Asciugatrici: arriva la nuova etichetta energetica. Ecco come si legge
Quattro anni dopo frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie, dal 1° marzo 2025 cambia l'etichetta energetica anche delle asciugatrici: avrà la nuova scala da A a G che sostituisce le vecchie classi A+, A++ e A+++ e si baserà sul solo programma ECO (che diventa obbligatorio). La vecchia etichetta resterà accanto alla nuova fino a 1° luglio, dopodiché si potranno vendere solo modelli dotati della nuova scala energetica. Vediamo come è fatta e che novità ci sono.

L'etichetta energetica dell'Unione Europea è uno strumento che aiuta i consumatori a valutare e confrontare l'efficienza energetica dei vari tipi di elettrodomestici. Già da qualche anno però l'etichetta di alcuni tipi di elettrodomestici è cambiata: prodotti come frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie hanno oggi etichette più semplici e una diversa scala di classificazione dell'efficienza energetica. Ora anche le asciugatrici si apprestano a cambiare etichetta. A partire dal 1° marzo 2025, infatti, anche le etichette di questi elettrodomestici saranno aggiornate con una nuova scala da A a G (al posto delle vecchie classi A+, A++ e A+++), rendendo così più chiara per i consumatori la distinzione tra prodotti più e meno efficienti.
Cosa si trova sul mercato a partire dal 1° marzo?
Come abbiamo detto, le nuove etichette energetiche sulle asciugatrici vedranno la luce a partire dal 1° marzo 2025, anche se saranno adottate in maniera esclusiva a partire dal 1° luglio. Se sui modelli di asciugatrici in vendita nei negozi dal 1° marzo la nuova etichetta sarà affiancata a quella vecchia, a partire dal 1° luglio tutti i negozi fisici e online dovranno esporre esclusivamente la nuova etichetta energetica. Le asciugatrici immesse sul mercato prima del 1° marzo 2025 potranno continuare a essere vendute, a condizione che siano dotate però di un'etichetta aggiornata; tuttavia i modelli di classe F e G più energivori non potranno più essere venduti in Europa.
Come cambia l'etichetta sulle asciugatrici
Ma quali sono in sintesi le novità più importanti della nuova etichetta delle asciugatrici? Vediamo quali novità introduce:
- Indice di Efficienza Energetica (IEE): sarà calcolato su 100 cicli del programma ECO e per rientrare nei limiti europei non potrà superare un valore di 85 (Classe E).
- Consumo energetico per 100 cicli: il valore non sarà più espresso su base annuale ma per 100 cicli di asciugatura, in linea con lavatrici e lavastoviglie.
- Consumo spento o in modalità stand-by: il consumo massimo consentito sarà di 0,5 W, mentre per modelli con display luminoso o connessione Wi-Fi il limite sarà di 2 W; è bene ricordare che tutti gli elettrodomestici consumano corrente nel momento in cui si inserisce la spina.
- Efficienza di condensazione: le asciugatrici saranno classificate anche in base alla loro capacità di raccogliere l'umidità, con valori arrotondati all'intero più vicino.
- Rumorosità: l'etichetta mostrerà il livello di emissione sonora durante il ciclo ECO in decibel (dB(A)).
Nell'immagine qui sotto, è possibile vede da quali elementi è composta la nuova etichetta delle asciugatrici (molto simile alla nuova etichetta energetica degli altri elettrodomestici).
Asciugatrici: gli obblighi del nuovo programma ECO
I modelli di asciugatrice venduti con la nuova etichetta energetica dovranno rispettare anche alcune regole ben definite, in particolar modo per quanto riguarda il "programma ECO" che sarà di fatto il programma di riferimento per assegnare i parametri e la valutazione energetica riportata in etichetta. Ecco quali sono gli obblighi per i produttori.
- Obbligatorietà del programma ECO: tutte le asciugatrici domestiche dovranno essere dotate di un programma ECO.
- Denominazione chiara: il nome del programma sarà esclusivamente "ECO" e potrà essere accompagnato solo dal termine "cotone".
- Selezione facilitata: il programma ECO dovrà essere impostato come predefinito o facilmente selezionabile senza bisogno di altre impostazioni.
- Limitazioni sui nomi dei programmi: non saranno ammessi termini come "normale", "quotidiano" o "standard" nei nomi degli altri programmi.
Tuttavia, su questa scelta, occorre fare alcune considerazioni: concentrare l’etichetta solo su un unico programma rischia di non dare un'informazione completamente utile al consumatore perché non dà alcuna indicazione su cosa succede con gli altri programmi (spesso anche i più utilizzati). Si rischia insomma di vedere quanto abbiamo osservato con le lavatrici, ovvero un'attenzione dei produttori solo sul programma ECO che porta come conseguenza troppi modelli in classe A; il rischio è appunto che in pochi anni avremo tante lavatrici in classe A (perché il programma ECO è stato ottimizzato dai produttori) ma i cui consumi reali usando altri programmi restano di fatto un terno al lotto.
Confronto tra vecchie e nuove etichette
Una delle principali differenze è il metodo di calcolo del consumo energetico. Invece di mostrare un consumo annuo in kWh, la nuova etichetta esprimerà il consumo per 100 cicli. Ad esempio, una vecchia etichetta poteva indicare 235 kWh/anno, mentre la nuova indicherà 128 kWh/100 cicli.
Un altro aspetto che potrebbe confondere i consumatori è la classificazione energetica: molte asciugatrici con pompa di calore che oggi rientrano in classe A+++, con la nuova etichetta potrebbero risultare in classe E. Questo non significa che l'apparecchio consumi di più, ma semplicemente che la scala di valutazione è diventata più severa. Tuttavia c'è da considerare che se i modelli A+++ scivolano in classe E è plausibile che modelli di classe energetica più bassa ora in vendita non si troveranno più perché, come abbiamo detto, i modelli che risulteranno in classe F e G non potranno più essere venduti.
Cosa cambia per i consumatori
Questa nuova etichettatura renderà le informazioni più chiare e consentirà scelte d'acquisto più consapevoli.
- Maggior trasparenza: la nuova scala da A a G aiuterà i consumatori a individuare con più facilità i prodotti realmente efficienti.
- Allineamento con altre categorie di elettrodomestici: il metodo di calcolo del consumo per 100 cicli uniforma le etichette di asciugatrici, lavatrici e lavastoviglie, facilitando il confronto tra prodotti.
- Incentivo all'innovazione: i produttori saranno spinti a migliorare ulteriormente l'efficienza energetica dei loro prodotti per ottenere classi più alte nella nuova scala.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale della Commissione Europea e il Regolamento (UE) 2023/2533, che stabilisce le specifiche tecniche della nuova etichettatura energetica.
Dal regolamento europeo emerge anche un'altra indicazione interessante per il consumatore: si punta finalmente anche sulla riparabilità oltre che sulla scelta di nuovi prodotti, imponendo ai produttori di rendere disponibili i pezzi di ricambio, le informazioni su riparazioni e manutenzione “almeno fino a 10 anni dopo l’immissione sul mercato dell’ultima unità del modello in questione. A tale scopo l’elenco delle parti di ricambio, la procedura per ordinarle e le istruzioni per la riparazione sono resi pubblici sul sito web ad accesso libero del fabbricante, dell’importatore o del mandatario, almeno nello stesso periodo” in linea con il diritto alla riparazione, anche se in tale norma le asciugatrici non sono ancora previste.
Quali sono gli obiettivi europei
L'aggiornamento dell'etichettatura che ora ha interessato anche l'ultimo dei grandi elettrodomestici finora escluso dal cambiamento, segue precise logiche e obbiettivi che l'Europa si è data da qui ai prossimi anni. In particolare:
- eliminare i modelli meno efficienti, l'UE intende spingere fuori dal mercato le asciugatrici senza pompe di calore, già quasi assenti in Italia ma ancora diffuse in alcuni paesi europei;
- risparmiare energia, si stima che con queste nuove misure l'Europa possa risparmiare fino a 15 TWh di elettricità tra il 2020 e il 2040, l'equivalente di 2,5 volte il consumo annuo di energia di Malta.
Al momento, la legislazione dell’UE sull’etichettatura energetica e sull’ecodesign fornisce standard di efficienza energetica per oltre 30 gruppi di prodotti sul mercato Europeo e porterà un risparmio energetico stimato di circa 230 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) entro il 2030; un elemento qunidi essenziale per raggiungere gli obiettivi dell’UE in materia di efficienza energetica, sviluppo economico, clima e tutela dei consumatori.
In quest'ottica si inserisce il progetto #ComplianceServices, che ha lo scopo di fornire una serie completa di strumenti di informazione e di orientamento al fine di aumentare la consapevolezza nei principali attori del mercato sui requisiti della legislazione UE. A questo, si affianca anche la piattaforma BELT, progetto che segue da vicino proprio il tema delle nuove etichette energetiche e i miglioramenti in termini di efficienza degli elettrodomestici che abbiamo nelle nostre case.