Come scegliere la sound bar
Le sound bar, ovvero delle casse acustiche strette lunghe da apporre sopra o sotto il televisone offrono una qualità del suono superiore a quella del televisiore e, con il subwoofer esterno, contribuiscono a dare maggior spessore soprattutto alle colonne sonore.
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La qualità audio delle televisioni a schermo piatto è da sempre uno dei loro punti deboli. Quando si parla di altoparlanti, infatti, le dimensioni contano. Con le vecchie televisioni a tubo catodico, l’ingombro del dispositivo lasciava spazio a coni di dimensioni generose e, in alcuni casi, a vere e proprie casse acustiche dotate di sistemi reflex, capaci di migliorare la resa delle basse frequenze.
I televisori moderni, molto più sottili, offrono evidenti vantaggi in termini di design, ma questa caratteristica rende impossibile l’installazione di altoparlanti di grandi dimensioni o di adeguate casse di risonanza. I produttori hanno cercato di compensare questi limiti con soluzioni tecniche diverse, talvolta ottenendo risultati discreti. I modelli di grandi dimensioni tendono ad avere una resa sonora migliore, ma difficilmente raggiungono la qualità audio di alcuni televisori a tubo catodico del passato.
Torna all'inizioPerché scegliere una soundbar
Una possibile soluzione è collegare il televisore a un impianto stereo o home cinema, sfruttando le uscite audio presenti sulla maggior parte dei modelli in commercio. Tuttavia, quando la TV è appesa al muro o inserita in un mobile stretto, sorgono spesso problemi pratici legati al posizionamento delle casse e alla gestione dei cavi.
Per rispondere a queste esigenze sono nate le soundbar, casse acustiche lunghe e sottili da posizionare sopra o sotto il televisore, fissate al muro o appoggiate su un ripiano. Spesso sono abbinate a un subwoofer separato, pensato per migliorare la resa delle basse frequenze.
Torna all'inizioIl mercato delle soundbar
Il mercato delle soundbar è molto variegato. I prezzi partono da circa 35–40 euro per i modelli più economici e possono superare i 1.000 euro per quelli di fascia alta. Il confine tra fascia bassa e fascia media si colloca intorno ai 150 euro.
Si tratta comunque di prodotti costosi: in media, in Italia, si spendono circa 280 euro per una soundbar.
Torna all'inizioLa qualità audio migliora, ma con dei limiti
Dalle prove effettuate dai nostri esperti emerge che la qualità del suono offerta da una soundbar è sempre superiore a quella del solo televisore, anche nei casi in cui quest’ultimo abbia un buon comparto audio. Il subwoofer esterno, presente nella maggior parte dei modelli, contribuisce a dare maggiore corpo alle colonne sonore, pur non essendo sempre indispensabile.
La soundbar è generalmente un parallelepipedo stretto e lungo, al cui interno trovano posto due o più altoparlanti e strutture risonanti progettate per ampliare il suono. Tuttavia, per via delle dimensioni contenute, soffre spesso delle stesse limitazioni degli altoparlanti integrati nei televisori. I modelli più sottili, pensati per essere appesi sotto la TV, possono avere uno spessore di appena 5 cm, mentre quelli da appoggio raggiungono in media una profondità di circa 10 cm.
A causa della collocazione centrale, l’effetto stereo risulta limitato e gli effetti surround tendono a perdersi quasi del tutto. Un’eccezione è rappresentata da alcuni modelli che includono altoparlanti posteriori wireless separabili, in grado di offrire un vero effetto surround se posizionati correttamente.
Torna all'inizioConnessione tra TV e soundbar
Le soundbar moderne si collegano al televisore principalmente tramite connessione digitale S/PDIF o tramite cavo HDMI, che consente il trasporto di audio e video in un’unica soluzione. In questo modo il segnale audio multicanale può essere elaborato direttamente dalla soundbar senza conversioni intermedie che ne riducano la qualità.
Quasi tutti i modelli supportano il collegamento HDMI, con poche eccezioni che dispongono solo di ingresso S/PDIF o di connessione Bluetooth.
Oltre alla TV, le soundbar possono essere collegate a lettori CD, DVD o Blu-ray, console e computer, funzionando di fatto come piccoli impianti hi-fi. Molti modelli sono dotati di ricevitore Bluetooth, che consente lo streaming musicale da smartphone, tablet e altri dispositivi compatibili. In molti casi, inoltre, anche il televisore può inviare l’audio via Bluetooth, eliminando la necessità di un collegamento via cavo.
Torna all'inizioControlli e funzioni aggiuntive
Le soundbar sono generalmente dotate di un telecomando dedicato. Quando il collegamento avviene tramite HDMI, spesso è possibile controllare anche la soundbar con il telecomando del televisore, accendendo e spegnendo entrambi i dispositivi contemporaneamente. In pratica, però, un telecomando dedicato risulta spesso più comodo.
In alcuni modelli è presente anche una porta USB, utile per riprodurre direttamente file audio da una chiavetta.
Torna all'inizioSemplice da usare ma talvolta difficili da abbinare alla tv
L’abbinamento tra soundbar e televisore può essere semplice oppure piuttosto frustrante, soprattutto se i due dispositivi sono di marche diverse. I problemi più comuni riguardano l’accensione e lo spegnimento non sincronizzati o l’assenza di audio con determinati contenuti.
In molti casi è necessario intervenire sulle impostazioni del televisore, cercando nei menu dedicati alle periferiche e modificando il formato di uscita audio, impostandolo ad esempio su “PCM” o “Bitstream”.
Se la soundbar non funziona correttamente al primo tentativo, conviene procedere per gradi, verificando collegamenti, impostazioni e porte utilizzate.
Torna all'inizioAlternativa all’home cinema, ma con compromessi
Le soundbar sono spesso presentate come un’alternativa compatta ai sistemi home cinema, ma è più corretto considerarle una soluzione di compromesso in presenza di problemi di spazio. Alcuni modelli hanno prezzi paragonabili a quelli di un buon televisore di grandi dimensioni o di un kit home cinema di qualità, ma la semplicità di installazione e la riduzione dei cavi le rendono una scelta sempre più diffusa.
Tra gli aspetti negativi va segnalata la resa limitata del suono stereo e multicanale, dovuta alla concentrazione dei diffusori in un unico punto, e i consumi, soprattutto in standby. In molti casi il subwoofer esterno è dotato di un proprio amplificatore e di un’alimentazione separata, con consumi in standby che, sommati a quelli della soundbar, possono superare i 4 watt. Su base annua questo può tradursi in circa 35 kWh, con un costo in bolletta non trascurabile. Un’attenzione maggiore all’efficienza energetica sarebbe quindi auspicabile, anche perché tecnicamente è possibile ridurre i consumi a frazioni di watt quando i dispositivi non sono in uso.
Torna all'inizioDomande frequenti
Rispondiamo ai dubbi più frequenti sulle sound bar
Come collegare soundbar alla tv?
La TV invia l'audio alla soundbar: è quindi necessario collegare la soundbar al televisore tramite un'uscita. La maggior parte delle porte HDMI sulla TV sono ingressi: questi inviano solo i segnali verso la TV. I set più recenti hanno però porte HDMI ARC: queste fungono da ingresso e uscita, inviando audio e video da e verso il dispositivo a cui è collegato. Questa è la connessione ideale per la tua soundbar. C'è anche HDMI eARC: funziona come HDMI ARC, ma può inviare segnali audio di qualità superiore. Se la tua TV non ha HDMI ARC o una porta contrassegnata come uscita HDMI, dovrai utilizzare l'uscita audio digitale. Questa sarà una porta ottica o coassiale, quindi assicurati che la tua soundbar abbia l'ingresso corrispondente.
Come associare cuffie bluetooth a soundbar?
Le soundbar vanno collegate alla TV per migliorare il suono; se devi usare delle cuffie, connettile direttamente alla TV.
È meglio surround 5.1 o soundbar?
Un impianto home cinema 5.1 (o 7.1) è l’unica soluzione che garantisce un effetto presenza di una sala cinematografica, ma è complesso da installare perché devi realizzare tutte le connessioni verso i differenti altoparlanti.
