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Matite, gomme e pennarelli: quanto sono sicuri gli astucci dei nostri bambini?

I pennarelli colorati sono soggetti alla normativa sui giocattoli, per questo non dovrebbero contenere sostanze nocive per i bambini. Ma anche matite, penne e gomme devono garantire uno standard qualitativo che tiene in considerazione la salute dei più piccoli. I nostri consigli per scegliere i prodotti di cancelleria senza sottovalutare sicurezza e sostenibilità.

19 agosto 2022
Matite, gomme e pennarelli: quanto sono sicuri gli astucci dei nostri bambini

Non tutto ciò che viene usato per disegnare o tenuto dai bambini nell’astuccio di scuola è garantito dalle stesse normative: se infatti i pennarelli e le matite colorate sono considerati come giocattoli, devono riportare il marchio CE e sottostare ai limiti di sicurezza previsti dalla direttiva sui giocattoli, in particolare per quanto riguarda la presenza e la concentrazione di sostanze chimiche considerate pericolose, altri articoli di cancelleria comunque presenti negli astucci e usati dai bambini (legalmente considerati tali fino ai 14 anni) per esempio gli evidenziatori, le matite grafite e le penne, devono rispettare la direttiva relativa alla sicurezza generale dei prodotti e il regolamento europeo che registra, valuta e autorizza le sostanze chimiche (REACH): non hanno una regolamentazione specifica di riferimento.

Per noi è chiaro che tutto il materiale presente negli astucci della scuola primaria, come dice la legge, sia  assimilabile a giocattoli ovvero “prodotti progettati o destinati, in modo esclusivo o meno, a essere utilizzati per fini di gioco da bambini di età inferiore a 14 anni”.  I bambini non fanno distinzione e prendono dall’astuccio e utilizzano per lo svago e per lo studio tutti questi prodotti in modo equivalente, per questo chiediamo che i prodotti di cancelleria che sono abitualmente in mano ai più piccoli siano sempre soggetti alla direttiva europea 2009/48/CE sui giocattoli e non contengano sostanze chimiche dannose. Di recente anche l’Anses, l’Agenzia nazionale Francese per la sicurezza, ha preso la stessa posizione richiedendo di applicare alla cancelleria la regolamentazione relativa alla sicurezza dei giocattoli.

La sicurezza prima di tutto 

Pennarelli colorati: secondo le linee guida della Commissione Europea, sono soggetti alla direttiva europea 2009/48/CE sui giocattoli e non dovrebbero contenere sostanze chimiche in grado di danneggiare la salute dei bambini. Eppure, come confermato dai nostri test, il marchio CE non è evidentemente sufficiente a garantire la perfetta sicurezza chimica di un pennarello. 

Nei nostri test del 2019 abbiamo trovato prodotti che contenevano sostanze non a norma o in quantità elevate o superiori rispetto ai limiti consentiti. In particolare toluene (un solvente tossico), methylisothiazolinone e chloromethylisothiazolinone, octylisothiazolinone conservanti pericolosi e inquinanti.

Matite colorate e pastelli: in passato la Guardia di Finanza aveva sequestrato molte matite  per la presenza sulla superficie esterna di DEHP, un composto chimico della classe degli ftalati, usati come ammorbidenti della plastica, riconosciuto come perturbatore endocrino, cioè che interferisce con il corretto sviluppo e funzionamento del sistema ormonale. Per questo il DEHP è inserito nell’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti e messo al bando definitivo da febbraio 2015, mentre attualmente la sua presenza è regolamentata nei giocattoli.

Matite lapis: possono nascondere delle insidie tanto quanto quelle colorate per la presenza di sostanze pericolose nella vernice che le ricopre o per il distacco della gomma dalla parte terminale, purtroppo non sono considerate giocattoli quindi è bene insegnare ai bambini a non portare alla bocca oggetti di cancelleria, sia per le sostanze chimiche, sia per il rischio di rottura e ingestione di piccoli pezzi.

Nel 2020 siamo andati alla ricerca di quasi cento sostanze chimiche diverse nelle matite lapis con gommino: ftalati, ritardanti di fiamma, idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti. La struttura in legno che contiene la mina non ci sono tracce di solventi pericolosi (potrebbero essere nelle vernici usate per colorare il legno e dare un effetto estetico migliore alla matita), ma alcuni prodotti non sono impeccabili. Abbiamo trovato cobalto oltre i limiti (riferiti alla normativa sui giocattoli), tracce di nichel o arsenico (seppure inferiori ai limiti di legge riferiti alla normativa sui giocattoli).  Il nichel è noto come una delle sostanze responsabili di allergie da contatto; l’arsenico invece è stato classificato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) nel Gruppo 1 (cancerogeni umani). Anche se le tracce che abbiamo trovato sono basse, crediamo che queste sostanze non debbano proprio esserci visto che i test confermano che esistono prodotti completamente “puliti” e quindi queste sostanze è possibile evitarle del tutto. 

Penne profumate: se una penna ha la caratteristica particolare di essere profumata, si può supporre che il bambino tenderà più frequentemente a portarla vicino al naso: e già questo è un buon motivo per sconsigliarne l'uso. Tanto più che le nostre analisi in passato le hanno bocciate proprio per la presenza di sostanze chimiche facilmente inalabili, i COV, che evaporano a temperatura ambiente.

Inoltre i profumi sono sul banco degli imputati per il contenuto di allergeni.

Per quanto riguarda le gomme non sono soggette alla normativa giocattoli:

  • Le gomme bianche non presentano rischi chimici legati alla presenza di sostanze dannose: sono in materiale sintetico e non contengono lattice. Non contengono né coloranti né profumi né conservanti
  • Le profumate o colorate sono potenzialmente pericolose in laboratorio nel 2021 abbiamo trovato sostanze potenzialmente pericolose, vietate dalla normativa sui giocattoli
  • Le gomme per aspetto o profumo assomigliano a prodotti alimentari, con il rischio che un bambino possa portarle alla bocca, rischiando un’ostruzione delle vie respiratorie. La legge (dl 25/1/92, n.73), in attuazione di una direttiva europea, vieta di vendere prodotti che per le loro caratteristiche possono essere confusi con alimenti.

Gli evidenziatori che abbiamo portato in un laboratorio specializzato nel 2020 per valutarne la sicurezza chimica cercando coloranti azoici, solventi, metalli, conservanti e idrocarburi policiclici aromatici non sono certo puliti e sicuri. Non violano i limiti previsti dalla normativa generale che devono rispettare, ma riteniamo per precauzione che non dovrebbero essere utilizzati né dai bambini né dai ragazzini perché non soddisfano i nostri criteri più stringenti. Siamo andati anche alla ricerca di una famiglia di conservanti (tiazolinoni), che è sotto osservazione da alcuni anni perché causa frequente di allergie e sensibilizzazione (oltre che avere un pessimo impatto ambientale): due di questi (MIT e CIT) sono limitati sia nei giocattoli sia nei cosmetici: in questi ultimi sono addirittura vietati nei prodotti, come le creme, che non si risciacquano.

Ecco perché da molto tempo crediamo e chiediamo che la cancelleria - con tutti i suoi articoli - sia assimilata ai giocattoli e che utilizzi, come riferimento di legge, la normativa già esistente e valida per questi prodotti. 

Oltre alla sicurezza la sostenibilità 

I pennarelli non sono certo amici dell’ambiente: si consumano in fretta, l’inchiostro non può essere ricaricato e, a fine vita, siccome non sono imballaggi vanno buttati nell’indifferenziata, una discreta quantità di plastica non viene riciclata

L’alternativa ecologica è rappresentata dalle matite colorate, che tuttavia non sono in grado di offrire le stesse prestazioni di disegno e anche in questo caso i trucioli di legno non vanno conferiti con l’umido, ma nell’indifferenziata, poiché le vernici colorate potrebbero compromettere e inquinare il compost.

Infine il fatto che le scatole contengano sempre gli stessi colori, ma ci sia un consumo prevalente di alcuni rispetto ad altri ci lascia in casa mucchi di matite bianche o viola pennarelli marroni e rosa carne, perché siamo costretti a riacquistare una intera scatola a causa dell’esaurimento dei colori primari oltre che del verde gettonatissimo per rappresentare la natura e del nero. In alcuni casi è possibile acquistare prodotti sfusi, ma spesso con pochi pezzi si sorpassa il costo dell’intera scatola e quindi saremo spinti ad acquistarne una nuova andando ad accrescere il numero di matite e pennarelli di quel colore che i piccoli non amano.

È comunque possibile prendere qualche accorgimento per un uso più sostenibile dei pennarelli. Ad esempio, ricordare di chiudere sempre il tappo dopo l’uso, scegliere una confezione in carta invece che in plastica (o in un mix di questi due materiali).

Conservare le matite in modo che se dovessero cadere non si rompa la punta (un astuccio o le confezioni in metallo possono essere riutilizzate), scegliere confezioni maxi, in materiali riciclati e per i prodotti in legno verificare la presenza dei Certificato PEFC.