Bacheca dei reclami
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venditore senza garanzia legale
Salve, sono Marianna Aniello ,chiedo un aiuto a voi cortesemente, provato diverse volte anche in passato una soluzione , acquistato una bici dei Me Contro Te su Ebay presso venditore TECNOBIKE SHOP srl Via Isonzo 20 81030 Cellole (CE) C.F./P.IVA 04311270617 vorrei chiedervi il reso di questa bici visto che cè ancora garanzia legale, per il prezzo pagato la qualita' è pessima,e per me è stato un sacrificio per la mia condizione economica, era per accontentare mia figlia,ma davvero è stata una delusione, se potesse in modo pacifico, oppure mi rivolgerei ai diritti dei consumatori. attendo una sua risposta Cordiali Saluti
Merce difettosa e supporto assente
Spett. Deporvillage In data 29/11/2024 ho acquistato presso il Vostro negozio online 1x Salopette Gobik Grit 2.0 grigia Taglia XL pagando contestualmente l’importo di 117€. Appena ricevuto, ho notato che il fondello era difettoso tale da renderlo non conforme allo scopo per cui è stato acquistato. Ho quindi immediatamente segnalato la cosa al customer care, aprendo il claim W00083207 fornendo tutte le foto richieste. Il 26 Febbraio, 3 mesi dopo l'acquisto, sono stato informato che la merce doveva essere restituita per ispezione, cosa che ho prontamente fatto. Da allora ho continuamente richiesto la sostituzione del prodotto in garanzia oppure il rimborso dell'importo pagato, ricevendo solo risposte generiche che mi riferivano di temporeggiare in attesa della risposta da parte del fornitore Gobik. A 6 mesi dall'acquisto questo situazione è per me intollerabile, essendo tutt'ora irrisolta nonostante i quotidiani solleciti via mail. Segnalo inoltre che il numero del customer care riportato sul sito non è attivo, rendendo quindi impossibile il contatto vocale con chiunque. Sollecito pertanto senza ulteriore ritardo la sostituzione del prodotto ai sensi dell’art. 130 e segg. del D.Lsg. 206/05 o, in alternativa, la risoluzione del contratto con rimborso del prezzo d’acquisto. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
assistenza in garanzia
Salve, a fine marzo 2025 avevamo contattato la Whirlpool perchè l'asciugatrice mod. FFT M11 9X3WSY IT acquistata in data 17/07/25 non asciugava più il bucato in data 01/04/25 era venuto il centro di assistenza COMONI snc incaricato da Whirlpool che l'avevano portata via per controllarla in laboratorio in data 05/05/25 COMONI snc riconsegnava l'asciugatrice addebidantoci € 140 per una pulizia interna che non poteva rientrare in garanzia dato che la pulizia interna richiede lo smontaggio del prodotto in un laboratorio vorrei sapere se l'addebito è corretto, come dichiarato dalla stessa Whirlpool in attesa di un gentile riscontro porgo cordiali saluti Roberto Fariello
Seguito Risposta alla vostra PEC
Spett. PEZZOFORTE Vi scrivo in merito all'ordine 1901900, faccio seguito a quanto detto precedentemente. Inanzi tutto vi ringrazio di aver preso visione del problema inerente al prodotto difettoso. E vi ringrazio anche della proposta di rimborso del 15% dell'iporto inviatomi attraversoPEC, ma considerando il danno dell'armadietto da me acquistato e il disagio nell'avere sempre un prodotto nuovo con ammaccature e graffi, chiedo di valutare un rimborso di almeno il 30%. Diversamente farò ricorso alla tutela di Altriconsumo. Attendo un vostro riscontro, buona giornata.
PROBLEMA ROBOT BEKO
Spett. EURONICS BRUNO, In data 20/07/2024 ho acquistato presso il Vostro negozio un robot aspirapolvere Beko pagando contestualmente l’importo di € 199,99. A distanza di 10 dall’acquisto, il prodotto presenta difetti che lo rendono non conforme allo scopo per cui è stato acquistato. In particolare, quando viene dato lo START dopo pochi secondi dalla partenza il robot si ferma dando l'allarme di errore e non riparte più. Ad Agosto 2024 mi sono recato presso il vostro negozio per richiedere la riparazione del prodotto in garanzia e mi avete fatta andare all' Eurotecnica a Montecchio Maggiore a consegnare il prodotto per farlo riparare. Nonostante i numerosi solleciti, finora il guasto non è stato riparato. Alla luce di quanto sopra e tenuto conto che ai sensi dell’art. 130 e segg. del D.Lsg. 206/05 la riparazione deve avvenire entro un congruo termine in base alla natura del bene e al suo utilizzo, richiedo la sostituzione del prodotto senza spese a mio carico o, in alternativa, la risoluzione del contratto con rimborso del prezzo d’acquisto. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Allegati: Copia contratto d’acquisto Ricevuta di pagamento
Autoradio difettosa
Spett Jeep, in data 10 gennaio 2025 ho ritirato, presso il concessionario Fassina SpA di Milano, la Jeep Avenger a me intestata e targata GX427TF acquistata nuova ed immatricolata il 2 gennaio 2025. Sin dal primo utilizzo, il veicolo ha manifestato un malfunzionamento alla radio: sia in modalità DAB che analogica (AM/FM), su qualsiasi frequenza e canale, la trasmissione si interrompeva ripetutamente (più volte al minuto), rendendo di fatto inutilizzabile l’apparato. Segnalato immediatamente il problema al venditore che mi aveva assistito nella vendita, consigliato da lui nel resettare il sistema, cercare eventuali aggiornamenti software e risintonizzare più volte i canali, il problema persisteva identico. In data 15/1 chiedevo un intervento di service contattando l’officina di Fassina SpA. Mi veniva fissato appuntamento il 10/2; specificavo, in quell’occasione, che mi era necessaria un’auto sostitutiva, mi veniva confermata la disponibilità della stessa. La data dell’appuntamento lasciavo l’auto in concessionaria, mi veniva, effettivamente, consegnata un’auto sostitutiva e venivo informata che, dopo la diagnosi, sarei stata aggiornata in merito alle tempistiche di risoluzione del guasto. Nulla ricevendo sino al 17 febbraio, contattavo l’officina di Fassina che mi riferiva di non aver ben identificato il guasto ma che “probabilmente” si sarebbe dovuta sostituire l’antenna, che l’avrebbero ordinata da Jeep e che sarei stata, da loro, ricontattata quando il ricambio sarebbe stato disponibile. Da quella data, nessuna novità, risollecitavo telefonicamente il 3 marzo, il 10 marzo sino a che il 21 marzo un operatore, con tono sgarbato, testualmente rispondeva “non è arrivato niente e neppure so se mai arriverà, si rivolga a Jeep, se vuole” A fronte di ciò contattavo il call-center al n° verde 800/04265337, spiegata la soluzione, riferivano che nessun “ticket” era aperto sulla mia targa né alcun ricambio era stato richiesto per la stessa. Venivo aiutato ad individuare un service alternativo che veniva identificato nella F.lli Cozzi Srl di Legnano che già conoscevo e che, logisticamente, mi era anche comoda. Il giorno stesso fissavo appuntamento per portare l’auto in officina il successivo 1 aprile; specificavo anche a loro che, in caso di fermo, mi sarebbe servita l’auto sostitutiva; mi veniva riferito che, per poterla assegnare, avrebbero, prima, dovuto fare una diagnostica del guasto; mio malgrado mi organizzavo per muovermi diversamente durante la giornata del 2/4; da accordi l’auto sarebbe dovuta essere riconsegnata la sera stessa fissando, qualora ve ne fosse stata la necessità, un ulteriore appuntamento. Nel corso della giornata venivo contattata telefonicamente per informarmi che l’auto, ormai, era stata smontata, non identificando immediatamente il guasto, per procedure Jeep, non sarebbe potuta essere riconsegnata sino alla risoluzione del difetto. Con qualche difficoltà, alla fine riuscivo a farmi assegnare un’auto sostitutiva che, mancando dalla disponibilità dell’officina, mi veniva fatta prendere dall’autonoleggio Maggiore tramite call center Jeep. Notavo, da subito, che il nolo era prenotato sino al 8 aprile e chiedevo cosa sarebbe successo se la mia auto non fosse stata approntata per tempo; Maggiore mi informava che, se Jeep non avesse prolungato il nolo, l’extra sarebbe stato a mio carico. Nessuna notizia sino al 7 aprile quando chiamavo la concessionaria, venivo informata che il pezzo di ricambio necessario era stato ordinato e la sua consegna poteva essere il 8 aprile ma non si sapeva se fosse possibile la riconsegna del veicolo. Facevo presente la scadenza del noleggio. L’addetto mi garantiva che mi avrebbe aggiornato il giorno seguente. L’8 aprile non ricevevo nessuna chiamata sino alle 17:15 quando mandavo un messaggio dando per scontata l’impossibilità di riconsegna della vettura in giornata e ripetendo, di nuovo, di provvedere alla proroga del nolo. Dopo 5’ venivo richiamata ed informata che, come facile prevedere, la macchina non poteva essermi riconsegnata la sera stessa; ancora una volta, raccomandavo il posticipo della scadenza del nolo. Con mia grande sorpresa, alla riconsegna, il 9/4, della vettura a Maggiore, quest’ultima, mi addebitava circa 90 € per la giornata aggiuntiva non coperta da Jeep. Per il rimborso del pagamento non dovuto, ho immediatamente contattato il call center che, subito, riconosceva l’errore ma senza che, ad oggi mi sia stato corrisposto alcun rimborso nonostante innumerevoli solleciti telefonici. Il 9 aprile la vettura veniva “riparata” e restituita; il difetto, che pareva, inizialmente risolto, nelle ore e nei giorni successivi alla riconsegna, si manifestava nuovamente semplicemente cambiato: la radio non solo interrompeva l’audio ma presentava frequenti distorsioni, con alternanza di momenti “al rallentatore” e momenti “velocizzati” con frequenza ben maggiore rispetto al difetto precedente e rendendo, di fatto, inutilizzabile la parte radio. Segnalato, nuovamente, il difetto a Jeep, venivo consigliata di “provare” a portare l’auto in un altro concessionario. Fissavo, per il 14 maggio appuntamento presso l’officina Autotorino di Busto Arsizio (VA) la cui dipendente all’accettazione sin da subito, con arroganza, mi dice che “non possiamo risolvere i problemi dopo dopo che altri hanno toccato l’auto, potrei addirittura non accettargliela neanche”. La sera stessa, infatti, mi veniva restituita l’auto senza alcun intervento di manutenzione effettuato. Un nuovo appuntamento, quindi, veniva fissato in data 21 maggio presso Stellantis&You di Milano (officina diretta di service Jeep) che, dopo averla inizialmente accettata, me la restituiva il giorno successivo senza avere effettuato alcuna operazione in quanto, secondo l’operatore, la casa madre impediva l’apertura di un nuovo intervento, essendo già stato effettuato un precedente intervento presso Fratelli Cozzi (ma per accertare questo hanno avuto bisogno di un giorno di fermo auto, nessuno men che meno il call center lo ha mai segnalato sino ad allora essendo, addirittura, l’operatore a consigliarmi di cambiare concessionaria). Ad oggi, 23 maggio 2025, il problema alla radio persiste, il rimborso per il noleggio non è ancora stato ricevuto e la gestione complessiva risulta gravemente inefficiente ed inaccettabile, in quanto nonostante l’intervento di ben quattro officine autorizzate il veicolo rimane, a tutti gli effetti, difettoso e malfunzionante. Non so se quanto ho subito sia dovuto a procedure volontarie della casa madre, della indolenza o impreparazione dei dealer, della “libera iniziativa” di taluni dipendenti ma non posso che confermare il mio disappunto. Se mai verrà mi verrà richiesto un parere sulla qualità di tutti i coinvolti in questa vicenda non potrò che trasmettere il mio personale consiglio di rivolgersi altrove nell’acquistare e/o manutenere un loro veicolo. Ritengo del tutto superfluo manifestare la mia completa insoddisfazione nella qualità del prodotto acquistato, nel service di Jeep, nelle vicissitudini e nei disagi che ho dovuto subire, rimanendo con un’auto nuova ma difettosa se non addirittura senza per due settimane attenendo, a fatica, quando mi è stata riconosciuta, una sostituzione con vetture non certo di pari livello rispetto a quella da me acquistata, nel disagio logistico di dover raggiungere i vari concessionari a mie spese, nel rapporto, spesso scortese, con personale che avrebbe dovuto gestire le mie necessità per non parlare della “beffa” di dover addirittura pagare per un servizio che mi sarebbe dovuto essere riconosciuto e nell’ulteriore fastidio di dover gestire il rimborso sperando nell’esito positivo di questa mia richiesta. Convinta di poter contare sul Vostro aiuto e disponibile ad ogni chiarimento e contatto, sono a rivolgere, Distinti saluti.
Mancata applicazione della garanzia
Ho acquistato il materasso Emma relativo alla fattura sopra nel 2021, coperto da 10 anni di garanzia. Ad aprile 2025 invio reclamo per deformazione eccessiva corredato da foto dimostrative richieste dal produttore, accordato il rimborso dal customer care procedono al ritiro del materasso e poco dopo comunicano che non possono procedere al reso come avevamo pattuito e nemmeno alla sostituzione alla pari in quanto trascorse 100 notti, ma propongono l'ACQUISTO di un nuovo materasso scontato. Avevo acquistato da loro fidandomi di Altroconsumo, potete aiutarmi almeno ad avere un nuovo materasso senza dover mettere differenza? A cosa serve la garanzia di 10 anni a truffare invogliando in fase di acquisto? Spero di trovare una soluzione e non dover ricorrere alle sedi dedicate od effettuare recensioni
Richiesta formale di rimborso e irregolarità fiscali
Il 26 marzo 2024 ho effettuato un acquisto per un totale di 307,50 €, pagato tramite bonifico bancario, relativo a un lotto di colombe farcite di diversi gusti (pistacchio, cioccolato, caramello salato e mandorle con uvetta). I prodotti sono stati ricevuti il 3 aprile, ma il 12 aprile ho ricevuto il primo reclamo da parte di un cliente, che mi ha informato che una colomba al pistacchio era in cattive condizioni e presentava muffa. I reclami sono continuati, il che mi ha portato a controllare il resto dello stock, constatando che tutte le colombe al pistacchio erano deteriorate allo stesso modo. Successivamente, il 18 aprile, ho ricevuto un nuovo reclamo, questa volta per una colomba al cioccolato anch’essa in cattive condizioni. Dopo aver controllato le rimanenti, ho riscontrato che tutte le colombe al cioccolato erano inaccettabili per il consumo. In totale, 7 prodotti risultano danneggiati (4 al pistacchio da 18,50 € ciascuna e 3 al cioccolato da 14 € ciascuna), per un totale di 133,50 €, inclusa la quota proporzionale delle spese di spedizione. Il fornitore è stato informato immediatamente, entro il termine legale di 2 mesi dalla scoperta del difetto. Tuttavia, ha rifiutato di effettuare il rimborso completo, proponendo inizialmente l’invio di altri prodotti non coerenti con la mia attività commerciale, e successivamente offrendo un rimborso parziale di soli 80 €, o una restituzione limitata, condizioni che considero inaccettabili. Questa risposta viola non solo la normativa europea (Direttiva 1999/44/CE e Regolamento (UE) 2017/2394), ma anche le Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul sito dolciperintolleranti.it, dove si stabilisce quanto segue nell’Articolo 12 – Garanzia legale: • Tutti i prodotti sono coperti dalla garanzia legale di conformità (articoli 128-135 del Codice del Consumo italiano). • Il consumatore ha diritto alla riparazione, sostituzione, rimborso o riduzione del prezzo in caso di non conformità. • Il rimborso include il prezzo del prodotto, la spedizione e qualsiasi costo aggiuntivo. • Se il difetto si manifesta nei primi 6 mesi dalla consegna, si presume che esistesse già al momento dell’acquisto. Pertanto, il fornitore è legalmente obbligato a rimborsare i 133,50 € relativi ai prodotti deteriorati e la parte proporzionale delle spese di spedizione, come stabilito nelle sue stesse condizioni. 📄 Fatture emesse in modo errato: Inoltre, sia la fattura attuale che una fattura precedente di dicembre 2023 sono state emesse con dati fiscali errati, omettendo il mio nome completo e il mio NIF corretto, e includendo un codice fiscale errato (ESX6141988E) e solo il nome commerciale del mio negozio ("La Capritxeria"), che non ha personalità giuridica propria. Anche l’importo della fattura è errato: Nicola ha indicato via e-mail che il costo totale dell’ordine era di 267,50 € di prodotti + 40 € di spedizione, per un totale di 307,50 €, che è quanto effettivamente pagato. Tuttavia, la fattura emessa indica un importo totale di 326 €, senza dettaglio dei prodotti né delle spese di spedizione, come invece richiesto dalla legge. L’emissione di fatture errate rappresenta una violazione fiscale secondo: • L’articolo 224 della Direttiva 2006/112/CE dell’UE • La Legge spagnola sull’IVA (Legge 37/1992, articoli 6 e 97) • La normativa italiana (D.P.R. 633/1972, art. 21) 📚 Precedente rilevante: Ricordo inoltre che nel dicembre 2023, con i precedenti proprietari de “La Capritxeria”, Nicola ha avuto un problema simile con un lotto di panettoni, anch’essi difettosi. In quell’occasione, ha offerto prodotti compensativi gratuiti, accettati perché ci si trovava ancora nel periodo natalizio, in cui quei prodotti erano ancora commerciabili. Nel presente caso, invece, la stagione di Pasqua è ormai conclusa, per cui questa soluzione non è accettabile né economicamente sostenibile. I prodotti non sono più vendibili. 📝 Richieste formali: Il rimborso completo di 133,50 € relativi alle 7 colombe difettose e alla parte proporzionale delle spese di spedizione. L’emissione corretta di entrambe le fatture (marzo 2024 e dicembre 2023) con i seguenti dati: • Nome: Rocío Pilar Campillo Ramos • NIF/VAT: ES46442807B • Indirizzo fiscale: Torrent de l’Olla 30, local 2, 08012, Barcellona, Spagna • Importo corretto: 307,50 € (267,50 € prodotti + 40 € spedizione) • Dettaglio obbligatorio dei prodotti e dei costi 📎 Documentazione disponibile a supporto: • Prova di pagamento (bonifico) • Fatture errate • Foto dei prodotti deteriorati • Comunicazioni e reclami dei clienti • Scambio completo di e-mail con il fornitore
Anomalia ripetuta Sistema di Emergenza SOS su mia nuova Audi A4
Spett.le Audi Italia, con Fattura numero 90100019 del giorno 09/01/2024 , ho acquistato presso Selecar/AUTOARONA SPA A SOCIO UNICO, una nuova Audi A4 Modello 8WCBJG-24 Numero telaio WAUZZZF42RN008254 pratica 28/46/2023. Cliente Num 259764. A distanza di qualche mese è comparsa un Malfunzionamento al Sistema di Emergenza SOS con allarme visivo ed acustico che segnalava di recarsi presso una officina. Mi trovavo in quel periodo in ferie in Calabria e mi sono recato In Audi Service a Corigliano che hanno resettato il difetto. La mia officina di riferimento è Barbieri Angelo S.r.l, Service Partner 30810, con cui ho avuto i primi rapporti nell'acquisto della macchina quando lavoravo in Provincia di Milano. Ora ho terminato quella attività e mi sono trasferito definitivamente nelle Marche dove risiedo. Qui ho come riferimento Audi Augusto Gabellini S.r.L. a cui mi sono rivolto per un secondo allarme di Malfunzionamento Sistema di Emergenza SOS apparso dopo qualche mese con le stesse modalità del primo . Anche qui hanno resettato il difetto dicendomi che sarebbe riapparso e in quel caso avremmo dovuto cambiare la centralina. Per alcuni mesi è andato tutto ok ed ho fatto anche la regolare manutenzione prevista presso Augusto Gabellini S.r.l. negli ultimi mesi del 2024 . Ad Aprile 2025 l'allarme ed il malfunzionamento è riapparso. Ho quindi contattato il Servizio Service di Augusto Gabellini S.r.l. concordando con il Responsabile Servizio Clienti, di portare la macchina il 19 Maggio per fare la diagnosi e quindi procedere con il cambio della Centralina stimando di avere pronta la vettura entro il giorno 23 Maggio in relazione alla disponibilità di trovare la centralina in Italia e non all'estero. Il pomeriggio del giorno 19 Maggio Il Responsabile Servizio Clienti mi chiama e comunica che hanno di nuovo resettato l'allarme e che non sostituiranno la Centralina. Il giorno successivo mi reco a prendere la macchina e chiedo colloquio con il Responsabile Servizio Clienti, rimanendo stupito per aver adottato di nuovo una soluzione tampone non risolutiva. IL Sig. Legrottaglie mi ha detto che la vettura , gestita con Pratica 2071088/11, in fase di diagnosi ha dato codice difetto B20000 che mi ha spiegato significa "Soluzione tecnica non disponibile". Quindi bisogna proseguire a resettare ogni volta che esce l'allarme. Su mia insistenza mi ha confermato che in precedenza hanno trattato casi uguali al mio cambiando la centralina, ma qualche volta non ha funzionato. MI ha inoltre fatto vedere una comunicazione Audi dove era scritto che per i veicoli prodotti nel 2024 /2025 ci sarebbe stata disponibile una soluzione entro il terzo trimestre. Peccato che la mia mia auto è stata prodotta nel 2023. Ritengo inaccettabile che non venga data una soluzione , peraltro in rete ci sono vari casi simili risolti con il cambio della Centralina. Quindi faccio formale reclamo a : 1) chi mi ha venduto la macchina Selecar/AUTOARONA SPA UNICO sede legale 28040 PARUZZARO Via Borgomanero, 46/B – email info@selecar.it 2) AUDI Italia : VOLKSWAGEN GROUP ITALIA SPA c.a. Audi Italia viale G.R.Gumpert N^1 37137 VERONA info@audi.it Invio copia reclamo a Barbieri Angelo e Augusto Gabellini S.r.l. Il Marchio Audi è per me e per la mia esperienza è distintiva di qualità ed affidabilità (oltre a questa in oggetto ho guidato auto Audi per quasi 20 anni con auto Aziendali assegnate ,trovandomi sempre bene). Ciononostante, mi vedo costretto a richiedere immediata risoluzione definitiva del problema . Non accetto di avere un auto che periodicamente va in anomalia producendo disturbo sonoro ad ogni accensione e mancanza della funzionalità del servizio SOS. Non è accettabile dover resettare ogni volta l'allarme che appare in maniera improvvisa . Sono Certo che AUDI saprà come risolvere il problema (soluzione costosa: cambio Centralina e Sw o altro) Non accetto di avere il problema e l'auto senza soluzione tecnica, come indicatomi dal Responsabile Servizio Clienti di Gabellini Service in base al codice anomalia B20000. Se una nuova A4 come la mia non ha una risoluzione tecnica ad un problema, non può continuare ad essere venduta. Confido nella risoluzione definitiva che Audi intraprenderà. Sono deciso a fare però tutti i passi necessari per avere una soluzione definitiva per un macchina ancora in garanzia . Cordiali saluti Nicola Pesce Allegati: Fattura Acquisto Auto
Lavatrice rotta non applicano la garanzia
Ho acqiustato una lavatrice Hoover a settembre 2024 dalla prima accesnione non ha funzionato perche dava errore. Chiamata l'assistenza di zona Imperia Assistenza Ginulla (pessima) anche loro non sapevano a cosa fosse dovuto il problema. Dopo avermi detto che avrebbero chiesto vari pezzi di ricambio dopo 1 mese non ho mai rivisto nessuno. ho richiesto al rivenditore la sosituzione (amazon) che mi è stata fatta. Ho ricevuto la nuova latrice a gennaio. Fine Aprile durante un lavaggio la lavatrice inizia a perdere acqua da sotto. risentita la stessa assistenza dopo il sopralluogo del tecnico che ha imputato a me la colpa della rottura perchè a suo dire potrebbeesserci finita una moneta, senza che lui abbia trovato nulla nella lavatrice. Il tecnico mi ha detto che non passa in garanzia perchè dalla sua esperienza è cosi senza neanche rivolgere richiesta alla Hoover. Sono 3 settimane che chiamo di continuo la Hoover perche secondo me non possono farmi pagare 130 euro per una lavatrice acquistata a 380 neanche 4 mesi prima per un danno che secondo l'assistenza ho provocato io senza alcuna prova. Il danno per quanto mi riguarda può essere causato da qualsiasi cosa anche da una vite o da un pezzo della lavatrice. Dopo 3 settimane di continue chiamate alla Hoover che ha aperto una segnalazione al Manger di zona ad oggi nessuno mi ha ancora detto niente. Penso che decidere se un prodotto passi in garanzia non spetti al tecnico anche perchè loro mi hanno chiesto 130 fuori garanzia quindi sicuramente ci guadagnano di piu. Da tutta questa esperienza 2 lavatrici su 2, anche nel caso in cui la colpa fosse la mia, una cosa è chiara i prodotti sono scadenti.
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