Carburanti, il post vacanze non frena i rincari. Serve un intervento strutturale sulle aliquote Iva
Dopo l'escalation dei mesi estivi, non si arresta l'impennata dei prezzi dei carburanti. Rispetto alla scorsa settimana, la benzina è cresciuta in media dello 0,77% mentre il diesel segna un +1,14%. In tre mesi in Campania, Marche, Lombardia e Veneto si sono registrati incrementi del 10% sul costo della benzina, in Liguria e a Bolzano registrati i prezzi medi più alti rispettivamente per benzina e diesel. È necessario un intervento strutturale che elimini o riduca l'Iva sui carburanti: firma il nostro appello.
- contributo tecnico di
- Paolo Cazzaniga
- di
- Roberto Usai

Dopo i rincari sulla benzina di questa estate, quello del caro carburanti continua a essere un tema di primaria importanza anche nelle prossime settimane. Di recente il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato i valori aggiornati della media Italia dei prezzi di benzina e gasolio che forniscono uno spaccato dell'andamento nazionale. I prezzi continuano a crescere anche in queste ore e, dopo alcune settimane di relativa calma, la corsa dei prezzi è ricomincata.
- Focalizzandoci sui prezzi della benzina, si può notare come la crescita nel periodo compreso tra il 4 e l'11 settembre (media Italia) è dello 0,77%. La settimana precedente l’incremento è stato dello 0,3%, quella prima ancora dello 0,1%.
- Ancora più preoccupante è l'andamento dei prezzi del gasolio. Dopo la relativa quiete del periodo tra il 21 agosto e il 4 settembre, la media Italia pubblicata lo scorso martedì 14 settembre ha registrato un incremento pari al +1,14% rispetto al valore di sette giorni prima: un dato dato allarmante.
Cosa accade, invece, se si sposta l'attenzione sulla situazione delle singole regioni?
Benzina: in Campania, Marche, Lombardia e Veneto incrementi del 10%
Analizzando i prezzi della benzina stupisce l’incremento dall'inizio dell'estate a oggi: si va dal minimo del 7% del Trentino Alto Adige, fino al massimo incremento per tutto il periodo, intorno al 10%, come nel caso di Veneto, Lombardia, Campania e Marche. Il tutto in soli tre mesi. Stupisce anche la variazione da un giorno a quello successivo. Come riportato oggi da Quotidiano Energia, il prezzo medio nazionale della benzina per la giornata del 14 settembre è stato pari a 1,995 €/litro. La stessa media, inerente al giorno prima, era pari a 1,976 €/litro: un aumento dello 0,25% in un giorno. Se si tiene in conto che la media di martedì 12 era pari a 1,985 €/litro, si deduce che in due giorni l’incremento della media Italia è stato dello 0,5%. Considerando cha la stessa media Italia è cresciuta dello 0,77% dal 4 all’11 settembre, significa che in due soli giorno di questa settimana l’incremento di prezzo è stato quasi identico a quello ottenuto di recente in sette giorni.
Il prezzo medio maggiore rilevato in Liguria
Si è anche analizzato in quali regioni il livello dei prezzi medi è più elevato. Ovvero, a prescindere dall’incremento nei tre mesi precedenti, in quale area del Paese si hanno i prezzi più alti? Alla data di oggi, per la benzina, con un prezzo medio di 2,0235 €/litro la Regione con il prezzo medio maggiore risulta essere la Liguria, tallonata da vicino dalla Provincia autonoma di Bolzano, in cui il prezzo medio registrato dal Ministero è pari a 2,022 €/litro. In sei Regioni su venti, più una Provincia (Bolzano) il prezzo medio è ormai superiore ai due ero al litro, sulla rete stradale ordinaria, in modalità self: Liguria, Basilicata, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria e Puglia, come risulta dai dati pubblicati dal Ministero. Il dato più “basso” è relativo al Veneto, con un prezzo medio pari a 1,975 euro al litro. Rispetto ai giorni scorsi, la variabilità tra le varie Regioni si riduce e ci si confronta con valori altissimi.
Diesel, dall'inizio dell'estate variazioni del 15%
Prendendo in esame i prezzi del diesel, oltre alle considerazioni effettuate a livello nazionale, dall’analisi degli incrementi nelle varie Regioni, si nota che la variazione dall’inizio dell’estate è intorno al 15%. Maglia nera di questa classifica è ancora la provincia autonoma di Bolzano, in cui il prezzo medio del diesel è oggi pari a 1,961 euro al litro.
Tra il 4 e l'11 settembre il gasolio è cresciuto dell'1,14%
Anche in questo caso desta preoccupazione l’accelerazione di questi ultimi giorni: la rilevazione giornaliera di Quotidiano Energia fa notare come il dato medio nazionale odierno sia pari a 1,922 €/litro, mentre il dato precedente è pari a 1,913 euro litro: un incremento dello 0,47%. Anche in questo caso il confronto è importante: la settimana tra il 4 e 11 settembre, il gasolio è cresciuto dell’1,14% in sette giorni. In euro sono circa 2 centesimi in più al litro. Nella sola giornata di ieri la media italia è cresciuta di quasi 1 centesimo al litro. Gli aumenti importanti, anticipati da istituti come Nomisma, si sono in effetti verificati.
Per le analisi effettuate sulla rete ordinaria abbiamo considerato quanto accaduto ai prezzi durante tutto il periodo estivo: dal 1° giugno (primo weekend e primo ponte dell’estate) sino alla data dell'11 settembre. L’elaborazione è effettuata partendo dai dati quotidianamente pubblicati dall’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per i prezzi in modalità “self”. Non sono stati considerati tutti i dati: per evitare che i valori medi fossero eccessivamente influenzati dai dati estremi delle distribuzioni, sono stati considerati solo i valori compresi in un intervallo avente per estremi dei valori pari al doppio della deviazione standard, rispettivamente in più o in meno rispetto alla media di tutta la distribuzione. Vista la sistematica convenienza del self rispetto al servito, ci si è concentrati sui prezzi relativi alla prima modalità di rifornimento.
Servono interventi strutturali
L'ipotesi dell'introduzione di un bonus ad hoc circolata nelle scorse settimane è apprezzabile, ma risulta ancora insufficiente. Per questo motivo Altroconsumo continua a chiedere un intervento strutturale che riduca o azzeri le aliquote Iva applicate ai carburanti.
Firma per azzerare l'Iva sui carburanti
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