Eni Plenitude: variazioni di prezzo senza adeguata comunicazione. Antitrust apre procedimento
Il fornitore di energia Eni Plenitude avrebbe modificato le condizioni economiche dei contratti in scadenza nel periodo maggio-settembre 2024 senza avvisare i clienti coinvolti. Per questa ragione, l'Antitrust ha aperto un procedimento per pratica commerciale scorretta, avendo il provider applicato le modifiche anche senza adeguata comunicazione. Cosa puoi fare se sei tra i clienti coinvolti grazie all'assistenza di Altroconsumo.

Per molti consumatori i rinnovi dell'offerta luce e gas di Eni Plenitude avvenuti tra maggio e settembre dello scorso anno non sono stati indolore: in bolletta si sono trovati una modifica (ovviamente peggiorativa) delle condizioni economiche del contratto senza essere stati informati con largo anticipo come previsto dall'attuale normativa.
Il Garante indaga
Proprio per questa ragione, e a seguito delle numerose proteste dei clienti Eni Plenitude, l'Antitrust ha aperto un'istruttoria nei confronti del noto provider di energia, per pratica commerciale scorretta. Nel periodo maggio-settembre 2024, infatti, numerosi consumatori hanno segnalato all’Autorità di aver subito il rinnovo delle condizioni economiche di fornitura delle offerte di luce e gas, senza aver ricevuto la preventiva comunicazione da parte della società.
I funzionari dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato hanno svolto anche un’ispezione nelle sedi di Eni Plenitude e della holding Eni S.p.A. con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza per raccogliere ulteriore documentazione a riguardo.
Cosa prevede la normativa
In genere i fornitori di luce e gas propongono offerte che hanno condizioni economiche valide per un periodo definito, di solito dodici mesi. La norma però prevede che entro 90 giorni dalla scadenza delle condizioni economiche sottoscritte, venga obbligatoriamente inviata una comunicazione di aggiornamento dei prezzi al cliente, il quale ha la possibilità di recedere dal contratto o accettare le nuove condizioni semplicemente attendendo la data di rinnovo.
Nel caso dei clienti Eni Plenitude, invece, gran parte di queste comunicazioni di variazione delle condizioni economiche in occasione del rinnovo contrattuale sembrerebbero non essere arrivate ai destinatari o comunque non essere andate a buon fine. Nonostante questo, Eni Plenitude avrebbe comunque proceduto al rinnovo delle condizioni economiche di fornitura, precludendo agli utenti l’esercizio del diritto di recesso.
Comunicazioni inviate o no? A chi spetta la prova
Succede spesso che i clienti reclamino con il proprio fornitore sostenendo di non aver ricevuto nessuna comunicazione relativa agli aumenti dei prezzi. Un caso eclatante è proprio quello di un altro fornitore di luce e gas, ovvero Enel. Se però fino qualche mese fa la legge obbligava il consumatore a dimostrare di non aver ricevuto alcuna comunicazione (il che rendeva di fatto impossibile provare la non-ricezione di qualcosa che non era mai stato spedito), da gennaio 2025, Arera, l'Autorità dell'energia, ha stabilito che sia il venditore, e non l’utente, a dover provare di aver inviato e recapitato le comunicazioni correttamente.
Nel caso di Eni Plenitude questa prova in molti casi non è stata fornita e l'Antitrust ha quindi provveduto ad aprire un procedimento nei confronti del provider per pratica commerciale scorretta.
Fai una Conciliazione con Altroconsumo
Sei tra i clienti di Eni Plenitude che tra maggio e settembre 2024 hanno subìto una variazione delle condizioni contrattuali senza essere avvisati nei tempi stabiliti dalla legge? Oppure hai riscontrato problemi con Eni Plenitude o con altri provider di energia? Ricordati che a prima cosa a fare è reclamare formalmente utilizzando i canali messi a disposizione dal provider.
Se il reclamo non va a buon fine, puoi risolvere le controversie con i fornitori di luce e gas avviando una procedura di conciliazione; puoi farlo direttamente con il servizio gratuito di Conciliazione di Altroconsumo: la procedura consente a un conciliatore di Altroconsumo, che rappresenta il consumatore, di interfacciarsi con un conciliatore della controparte per individuare, ove possibile, una proposta condivisa per la soluzione della controversia che, in caso di accettazione, viene formalizzata in un accordo dal valore legale.
Richiedi informazioni per una Conciliazione