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Cessione credito bonus facciate 2021 in attesa di accettazione
Buongiorno, lo scorso anno abbiamo iniziato la ristrutturazione di una palazzina di due appartamenti al mare in localita' Marzocca frazione di Senigallia (AN). Le proprietà sono divise fra i miei due figli Edoardo e Carlo possiedono l'alloggio al primo piano, mentre mia cognata Morici Maria ha quello a pian terreno. Il commercialista che ci segue e' il Dott. Albino Bertino della UniCom di Cirie'.la ristrutturazione delle parti comuni e' costituita da interventi bonus facciate al 90% (2021) piu ristrutturazione tetto al 50%. I miei figli, ed io come garante, ristrutturiamo anche l'appartamento al primo piano con interventi al 110 & ed al 50%. Mia cognata Maria Morici partecipa alla ristrutturazione delle sole parti comuni per le quali abbiamo costituito un mini condominio con codice fiscale etc. , nominando mia cognata amministratrice del condominio.Lo scorso anno abbiamo fatto accordo e firmato (mia cognata) contratto di cessione credito con Unicredit di Filiale di Senigallia. La scelta di Unicredit e' stata fatta poiche' risulta essere fra le poche che gestisce cessione credito di parti comuni anche per minicondominio.Unicredit si appoggia a PWC per la gestione di contratti di cessione ecobonus, abbiamo quindi generato due progetti sulla piattaforma PWC uno per le parti comuni e l'altro per la ristrutturazione dell'alloggio dei figli. Importante sottolineare che PWC non viene nemmeno citato nei contratti.Lo scorso anno per non perdere l'opportunita' del 90%, poi sceso a 60% quest'anno, abbiamo concluso i lavori delle parti comuni a dicembre 2021 con fatture e bonifici emessi nel 2021. Poiche' il contratto di cessione credito con Unicredit lo abbiamo ricevuto a fine dicembre 2021, non c'era tempo per accedere al prestito ponte ed abbiamo dovuto anticipare di tasca nostra la somma totale di 68.700 Eu al fine di chiudere nel 2021 l'intervento facciate al 90% pagando le fatture dei professionisti con la confidenza di ottenere il finanziamento subito dopo.Nella fretta di fare i bonifici abbiamo dimenticato di aggiungere il CF dei professionisti secondo le regole dei bonifici parlanti. Tutto e' avvenuto nell'arco di pochi giorni a ridosso della fine di dicembre pertanto non era piu possibile porvi rimedio riemettendo i bonifici essendo a fine anno ed anche perche il bonus facciate 2022 e' sceso al 60%.Le trattative con unicredit sono iniziate a luglio 2021.Nel fare la richiesta di cessione ad Agenzia Entrate a febbraio 2022, il commercialista mi informava sulla possibilità di correggere l'errore sui bonifici attraverso la consegna di atti notori dei professionisti secondo Circolare 7/E del 2021 pag. 306 dell'agenzia Entrate che contempla il mio caso, cosa che facemmo subito inviando copia sia a PWC che a Unicredit. Ciò nonostante PWC ha dato esito negativo al progetto a causa dei bonifici non parlanti disconoscendo la circolare AdE e per questo motivo la banca non accetta il credito (ma nemmeno lo rifiuta) che attualmente risulta nel cassetto fiscale in attesa di essere accettato, negandoci il finanziamento.Siamo arrivati alla data di scadenza cessione crediti 2021 del 29 di aprile 22, la banca non accetta ne rifiuta e ci siamo trovati nella impossibilta' di cedere ad altro soggetto. Salvo ripensamenti della banca, alla fine dovremmo chiedere noi la rinuncia della cessione alla banca per poter recuperare 1/10 della somma con 730 e cosi via per i prossimi anni.Sono intercorse innumerevoli solleciti alla filiale di Senigallia (Direttrice Manila Valeri, addetto e' Francesco Palombi) e reclami sul sito Unicredit. Riporto qui diseguito la risposta Unicredit all'ultimo reclamo:...a tal proposito non possiamo che confermare quanto già Le è stato reso noto da tempo dalla Filiale di Senigallia, ovvero che i referenti della società partner PWC hanno emesso il report con esito negativo in quanto la spesa non è stata sostenuta mediante cd bonifico parlante (bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA, ovvero, il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato). (Circolare 7/E del 2021).Ci viene anche ribadito che non sono ammesse autocertificazioni in luogo dei bonifici parlanti ed ogni eventuale richiesta di ri-emissione del report adducendo tale motivazione non sarà presa in considerazione....Come dicevo, nella stessa circolare citata da Unicredit, a pag 306 viene riportato:..Qualora, per errore, non siano stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti, e non sia stato possibile ripetere il bonifico, la detrazione spetta solo se il contribuente sia in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesti che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito d’impresa. Tale documentazione deve essere esibita dal contribuente che intende avvalersi della detrazione al professionista abilitato o al CAF in sede di predisposizione della dichiarazione dei redditi o, su richiesta, agli uffici dell’Amministrazione finanziaria (Circolare 18.11.2016 n. 43/E).Naturalmente posso inviarvi tutta la documentazione a supporto di questa vicenda: - il contratto con Unicredit (in cui non compare nessun esplicito riferimento a PWC)- ricevuta AdE per presentazione domanda cessione.- Risposte Unicredit ai ns reclami- screenshot sullo stato del credito nel cassetto fiscale di mia cognata e dei figli in attesa di accettazione.- circolare AdE- CF condominio.Spero di aver spiegato bene il problema ed il danno subito da questa presa di posizione dipendente da accordi fra banca e PWC (per poter continuare i lavori siamo stati costretti a chiedere un prestito ad altra banca non avendo a disposizione la liquiditá necessaria).In attesa di vs riscontro porgo cordiali saluti.Giovanni Saviti
cessione del credito
Buongiorno. Ad Aprile 2021 ho aperto una richiesta di cessione del credito in merito a dei lavori effettuati in una abitazione appena acquistata. La richiesta è stata presentata presso l'Agenzia Unicredit Roverella di Cesena in cui ho il conto corrente. L'Unicredit ha ben pensato di farmi contattare la piattaforma PWC per la raccolta dei dati utili. Intanto la direttrice mi consigliava caldamente di aprire un prestito con rata mensile di 290 euro con Unicredit per anticipare i soldi della cessione del credito, invece di accedere al prestito ponte, in quanto avrei al più presto (a suo dire) avuto quanto mi spettava per la cessione. Mi sono ritrovato a Febbraio con PWC che mi chiedeva un documento sulla piattaforma , ogni 15 giorni. Ogni volta mi confermavano che la pratica era a posto e poi ogni 2 settimane arrivava la richiesta di altra documentazione (intanto io continuo a pagare il prestito ad Unicredit). La pratica veniva finalmente chiusa da loro a metà Aprile 2022. Da allora, la cessione del credito che risulta già approvata, è ferma da qualche parte, ma nessuno sa dove. Unicredit dice che la colpa è di PWC ( che non risponde ai Ticket da circa tre settimane) e della commercialista (che ha controllato la pratica e che dice che è tutto a posto). PWC non mi ha più contattato in merito alla pratica per notiziarmi su eventuali problemi riscontrati, ed io continuo puntalmente a non avere la cessione del credito e a pagare il prestito tutti i mesi. Giovedi 9 Giugno devo presentare la dichiarazione dei redditi, e devo chiudere il prestito con Unicredit ma al momento nessuno sa cosa devo fare. Tutta questa situazione mi sta provocando un forte disagio sotto molti punti di vista, a cominciare dal fatto che gli ultimi giorni di ferie li ho passati tra computer, telefono e giornate perse in banca ( in cui mi sono recato personalmente 4 volte in due settimane ) per cercare di risolvere un problema che non ho certamente creato io. In attesa di celere risposta, si ringrazia anticipatamente.CONTI ALESSANDRO
storno bonifico costi addebitati
Buongiorno, da cliente di Banca Sella (Ivrea, TO) ho effettuato un bonifico ORDINARIO verso un cliente di Banca Unicredit (Pavone Canavese, TO): importo € 1.590,00Ho dovuto richiedere lo storno dello stesso, d'accordo con il ricevente: Sella mi ha avvertito per l'addebito a mio carico di €6,50.Il cliente Unicredit ha firmato la delibera, il bonifico di ritorno è stato effettuato: ho ricevuto € 1.540,00Ho chiesto chiarimenti alla filiale Unicredit: dopo 10gg ancora non hanno dato risposta.Di mia iniziativa, ho contattato diverse filiali Unicredit, oltre che un paio di persone amiche, dipendenti di Unicredit: tutti confermano che un addebito di €50,00 per ritorno di un bonifico ordinario stornato è fuori luogo, secondo loro pare più uno storno su un bonifico per AGEVOLAZIONE FISCALE.Oltre alla cifra spropositata, contesto il fatto di NON essere stato avvisato di cosa avesse comportato questa mia richiesta, ovvero un costo di € 50,00. Banca Sella, al contrario, ha riferito che avrei dovuto pagare €6,50 lato loro.
Servizi al cliente a pagamento
Buongiorno,Il 20,05,22 mi sono recato presso la filiale di unicredit in via oberdan 204 (cesena) per richiedere la stampa della giacenza media ai fini isee.Tralasciando la maleducazione e l'indisponenza del personale,quest'ultimo ha asserito che la stampa aveva un costo di €2.50.Ho rifiutato di pagare la somma richiesta, o.meglio potevo pagare ma solo con bancomat e loro si sono rifiutati in quanto sono ex cliente e non sono più in possesso del bancomat unicredit.Ho cambiato filiale, andando a Forlì e molto gentilmente mi è stato stampato senza richiedermi alcun corrispettivo in denaro.Può essere normale questo tipo di distinzione tra filiali ma la stessa banca?
Storno indebito chargeback transazione carta di credito
Il 8/3/2021 ho eseguito un acquisto con la mia carta, con data valuta 10/3/2021 e notificata con estratto conto del 31/3/2021. L’oggetto di tale acquisto per mesi non è arrivato e quando finalmente è arrivato funzionava in maniera anomala, pertanto per scoprire che era effettivamente danneggiato è passato dell'altro tempo ed ho dovuto inviarlo presso un laboratorio specializzato. Non ricevendo più risposte dal venditore, ho pertanto deciso di procedere con una richiesta di chargeback. Il 5/4/2022 non trovando alcuna indicazione o modulistica per effettuare la richiesta autonomamente, ho quindi chiamato il vostro numero verde, fornendo tutti i dati richiesti, il quale mi ha detto che avrei ricevuto la documentazione da firmare. Ho pertanto informato l’operatrice che la decorrenza dei termini era a breve, e le ho chiesto se facesse fede la data della chiamata o quella di invio della documentazione e mi ha risposto che faceva fede la data della chiamata.Il giorno successivo, 6/4, non avendo ricevuto la documentazione, ho ricontattato il servizio clienti, sollecitando l’invio di questa documentazione e chiedendo conferma che risultasse la richiesta con data 5/4 e che fossi pertanto entro i termini. A questa mia domanda l’operatrice ha risposto che non aveva la possibilità di sollecitare e che sarebbero arrivati entro 5 giorni lavorativi. A questa risposta ho rinnovato la richiesta di sapere se facesse fede la data di invio documentazione, ottenendo però una risposta in tono molto scortese che non sapeva se avrebbe fatto fede la data della richiesta ma probabilmente quella dell’invio della documentazione e per quale motivo avessi aspettato così tanto a fare questa richiesta. Le ho ricordato quindi che non sta ad unicredit o ai suoi operatori giudicare le motivazioni per cui un cliente faccia una richiesta prima o dopo, ma l’unico parametro dovrebbe essere il fatto che sia fatta entro i termini, cosa che io avevo fatto, avendo aperto la segnalazione il 5/4 e non poeva essere un problema mio il tempo di gestione di unicredit, essendo quella l'unica procedura messa a disposizione. A seguito di questa chiamata, per procedere il più celermente possibile all’invio della documentazione ho pertanto proceduto a compilare una richiesta di chargeback autonomamente e ad inviarla all’unico indirizzo pec indicato sul sito e cioè Reclami@PEC.UniCredit.EU. Tale richiesta è stata gestita come un reclamo e ho ricevuto una chiamata dalla filiale il 8/4, alla quale ho spiegato tutta la situazione e l’ho informato l’operatirce che bastava processasse la documentazione che avevo inviato. La risposta però è stata che in filiale non avevano il tempo di occuparsi di queste cose, che l’unico modo era attendere la ricezione della documentazione dall’ufficio competente. Le ho pertanto fatto notare che era probabile la documentazione arrivasse dopo la scadenza dei termini. L’operatrice a questo punto invece che fornirmi aiuto ha cominciato a questionare sul perchè avessi aspettato così tanto. Il 11/4 ho ricevuto finalmente la documentazione, datata però 11/4 (tralasciamo il fatto che della documentazione riguardante la carta di credito mi sia arrivata su email semplice, inviata da un indirizzo email semplice, e chieda risposta su una PEC che non è di unicredit ma una semplice pec Aruba dispute_carte_unicredit@pec.it). Ho pertanto compilato tale documentazione immediatamente, segnalando anche che la mia richiesta risaliva al 5/4, entro i termini e pertanto contestavo la datazione 11/4. Il 12/4, mi arriva comunicazione che la transazione è stata rimborsata. Deduco pertanto che sia andato tutto bene. Molto contrariato però dalla vicenda, decido di richiedere la chiusura del mio conto e provvedo pertanto il 13/4 a trasferire i fondi rimanenti su di un altro conto e a cercare la modulistica per l’operazione. Mi aspettavo infatti che un conto corrente aperto in 10 minuti online, avesse la possibilità di essere chiuso altrettanto facilmente con l’invio della necessaria documentazione tramite pec o tramite form online come fanno altri istituti. Dopo qualche giorno di inutili ricerche, chiamo la filiale il 21/4. Dopo numerose chiamate senza che rispondessero al telefono, mi risponde un’operatrice che mi informa che per chiudere il conto è necessario recarsi in filiale oppure inviare una raccomandata. Al mio sconcerto, sottolinea che non avesse tempo perché “aveva clienti allo sportello” ma comunque verifica, dicendomi che le risulta un sospeso e deve fare ulteriori verifiche. A questo punto non capendo cosa possa essere successo visto che non mi risultava ci fossero stati problemi attendo un suo ricontatto, e nel frattempo verifico sulla app del mobile banking se ci fossero indicazioni (che non trovo) e la mia email, ove nella cartella SPAM trovo una comunicazione riguardo lo storno del chargeback che mi era stato accordato per decorrenza dei termini per effettuare la richiesta. Al ricontatto dell’operatrice, capiamo quindi che il sospeso che lei vedeva si riferiva a questo storno. Provvedo pertanto ad illustrarle tutta la vicenda, a notificarle che ritenevo questo storno illegittimo ed a manifestarle comunque la mia intenzione di chiudere il conto. Il 24/4 ho inviato pertanto un reclamo ufficiale di 3 pagine più allegati ad unicredit tramite pec, illustrando tutta la vicenda, contestando lo storno, segnalando il comportamento degli operatori e chiedendo la chiusura del conto. Reclamo al quale ho ricevuto risposta il 27/4 nuovamente tramite email semplice in cui mi veniva comunicato in 6 righe che riguardo alle richieste del 6/4 e 24/4 le confermiamo come le tempistiche per l’avvio della contestazione tramite i Circuiti Internazionali Carte siano di 120 giorni dalla data della transazione e pertanto non potevano accogliere la mia richiesta. Risposta sconcertante viste le 3 pagine del mio reclamo che contestavano anche altro, e visto che le tempistiche invece a normativa sono di 13 mesi dalla data dell’estratto conto.
Conto BuddyBank bloccato da mesi
Buongiorno,ho aperto il Conto Buddy Bank a Novembre, utilizzando il codice amico per la promo Superbuddies.Il conto è stato aperto ma non sono MAI riuscita ad accedere all'app e di conseguenza ad attivare la carta.Buddybank è in possesso dei miei documenti, codice fiscale, informazioni personali e non ricevo risposta ne' in chat e ne' alla mail concierge (da loro indicata su tutti i canali) da Novembre.Non posso accedere al conto, non posso utilizzare la carta e non posso chiudere il conto.Impossibile raggiungere nessuno al telefono.Chiedo formalmente lo sblocco della situazione prima di procedere per possesso di dati personali senza fruizione di servizio.Grazie mille
Mancata Chiusura Conto Corrente
Buongiorno, Dopo aver saldato il conto e aver inserito ulteriore credito e, dopo varie telefonate alla mia filiale UniCredit, in data 3 Marzo 2021 ho inviato una mail dal mio indirizzo PEC all'indirizzo retail_padova@pec.unicredit.eu richiedendo la chiusura del mio conto corrente UniCredt co-instestato. Ho ricevuto due emails una di ricevuta di accettazione e one di avvenuta consegna il giorno stesso. Vorrei specificare che l’indirizzo di consegna della PEC di UniCredit mi era stato fornito da un dipendente stesso della filiale (oltretutto anche per email).Questa persona mi ha anche guidatata nella procedura attraverso la quale sono stati inviati i documenti dei due co-intestatari del conto (copie dei passaporti, carte di identità e codici fiscali). Sono stata assicurata che tutto sarebbe andate a buon fine e che nessuna altra azione sarebbe stata necessaria da parte mia. In data 27 gennaio 2022, una dipendente di MBCredit Solutions SPA per conto di Unicredit ha chiamato la co-intestataria del conto, mia madre, dicendole che c’è un debito da saldare da pagare immediatamente. In questo frangente di tempo (da Marzo 2021 fino Gennaio 2022) non è mai stata ricevuta da Unicredit nessuna lettera. UniCredit ha deciso di interpellare direttamente MBCredit Solutions SPA. Il mio conto non è mai stato utilizzato in maniera online e non ho modo di recarmi fisicamente in sede in quanto residente all’estero.Ci tendo a sottolineare che mia madre ha problemi di salute e ogni volta che ha provato a mettersi in contatto con la nostra filiale è stata trattata con indifferenze e ha ricevuto consigli ben diversi da quelli che poi sono stati dati a me, che hanno portato alla chiusura del conto tramite PEC.In data 28 Gennaio 2022, ho chiamato UniCredit più volte per ricevere chiarificazioni sull’avvenuto. Dopo aver insistito piu volte sul fatto che questa situazione doveva essere verificata il prima possibile mi hanno invitato ad inoltrare la mia PEC del 4 di Marzo 2021 all’indirizzo retail_padova_e_rovigo@pec.unicredit.it, la quale è stata inoltrata il 28 Gennaio 2022 appunto. A questa email non è stata dato nessun tipo di follow-up dalla filiale dalla quale continuo a ricevere pareri e commenti inconclusivi e discordanti.Non trovo giusto questa condizione in quanto la raccomandata ha un costo (e non ho intenzione di sostenerlo). Allo stesso modo recarmi in filiale, in quanto mi trovo bloccata all’estero causa pandemia, ha anch'esso un costo onorosissimo in termini di tempo, viaggio e ore non lavorate. Riterrei opportuno avere quanto meno risposta ufficiale e sensata ed oggettiva da parte di Unicredit e del perchè hanno trovato lecito sollecitare MBCredit Solutions SPA per conto di UniCredit e questa situazione venga risolta il prima possibile. Grazie,Gentili saluti,
truffa assicurazione
Buonasera, in data 08/02/2019 ho stipulato con Unicredit Banca un aumento di fido per la mia azienda, contestualmente mi è stata proposta una polizza assicurativa per me e mio figlio a copertura di infortuni, di prestazioni mediche e sanitarie, la chiamavano Unisalute, che ho accettato di sottoscrivere per il buon fine del fido. Purtoppo, al momento della sottoscrizione del contratto, non mi hanno detto, nè informato, tantomeno nemmeno specificato che l'assicurazione è un pacchetto che avrei acquistato tramite finanziamento dal costo di circa 11.000 euro, facendo passare la rata mensile come se fosse una quota assicurativa che avrei potuto disdire tranquillamente. Ho appreso che avevo fatto un finanziamento quando ho acquistato casa un anno fa, quando ho acceso un mutuo presso la Banca Intesa e hanno elencato la mia situazione. Quindi ho esposto il problema al nuovo consulente Unicredit, che ha ammesso egli stesso che è un finanziamento fatto con il suo predecessore. Quindi, chiedo la sospensione immediata dei pagamenti ed anche dei servizi della polizza, perchè totalmente inutile per me e mio figlio, visto che mi è stata respinta anche una richiesta di rimborso di spese mediche dovute ad un intervento chirurgico, perchè stipulata con l'inganno, non dicendomi che avrei sottoscritto un finanziamento di 11.000 euro. Non chiedo nè rimborsi nè altro, chiedo solamente la sospensione dei pagamenti e la revoca di tutto.
addebito quota assicurativa non richiesta
Salve mi sono visto addebitare 3€ per la polizza sereno stabile non richiesta e non sottoscritta! Chiedo rimborso della quota e delle relative quote anni precedenti, se addebitate! Cordialmente Luca FELONE
recesso unilaterale carta Pryma Gold
Buongiorno da Donato Orazzo, nato il 14/11/1963. Ho ricevuto una Raccomandata da parte di UCFIN che mi comunica il recesso anticipato della mia carta Pryma Gold, numero finale 25274, motivato dalla mancanza di requisiti di sicurezza S.C.A. Ho telefonato al numero verde dove ho segnalato all'operatore il mio rammarico per tale repentoria missiva, priva di considerazione nei confronti dell'utente titolare di questo strumento finanziario acquisito da società in partnership con Unicredit, senza concedere possibilità di implementare con i recenti requisiti di sicurezza richiesti ora per la carta di credito e nemmeno offrire una alternativa con la sostituzione della carta in mio possesso. L'operatore, peraltro con molta cortesia, mi confermava che tale recesso risultava necessario per i motivi addotti e non risultando il sottoscritto titolare di altri rapporti con UNICREDIT mi chiedeva disponibilità ad un appuntamento di persona con un consulente presso lo sportello bancario della mia città. A questo punto, senza voler trascurare il fatto che la perdurante emergenza sanitaria sconsiglia il movimento degli individui e gli incontri ravvicinati, tale invito rafforza il mio sospetto che UNICREDIT non ha alcun interesse a gestire questo rapporto di scarso, o nullo, beneficio economico per l'istituto ma, accampando un pretesto, ritiene conveniente recedere a meno che l'individuo non sottoscriva altri rapporti, di maggior rilevanza e convenienza, con la banca. Questo mio reclamo riveste unicamente lo scopo di esternare la mia, negativa, sensazione in ordine alla carente cura del cliente adottata da UNICREDIT
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