Quanto costa il conto corrente?
Un conto corrente è un prodotto complesso: lo possiamo considerare come una piattaforma su cui transitano diversi prodotti e servizi. E’ per questo motivo che il costo del conto corrente è determinato dalla somma di diverse componenti. Ecco quali sono i costi principali.

Costi fissi, che si pagano comunque indipendentemente dal tipo di operazioni che si fanno e costi variabili che invece sono legati al tipo di operazioni che si fanno e al loro numero: il costo totale annuo di un conto corrente dipende quindi dal profilo di utilizzo del correntista. Per conoscere quanto costa il conto corrente potete leggere il riepilogo delle spese, un documento che ricevete tra gennaio ed inizio febbraio.
I costi di un conto corrente
I costi di un conto corrente possono essere raggruppati in quattro grandi categorie:
- Costi fissi
- Costi variabili
- Interessi e costi sul rosso di conto corrente
- Tasse
Costi fissi
Si tratta di costi che non cambiano a seconda del tipo di utilizzo che si fa del conto corrente. Rientrano in questa categoria:
- il canone mensile di gestione del conto corrente
- il canone annuo della carta di debito che serve per prelevare contanti e per pagare
- il canone annuo della carta di credito se chiesta nella stessa banca
- le spese di gestione del conto titoli
- le spese di chiusura che si pagano alla chiusura dell’estratto conto (può avvenire ogni mese, ogni trimestre, o una volta all’anno su scelta del cliente),
- le spese di comunicazione (una per ogni estratto conto più comunicazioni di trasparenza)
- il canone dell’home banking.
Non è detto che siano sempre presenti tutte queste voci, dipende da che tipo di conto si ha; in molti casi possono anche essere tutti a zero.
Costi variabili
Si tratta di costi che vengono addebitati solo se il correntista fa determinate operazioni sul conto. Sono inoltre delle commissioni su ogni singola operazione e quindi il loro costo complessivo dipende anche dal numero di operazioni fatte nell’anno. Sono costi variabili:
- Le commissioni per i bonifici (di solito quelle per i bonifici allo sportello sono più alte di quelle per i bonifici online o presso atm)
- Le commissioni applicate ai prelievi di contante presso sportelli automatici (cosiddetti ATM automated teller machine) di altre banche
- Le commissioni applicate ai pagamenti Cbill o pagoPA
Attenzione perché il sistema delle commissioni applicate ai prelievi di contante potrebbe cambiare.
Interessi e costi per il rosso di conto corrente
Se si va in rosso sul conto corrente, quindi si fanno utilizzi per importi superiori alla giacenza del conto corrente, si devono pagare anche spese ed interessi alla banca. Sono diversi a seconda che il conto abbia un fido oppure no.
In caso di fido (cioè una linea di credito messa a disposizione del correntista per fare utilizzi oltre alla giacenza di conto) il cliente deve pagare alla banca:
- Una commissione sull’affidato pari a massimo il 2% annuo (cioè massimo 0,5% ogni trimestre). Si calcola sull’importo del fido e si paga comunque anche se non lo si utilizza. Dunque, se il fido è di 1000 euro la commissione ammonta a massimo 20 euro ogni anno.
- Interessi sull’utilizzo del fido, che si pagano solo per la parte del fido utilizzata e per i giorni di utilizzo.
Senza fido invece il rosso di conto corrente si chiama scoperto. In questo caso il cliente deve pagare alla banca:
- Una commissione di istruttoria veloce che in genere ammonta a 50 euro per ogni scoperto ma viene fatta pagare solo se in un trimestre si va in rosso per più di 500 euro e per più di 7 giorni consecutivi.
- Interessi sul rosso che dipendono dai giorni in cui è durato lo scoperto e poi dal suo ammontare. Di solito questi interessi sono più alti di quelli applicati sul fido.
Inoltre, se si ha un conto affidato ma si fanno utilizzi superiori al fido cosiddetto utilizzo extra-fido, allora la banca chiede anche per questo la commissione di istruttoria veloce ed interessi più alti.
Tasse
Anche lo Stato guadagna sul conto corrente: è dovuta una imposta di bollo di 34,20 euro l’anno. Si paga quota parte per ogni estratto conto ricevuto (può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale) ma solo se nel periodo la giacenza media è stata superiore a 5000 euro. Inoltre, lo Stato guadagna anche grazie alla ritenuta fiscale sulle giacenze di conto. La percentuale richiesta è del 26%.Leggi il nostro approfondimento su tassazione e conto corrente.
Come ridurre i costi
E’ possibile ridurre i costi di un conto corrente in diversi modi:
- Preferite il prelievo di contante da sportelli della vostra banca.
- Preferite le operazioni online a quelle in agenzia.
- Lasciate sul conto corrente meno di 5000 euro per non pagare l’imposta di bollo di 34,20 euro.
- Non lasciate troppi soldi sul conto corrente: gli interessi sulle giacenze sono prossimi allo zero e peraltro sono colpiti anche da una ritenuta fiscale del 26%. Leggi anche i nostri consigli sulla giacenza media sul conto corrente.
- Fate giocare la concorrenza ed evitate di comperare ad occhi chiusi solo i prodotti della banca in cui avete il conto corrente: carta di credito, prepagata, mutuo, prestito si possono sottoscrivere anche altrove anche senza avere un conto corrente nella banca che ve li concede.
- Guardate tutta la documentazione che arriva dalla banca; ci potrebbe essere anche una modifica delle condizioni così alta che per voi potrebbe essere meglio andare altrove chiudendo entro 60 giorni il conto alle vecchie condizioni.
Come leggere il riepilogo delle spese
Ogni anno, il correntista, con l’estratto conto di fine anno (quello chiuso al 31 dicembre) riceve anche un documento chiamato Riepilogo delle spese e che è molto importante per capire quanto effettivamente costa il conto corrente in un anno. Infatti, riporta il tipo e numero di operazioni fatte sul conto e quindi quantifica i costi variabili e riporta tutti i costi fissi. In questo modo si ha il costo complessivo annuo del proprio conto corrente e lo si può confrontare con altri prodotti presenti sul mercato. Per altri dettagli leggi il nostro approfondimento sul riepilogo delle spese del conto corrente.