagno, possiamo comprare i condizionatori da destinare all’immobile agevolato utilizzando il bonus mobili. L’importante è che la data di inizio lavori di ristrutturazione sia antecedente a quella di acquisto dei condizionatori e che la ristrutturazione si riferisca all’anno precedente o a quello in corso in cui si intende usare il bonus mobili.

Non occorre pagare con bonifico parlante, ma è fondamentale utilizzare mezzi di pagamento tracciabile: quindi non sono ammessi i pagamenti in contanti.

Inoltre, serve avere lo scontrino o la fattura che riportino il codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa e vuole detrarla nel 730 oltre alla descrizione dettagliata dell’acquisto fatto.

Ricorda che per il bonus mobili non è obbligatorio inviare i dati tecnici del condizionatore acquistato ad Enea ma è bene farlo. L’ente tiene infatti traccia di ogni tipo di intervento mirato a riqualificare energeticamente il parco immobili italiano.

Il bonus condizionatori al 65%: l'ecobonus

Questa detrazione prevede il recupero del65% della spesa sostenuta in 10 anni, con un limite massimo di spesa di 46.154 euro. L’ecobonus maggiorato al 65% scade a fine 2024.

In questa casistica ricadono i condizionatori a pompa di calore che permettono di conseguire un risparmio energetico per l’abitazione, certificato dal produttore o dall’installatore. L’impianto deve essere abilitato al riscaldamento invernale e lo deve sostituire.

Per usufruirne occorre pagare con bonifico parlante, che riporti i codici fiscali di chi usufruisce della detrazione, la partita Iva di chi lo vende e/o lo installa e il riferimento alla fattura d’acquisto oltre che alla normativa (Legge 296/2006).

In questo caso gli adempimenti sono maggiori, proprio perché la detrazione è più alta, infatti occorre inviare ad Enea tramite il suo sito entro 90 giorni dal termine dell’installazione o del collaudo dell’impianto:

  • l’asseverazione di un tecnico abilitato;
  • la scheda informativa degli interventi realizzati in cui riportar l’importo delle spese sostenute, il risparmio energetico ottenuto (tramite attestato di prestazione energetica), i dati catastali e personali di chi detrae la spesa.

Il superbonus condizionatori al 110%

L’installazione dei condizionatori ex novo o la sostituzione di quelli esistenti, se viene fatta all’interno di uno degli interventi edilizi che permettono di conseguire un miglioramento di 2 classi energetiche all’immobile oggetto dell’intervento, viene considerata come lavoro trainato e per questo può utilizzare la detrazione del 110% sfruttata per gli interventi trainanti. 

L’importante è che l’installazione avvenga all’interno dell’arco temporale in cui avviene l’intervento che dà diritto al superbonus. 

Tutti i bonus che puoi richiedere a portata di clic

In questi mesi il Governo ha sfornato tanti altri bonus che possono aiutarti a far quadrare i conti di casa: dalle detrazioni sul 730, agli incentivi, dagli sconti su prodotti e servizi ai voucher da spendere durante l'acquisto. Ma sei sicuro di conoscere davvero tutte le opportunità offerte dallo Stato? Sai ad esempio che puoi avere fino a 5.000 euro di ecobonus se acquisti un'auto elettrica? E che se rottami un vecchio televisore puoi avere uno sconto di 100 euro su quello nuovo? E ancora, sai che esiste un bonus per cambiare mobili, elettrodomestici e persino per installare le zanzariere

Per questo motivo abbiamo deciso di offrire ai consumatori una pagina di facile consultazione, nella quale potrai trovare tutte le informazioni che cerchi riguardo i bonus, gli ecobonus e gli incentivi governativi che al momento si possono ottenere. Scopri a quali hai diritto e come fare la domanda in maniera corretta. E se hai bisogno di aiuto, ci siamo noi: lascia il tuo numero di telefono e i nostri esperti ti richiameranno per darti tutto il supporto che hai bisogno per ottenere i tuoi bonus.

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