Polizza Long Term Care: cos'è e perchè è utile
Si chiamano polizze Long Term Care e hanno l’obiettivo di offrire una rendita o rimborsare le spese di assistenza quando l’assicurato non è più autosufficiente. Possono essere convenienti, a patto di stipularle per tempo (intorno ai 40/50 anni, pagando così premi ragionevoli) per garantirsi una vecchiaia assistita in caso di problemi di salute. La proposta di Altroconsumo Connect.
- Con il contributo esperto di
- Valentina Riboldi
- articolo di
- Alessandra Maggioni

Secondo l’ISTAT, in Italia vivono circa 3 milioni e 800 mila persone non autosufficienti. Circa un terzo degli over 75 presenta una grave limitazione dell’autonomia e per un anziano su 10 questa incide sia sulle attività quotidiane di cura personale che su quelle della vita domestica. In Italia, si stima che nel 2019 le demenze senili e l’Alzheimer abbiano colpito circa 600 mila persone tra gli over 65 che vivono in famiglia: complessivamente il 4,2% degli anziani.
La famiglia resta il principale sostegno cui possono far ricorso le persone anziane, anche se la rete di aiuti familiari e quella di aiuti informali hanno subito nel tempo un forte ridimensionamento per le dinamiche demografiche e i mutamenti sociali iniziati dagli anni ’60. In una situazione delle reti di aiuto già critica, l’aumento della popolazione anziana alimenterà nel prossimo decennio la domanda di assistenza, rendendo indispensabile la programmazione di adeguati interventi di welfare.
In media, il 16,4% della popolazione con più di 15 anni – oltre 8,5 milioni di persone – si occupa di assistere chi ne ha bisogno. Di questi, il 14% di tutta la popolazione con più di 15 anni lo fa soprattutto nei confronti dei propri familiari. Si stima che i caregiver familiari siano almeno 7.293.000, siano soprattutto donne (57%) e abbiano un’età compresa tra i 45 e i 64 anni (3.884.000 pari al 53% del totale). Da notare che una percentuale non trascurabile è rappresentata anche dai caregiver familiari con più di 65 anni (1.362.000 pari al 18,6%).
Una badante convivente assunta a tempo pieno costa in media circa 1.500 euro al mese mentre, in Italia, il costo medio per una RSA è di circa 1.700 al mese ma si può arrivare anche a circa 2.500 euro mensili.
Dai dati si evince, quindi, che c’è un gap da colmare: un bisogno di assistenza che comporta spese di vario tipo e di un certo importo e che potrebbe essere coperto con una polizza assicurativa adeguata. Si tratta delle cosiddette polizze LTC (long term care) che appunto assicurano il pagamento delle spese o una rendita periodica nel caso in cui l’assicurato si trovi in una situazione di non autosufficienza. Ecco cosa sono e come funzionano le polizze long term care.
Torna all'inizioCos’è la polizza long term care?
Long term care: cos'è? Quale è il significato della polizza long term care? Cerchiamo di capire di cosa si tratta e il significato di queste polizze.
L’obiettivo è quello di offrire una rendita o rimborsare le spese di assistenza quando l’assicurato non è più autosufficiente. Possono essere convenienti, a patto di stipularle per tempo (intorno ai 40/50 anni, pagando così premi ragionevoli) per garantirsi una vecchiaia assistita in caso di problemi di salute.
Quando una persona diventa non autosufficiente, i suoi cari hanno davanti tre possibilità:
- prendersi cura direttamente del proprio familiare (con tutto quello che comporta anche a livello psicologico e di impatto sulla vita privata);
- farsi aiutare da badanti;
- ricorrere ai servizi di una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale).
Uno studio elaborato da Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, ha stimato che il costo di una badante convivente assunta a tempo pieno costa in media circa 1.500 euro al mese. Mentre per una RSA il costo medio in Italia è di circa 1.700 al mese ma si può arrivare anche a circa 2.500 euro mensili.
Rispondere al bisogno di assistenza comporta – quindi – spese di vario tipo e di un certo importo. Ciò potrebbe essere garantito con una copertura assicurativa adeguata. Si tratta delle cosiddette polizze LTC (long term care) che danno un sostegno economico alle famiglie assicurando il pagamento delle spese o una rendita periodica nel caso in cui l’assicurato si trovi in una situazione di non autosufficienza.
Di solito nelle polizze si definisce come non autosufficiente una costante assistenza da parte di una terza persona e l’impossibilità di compiere da soli almeno quattro delle seguenti sei attività elementari della vita quotidiana: vestirsi,lavarsi, provvedere all’igiene personale, spostarsi, alimentarsi e controllare le proprie funzioni corporali. Nello stato di non autosufficienza sono compresi anche i disturbi mentali di origine organica (per esempio Alzheimer o Parkinson) che abbiano determinato la perdita delle capacità cognitive.
Sul mercato sono presenti polizze LTC vita (che si suddividono – a loro volta – in vita temporanea e vita intera) e polizze LTC malattia. Vediamo le polizze long term care a confronto:
- le polizze LTC a vita intera sono quelle più diffuse sul mercato e prevedono il pagamento dei premi per tutta la vita dell’assicurato. Solo quando sopraggiunge la non autosufficienza il pagamento dei premi viene interrotto in cambio del pagamento di una rendita che dura finché l’assicurato è in vita o non diventa di nuovo autosufficiente;
- le polizze LTC a vita temporanea prevedono che il pagamento del premio avvenga per un certo numero di anni, ma la copertura dura tutta la vita. Il pagamento della rendita avviene quando si perde l’autosufficienza;
- le polizze LTC malattia prevedono il rimborso delle spese mediche sostenute, nei limiti di un massimale previsto dal contratto. In alcuni casi garantiscono un’indennità sostitutiva in caso di perdita dell’autosufficienza, anche in assenza di spese da rimborsare o in assenza di richiesta di rimborso.
A cosa stare attenti
In genere si può stipulare una polizza LTC entro un’età massima prevista dal contratto (dai 60 ai 70 anni, a seconda della Compagnia), inoltre il costo aumenta all’aumentare dell’età dell’assicurato.
La polizza LTC può essere acquistata solo da chi è autosufficiente al momento della stipula. La valutazione del rischio è affidata nella maggior parte dei casi ad un questionario sanitario che contiene informazioni sullo stato di salute del potenziale assicurato. Attenzione ad omettere informazioni o dare informazioni non corrette sul vostro stato di salute, può accadere che proprio perché si sono date informazioni non veritiere o incomplete l’indennizzo non venga riconosciuto o diminuito.
È bene fare attenzione anche alla carenza, cioè quel periodo durante il quale si paga il premio ma la copertura non può essere utilizzata. La carenza non c’è se la perdita di autosufficienza è causata da infortuni, si tratta di un evento fortuito ed imprevisto che l’assicurato non poteva prevedere al momento della firma del contratto. In genere è di 1 anno per gli altri eventi, ma può salire a 3 anni per malattie mentali o nervose di natura organica come, ad esempio, l’Alzheimer. Alcune Compagnie potrebbero eliminare la carenza in caso ci si sottoponga a visita medica.
Controllate anche le esclusioni. In genere l’indennizzo non viene riconosciuto in caso di non autosufficienza derivante da atti compiuti volontariamente contro la propria persona (es. tentativo di suicidio), uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni, abuso di alcool, oppure infortuni derivanti dalla pratica di sport pericolosi (es. parapendio).
Torna all'inizioLong term care INPS 2024
Diversi dalle polizze LTC, sono i servizi resi dall’INPS. Nell’ambito delle prestazioni sociali, l’INPS ha previsto un bando di concorso, chiamato Long Term Care, per il riconoscimento di contributi a copertura totale o parziale del costo sostenuto da soggetti affetti da patologie che necessitano di cure continuative di lungo periodo, ricoverati a pagamento presso residenze sanitarie assistenziali. La prestazione è incompatibile con i benefici di cui al bando Home Care Premium.
Possono richiedere i contributi di ricovero erogati tramite bando:
- i dipendenti e i pensionati iscritti al Fondo Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e al Fondo Gestione ex IPOST; i loro coniugi, per i quali non sia intervenuta sentenza di separazione;
- i parenti di primo grado anche non conviventi;
- i soggetti legati da unione civile e i conviventi ex lege 76/2016;
- i fratelli, le sorelle e gli affini di primo grado, se il titolare ne è tutore o curatore;
- i minori orfani del titolare del diritto (sono equiparati ai figli, i minori in affidamento familiare, affidamento giudiziale o affidamento preadottivo).
Long Term Care INPS: come funziona
Il bando di concorso è pubblicato sul sito dell’INPS, nella sezione Welfare, Assistenza e Mutualità. La domanda può essere presentata:
- per via telematica;
- tramite patronato;
- tramite contact center dell’INPS.
All’esito della verifica dei requisiti previsti dal bando, l’INPS comunica ai richiedenti l’accettazione della domanda o il preavviso di respinta, con l’invito a modificare o integrare le informazioni mancanti. La domanda per accedere alle prestazioni LTC può essere presentata fino al 31 gennaio 2025 e le prestazioni saranno erogate fino al 30 giugno 2025.
Torna all'inizioISEE per long term care
Per aderire al bando Long Term Care dell'INPS, il richiedente la prestazione deve essere in possesso dell’ISEE sociosanitario residenze in corso di validità, riferita al nucleo familiare in cui compare il beneficiario ovvero deve avere presentato la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per la determinazione dell’ISEE sociosanitario residenziale o dell’ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Quindi è necessario l’ISEE per long term care.
Il valore dell’ISEE contribuisce a determinare il posizionamento in graduatoria, e l’ammontare del contributo al beneficiario e all’ambito territoriale. L’ammontare massimo del contributo è pari a n. 36 rate mensili dell’importo massimo di euro 1.800 ciascuna. Il contributo viene erogato mensilmente sulla base della fattura o documento equipollente della struttura di ricovero intestate al beneficiario riportante la denominazione della struttura, codice fiscale, partita IVA.
Aspetti fiscali e detrazioni
L’assicurazione long term care è detraibile? Le polizze LTC sono detraibili ai fini IRPEF per il 19% dei premi annui versati (massimo 1.219,14 euro, occorre considerare nel cumulo anche i premi pagati per eventuali polizze invalidità permanente o caso morte). La detrazione massima, dunque, potrà essere di 245,32 euro l’anno.
Torna all'inizioPolizza Long Term Care: costo
Il costo delle polizze Long Term Care dipende da diversi fattori. Innanzitutto, i costi varieranno in base alla copertura scelta (polizze LTC a vita intera o polizze LTC a vita temporanea o polizze LTC malattia). Inoltre, l’oscillazione del prezzo varierà anche in base all’età dell’assicurato: prima si stipula la polizza, minore è il premio da pagare. Questo perché più giovani si è, più tempo si avrà a disposizione per accumulare il premio assicurativo, mentre un sottoscrittore più avanti con l’età avrà meno tempo per accumulare il premio assicurativo e avrà, inoltre, maggiore possibilità di diventare non autosufficiente.
Per fare un confronto tra le polizzeLong Term Care, è importante esaminare con cura l’offerta in polizza, per trovare un buon compromesso tra premio ed esigenze di protezione. Come detto, i costi per le polizze LTC variano a causa di diversi fattori. In linea di massima – al di là del prezzo – possiamo dire che le migliori polizze sono quelle che offrono un’ampia copertura con poche esclusioni.
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