Condizionatori senza unità esterna: cosa sono e valgono davvero la pena?
I climatizzatori senza unità esterna sono la soluzione ideale per chi vuole rinfrescare casa e non può installare motori visibili sulla facciata. In questo articolo vediamo come funzionano, quali vantaggi offrono e le caratteristiche di tre dei modelli disponibili sul mercato.

Sempre più richiesti da chi vive in centri storici o in condomini soggetti a vincoli architettonici, i climatizzatori senza unità esterna rappresentano una valida alternativa ai classici split. Questi apparecchi racchiudono tutte le componenti in un unico blocco interno, eliminando la necessità di installare motori all’esterno dell’edificio e semplificando notevolmente l’installazione. Ma quali sono le reali prestazioni di questi climatizzatori? Sono davvero efficaci per raffrescare ambienti domestici e quali limiti presentano rispetto ai sistemi tradizionali?
Analizziamo il funzionamento, le caratteristiche tecniche, i principali vantaggi e svantaggi dei climatizzatori senza unità esterna rispetto ai classici condizionatori con split esterno e ai portatili. Vi diamo anche alcuni consigli pratici per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze di comfort e risparmio energetico.
Torna all'inizioCome funziona e installazione
I climatizzatori senza unità esterna rappresentano una soluzione innovativa rispetto ai tradizionali sistemi split. Invece di prevedere un motore esterno, racchiudono tutte le componenti in un unico apparecchio installato a parete all’interno dell’abitazione. All’esterno dell’edificio sono visibili solo due griglie, necessarie per l’aspirazione e l’espulsione dell’aria. Questa configurazione semplifica notevolmente l’installazione: non serve posizionare un’unità esterna né eseguire opere murarie invasive per il passaggio dei tubi del refrigerante.
Come si installa un condizionatore senza unità esterna
L’installazione di un condizionatore senza unità esterna richiede solo due fori sulla parete che dà all’esterno, quindi non è adatta a stanze completamente interne. In genere vengono fissati alla parete, a volte sospesi a volte appoggiati al pavimento, sempre allineati ai fori verso la parete esterna.
Questo tipo di climatizzatore è particolarmente indicato per chi vive in centri storici o condomini dove le unità esterne sono vietate o soggette a vincoli paesaggistici, e per chi desidera mantenere una facciata pulita senza motori a vista. Generalmente non sono necessari permessi specifici per l’installazione, ma è sempre consigliabile contattare l'amministratore condominiale o verificare eventuali regolamenti condominiali o comunali.
Dove viene raccolta la condensa?
A seconda della potenza e del modello, l’acqua di condensa prodotta dal condizionatore senza unità esterna viene smaltita tramite una vaschetta di raccolta o eliminata da un piccolo tubo di drenaggio che evacua l’acqua dove possibile. La scelta migliore è convogliarla nelle acque di scarico, oppure deviarla verso il giardino o raccoglierla in una tanica (per poi smaltirla).
Confronto tra condizionatore monoblocco, split e portatile
Caratteristica | Monoblocco | Split | Portatile |
---|---|---|---|
Unità esterna | NO | SÌ | SÌ / NO |
Installazione | -Mediamente complessa (fori nel muro) -A volte richiede lo scarico della condensa |
Complessa per via dei tubi refrigeranti | Nessuna |
Efficienza energetica | Media | Alta | Bassa |
Silenziosità | Media (tutte le componenti sono dentro alla stanza) | Alta (l'unità esterna è posta fuori) | Bassa (sono molto rumorosi) |
Mobilità | NO | NO | SÌ |
Costo inziale | Medio | Alto | Basso |
Adatto per vincoli edilizi | SÌ | NO (richiede l'unità esterna) |
Caratteristiche tecniche, prestazioni e prezzo
I climatizzatori senza unità esterna funzionano in modo simile ai modelli tradizionali e, per ambienti di piccole o medie dimensioni, garantiscono prestazioni paragonabili grazie alla presenza di tecnologie come inverter e pompa di calore per l’uso invernale. Tuttavia, avendo compressore e scambiatori di calore nello stesso blocco, l’efficienza energetica e il comfort generale risultano inferiori rispetto agli split con unità esterna, soprattutto in locali molto ampi o esposti a forte irraggiamento solare.
Quanto costa
I climatizzatori senza unità esterna presentano una fascia di prezzo piuttosto ampia, che va dagli 800 euro fino a oltre 3.000 euro per i modelli più avanzati. Il costo dipende principalmente dalla potenza dell’apparecchio, ma anche da caratteristiche aggiuntive come il design e la forma: esistono infatti versioni verticali o da installare a parete che permettono di sfruttare al meglio anche spazi ridotti.
Rispetto ai classici climatizzatori split di pari potenza, i modelli senza unità esterna risultano mediamente più costosi: sul mercato si trovano climatizzatori mono split da 9.000 BTU/h con prezzi a partire da circa 300 euro, mentre i modelli multi-split con due unità interne partono da 700 euro e possono superare i 2.000 euro.
Il mercato è dominato da player italiani specializzati (Olimpia Splendid, Innova, Argo Clima, Tekno Point) che competono su design, silenziosità ed efficienza, mentre i colossi internazionali presidiano soprattutto le soluzioni split convenzionali.
Quanto consuma un condizionatore senza unità esterna
Attraverso i dati dichiarati da alcuni dei modelli che abbiamo testato, abbiamo calcolato quanto potrebbe essere il costo energetico per il periodo estivo di un condizionatore senza unità esterna.
Calcolo dei consumi su 3 mesi estivi (90 giorni)
• Uso medio quotidiano: 5 ore/giorno in modalità raffreddamento.
• Prezzo medio energia elettrica domestica in Italia: €0,32 /kWh
Condizionatore adatto ad un ambiente di 30/35 metri quadri
- Consumo giornaliero: 5 h × 1,2 kW = 6 kWh
- Consumo durante l’estate: 6 kWh × 90 = 540 kWh
- Costo totale: 540 × 0,32 ≈ 173 €
Condizionatore adatto ad un ambiente di 20/25 metri quadri
- Consumo giornaliero: 5 h × 0,73 kW ≈ 3,65 kWh
- Consumo durante l’estate: 3,65 × 90 ≈ 328 kWh
- Costo totale: 328 × 0,32 ≈ 105 €
Il grafico qui sotto mette a confronto i consumi della media dei condizionatori senza unità esterna e del miglior climatizzatore con split esterno al variare della temperatura interna della stanza dove i dispositivi sono installati. Si osserva che, a parità di condizioni, entrambi i sistemi vedono ridursi l’efficienza all’aumentare della temperatura: più l’ambiente è caldo, maggiore sarà il lavoro richiesto alla macchina per mantenere fresco l’ambiente (come naturale nel ciclo della pompa di calore). Tuttavia, il climatizzatore con split ha un'efficienza nettamente più elevata rispetto alla soluzione senza unità esterna: questo si traduce in un minor consumo di energia a parità di comfort e prestazioni superiori, soprattutto nei periodi di maggiore caldo.
Torna all'inizioLa nostra opinione: vantaggi e svantaggi
I climatizzatori senza unità esterna offrono alcuni vantaggi chiave, su tutti l'installazione semplice e poco invasiva e l'assenza di motori visibili all’esterno, con la possibilità di utilizzo anche in edifici soggetti a vincoli architettonici. Sono ideali per chi deve climatizzare una o due stanze in modo discreto e senza grandi lavori, tuttavia, presentano anche dei limiti: la potenza è generalmente inferiore rispetto agli split tradizionali, il design interno può risultare più impattante e non sono adatti a grandi ambienti. Inoltre, l’efficienza energetica è mediamente più bassa, con consumi superiori a parità di superficie raffrescata.
Se sei interessato a sapere come si comportano questi apparecchi, in questo test abbiamo messo a confronto tre climatizzatori senza unità esterna.
Pro
- Installazione semplificata
- Ideale per i centri storici o condomini
- Estetica più pulita: nessuna ventola o motore visibile all’esterno
Contro
- Efficienza inferiore ai modelli split (con motore esterno)
- Potenza limitata
- Serve una parete esterna (da forare)